Ogni tanto si aprono dei cassetti e......

in , , , by I Dolci di Pinella, venerdì, marzo 27, 2009
Un giorno sono andata a trovare il mio amico Salvatore. Nel suo fatato negozio di mobili. Appena entrata, mi sono imbattuta in un armadietto, alto, scuro e...pienissimo di tanti cassetti. Tanti e tanti e ancora tanti piccoli cassetti. Li ho aperti uno per uno cercando di immaginare cosa mai avrei potuto nasconderci, a casa. Forse una ricetta. Forse un biglietto d'auguri di mamma. Forse una foto.
La mia testa è come quel mobile. La immagino spesso cosi. Un armadio con tanti piccolissimi cassetti. Molti , non li apro mai. Altri, raramente. Alcuni, spessissimo.
Tra quelli che non apro mai, riesco ad individuare quelli che contengono i ricordi. Le cose viste una volta e...messe li ad aspettare. Poi, un giorno, succede che per motivi misteriosi, inspiegabili, si avverta uno scricchiolio. Un tentativo di uscire dai binari e rivelarsi. Cosa l'abbia provocato ...mah! io non lo so di certo.
Sarà per questo che , ieri sera, mentre facevo una salsa di fragole, ho "ricordato" che potevo far nascere dei piccoli dischi da far aderire a dei bicchierini trasparenti.
Come tanti oblò colorati. Gli oblò delle navi della mia infanzia, di quando non si prendevano gli aerei. Almeno, noi dei paesi. E mamma, preparava i panini con le fettine alla milanese da mangiare sedute in cabina, con i piedi e le gambe penzoloni, fuori dai letti a castello.
"Mangiate che cosi il mare non vi fa nulla"
La testa piena di cassetti.

Un cassettino si è aperto. Ed è venuto alla luce un disco di gelée di fragole.

Dischi di gelée di fragole



Ingr:

250 g di fragole
1 cucchiaio di zucchero
1 cucchiaio di succo di limone
3 g di gelatina in fogli da 2 g
Oppure
1 g di agar agar


Preparazione:

Tagliare a pezzetti le fragole e passarle in padella con lo zucchero ed il succo di limone. Far prendere il bollore e toglierle dal fuoco. Passarle al mixer e setacciarle con cura fino ad avere circa 200 g di salsa.
Se si usa la gelatina: farla idratate in acqua fredda, strizzarla ed aggiungerla alla salsa di fragole.

Se si usa agar agar: mescolare l’agar agar con un cucchiaino di zucchero, aggiungere alla purea molto calda e rimettere sul fornello fino a far prendere il bollore.

In ogni caso, colare la salsa all’interno di una vaschetta in alluminio e far solidificare. Volendo, si puo’ stendere la salsa su un tappetino in silicone , ma solo se si lavora con l’agar agar in quanto solo quest’ultimo riesce a solidificarsi rapidamente all’abbassarsi della temperatura.

Prendere un coppapasta di circa 1 cm di diametro (va bene anche un beccuccio liscio da sac à poche) e ricavare tanti dischetti che dovranno essere fatti aderire al lato interno dei bicchierini. Porre in frigo a solidificare completamente.
Proseguire con la ricetta prescelta. in questo caso era una chantilly di panna cotta alla vaniglia del Madagascar.
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  1. mi fai venire una voglia di un dolce del genere! Bravissima, un bacione

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  2. wow!!!!!Ogni tuo bicchierino è un'opera d'arte!
    Complimenti!!!!!

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  3. Che artistici questi bicchierini, bellissimo effetto!

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  4. sei davvero troppo brava,le tue creazioni andrebbero esposte nelle vetrine di grandi pasticceri!!baci imma

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  5. qualcuno ha detto che sarebbe bello averti come vicina di casa,
    sono decisamente daccordo!sarebbe bellissimo.l'idea di utilizzare L'agar agar al posto della colla di pesce mi ha incuriosito molto,
    quando utilizzi quest'alga naturale
    il quantitativo in gr. è uguale?
    grazie Pinella.

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  6. No, ogni 200 gr di salsa di fragole, per esempio, uso 1 gr di agar-agar. Se usassi la colla di pesce, per avere lo stesso effetto solido, devo salire a 3-4 gr.
    Diciamo che 1 gr di agar agar su 200 gr di salsa mi consente di avere un effetto solidissimo e uso questa quantità se voglio fare una decorazione. Se, invece, devo fare una panna cotta, mi pare sia 1 gr la quantità su circa 500 gr di liquido.

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  7. anche se pinella non è più mia amica i suoi dolci sono sempre fantastici!

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  8. Careme!!!!! Come sarebbe a dire????????????? Ti ho trascurato, vero? Vedrai, mi faro' presto perdonare...

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