La Tenerina di Gino Fabbri

in , , by I Dolci di Pinella, sabato, ottobre 15, 2016

Non mi ero resa conto che fossero trascorsi due anni....
Il tempo vola via di gran fretta e io ho sempre l'abitudine di credere che lui, il tempo, sia un'entità infinita che non abbia mai fine ....

E, invece, intanto sono già passati due anni dalla nascita di una casa delle fate che si chiama La Cucina di Babette..

Molto spesso mi dico che il mare è una distesa vastissima da attraversare e anche che tutto ha un tempo e un significato e che le cose accadono quando devono accadere.
Forse era questo e solo questo il momento giusto per infilarmi su un aereo..di corsa...stanca..quasi a perdifiato...e bussare alla porta di questa casa abitata da fate e folletti e sorrisi e abbracci.

Ma il corso con il maestro Gino Fabbri e le sue incredibili figlie Valeria e Viviana non potevo proprio perdermelo.


Gino Fabbri è un Maestro Pasticciere che nella vita non si può proprio perdere. 
Se non ami la Pasticceria, lui te la fa incontrare e conoscere e poi ...poi.... 
Se ami la Pasticceria come credevi  di non poterla veramente amare di più, lui ti  dimostra che hai ancora tanta passione dentro di te che non credevi possibile fosse rintanata in silenzio nel tuo cuore 
Ci sono momenti nella vita che ti devi fermare e capire la strada che fai.

Strano come un corso di Pasticceria ti dia una mano a farlo. 
Seduta...un caffè in mano...gli amici intorno...uno sguardo alla Cucina di Silvia-Babette che ti avvolge con la calma e  serenità e affetto...ogni tanto un assaggio di pinza bolognese..un frollino montato...uno sguardo fuori dalla finestra dove una pioggerellina leggera e un'aria fresca ti confermano che sei oltre il mare  ....

Ci voleva questa giornata. 



Ci voleva proprio la Cucina di Babette. 
Ci voleva proprio Gino Fabbri a parlarmi dei dolci della tradizione...Fior di Latte...Torta di Riso..Raviole....Torta di tagliatelline...Mattindor...Ciambelle e Crostate e Zuppa Inglese...Come fossero tanti unguenti miracolosi che ti avvolgono il cuore e te lo rendono lieve.
Ci volevano proprio gli sguardi di Valeria e Viviana a questo padre Pasticciere che ti fanno ritornare indietro nel tempo e pensare che daresti non so cosa per riavere , tu,  uno di questi sguardi.

La famiglia di Gino Fabbri nella famiglia di Babette.
Perché tutto è stato cosi. 
La bontà della Pasticceria  nella bontà di una casa sbucata da un sogno di due anni fa.

Tutto questo l'ho ricercato e ricordato in questi giorni con questo dolce.
La Tenerina.
Ogni cubetto di torta un viaggio nel tempo. Un sospiro di buono. Una voglia di prendere per mano la Pasticceria e prometterle di non lasciarla mai.
Ma proprio mai-mai....








La Tenerina di Gino Fabbri





200 g di burro

200 g di cioccolato fondente al 61%
200 g di zucchero al velo 
40 g di fecola di patate
5 tuorli 
5 albumi

burro e zucchero per spolverare la teglia da 22 -24 cm di diametro

Cottura: 180°C per 20-25 minuti

Opzioni: profumare la torta a piacere. Io ho adoperato il mio zucchero vanigliato ottenuto facendo frullare le bacche usate in precedenza e ben asciutte. Questo zucchero  è poi da setacciare per bene per eliminare i residui delle bacche. 

Presentazione: La torta si puo' presentare semplicemente con la spolverata di zucchero al velo ma è ottima anche come dessert al piatto unita ad altre preparazioni cremose. Oltre ad un semplice e gustoso ciuffo di panna montata.

Preparazione: Sciogliere il cioccolato a bassa potenza nel micro-onde. Fare lo stesso con il burro e poi unire i due composti. Montare i tuorli con lo zucchero finché diventano ben spumosi e poi unire la fecola setacciata. Nel contempo, montare gli albumi ma non a neve soda. Lasciarli morbidi e non sostenuti. Unire una parte degli albumi alla montata di tuorli per stemperare l'impasto. Quindi, aggiungere il composto di burro e cioccolato in tre volte, con cura e delicatezza. Ultimare la preparazione con i restanti albumi. Imburrare lo stampo e spolverizzare di zucchero semolato. Versare l'impasto nella teglia e infornare. Al termine della cottura, fare raffreddare molto bene.
Servire spolverizzando di zucchero al velo.


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Baci sardi alla vaniglia

in , , , by I Dolci di Pinella, sabato, ottobre 01, 2016
Un sabato mattina come tanti che ne ho avuto e di cui mi ricordi....


Ma oggi il cielo e' strano. Colore dell' acciaio. 
Non piove ma si sentono tuoni in lontananza e posso vedere all'improvviso qualche sporadico e velocissimo fulmine.
Tutto sa di pioggia e infatti dopo poco scende giu' un profumo d'acqua terrosa e metallica.

Sabato che magari si puo' accendere il forno ma mentre lo penso so già che non ho mai acceso il forno dopo un'analisi del tempo....
Ma oggi, per me, nulla è piu' invitante dell'idea di fare dei savoiardi.

Difficile resistere alla calma che da il veder montare a spuma gli albumi...per non parlare della delizia di far incorporare a filo i tuorli.....e della soavità di spolverizzare la farina...in un matrimonio conosciuto ma sempre denso di sorprese e di attenzioni.

Il profumo che filtra dalla porticina del forno è soave.
Quello della mia memoria. Del mio tempo passato che non riesco mai a infilare dentro una scatola e chiuderla. 
Come se il presente e ...anche il futuro, forse, non dipendesse da cio' che hai visto, ascoltato, assaporato, goduto, sognato nel tuo passato.

E se chiudo gli occhi, mi sembra proprio che quel profumo di oggi mi avvolga come una nube e mi faccia pensare che tutto sia fermo a tantissimi anni fa quando  il mio futuro non era  ancora arrivato e dopo passato anch'esso.....






Baci sardi alla vaniglia 



Per i savoiardi

180 g di albumi
150 g di zucchero semolato
120 g di tuorli
150 g di farina setacciata
scorza grattugiata di limone
1 g di sale fino

zucchero al velo ben setacciato per lo spolvero

Rivestire di carta da forno  le teglie.Accendere il forno a circa 170°C in modalità ventilata.
Separare i tuorli dagli albumi. Montare a leggera schiuma gli albumi e quindi aggiungere a pioggia lo zucchero semolato con il sale fino ad ottenere una meringa soda e lucida.
Mescolare i tuorli con una frusta e, quando gli albumi sono montati, versarli a filo sulla meringa ma lavorando con delicatezza con la frusta della planetaria. Chiudere la lavorazione aggiungendo la scorza di limone e la farina ben setacciata. Inserire la montata in una sac à douille con beccuccio liscio e rotondo. Sprizzare delle semisfere omogenea e spolverizzarle di zucchero a velo in modo abbondante. 
Far riposare 10 minuti. Ripetere lo spolvero con tanto zucchero e bagnarsi i polpastrelli con acqua da far colare sui biscotti. Ciò provocherà la formazione di tante minute bollicine sulla superficie dei savoiardi. Infornare fino a completa doratura. Non staccare i savoiardi dalla carta finché non saranno completamente freddi.




Crema pasticcera Leo

500 g di latte intero
125 g di panna al 35% di grassi
una bacca di vaniglia
scorza di un limone
125 g di zucchero semolato
150 g di tuorli
30 g di amido di mais
20 g di amido di riso
1 g di sale fino

Unire il latte alla panna. Incidere una bacca di vaniglia. Mettere da parte la polpa e lasciare la bacca in infusione nel latte. Aggiungere la scorza del limone e metà dello zucchero. Unire i tuorli allo zucchero residuo e aggiungere i due tipi di amido mescolando bene. Completare con il sale e la polpa della vaniglia. Far prendere il bollore al latte e versarne metà sui tuorli. Quindi, dopo aver mescolato bene, aggiungere la parte restante.Cuocere la crema sempre mescolando bene.Quindi, pulire una teglia di vetro/porcellana/acciaio con uno straccetto bagnato con alcool per dolci. Versare in un solo strato la crema livellandola. Coprire con pellicola a contatto e raffreddarla in abbattitore oppure in una vaschetta con acqua e ghiaccio. Appena ben fredda, eliminare la bacca e mescolare con energia con una frusta. 


Preparazione


Sistemare le semisfere di biscotto su un vassoio. Velare la parte interna con del buon alkermes. ma senza eccedere. Inserire la crema in una sac à douille e deporre una noce di crema al centro di una della due semisfere. Coprire con la seconda semisfera. Velare con zucchero vanigliato.




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