La colpa è di Luigi Pomata...

in , , by I Dolci di Pinella, lunedì, giugno 07, 2010
Si. E' colpa sua. Esattamente dello chef Luigi Pomata.
Io stavo pensando di fare dei macarons....si, ancora macarons!.....nuovi stavolta....e lui mi viene a raccontare di certi  assaggiati a Cannes, durante l'ultimo Festival du Cinema.
Strabilianti, dice. Meravigliosi, aggiunge. Una roba da follia, credo pensi.
Ma come?

Bisogna andare in Cote d'Azur per mangiare dei macarons au caramel  au beurre salé? E qui, che si sta a fare?

Non finisce neppure di raccontarmi che già tutti i circuiti elettrici si mettono febbrilmente  in funzione...
Assaggio una fettina di tonno e penso: " Li ho già visti i macarons cosi fatti. Dove li ho visti? "
Assaporo una forchettata di linguine e...."Come saranno fatti?
Mi butto su un piatto di sushi...senza gamberi...senza gamberi...e rifletto:" Ma, si...mi pare che...Ma certo!"
Nei giorni seguenti  scartabello. Frugo. Analizzo.Sfoglio. Provo.Confronto. Assaggio. Faccio assaggiare. Ma..ogni volta...non è ancora quel caramello con tanto burro di cui parla lo chef....

Fino a che.....
Lo sapevo. Lo sapevo che il magico Christophe Felder doveva averci scritto qualcosa.

Ah, les francais!

PS: Si, ho scritto proprio colpa. E non poteva essere altrimenti.  Cioè...forse non è che c'entri proprio ma....Ma vi pare che si debba fare una ciotola di caramello salato proprio il 1° giorno di dieta senza il minimo sentore di carboidrati? E  che non si possa , proprio non si riesca, a non assaggiarne almeno un cucchiaino?

Caramel au beurre salé
(da Les macarons de Christophe)



280 g di zucchero semolato
130 g di panna liquida fresca
200 g di buon burro salato

Versare alcune cucchiaiate di  zucchero in un tegame su un fornello regolato a media intensità in modo che si raggiunga bene lo stadio di caramello. Quando lo zucchero è diventato di un colore biondo e il caramello è pronto, continuare ad aggiungere lo zucchero a cucchiaiate fino a quando tutto lo zucchero è diventato un bel caramello. A questo punto, versare con attenzione la panna calda, controllare che il caramello si sia ben sciolto e che la temperatura non abbia superato i 108°C. Togliere dal fuoco, aggiungere il burro in dadi. Il burro si scioglierà al calore del caramello. Quindi, con un mixer ad immersione, lavorare bene la crema. Far intiepidire e conservare in frigo.

NOTA: Io ho deciso di utilizzare il caramello salato per farcire dei macarons. Ma nulla vieta di usarlo per assemblare dei biscottini di pasta frolla oppure di velare un buon gelato di crema oppure...oppure....
quante volte si può scrivere oppure?

Ci sono giorni che la frolla.....

in , , , by I Dolci di Pinella, sabato, giugno 05, 2010
Certo che ci vuole tutto il mio coraggio ad imbastire questi piccoli dolci proprio ora che il cielo si è fatto talmente azzurro che non si riesce neppure ad aprire le palpebre. Il sole poi ha deciso di farsi perdonare e finalmente è possibile  arrotolare le maniche della camicia, su fino ad oltre i gomiti. Ed aprire il finestrino della macchina e lasciare che il vento ti inondi i capelli.

Credo sia arrivata l'estate ma ho un certo timore nel dirlo. Come quando si spera che una tal cosa arrivi oppure un fatto succeda e si aspetta cosi a lungo che..."Oh, è successo? Ma sul serio? Ci si deve credere veramente?"

Forse non ci ho creduto sino alla fine se l'altro ieri ho deciso che quella fissa che covavo in testa da moltissimo tempo......di provare a far le Fiamme, intendo....doveva necessariamente trovare pace e soddisfazione.

Le Fiamme. Mica credo proprio che siano cosi, come le ho fatte io. Ma nelle mie fantasticherie da pasticciera in crisi ipoglicemica , le ho sempre immaginate cosi....su una base di frolla un ciuffo di ganache bagnato di cioccolato fuso...
E, caldo o non caldo, estate o non estate, bikini o non bikini, che Fiamme a modo mio siano.

Tanto, il costume intero è cosi tremendamente chic...N'est-ce pas?

 Fiamme al cioccolato, arancia e Grand Marnier



Beh...un attimo..... la glassa al cioccolato non è ancora pronta ma ci vuole, eccome se ci vuole!


Per la pasta frolla al cioccolato
(da Cioccolato di Trish Deseine)


500 g di farina
200 g di zucchero al velo
2 pizzichi di sale (ho usato il Maldon)
2 cucchiai di cacao in polvere
400 g di burro freddo
4 tuorli leggermente sbattuti con 2 cucchiai di acqua fredda.


Per farcire: marmellata d’arance

Nel libro è riportato un sistema di lavorazione differente da quello che, invece, ho deciso di fare.
La Deseine scrive di lavorare burro ,zucchero , cacao, sale e farina fino a formare un briciolame. Poi, di fare un incavo al centro e di metterci i tuorli. Impastare e fare una palla che andrà a riposare in frigo.
Io, invece, ho lavorato il burro con lo zucchero. Ho, quindi, aggiunto il sale di Maldon ed i tuorli. Non ho sciolto deliberatamente il sale nel cucchiaino dell’acqua perché mi piace sentire il sale non sciolto. Poi, ho setacciato la farina con il cacao e l'ho aggiunta all'impasto. Ho fatto riposare circa 6 ore. Ho steso la pasta, ritagliato i frollini. Metà frollini interi e metà con un foro al centro.Poichè l'impasto è molto burroso ho fatto riposare ancora i biscotti in frigo. Poi, ho infornato a 175°C per 15 minuti.
Li ho fatti raffreddare e poi li ho uniti a due a due con un velo di marmellata d’arance. Al centro del foro, ho sistemato un cubettino di arancia quasi candita perché la mia marmellata era piuttosto grossolana come taglio della frutta.

Ganache al cioccolato
(di C.Felder)

200 gr di panna calda
1 cucchiaio di zucchero
250 gr di cioccolato fondente al 60%
40 gr di burro
Un cucchiaino di pasta d’arancia(in alternativa la scorza grattugiata di 2 arance)
Un bicchierino di Grand Marnier

Mettere lo zucchero nella panna e portare ad ebollizione.Aggiungere la pasta d’arancia e scioglierla molto bene. In alternativa, aggiungere la scorza grattugiata.Far fondere il cioccolato e aggiungere la panna lavorando con una spatola in gomma con movimenti circolari. Aggiungere il burro a piccoli pezzi e il liquore. Far freddare e montare delicatamente con le fruste.

Preparazione:

Glassa al cioccolato per velare
Cacao amaro in polvere

Deporre un ciuffo di ganache montata al centro di ogni frollino. Decorare con alcuni chicchi di cioccolata frizzante oppure, non disponendone, alcuni pezzetti di cioccolato fondente. Riporre in frigo per dieci minuti. Scaldare della glassa al cioccolato acquistata al market e tuffare l’estremità della fiamma. Far asciugare e velare con un po’ di cacao in polvere . Riporre in frigo e prima di mangiarle tenerle 10 minuti a temperatura ambiente.

Ora....

E' verosimile che ad un certo punto si finisca la ganache...E' un evento spiacevole ma possibile....Magari vi sono pure avanzati dei frollini...Ma, per carità! che nessuno si perda d'animo...Tuffiamoli in un pò di glassa al cioccolato...ognuno di essi , vedrete!, vi regalerà 5 minuti di grande felicità.....Non ci si crede?...

Qualcuno soffia nelle parole

in , , , by I Dolci di Pinella, domenica, maggio 30, 2010
Sono strane le parole. Formate da vocali e consonanti che apparentemente non danno loro anima. Tanto che cosi frequentemente le usiamo senza pensarci più di tanto.Ed invece, ogni parola  può inondarci di felicità  oppure, al contrario,  farci precipitare in una voragine cosi profonda che possiamo solo, a volte, sperare di raggiungerne presto il fondo. Per poi, risalire. Come quando troviamo il coraggio di buttarci giù da una barca, in mezzo al mare, sospinti dalla calura insopportabile e feroce. E mentre andiamo giù, nell'azzurro che diventa scuro e buio, viene sempre il momento in cui un leggero movimento del corpo ci permette, ancora una volta , di vedere il cielo. O quello che lo sembra, almeno.

Ci sono, poi, persone che sanno che le parole hanno un'anima. E che sia solo sufficiente soffiarci sopra per farle volteggiare accanto a noi, leggere come libellule .
Ci sono persone in grado di "aprirle" e di inserire all'interno di ognuna, emozioni intense, sentimenti dimenticati, immagini  dolorose, sorrisi d'incanto.

Una di queste è mia sorella.
E diventa cosi necessario, allora, strappare al giorno anche solo pochi  frammenti di tempo, appoggiare le spalle cosi faticosamente stanche sul bordo del divano a fiori azzurri e bianchi , raggomitolarsi come in un bozzolo silenzioso e irreale e lasciare che il cuore si tuffi sulle pagine, si immerga nelle ......

"Spesso le parole riescono a scavare delle nicchie misteriose e profonde nelle nostre menti. E là, restano sepolte a lungo...come dimenticate. Poi, un giorno, accade qualcosa e in un istante, senza sapere come e perché, le sentiamo di nuovo risuonare nelle orecchie. "
( da La voce del silenzio)

E non sembri strano, quindi, che un dolce cosi semplice, dal suono cosi armonioso e carico di dolci promesse, possa evocare in molti di noi immagini mai dimenticate, ricordi che fanno palpitare il petto , suoni e sguardi e occhi quasi trasparenti  e  mani magre e tenere che stringono forte le tue e ti chiedono:
" Leggi ancora. Non smettere. Ancora un pò...."

Deliziose al limone


Per la pasta frolla fine Etoile

500 g di farina 00
300 g di burro
200 gr di zucchero a velo
80 gr di tuorli
una bacca di vaniglia

Impastare il burro con lo zucchero a velo e la polpa di una bacca di vaniglia. Aggiungere un pizzico di sale sciolto in mezzo cucchiaino d’acqua ed i tuorli. Setacciare molto bene e versarla nell’impasto cercando di amalgamarla bene magari servendosi della frusta K della planetaria. Naturalmente, lo stesso risultato si ottiene con un mixer oppure semplicemente impastando a mano. Far riposare la frolla in frigo per circa un’ora. Stendere l’impasto sull’asse lievemente infarinato ead un’altezza di ½ c. Con un coppa pasta ritagliare dei frollini di 6 cm di diametro ed infornare a 175°C per circa 10-15 minuti.


Per la crema leggera al limone

350 g di latte fresco intero
150 g di panna fresca
6 tuorli
150 g di zucchero
40 g di amido di mais
un pizzico di sale
scorza di limone
300 g di panna fresca liquida
2 fogli di colla di pesce (4 g)
granella di nocciole tostate per decorare

Far riscaldare il latte con la panna, la scorza del limone e metà dello zucchero. Lasciare in infusione per circa 30 minuti. Sbattere leggermente i tuorli con lo zucchero restante, aggiungere l’amido setacciato e versare circa la metà del latte. Amalgamare con una frusta , completare con la restante parte del liquido e cuocere sul fornello finché la crema si addensa. Idratare la gelatina nell’acqua ghiacciata, strizzarla e aggiungerla alla crema. Passare tutto al setaccio. Far raffreddare la crema in un bagno di ghiaccio rimescolando ogni tanto con una frusta. Montare la panna fresca, aggiungerne una cucchiaiata alla crema per fluidificarla e completare la lavorazione travasando la crema nella panna e rimescolando dall’alto verso il basso.
Tenere la crema leggera in frigo per renderla più’ compatta e poi inserirla in una sac à poche con un beccuccio liscio.

Preparazione delle deliziose

Sistemare i frollini su un vassoio. Deporre al centro una grossa noce di crema e passare in frigo per circa 30 minuti. Sovrapporre il secondo frollino sulla crema cercando di calcare lievemente in modo che la crema formi una sorta di cordone. Questo servirà a far aderire la granella di nocciole in modo uniforme. Spolverizzare con abbondante zucchero vanigliato.






Un grazie particolare a Mimi, che mi ha inviato in dono delle ricette meravigliose che farò al più presto. E che mi ha fatto esplodere irrefrenabile il desiderio di queste deliziose.
Un altro grazie al Maestro Salvatore De Riso per le dosi della crema pasticciera.

I giorni che non si dimenticano

in , , , , by I Dolci di Pinella, domenica, maggio 23, 2010
Ci sono. Ci sono. Sono inframezzati alla moltitudine dei giorni di cui non riesci a farti venire in mente neppure un frammento. Non sono cosi tanti ma sono quei giorni che non potresti mai scordare,  neppure volendo. Che rimangono nella memoria come pagine aperte di un libro e di tanto in tanto ti ci fermi , cominci a osservarne le prime righe e puoi, senza neppure sforzarti, associare ad ogni parola un sentimento. Uno stato dell'anima. Un battito del cuore. E non è neppure difficile ricordare i gesti che hai compiuto, i colori che ti ricoprivano, gli odori che hai percepito. Le speranze e le attese che hanno accompagnato i minuti e gli attimi dell'intera giornata. 

In uno di questi giorni, ricordo di essere andata alla ricerca frenetica di un ghiacciolo al limone. Mia madre ne adorava il gusto e, quel pomeriggio,  me l'aveva chiesto con uno sguardo cosi febbrilmente adorante e  un impercettibile gesto delle labbra aride che dopo una manciata di istanti ero già fuori.

Non lo trovai.

Forse sarà per questo che poi, durante gli anni, i dolci al limone non sono mai mancati. Pasticcini, plum cake, torte morbide, creme, gelati...tutto purchè fosse profumato di limone. E  l'eventuale alternativa...."Sarà meglio l'arancia, stavolta?....Non credi che potremmo provare a fare qualcosa alle fragole oppure alle pesche oppure alle mele?... dopo  un iniziale assenso era rifiutata con un imperdibile sorriso degli occhi.
Va bene, va bene. Hai ragione, ci sono certi limoni sulla pianta che sarebbe un peccato non cogliere.

I giorni che non si dimenticano.

E ancora oggi, quando le giornate sembrano cosi terribilmente buie e cupe e non si intravvede neppure un raggio di sole a rischiararle, diventa indispensabile andare a coglierne alcuni e portarli al viso, come fosse impossibile non coglierne subito il profumo.E quei pochi gradini in salita, tra deboli folate di vento tiepido, ti consentono , seppure quasi impercettibilmente, di riscaldarti l'anima.

Crema al limone con biscottini farciti
( estratta da Sale &Pepe di Giugno 2010)



Per la crema

600 g di latte intero
130 g di zucchero
2 limoni medi biologici
3 cucchiai colmi di amido di mais setacciato ( circa 40 g)

Fai intiepidire il latte e aggiungi lo zucchero e la scorza del limone. Lascia tutto in infusione per circa 30 minuti. Spremi i limoni e filtra il succo :dovresti ottenere circa 80 g di liquido. Metti la maizena in una capiente ciotola e falla sciogliere con 4 cucchiai d’acqua fredda. Poi, unisci il latte e con una frusta fai completamente amalgamare il tutto. Porta al bollore e fai addensare la crema fino a raggiungere la consistenza di una bechamèl. Setaccia la crema ottenuta e lascia leggermente raffreddare. Unisci quindi il succo del limone. Assaggia il dolce man mano che lo aggiungi in modo da raggiungere il tuo livello di acidità ottimale. Versa la crema in bicchierini oppure in contenitori monouso e fai consolidare in frigo per circa 10-12 ore.


Per i limoni caramellati

2 limoni medi
200 g d’acqua
150 g di zucchero

Taglia a fettine di 2 mm di spessore i limoni. Versa l’acqua e lo zucchero in una casseruola e fai sciogliere bene. Porta il fuoco al mimo e aggiungi i limoni . Fai cuocere per almeno 15 minuti o comunque finchè lo sciroppo si è ristretto e le fettine appaiono traslucide e quasi caramellate. Se vedi che lo sciroppo è eccessivo rispetto alle fette di limone, asportane una parte e fai proseguire la cottura.

Nota: Questa crema ricorda moltissimo il bianco mangiare....l'aggiunta del succo di limone ne esalta il gusto...
E' importante standardizzare a proprio gusto la quantità dell'amido di mais in modo da raggiungere una buona cremosità del dolce....

A mio parere cosi....



E insieme alla crema, ci sta sempre bene....divinamente?.....un biscottino. Magari farcito con un leggero velo di confettura . Non solo di limone, ma anche d' albicocca. 
Provare per credere?

Biscottini al limone
( Le mie Passioni di P.Fulgente)


350 g di farina setacciata
200 g di burro morbido
150 g di zucchero al velo
la scorza grattugiata di 1 limone* (facoltativa)
20 g di pasta di limone
3 uova
un pizzico di sale

Accendi il forno a 165°C. 
Monta il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto soffice. Aggiungi le uova, una alla volta, il sale sciolto in un cucchiaino d’acqua, la scorza e la pasta di limone. Quindi, la farina. Versa l’impasto in una sac à poche e spremi dei piccoli dischetti stando attenti a distanziarli chè in cottura si allargheranno.
Inforna per circa 15 minuti. Falli raffreddare e unisci i biscottini a due a due farcendoli con un velo di marmellata i limoni.

Ed infine, dopo tanto sperimentare.....

in , , , by I Dolci di Pinella, domenica, maggio 16, 2010
Pre-post!

Ringrazio Loredana Manni di Avanguardia Culinaria. E, in modo particolare, la Maestra Loretta Fanella. Per avermi fatto commuovere, stasera.E per avermi concesso la possibilità di potermi ritagliare tanti momenti felici, a venire. E di condividerli.


Quando si sperimenta un nuovo dolce, non si resta mai abbastanza soddisfatti, alla fine.
Ma il voler fare delle cose nuove, differenti dai percorsi abituali, diventa sovente veramente necessario. Perchè si scopre, quasi sempre, di non essere mai in grado di riuscire perfettamente nell'intento che ci si era prefissati.
Oh, certo!
In testa fila tutto a meraviglia. Tutti i passaggi sono limpidi, le difficoltà previste, le dosi calcolate. Poi....basta un nulla. Le stesse dita mostrano difficoltà a muoversi, come intrappolate da una sorta di insicurezza. E le mani, le intere mani, danno segni di goffaggine, sbagliano, come intimorite dal nuovo.

Quando ho preso tra le mani il libro della Loretta Fanella, ho pensato che certamente non avrei mai rifatto un suo dolce per intero. La meraviglia di ciò che lei è riuscita a creare è tale che il mio dolce sarebbe stato una pallidissima e informe copia. E allora, ho cominciato a giocare scomponendo i suoi desserts. Una mousse al limone vista su una pagina è diventata la base di un dolce. L'acqua di fragola esaltata poco più in la si è prestata molto bene ad essere utilizzata per cercare di rivestire un cremoso cilindro....E un biscotto cosi diverso dai soliti....e avendo giusto un mezzo cartone di panna da utilizzare.....diventa incredibilmente attraente e rende impossibile il sottrarsi.

Certo! ad averla avuta tra le mani la gelatina vegetale....senza neppure sapere cosa fosse la gelatina vegetale solo 5 minuti prima di intraprendere la preparazione ....

Sta di fatto che da quei cilindri di acetato con un misterioso cremoso di fragole sono nati questi due desserts.

Cilindro di cremoso di fragole su mousse di limone e biscotto alla panna
( liberamente costruito da Oltre- di Loretta Fanella)


Cremoso di fragole-Mousse di limone-Biscotto alla panna-Aria di acqua di fragole


Sfera di mousse di limone con disco di biscotto alla panna e acqua di fragole
( liberamente costruito da Oltre- di Loretta Fanella)


Mousse di limone-Biscotto alla panna- Gelatina di fragole-Acqua di fragole
E adesso...andiamo ad incominciare con le ricette....e vedrete quanti desserts da sole 4 combinazioni si possono inventare....Proviamo?

Iniziamo con :
Biscotto alla panna 

3 tuorli
225 g di zucchero semolato
125 g di panna montata
250 g di farina
8 g di lievito in polvere
125 g di panna montata

Intanto, come prima cosa, accendi il forno a 180°C. Rivesti di carta forno una teglia oppure usa il Silpat.
Quindi, monta a spuma i tuorli con lo zucchero. Nel frattempo, monta la panna, anche tutte e due le quantità insieme, ma poi dividile per metà. Setaccia bene la farina con il lievito.Quando i tuorli sono ben montati, ferma la planetaria e aggiungi a mano la prima metà di panna montata avendo l'accortezza di lavorare dall'alto verso il basso. A questo punto, poco per volta aggiungi la farina.Il composto diventa piuttosto spesso ma poi tenderà a riprendere morbidezza aggiungendo la seconda metà di panna. A questo punto, io ho steso l'impasto in due modi: molto sottile, circa 4-5 mm sul silpat e più alto sulla teglia.Giusto per vedere l'effetto e la consistenza in entrambi i casi. Fai cuocere per cica 10 minuti o finchè il biscotto diventa di un bel colore giallo oro.



Mousse di limone

80 g d'acqua
100 g di albumi
170 g di zucchero
200 g di succo di limone
50 g di zucchero
8 g di colla di pesce * ( in originale sono 14 g)
300 g di panna montata

Metti in un pentolino i 170 g di zucchero con l'acqua e fai raggiungere la temperatura di 110°C. Intanto, metti gli albumi nella ciotola della planetaria e falli montare finchè si forma una leggera schiuma. A questo punto, quando lo zucchero è pronto uniscilo a filo agli albumi cercando di far scendere lo zucchero sulla parete della ciotola, come un  rivolo continuo.Fai montare per 10 minuti.
Fai idratare la gelatina in acqua ghiacciata. Io ho scelto per ottenere un effetto moussoso di usare solo 8 g di colla di pesce invece dei 14 g da ricetta originale.
Spremi il succo dei limoni fino ad ottenerne 200 g. Setaccialo, mettilo in un pentolino insieme allo zucchero e fallo scaldare in modo che lo zucchero si sciolga e il liquido abbastanza caldo da far sciogliere, poi, la gelatina. Mescola bene in modo che la gelatina si sciolga e tieni da pare, anche in frigo, per circa 10 minuti senza far freddare troppo il liquido ma solo renderlo molto tiepido.
Monta la panna.
Quando la meringa è pronta unisci il succo di limone a filo lavorando dall'alto verso il basso. Completa con la panna. Cola la mousse negli stampi prescelti ( a semisfera, fasce quadrate ecc) e metti tutto in freezer.


Cremoso di fragole
130 g di panna liquida fresca
5 albumi freschissimi (meglio pastorizzati)
30 g di zucchero semolato
2 fogli di colla di pesce da 2 g l’uno
100 g di cioccolato bianco
1 pizzico di sale
150 g di purea di frutti rossi

Cuocere a bagnomaria gli albumi con lo zucchero e la panna:

Mescola gli albumi con lo zucchero con una frusta, poi aggiungi la panna e sistema la ciotola su un bagno maria non bollente. (Controllare la temperatura ell'acqua e tenersi sugli 80-85 gradi senza raggiungere l'ebollizione) Sempre mescolando, tieni sotto controllo la temperatura . Togli la ciotola dal fuoco.

Unire il cioccolato, la colla di pesce e la purea di frutti rossi. Mescolare bene e conservare in frigo:

Fai idratare la gelatina in acqua e ghiaccio. Strizzala bene e uniscila alla crema mescolando bene con una frusta. Spezzetta il cioccolato e fallo fondere al MO con molta attenzione. Quando la temperatura della crema è scesa di poche decine di gradi,  unisci il cioccolato, un pizzichino di sale e mescola benissimo. Completa con la purea di frutti rossi che in questo caso erano fragole. Setaccia e metti in frigo all’interno dei tubi di acetato.Quindi, fai congelare i tubi finchè il cremoso si è completamente indurito.

Intanto prepara l'acqua di fragole che servirà a rivestire i cilindri di cremoso.


Acqua di fragole

500 g di fragole
225 g di zucchero
50 g d'acqua

Prendi delle piccole fragoline e mettile in una  ciotola che possa andare nel microonde. Aggiungi lo zucchero e l'acqua. Mescola bene e fai andare alla massima potenza per 5 minuti. Travasa la frutta in un colino e fai scolare il liquido che si forma per circa 3 ore. Setaccialo ancora e tienilo da parte.


Acqua di fragole gelatinata

200 g di acqua di fragole
10 g di gelatina vegetale*

E qui dobbiamo dire due cose. Ad avere la gelatina vegetale, occorre che tu faccia bollire l'acqua di fragole con la gelatina.

Io non avevo la gelatina in questione....quella proprio adatta a rivestire i cremosi congelati e quindi, ho fatto cosi:
Ho  fatto bollire l'acqua di fragole, ho messo in una ciotola un cucchiaio di zucchero e 3 g di agar agar. Ho amalgamato le polveri con un po' di liquido caldo e unito i due composti. Ho fatto bollire per ancora 1 solo minuto e fatto raffreddare finchè l'acqua  è diventata leggermente densa.



Rivestimento dei cilindri

Stacca i cilindri dal contenitore in acetato cercando di lavorare con pochi cilindri per volta in modo da non farli scongelare. Infila uno spiedino su un cilindro e tuffa il dolce nell'acqua gelatina cercando di essere velocissima in modo che la gelatina rivesta il cilindro solo di un velo il più possibile sottile. Adagia il dolce su un foglio di acetato e metti in frigo oppure di nuovo in freezer.


Aria di fragole


100 g di acqua di fragole
0.5 g di lecitina di soia

Mescola l'acqua di fragole con la lecitina. Metti in un bicchiere di plastica alto e stretto e agita vigorosamente con un minipimer. Fai riposare per 1 minuto e poi preleva un pò della schiuma di superficie.


Et enfin.....costruitevi il vostro dessert. Io ho scelto di ritagliare un rettangolo di biscotto alla panna, adagiarci una mousse rettangolare di limone e quindi un cremoso alla fragola. Giusto una fragola intera, un nulla di menta e un po' d'aria di fragole....

Per la sfera, ho ritagliato un disco di biscotto e l'ho imbevuto d'acqua di fragole. L'ho usato come farcitura delle due semisfere...E come bloccare il dolce che altrimenti scappa da tutte la parti? Ho visto che l'acqua gelatinata era li che mi guardava. Ho ritagliato un disco con un coppapasta e l'ho messo al centro del piatto. Una goccia di cioccolato bianco fuso al centro e la sfera è rimasta li....ad aspettare la sua fragola e la sua menta.....
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