Tutti gli anni, a casa mia, non può mancare un cake au chocolat.

Ho capito anche il perché. Tra tutti i dolci che faccio, sperimento, distribuisco...il cake au chocolat è quello più legato ai ricordi del passato. Tanti anni fa, una normale torta al cioccolato, tonda, asciutta, spolverizzata con zucchero vanigliato, era contesa tra noi fratelli come e di più del più sontuoso dessert uscito dalle pasticcerie di Parigi.

Legato a un evento. A ricordi. A gesti. A sorrisi per sempre impressi nella nostra memoria. E allora si cerca di riaverli tutti legati insieme come un mazzo di fiori gustando almeno una fetta di un cake per certi versi simile a quello di tanti anni fa.

Naturalmente, non sono mai riuscita a rifare esattamente quella torta.
E ogni anno ci provo.
E ogni anno, qualcuno va via da casa mia comunque felice di sapere che l'indomani mattina, vicino ad una tazza di caffè bollente, ci sarà quel boccone di cioccolato da gustare.

E sembrerà, solo per un attimo, che il tempo non sia mai passato.




Cake Moelleux au chocolat( da una ricetta di Mercotte e Thierry Mulhaupt)





170 g di cioccolato al 64%
150 g di burro
80 g di tuorli
65 g di farina di mandorle
65 g di zucchero al velo
140 g di albumi
135 g di zucchero semolato
80 g di farina 00





Far fondere il cioccolato fino alla T di 45-50°C.  Aggiungere il burro morbido poco per volta servendosi di una frusta a mano per incorporarlo.  Versare i tuorli e mescolare. Setacciare insieme la farina di mandorle e lo zucchero al velo fino ad ottenere una polvere sottile e aggiungerla al composto.  La consistenza deve essere quella di un impasto morbido e setoso.  Schiumare leggermente i bianchi e poi montarli a neve ferma aggiungendo lo zucchero semolato un cucchiaio per volta.  Unire i due compisti lavorando con attenzione con una spatola dall'alto verso il basso. Setacciare la farina e unirla al   composto. Imburrare ed infarinare uno stampo da plum cake e infornare a 170°C per circa 35 minuti. Non cuocere eccessivamente il cake in quanto, pur essendo morbido all'uscita dal forno, si compatterà ulteriormente raffreddandosi.


Stampa la ricetta

Mousse al Caramelia con cremoso di cioccolato e agrumi

in , , , by I Dolci di Pinella, mercoledì, dicembre 17, 2014

Oh, mamma! Che settimana....

Sabato sera si è concluso il corso tenuto in città da Maurizio Santin.. Una bella e intensa giornata di Pasticceria che ha visto riuniti 40 partecipanti ,tutti ansiosi di regalarsi e ritagliarsi un momento di dolce sosta in mezzo al tran tran quotidiano.

Non ho potuto fare neppure una foto per un problema tecnico ma....forse è stato meglio cosi. Ho potuto appoggiare la schiena alla sedia, prendere in mano la penna e seguire pian piano dosi e ingredienti.

Mi piace immergermi ogni tanto nei visi dei miei compagni e assorbire anche il loro entusiasmo. Mi convinco sempre di più quanto ci possa essere di magico nella condivisione della Pasticceria. Ognuno di noi è stato spinto da un vento di curiosità e ha lasciato fuori dalla porta del laboratorio i propri affanni. 
La stanchezza. L'ansia. Il dolore. L'angoscia. 
Come ci fosse all'entrata una grossa cesta vuota . Io ho depositato lì le mie preoccupazioni e miei blocchi nel respiro e poco importa che con gli ultimi saluti ai presenti io abbia allungato la mano e li abbia ripresi. Li abbia infilati nel cuore e nella testa. Poco importa.

Ho strappato a Santin il permesso di rifare almeno uno dei suoi dolci e di pubblicare la ricetta....Che Natale sarebbe altrimenti?

Ma nell'attesa vi invito ad affondare un cucchiaino virtuale in questo dolce...preparato come entremet per una cara amica e i cui "avanzi" sono stati il nostro dessert della domenica....

Mi raccomando! Non perdetevi uno dei prossimi post....potrebbe essere il dolce del vostro pranzo di Natale...

Et...Merci bien, Monsieur Santin pour le cadeau de Noel...




Mousse al Caramelia con cremoso di cioccolato e agrumi(liberamente interpretato da una preparazione dell'Ecole Valrhona)



Cremoso al cioccolato e agrumi

70 g di zucchero semolato
30 g di burro chiarificato
80 g di panna liquida fresca
40 g di succo di limone 
10 g di sciroppo di glucosio
100 g di cioccolato Caramelia Valrhona
3 g di scorza d'arancia


Versare lo zucchero e lo sciroppo di glucosio in una padellina e farli caramellare. Unire il burro chiarificato e deglassare con la panna calda profumata con la scorza d'arancia. Versare 1/3 di questo composto sul cioccolato Caramelia fuso al MO e iniziare a formare l'emulsione mescolando  dal centro in senso orario. Aggiungere in 2 volte la restante parte del liquido caldo. Unire poco per volta il succo di  limone. Passare il tutto al minipimer e conservare in frigo per far cristallizzare.


Mousse leggera al Caramelia

125 g di latte intero
185 g di cioccolato Caramelia Valrhona
3 g di gelatina in fogli da 2 g oppure granulare (200 Bloom)
250 g di panna fresca semimontata

Far idratare la gelatina con 5 volte il suo peso in acqua.  Far fondere il cioccolato fino a 45°C . Scaldare il latte, unire la gelatina e versare in 3 riprese sul cioccolato. Emulsionare bene e poi passare al mixer ad immersione. Aggiungere la panna semimontata quando il composto ha raggiunto la T di 35-45°C: 




Biscotto alle mandorle

2 uova intere
20 g di miele d'acacia
20 g di zucchero semolato
20 g di farina di mandorle
30 g di panna fresca
30 g di farina debole
2 g di lievito chimico
25 g di burro fuso

Mescolare le uova , il miele e lo zucchero fino ad avere un composto spumoso ma non eccessivamente montato.  Aggiungere la farina di mandorle, la farina debole setacciata con il lievito chimico. Continuare la lavorazione versando il burro chiarificato fuso e alla T di 45°C. Far riposare l'impasto in frigo per qualche ora e poi versarlo in strato da 1 cm su una placca da forno. Far cuocere a circa 170°C fino a colorazione. 


Croccante al pralinato

100 g di cioccolato al latte
100 g di crepes dentelles sbriciolate
115 g di pralinato alle nocciole


Sciogliere il cioccolato, unire il pralinato e infine  le crepes dentelles . Stendere in uno strato di pochi mm tra due fogli di carta da forno e far solidificare in freezer.




Composizione

Versare uno strato di mousse leggera al Caramelia all'interno dello stampo. Far leggermente solidificare in freezer e poi adagiare al centro un rettangolo di cremoso agli agrumi ma senza arrivare ai due lati. Sovrapporre un rettangolo di pari dimensione di pralinè feulletine. Completare con la mousse leggera e, quindi, adagiare un rettangolo di biscotto affondandolo leggermente verso l'interno. Porre in congelatore fino al completo consolidamento. Al momento, estrarre il dolce e spruzzare tutta la superficie con del cioccolato spray. In alternativa, ricoprire  con una glassa al cioccolato al 50%. Decorare con dischi di cioccolato e della foglia oro alimentare.



Stampa la ricetta
A sentimento, mi pare siano passati circa 2 mesi.

Succede che il Pasticciere Leonildo Contis mi chiama e mi chiede ..." Ma sarebbe possibile  invitare Maurizio Santin per un corso, qui in città?"

" Si, è possibile, ma...."
Lui..Santin dico,  dice subito di si.

Sarà che ci ho messo anni a chiedergli di venire in città che, poi, quando è arrivato la prima volta, ho capito subito che certamente ce ne  sarebbero state altre , di volte.

E' l'aria che si respira, credo. Il mare intorno. Il vento. Forse la sensazione che ormai hai il mare che ti circonda i fianchi e mica puoi scappare di botto e piantarci lì.  Non escluderei neppure che in  questa decisione non giochi un ruolo particolare anche il rito della cena da Luigi Pomata, a base di tonno, coccole, racconti e risate.

" L'hai già chiamato Luigino?"
E poco importa che "Luigino" lo sappia da mesi che lui sta arrivando....

Insomma.
Quest'estate ho deciso di non fare corsi di Pasticceria. Se la manica la tiro da una parte, è inevitabile si accorci dall'altra. E quel sogno di andare a Parigi da Michalak e a Brescia da Massari ce l'ho sempre appresso. 

Ma Maurizio è Maurizio. E Contis ci si sta mettendo di brutto a far si che il corso sia di quelli da non perdere.
E le premesse per realizzare un corso bello ci sono tutte.  Un CD con tutte le ricette che ho raccolto su Santin negli anni. La cartellina rossa uscita dalle mani magiche di Lucia, una cara e splendida amica. Il block notes ideato in una sera buia e piovosa da Valentina che si presta in mille modi che tutto fili bene. E  il Bus che parte da Cagliari come in gita scolastica. E la pausa pranzo e l'estrazione del corso omaggio con tutti i nomi scritti in bella calligrafia e inseriti in cuori trasparenti e.....

E poi ci sono loro. I miei colleghi corsisti. Molti conosciuti, altri che conosceremo.
Forse siamo noi la vera novità  di questa giornata.
Trascinati dalla passione e dalla voglia di conoscere ancora. Incuranti delle distanze da percorrere. Contagiati dalla gioia di condividere una giornata in cui ognuno lascerà fuori dalla porta il suo fardello. Oppure....da mettere in borsa , tra il telefono e i fazzoletti.

Questa giornata l'abbiamo fortemente voluta. Perché, in fin dei conti, la Pasticceria è magia. Amicizia.
E' rispetto. E' condivisione.
E' voglia di imparare a fare a mano una frolla, a realizzare un cremoso, a setacciare una glassa ma non è tutto qui.Non è mai solo questo.

Ci sono giornate in cui la Pasticceria si dilata e ci avvolge come in un bozzolo di morbida seta. 

E noi tutti, sabato, faremo in modo che ciò' si realizzi ancora una volta....




Caffè Viennese(da un dessert di Maurizio Santin)





Biscotto alle nocciole e caffè

125 g di albumi
30 g di tuorli
30 g di zucchero al velo
90 g di farina di nocciole
90 g di zucchero semolato
85 g di burro nocciola
1 bacca di vaniglia
2 cucchiaini di caffè solubile
45 g di farina debole 00
5 g di lievito chimico



Per il burro nocciola, chiarifica il burro e portarlo con attenzione ad un color nocciola chiaro e farlo intiepidire prima di usarlo. Nel frattempo mescolare 25 g di albumi, 30 g di tuorli con 50  g di zucchero semolato senza montare e aiutandosi con una frusta da pasticceria. A parte setacciare la farina con il lievito, aggiungere il caffè solubile, la polpa di vaniglia, lo zucchero a velo e la farina di nocciole. Quindi, aggiungere il burro nocciola alla miscela di polveri rimaste e completare la lavorazione mediante l'aggiunta del composto  di tuorli, zucchero e albumi. A parte montare i restanti albumi con il restante zucchero ed incorporarli al precedente impasto. Colare l'impasto in uno stampo di 18 cm di diametro e H di 1 cm e infornare a 170°C fino a completa cottura. In alternativa, stendere l'impasto ad un'altezza di 1 cm su una teglia, infornare e poi coppare con una fascia rotonda di 18 cm di diametro.





 Ganache montata al cioccolato bianco e cannella

190 g di panna liquida fresca+ q.b. per compensare
63 g di cioccolato bianco 
38 g di sciroppo di glucosio
17 g di burro di cacao 
291 g di panna liquida fresca al 35% di grassi
cannella in stecche


Alcune ore prima mettere  i 190 g di panna in infusione con la cannella. Quindi, filtrare e riportare con altra panna il peso ai 190 g di panna iniziale. Portare al bollore la panna aromatizzata alla cannella e lo sciroppo di glucosio In una boule disporre il cioccolato bianco grossolanamente tritato e il burro di cacao,quindi versarvi il liquido caldo e miscelare con un mixer ad immersione. Raffreddare con la restante panna liquida fredda e lasciar riposare in frigorifero almeno 12 ore prima di utilizzare. Montare la ganache in planetaria e porla in stampi dal diametro di 18 cm e 1 cm di altezza, quindi congelare.







Mousse di cioccolato leggera

250 g di latte intero
295 g di cioccolato al 67% 
4 g di gelatina  granulare oppure in fogli da 2 g
20 g d'acqua di idratazione
500 g di panna semi-montata al 35% di grassi


Idratare la gelatina con la sua acqua e quindi scioglierla al micro-onde. Far prendere il bollore al latte e aggiungere la gelatina sciolta.  Versare sul cioccolato precedentemente spezzettato e amalgamare sino ad ottenere una ganache omogenea. Lasciar raffreddare fino a circa 35-40°C  quindi aggiungere la panna montata. Incorporarla delicatamente con movimenti dal basso verso l’alto aiutandosi con una spatola da pasticceria.





Croccante al pralinato

100 g di crepes dentelles  secche e sbriciolate
50 g di cioccolato al latte
115 g di pralinato di  nocciola



Sciogliere il cioccolato a 50 °C aggiungere il pralinato e con delicatezza le crepes dentelles. Mescolare  infine stendere sottilmente tra due fogli di carta da forno con l'aiuto di un mattarello. Far raffreddare e poi ritagliare ad un diametro di 18 cm servendosi di un cerchio. Conservare in freezer.


Glassa al caffè

250 g d'acqua
300 g di zucchero semolato
200 g di destrosio
250 g di latte condensato zuccherato
18 g di gelatina granulare oppure in fogli da 2 g
90 g d'acqua di idratazione
140 g di burro di cacao
50 g di Absolu cristal Valrhona
10 di caffè solubile


Idratare la gelatina con la sua acqua di idratazione e poi scioglierla al micro-onde. Portare al  bollore acqua, zucchero e destrosio fino alla temperatura di 103°C, aggiungere il caffè solubile e mescolare bene. Versare sul latte condensato e  aggiungere la gelatina. Emulsionare il tutto con il burro di cacao fuso e l'Absolu cristal. Conservare una notte in frigo. Al momento sciogliere la quantità desiderata e passarla ripetutamente al setaccio fine. Usare alla T di circa 30°C.


 Preparazione

Prendere uno stampo circolare da 20 cm di diametro e altezza 4 cm. Versare un sottilissimo strato di mousse leggera e congelare. Posizione al centro il disco di biscotto, il disco di ganache montata e velare con un po' di mousse leggera. Adagiare il disco di croccante. Chiudere tutto il cerchio con la mousse leggera al cioccolato. Congelare. Al momento, sformare il dolce. Posizionarlo su una grata e colare su di esso la glassa al caffè. Decorare con un nastro di cioccolato fondente e sulla superficie una strisciata di caffè solubile.


Stampa la ricetta

Mele, Caramello, Vaniglia

in , , , , by I Dolci di Pinella, domenica, novembre 30, 2014

Alcuni giorni fa, mi ha colpito una frase sentita in TV dal Maestro Iginio Massari.

" Non c'è nessun dolce che può accontentare il palato se non è raccontato"

Direi che è proprio vero. 
Puoi fare un dolce e se è proprio buono ti ci puoi anche sedere davanti e farti travolgere dalla sua meraviglia. Ti può entusiasmare , far farti due balzi a toccare il cielo, bloccare  le parole sulle tue labbra in un attimo eterno.

Ma se quel buon dolce  lo racconti, se provi a usare le parole per spiegare il perché l'hai fatto, cosa ti ha spinto a farlo, cosa hai utilizzato per farlo esplodere ...allora quel dolce, già buono di suo, ti colpirà al cuore e li rimarrà.

Questo dolce è nato per una curiosa serie di combinazioni.
E'  iniziato domenica scorsa discutendo della mia libertà in Pasticceria. Di come sia impossibile mettermi degli steccati su cosa sia meglio e più opportuno fare tra zucchero e farina. La scelta di fare un dolce invece che un altro è assolutamente legata ad una mia sensazione ...improvvisa...non legata ad obblighi e circostanze.

Domenica scorsa era mango. Oggi mele renette. Certo, la scelta è stata sollecitata da cose viste stesa sul divano di fronte alla TV...non lo nego...ma questo dolce sarebbe nato comunque, prima o poi.

Perché quando vedo le renette sul banco del market non posso resistere ...cosi difficile trovarle qui in città...perchè le "cose" con le mele sono le preferite dalla mia metà del Cielo...perché quella Chantilly allo sciroppo d'acero  vagava per la mia testa da settimane...perché....

Ci sono mille e mille mila perché nella scelta di un dolce da fare.
E un lato misterioso che parte dal cuore, impossibile da decifrare, muto e silenzioso che per una ragione che non sai ti fa dire.." non posso non farlo questo dolce, questo fine settimana..."





Cake fondant alle mele, Caramello, Vaniglia





Per il cake fondant alle mele
(liberamente  estratto da Eryn)




3 grandi mele renette 2 uova intere60 g di farina 0070 g di zucchero90 g di latte intero2 cucchiai di olio di riso10 g di lievito chimico
Sbucciare le mele e tagliarle a fette sottilissime con l'aiuto di una mandolina. Setacciare la farina con il lievito, unire lo zucchero e mescolare con una frusta. Aggiungere le uova sbattute leggermente con una forchetta, l'olio e il latte. Montare per pochi minuti con un mixer fino alla comparsa di una leggera montatura. Unire le lamelle di mele e mescolare per permettere alle lamelle di frutta di rivestirsi uniformemente di pastella. Versare poche cucchiaiate di impasto in uno stampo in silicone alto 2 cm e di diametro 10 cm. Appoggiare tre fettine di mele sulla superficie, velare con pochissimo burro e infornare a 170°C fino a completa cottura. Una volta cotto, spolverizzare la superficie con un cucchiaino raso di zucchero semolato e caramellare con una fiamma. Far  raffreddare nello stampo disporlo, poi, su un piatto da portata.

Nota: Non disponendo di queste monoporzioni si può optare per un altro stampo a vostra scelta. Il cake è nato come cake alto circa 4 cm , in porzione da classico gateau ma appena l'ho visto ho pensato fosse adatto anche per altre presentazioni.


Per il Confit di mele
( liberamente estratto da Sensations di Philippe Conticini)

2 grandi mele renette
40 g di burro
40 g di zucchero rosso* ( oppure Vergeoise brune oppure Demerara o Zucchero bio)
2 cucchiaini di Calvados
il succo di metà di un piccolo limone
1/2 bacca di vaniglia
un pizzico di  spezie per pan di spezie
un pizzico di fior di sale

Pelare, svuotare le mele del picciolo e dei semi e dividerle ognuna in 4 spicchi. Versare il burro in una padella, farlo sciogliere e unire lo zucchero insieme alla polpa della vaniglia. Deglassare unendo una metà del succo di limone previsto in ricetta e mescolare con un cucchiaio di legno . Aggiungere le mele e mescolarle in continuazione per far si che si rivestano della crema morbida presente in padella.  Cuocere ancora per pochi minuti, profumare con le spezie , il succo del limone rimasto e il sale. Caramellare bene la frutta e quindi aggiungere il Calvados. spegnere il fuoco, trasferire le mele in una ciotola e far raffreddare. A questo punto, mixare con un minipimer fino ad ottenere una purea morbida.



Per la Chantilly allo sciroppo d'acero
( estratta da Michalak Masterbook)

250 g di panna liquida fresca al 35% di grassi
80 g di sciroppo d'acero
1/2 bacca di vaniglia

Versare la polpa di vaniglia nella panna e portarla fin quasi al bollore. Far ridurre lo sciroppo d'acero della metà, cioè circa 40 g e quindi deglassare con la panna. Far riposare in frigo per un'intera notte e quindi montarla . 


Streusel alla nocciola

100 g di burro
100 g di zucchero vergeoise brune ( oppure zucchero demerara)
100 g di farina 00
50 g di farina di mandorle
50 g di farina di nocciole
scorza di un piccolo limone
un pizzico di fior di sale

Mescolare insieme tutti gli ingredienti. Lavorare con lo scudo ( o foglia) della planetaria fino alla formazione di grossi granuli di impasto. Far raffreddare su una teglia e, dopo, infornare a 160°C fino a cottura.



Preparazione

Prendere il piatto con la piccola tarte. Inserire il confit de pommes in una sac à poche e disegnare un vortice di confit sulla superficie. Deporre alcuni frammenti di streusel in modo omogeneo. Inserire la chantilly in una sac à poche con beccuccio da Saint Honoré e disegnare una decorazione sulla tarte. Decorare con frammenti di streusel, carta oro alimentare e un piccolo disco di cioccolato al latte.


Se.....non doveste avere lo stampo...se per la testa vi passasse un'altra idea....tranquilli.
E' capitato anche a me...
Ieri avevo giusto un nuovo stampo acquistato a Parigi, tutto da provare. Le basi sono le stesse...cambia solo la forma....




NOTA: Per questa tarte ho usato uno stampo della Silikomart 
shop.silikomart.com





Stampa la ricetta
COPYRIGHT © I Dolci di Pinella · THEME BY WATDESIGNEXPRESS