Frammenti di dolcezze: Spitzbuben e Linzer Backerei

in , by I Dolci di Pinella, domenica, dicembre 18, 2011

Non so esattamente cosa sia stato.
E non mi si chieda  neppure quale sia stato il cammino che, quest'anno, per la prima volta dopo tanto, tantissimo tempo, mi ha portato a rasserenarmi con il Natale.

Ho fatto tirare fuori dalla cantina l'occorrente per l'albero. Ho allungato i nastri d'oro e d'argento che usava mia madre quand'eravamo piccole. Le sue decorazioni natalizie...le palline azzurre, verdi, rosse..a cui si sono aggiunte quelle che ho comprato io tantissimi anni fa. E ho pure messo sulla cima una sorta di sfera dorata che termina con una strana appendice ...come a staccarsi verso il cielo.

Albero che ho fatto sempre, ogni 8 dicembre a questa parte.
Solo che quest'anno , l'albero, è venuto fuori con una insospettata serenità.

Come a far pace, insomma. Non lo so esattamente con chi oppure con cosa.
Ed è stato naturale, quindi, che altri sentimenti, altre sensazioni, altri desideri ...che premevano con forza  in qualche posto misterioso del cuore....venissero fuori. Si facessero spazio tra le cose inutili e fastidiose e dolorose e pesanti e si mettessero in bella fila, come invitati alla tua tavola.

Io li ho accolti e fatti sedere lungo un lato del mio tavolo di cucina.
Sono rimasti zitti e buoni a vedermi tirar fuori farina, polvere di mandorle, burro fragrante di montagna, uova fresche e zuccheri misteriosi.
E hanno visto nascere biscotti.
I dolci che parlano di me più di ogni cosa.

Ognuno di loro è nato cosi. Impastato con affetto, plasmato di serenità, spolverizzato di tenera amicizia.
Con un pubblico misterioso che ammutolito mi vedeva avvolgerli in carta trasparente quasi come si esponesse l'anima.

Un modo, il mio modo, di  dire ad alcune persone che..." Vi voglio bene...", senza arrossire e nascondere il viso di lato.

Può un biscotto dire tutto questo più di mille dolci e più di mille parole?
Non lo so. Ma io, ad ognuno di essi, ho affidato il compito di farlo.. 
Poi, li ho fatti volare.....


Spitzbuben
( da una ricetta di AnnaMaria Romano)


I frollini che non c'è un regalo più bello che io possa fare ad una delle mie sorelle. Con la speranza, ahimè certamente vana, che quest'anno non mi dica " Ma ne hai fatto cosi poche...le ho già finite"...

400 g di burro
240 g di zucchero semolato
2 uova intere
due cucchiai rasi di zucchero vanigliato 
800 g di farina
due cucchiaini di estratto liquido di vaniglia

Rendere morbido e plastico il burro prima di unirlo, a dadi, allo zucchero semolato. Mescolare fino a rendere l'impasto omogeneo. Unire lo zucchero vanigliato e l'estratto di vaniglia. Quindi, le uova.Setacciare la farina e unirne metà all'impasto, poi continuare versando anche la seconda metà. Compattare la frolla e farla riposare in frigo per circa un'ora. Reimpastarla velocemente e stenderla su un piano velato con una spolverata fine di farina ad un'altezza di pochi mm. Con un coppapasta rotondo, ritagliare dei frollini e in metà di essi praticare un foro centrale oppure tre forellini più piccoli. Infornare per circa 15 minuti a circa 170-180°C finché siano solo debolmente dorati. Farli raffreddare. Spolverizzare abbondante zucchero al velo vanigliato su metà di essi. Stendere un velo di marmellata oppure confettura rossa su metà dei dischi e sovrapporre la seconda metà.
Conservarli in scatole di latta oppure su vassoi ben ricoperti da carta stagnola.


Linzer Backerei
( da una ricetta di Marina Braito )


560 g di farina
420 g di burro
200 g di zucchero al velo
200 g di mandorle tritate finemente
2 tuorli
un pizzico di cannella
la scorza di un limone grattugiato
il succo di un limone
un pizzico di sale

Impastare il burro con lo zucchero. Aggiungere le spezie e gli aromi, quindi i tuorli ed il succo del limone. Setacciare la farina, aggiungere quella di mandorle ( sarebbe preferibile usare mandorle non spellate) e versare le polveri nell'impasto. far riposare la frolla per circa 12 ore. Stenderla su un piano infarinato ad un'altezza di 1/2 cm. Con un coppapasta liscio ricavare dei dischi e infornare a 180°C fino a completa doratura. Farli raffreddare e accoppiarli mediante una farcitura di confettura di albicocche. 
Preparare una glassa con dello zucchero al velo setacciato e qualche goccia di succo di limone. Aggiungere un filo d'acqua fino ad ottenere una glassa liscia e consistente.Spennellare la superficie dei biscotti, adagiarvi qualche sottile lamella di mandorle tostate  e farli asciugare.

Si, ancora uno Stollen...

in , , by I Dolci di Pinella, lunedì, dicembre 12, 2011



Eccomi, come promesso, a raccontarvi della magia di un altro Stollen.
Alcuni anni fa ho letto su Coquinaria della ricetta di Marco Metelli. Che lungo l'arco degli anni ha conquistato un vasto stuolo di estimatori, tutti assolutamente entusiasti di questo dolce.

Allora erano i tempi in cui non conoscevo Berlino.

Tempi in cui non avevo ancora spezzettato tra le dita una fetta di Stollen. Esistono veramente strane cose. Ti viene la fissa che quel "qualcosa" non ti piace, che non puo' piacerti per chissà che dettagli e una si perde l'occasione. E anche quando sei lì a mangiarti le mani per ciò che ti sei fatta sfuggire nel corso degli anni, dai comunque la precedenza alla classica preparazione dello Stollen. 
Quella con il lievito di birra. Quella con il lievitino. Quella con la lunga lievitazione.

Perchè ti pare strano che uno Stollen possa essere buono se fatto con il lievito vanigliato....ti sembra che..maddai! è impossibile che sia cosi buono...si sarà buono ma....

E incappi  in un post che ti da la spallata definitiva. Decidi di farlo e non sei ancora convinta. Poi, lo tagli, lo assaggi e....
" Ma si può sapere dov'ero negli ultimi 5 anni?"

Stollen alla ricotta
( di Marco Metelli- Herbert Hinter)




1000 g di farina 00
400 g di zucchero semolato
350 g di burro 
500 g di ricotta ben asciutta
4 uova medie
2 bustine di lievito per dolci
450 g di uva passa
250 g di mandorle tostate e tagliate grossolanamente
250 g di canditi misti ( arancia, albicocche secche morbide, ciliegie rosse e verdi, cedro, mirtilli rossi)
1 bacca di vaniglia
scorza di limone grattugiato
 noce moscata q.b.
1/2 cucchiaino di cardamomo in polvere
1 cucchiaino di cannella
5 cucchiai di rum

Per spennellare

Burro fuso
Zucchero semolato
Zucchero al velo

Nota: Volendo si può aggiungere all'impasto circa 150 g di marzapane sbriciolato oppure 150 g di marzapane forgiato a mo' di cilindro da sistemare in un lato del dolce.

Preparazione

Versare l'uvetta, i canditi e le albicocche, prima tagliate grossolanamente, in una capiente ciotola. Aggiungere dell'acqua tiepida e alcune cucchiaiate di ottimo rum per pasticceria e lasciar ammorbidire per un paio d'ore. Eliminare il liquido e asciugare la frutta molto bene.
Setacciare la farina con il lievito e le spezie.
Ridurre il burro in dadi e renderlo morbido con un cucchiaio di legno. Impastarlo con la frusta kappa nella ciotola ed aggiungere lo zucchero semolato, la scorza del limone e la polpa della bacca di vaniglia. Versare anche le uova di seguito la ricotta ben asciutta. Amalgamare e unire la farina. Togliere dalla ciotola circa metà dell'impasto. Aggiungere la frutta secca e quella candita ed amalgamare. Quando il composto si presenta ben omogeneo, completare con l'aggiunta dell'impasto tenuto da parte.Mescolare velocemente.
Infarinare leggermente l'asse da lavoro. Dividere l'impasto in 3 parti e forgiare lo Stollen seguendo le indicazioni già descritte nel post precedente.
Infornare alla T di 170°C per circa 50 minuti.

Una volta cotto, spennellare il dolce in tutte le sue parti con abbondante burro fuso. Cospargere di zucchero semolato. Far leggermente raffreddare e quindi velare con abbondante zucchero vanigliato. Avvolgere lo Stollen in carta argentata e tenerlo al fresco ( non in frigo) per circa 10-15 giorni prima di consumarlo.



Nota: Ho dovuto riportare la nota relativa ai giorni di attesa...ma sarà difficilissimo resistere....
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