Un dolce nato per caso.
Ad onor del vero, il file con la ricetta di Christophe Michalak l'avevo copiato e tenuto da parte da tempo. E sono certa che, prima o poi, l'avrei certamente sperimentato.
Ma, poi, succede che un amico mi dice " Ma hai provato a frullare la gelatina morbida del libro di antonio Bachour?"
Cribbio.
L'ho fatta cosi tante volte quella gelatina che ho perso il conto. Ma..frullarla...e c'è pure scritto benissimo nel libro...no. Non l'ho mai fatto.
Ci provo. E me ne innamoro. Sarà che stravedo per arancia e passion fruit....stravedo per Pierre Hermé anche a prescindere da questa associazione di sapori che ormai è un suo must...ma devo dire che la brillantezza, la soavità della gelatina mi ha letteralmente agganciato a questo Sushi en trompe l'oeil come scrive Christophe Michalak.
E mi è piaciuto servire il dolce come fosse domenica. Spezzare il filo della settimana uscendo fuori dalla consueta logica. Anche se, certamente domani mi dovro' inventare ancora qualcosa. Altrimenti, che domenica mai sarebbe.
E oggi, con questo autunno ormai appena fuori l'uscio di casa, mi è sembrato di buon augurio pensare alla Primavera....
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