Sono...da anni....da quando ho mangiato un Mont Blanc di Yann Menguy e uno di Claire Heitzler... alla ricerca della meringa francese dei miei sogni. Friabile. Asciutta. Scioglievole.
E quindi, stavolta, ho sperimentato questo rapporto 1.1,6 di cui vi scrivero' adesso, qui sotto.
Certamente più porosa e leggera della classica meringa con rapporto 1:2....1 parte di albumi e 2 parti di zucchero....e che richiede una attenta cottura a temperatura non elevata ma certamente non inferiore a 100 gradi.
L'ho volutamente colorata di rosa perché ci ho fatto un dolce a base di fragole ( lo so, sono fuori stagione, ho usato le congelate...non é la stessa cosa...ma fragole volevo e fragole ho usato)
Di questa gourmandise vi parlerò prestissimo ma intanto scriviamo qualcosa su questa meringa francese....
160 g di zucchero di cui 100 g di zucchero semolato e 60 g di zucchero al velo
A Berlino....Uno Stollen per risentire aria di Natale
E lo capiscono molto in anticipo. Altrimenti, non riesco a spiegarmi perché mi abbiano regalato 3 giorni a Berlino.
Un regalo dell'anno scorso. Esattamente un anno fa.
E neppure io potevo immaginare che il gioco del Caso...del Caso?.....mi avrebbe portato a Berlino solo adesso.
Non ho mai pensato di andarci. Nè ho mai desiderato andarci.
Ma, spesso, succedono cose che poi ti ritrovi a camminare in un largo viale, interrotto da abeti decorati e treni luminosi e ghirlande di fiori rossi e verdi e piazze illuminate dalla luna e capisci che , in fin dei conti, era esattamente lì che ti volevi trovare.
Da questi giorni trascorsi in un incanto irreale è nata la mia passione per i dolci tedeschi.
E la passione, sconcertante quanto inaspettata, per lo Stollen.
Berlino che non volevo visitare. Lo Stollen che non desideravo gustare.
Due colpi dritti all'anima, entrambi.
Ah, le amiche! Perché mi stupisce sempre pensare che sono come un profumato unguento del cuore?
Mi è parso un segno del destino.
Ma...siccome la sperimentatrice che abita dentro di me aveva una gran voglia di assaggiare anche lo Stollen proposto da Marco Metelli, con la ricotta e il lievito vanigliato per dolci, vi annuncio che a brevissimo vi parlero' anche di questo Stollen, un po' diverso dal primo ma anche sorprendentemente e incredibilmente simile. E non parliamo della bontà, poi....
Fatta di ingredienti semplici, genuini come è l'amicizia discreta, costante e coraggiosa che mi riserva.
(Da un’idea di aTavola dicembre 2008)(tra parentesi: i numeri della rivista)
Pasta frolla( di Roby-Giuliana)
1000 g di farina 00
600 g di burro
400 g di zucchero
8 tuorli
Scorza grattugiata di 2 limoni
Stendere la frolla su un piano infarinato ad un’altezza di 1 cm. Ritagliare 4 quadrati di cm 20 x20 (12 x 12 cm) . Prendere un beccuccio di 1 cm di diametro e praticare dei fori, uno ad ogni angolo. Poi, con uno stampino per biscotti ad albero ritagliare la sagoma che formerà le finestre.Poi, fare il tetto: ritagliare due rettangoli dalla frolla di cm 16 x 24 ( 10x14 cm) e fare dei fori agli angoli a circa 2 cm dal bordo. Per non sbagliare, prendere la frolla della parete e metterla in corrispondenza del lato del tetto. Cosi sarà piu’ facile fare i fori con la corrispondenza perfetta.far riposare in frigo la frolla per alcune ore, meglio tutta la notte.Cuocere a 180°C fino a doratura, circa 15-20 minuti.
Sfornare e far raffreddare perfettamente.
Tagliare dei nastrini di raso rosso, infilarli nei fori e assemblare la casa. Volendo, si puo’ sigillare il perimetro interno della casetta con del cioccolato, prima di mettere il tetto. Poi, ripetere l’intervento sui lati interni del tetto stesso in modo da renderla piu’ stabile.
Volendo, praticare l’apertura a forma di albero piu’ larga in modo da poterci infilare una candelina. Io ho “costruito” un lumino collegato ad una piccola batteria cosi da tenerlo acceso senza scaldare la frolla.