Mai come quando mi siedo a scrivere qui ....come stasera....mi accorgo di come il tempo trascorra veloce.
In questi quasi due mesi molte cose sono cambiate.
Fatti, accadimenti, situazioni, notizie si sono date il cambio a inondare i giorni. E poi capita non si sia più gli stessi.
Cioè, ognuno di noi resta la stessa persona ma gli occhi cominciano a vedere in modo diverso. E il cuore si adatta al cambiamento palpitando anch'esso in modo diverso.
I pensieri del mattino non sono gli stessi del giorno prima. E quelli della sera...non sono più gli stessi della notte prima.
Cioè, ognuno di noi resta la stessa persona ma gli occhi cominciano a vedere in modo diverso. E il cuore si adatta al cambiamento palpitando anch'esso in modo diverso.
I pensieri del mattino non sono gli stessi del giorno prima. E quelli della sera...non sono più gli stessi della notte prima.
Si è cambiato pelle. Come da piccoli, quando si è incuranti del sole e la sera ci si ritrova arrossati e con la pelle lucida dal caldo che vola via in piccole sottilissime nuvole.
Si fa fatica ad adattarsi al cambiamento. Avvertito all'inizio come una sorta di parziale disadattamento , una specie di terra di nessuno che unisce il prima al dopo. Che costa fatica ma che e' oltremodo necessario accettare . Forse il cambiare fa parte della strada che occorre percorrere , che ha da essere obbligatoriamente sempre nuova...che non può essere sempre uguale.
Altre cose , invece, non cambiano. Sono dentro di noi incollate in un mosaico , unite come piccole preziose tessere, impossibilitate al minimo distacco. Intrecciate al nostro cuore.
Sono le persone e le cose.
Persone che fanno parte di noi e sono come e diverse da noi e che valgono piu' di noi.
Il nostro respiro. Il nostro battito del cuore.
E le cose.
Per me, la Pasticceria. La compagna della mia vita. La passione del mio cuore. L'amica invisibile che fa i miei passi in silenzio. Ho idea che farà sempre parte delle pochissime cose che mi terranno sempre compagnia.
Altre cose , invece, non cambiano. Sono dentro di noi incollate in un mosaico , unite come piccole preziose tessere, impossibilitate al minimo distacco. Intrecciate al nostro cuore.
Sono le persone e le cose.
Persone che fanno parte di noi e sono come e diverse da noi e che valgono piu' di noi.
Il nostro respiro. Il nostro battito del cuore.
E le cose.
Per me, la Pasticceria. La compagna della mia vita. La passione del mio cuore. L'amica invisibile che fa i miei passi in silenzio. Ho idea che farà sempre parte delle pochissime cose che mi terranno sempre compagnia.
E sempre sarà lì, presente, la meraviglia delle preparazioni che mi piacciono, che mi fanno emozionare, che mi scatenano il desiderio di fermarmi, la domenica sera, a picchiare sui tasti e scrivere, scrivere, come a insufflare aria e respirare.
Come questa chantilly.....già incontrata nel mio cammino. Ma cosi incredibilmente nuova, ancora adesso....
Chantilly al cioccolato bianco
( estrapolata da Vanille et Caramel di Cédric Grolet)
Per la ganache montata al limone e vaniglia
345 g di cioccolato bianco Yuzu Valrhona
14 g di gelatina 160 Bloom + 70 g di acqua per idratare
1050 g di panna fresca al 35% di grassi
3 bacche di vaniglia Bourbon
3 limoni biologici
Scaldare 550 g di panna ma senza farla bollire e mettere in infusione le bacche di vaniglia ( polpa e bacca) e le scorze di limone per 24 ore.Il giorno dopo, eliminare le bacche e riportare il volume al peso iniziale di 550 g. Idratare la gelatina e scaldarla leggermente.
Riportare la panna sul fuoco e versarla sul cioccolato ridotto in frammenti. Aggiungere la gelatina. Passare al mixer ad immersione aggiungere a filo la parte restante di panna (500 g). Coprire con pellicola e conservare in frigo per 12 ore. L'indomani montarla delicatamente e con attenzione.
Note:
Questa preparazione , per la struttura e le caratteristiche , si presta molto bene a diversi usi. Dressata in bicchiere ad accompagnare una fettina di pandoro; Sprizzata con beccuccio Saint Honoré su una piccola tarte; usata come decorazione su una torta di compleanno come nel mio ultimo lavoro. La vedo molto bene a rosa su un babà, per esempio. O come farcitura di una millefeuille.....Come interno di un cannolo. O a completare un dessert al piatto.