Sempre più mi rendo conto di come sia prezioso il tempo...
E da sempre penso sia, pertanto, uno dei regali più belli che si possa fare a qualcuno.
Lo pensavo anche da ragazza e il fatto che ciò che è passato dietro le spalle sia diventato più folto di ciò che immagino possa essere davanti ai miei occhi non ne ha, in effetti, modificato le caratteristiche.
Lo pensavo da ragazza e lo penso adesso.
Sarà per questo che, da sempre, mi invento delle regole che durano per un po' di tempo. Si autoalimentano con la consuetudine, vanno avanti con la routine dei giorni, si consolidano con la certezza di essere un sicuro riferimento.
Poi...basta un nonnulla. Un battito di ciglia. Un sentimento improvviso. Una riflessione fulminea.
E le regole volano per aria. Si sparpagliano nei loro componenti come quei bastoncini colorati con cui giocavo da bambina. E mentre si dissolvono, è palpabile il senso di libertà, intenso, gioioso che deriva dall'inconsueto, dalla novità..
Come dei lacci allentati che non trattengono più il respiro. E mi chiedo il perché non l'abbia fatto prima, perché abbia aspettato cosi a lungo.
Poco importa se le regole riguardano aspetti importanti. Oppure, più superficiali, innocui.
E' stato cosi ieri sera.
Mi sono resa conto come avessi riservato solo al fine settimana la voglia di un dolce. E di come mi fosse , invece, insopportabile l'idea di dover aspettare cosi a lungo.
L'ho fatto, alla fine, nascere. Solo un piccolo bonbon. Ma, stranamente, mentre li sistemavo sul piatto ho come avuto la sensazione che fosse quasi domenica. L'aria era tranquilla, la sera mi è parsa serena e ....ho avuto come un momento in cui, sollevando gli occhi verso qualcosa, la mente è stata attraversata da un pensiero:" Ma, oggi, è festa?"