La vita quotidiana ha preso il sopravvento e tutto è rientrato nei binari regolari della mia vita...
Fare un dolce visto ad un corso bellissimo di Pasticceria è come un tentativo di bloccare il tempo e cercare, in qualche modo, di riassaporare in modo diverso tutto cio' che ormai è passato.
Ma non per questo i ricordi non possono essere altrettanto belli e vivi nella loro essenza.
E hanno il vantaggio di non scomparire mai. Di essere dentro di te mille e mille volte e ogni volta è un'emozione.
Un tuffo al cuore.
Io amo sempre ricordare.
Si riescono a recuperare dal fondo della memoria anche i frammenti di vita a cui, al momento, non avevi dato importanza. E si riesce a metterli in ordine, uno dietro l'altro, come fossero le cartoline di un viaggio sognato a lungo, realizzato e poi passato.
Il viaggio fin sù. ...ad Hangar 78....è stato uno di questi viaggi.
Intenso. Particolare. Pieno di dettagli meravigliosi che ho infilato dentro una bottiglia e che faro' navigare dentro di me per sempre.
E sono qui a ringraziare proprio tutti.
Tutti di Hangar ..da Silvia Rasi ad Alice Zorzi a Rita Mazzetto e Giulia Gozzelino e ....tutti tutti.
Grazie a Christophe Michalak per darmi infiniti momenti di gioia con la sua Pasticceria.
Per la sua dedica sul libro cosi bella e cosi insperata.
Grazie a Gino Fabbri e Viviana e Valeria Fabbri per il familiare affetto con cui mi hanno circondato la sera di venerdi...
Grazie a Diego Crosara, sbucato all'improvviso e cosi generosamente presente al mio fianco...
Grazie a tutti i partecipanti..da Alessandro a Luca ad Alice a Carlotta a Naausica a Silvia Federica....Che ho rivisto volentieri e conosciuto volentieri...
Un corso di Pasticceria non è mai un semplice corso.
Puo' diventare come un viaggio in un paese incantato...lo sogni...ci pensi...lo realizzi...e quando finisce diventa un ricordo dorato che ti vive accanto e non ti lascia mai piu'..
E' stata una grandissima giornata ieri ad Hangar 78...
Di Hangar 78 vi ho già parlato alcuni mesi...della sua perfetta Scuola di cucina...della sua organizzazione rifinita nei piu' piccoli dettagli....della sua accoglienza...
E oggi sono qui a parlarvi di una due giorni magnifica che rimarrà per sempre nella mia memoria.
Ho avuto un privilegio inaspettato e imprevisto nella mia vita.
Poter essere a fianco di Christophe Michalak.
Ripulire il bancone mentre lavorava, eseguire alcune fasi della preparazione delle ricette, passare al setaccio alcune creme, lavorare su un colore ecc ecc ecc
Vi confesso che all'inizio ho avuto 5 minuti terribili di panico totale in cui mi sono detta che potessi mai farci, io, in un posto cosi accanto a lui. Dopotutto, i miei dolci li faccio da sola , nella mia cucina, con tutte le cose al loro posto, con i miei conosciutissimi attrezzi, i miei tempi...
E invece ero li.
In una magnifica Scuola e con lui. Un Campione del Mondo, un Pasticciere che ho sempre sognato di incontrare, di veder lavorare.
Ho potuto parlare con lui. Chiedergli spiegazioni. Sentirlo parlare della sua vita.
Un sogno che mi pare io abbia solo sognato...
E la mattina, prima del corso, al suo arrivo, vederlo cosi calmo e gentile mi ha dato un entusiasmo incredibile e nonostante fossi attenta a cio' che dovevo fare, ho potuto godermi il corso e stare attenta a tutto cio' che faceva e diceva.
Pian piano, vi raccontero' le novità che ho imparato..Come sempre, vi trasmettero' con le mie maniere cio' che Michalak ha trasmesso a me....Il suo modo di temperare...le sue idee geniali sulle decorazioni..il suo modo di fare una crema inglese...e tanto altro ancora....
Ma intanto ve lo introduco con un dolce che ho preparato la scorsa settimana e che mi è parso parlasse bene della sua Pasticceria....
Non mi ero resa conto che fossero trascorsi due anni....
Il tempo vola via di gran fretta e io ho sempre l'abitudine di credere che lui, il tempo, sia un'entità infinita che non abbia mai fine ....
E, invece, intanto sono già passati due anni dalla nascita di una casa delle fate che si chiama La Cucina di Babette..
Molto spesso mi dico che il mare è una distesa vastissima da attraversare e anche che tutto ha un tempo e un significato e che le cose accadono quando devono accadere.
Forse era questo e solo questo il momento giusto per infilarmi su un aereo..di corsa...stanca..quasi a perdifiato...e bussare alla porta di questa casa abitata da fate e folletti e sorrisi e abbracci.
Ma il corso con il maestro Gino Fabbri e le sue incredibili figlie Valeria e Viviana non potevo proprio perdermelo.
Gino Fabbri è un Maestro Pasticciere che nella vita non si può proprio perdere.
Se non ami la Pasticceria, lui te la fa incontrare e conoscere e poi ...poi....
Se ami la Pasticceria come credevi di non poterla veramente amare di più, lui ti dimostra che hai ancora tanta passione dentro di te che non credevi possibile fosse rintanata in silenzio nel tuo cuore
Ci sono momenti nella vita che ti devi fermare e capire la strada che fai.
Strano come un corso di Pasticceria ti dia una mano a farlo.
Seduta...un caffè in mano...gli amici intorno...uno sguardo alla Cucina di Silvia-Babette che ti avvolge con la calma e serenità e affetto...ogni tanto un assaggio di pinza bolognese..un frollino montato...uno sguardo fuori dalla finestra dove una pioggerellina leggera e un'aria fresca ti confermano che sei oltre il mare ....
Ci voleva questa giornata.
Ci voleva proprio la Cucina di Babette.
Ci voleva proprio Gino Fabbri a parlarmi dei dolci della tradizione...Fior di Latte...Torta di Riso..Raviole....Torta di tagliatelline...Mattindor...Ciambelle e Crostate e Zuppa Inglese...Come fossero tanti unguenti miracolosi che ti avvolgono il cuore e te lo rendono lieve.
Ci volevano proprio gli sguardi di Valeria e Viviana a questo padre Pasticciere che ti fanno ritornare indietro nel tempo e pensare che daresti non so cosa per riavere , tu, uno di questi sguardi.
La famiglia di Gino Fabbri nella famiglia di Babette.
Perché tutto è stato cosi.
La bontà della Pasticceria nella bontà di una casa sbucata da un sogno di due anni fa.
Tutto questo l'ho ricercato e ricordato in questi giorni con questo dolce.
La Tenerina.
Ogni cubetto di torta un viaggio nel tempo. Un sospiro di buono. Una voglia di prendere per mano la Pasticceria e prometterle di non lasciarla mai.
Un sabato mattina come tanti che ne ho avuto e di cui mi ricordi....
Ma oggi il cielo e' strano. Colore dell' acciaio.
Non piove ma si sentono tuoni in lontananza e posso vedere all'improvviso qualche sporadico e velocissimo fulmine.
Tutto sa di pioggia e infatti dopo poco scende giu' un profumo d'acqua terrosa e metallica.
Sabato che magari si puo' accendere il forno ma mentre lo penso so già che non ho mai acceso il forno dopo un'analisi del tempo....
Ma oggi, per me, nulla è piu' invitante dell'idea di fare dei savoiardi.
Difficile resistere alla calma che da il veder montare a spuma gli albumi...per non parlare della delizia di far incorporare a filo i tuorli.....e della soavità di spolverizzare la farina...in un matrimonio conosciuto ma sempre denso di sorprese e di attenzioni.
Il profumo che filtra dalla porticina del forno è soave.
Quello della mia memoria. Del mio tempo passato che non riesco mai a infilare dentro una scatola e chiuderla.
Come se il presente e ...anche il futuro, forse, non dipendesse da cio' che hai visto, ascoltato, assaporato, goduto, sognato nel tuo passato.
E se chiudo gli occhi, mi sembra proprio che quel profumo di oggi mi avvolga come una nube e mi faccia pensare che tutto sia fermo a tantissimi anni fa quando il mio futuro non era ancora arrivato e dopo passato anch'esso.....