Il biscotto dell'affetto

in , by I Dolci di Pinella, lunedì, novembre 21, 2011


Dolce semplicissimo, oggi.
" Cosa vuoi come dolce per il tuo compleanno? Scegli. Un Cake al cioccolato....una Torta Marengo....Una Bavarese all'arancia.....Un Plum cake alla frutta candita, uvetta e cioccolato, sai devo fare un plum cake dal nuovo libro di Massari che credo sia una favola....Un..." 

 "Ciambelline con la marmellata. Ma tante."

" Uffa...ancora ciambelle? Ma è da anni che ti faccio le ciambelle. Secoli  che ti riempio di ciambelle con la confettura di albicocche. Un'infinità di giorni che ti preparo sempre la solita cosa, sempre ciambelline doppie. Ma non sarà ora di cambiare?"

" E' o non è il mio di compleanno? Mi hai chiesto o no di scegliere?"

Neppure fiato. Tanto è battaglia persa. Tiro fuori la farina, il burro, lo zucchero, le uova...poi....
Vuole ciambelle doppie anche quest'anno? Va bene, benissimo. Ma....almeno una ricetta differente la posso usare? Tanto, l'importante è che siano tonde, doppie e che abbiano la farcitura che vuole....
Una nuova preparazione, con fecola, farina di mandorle e....solo albume. Una nuova sablée che non ho mai sperimentato...Preparazione diversa con una sabbiatura di farine e burro e l'albume alla fine.... 
Aggiudicata!

Sino a quando non ho tolto i biscotti dal forno, farciti, spolverizzati di zucchero al velo e....assaggiati, avevo un tale patema d'animo....Ma perché ogni volta devo rischiare e non accontentarmi del certo?
Perchè?

Ciambelline di sablée con confettura di albicocche e ganache al cioccolato
( ricetta estrapolata da La Cucina Italiana)


Una pasta sablée, quindi. Difficile orientarsi tra tutte le tipologie di pasta frolla. Dopo un gran scartabellare, apprendo che la differenza con la pasta frolla, oltre al maggior quantitativo di burro rispetto allo zucchero, consiste nella tipologia di lavorazione. Contrariamente alla frolla, la sablée prevede che la farina, setacciata e ben aerata, sia  unita, fin dall'inizio della lavorazione, con il burro in modo che le particelle di grasso circondino le proteine della farina impedendo il  contatto con i liquidi. Ed evitare, quindi, lo sviluppo del glutine che darebbe eccessiva elasticità all'impasto. Che deve rimanere friabile garantendo quella piacevolissima sensazione dello "sciogliersi in bocca"....Dopo, possono essere inseriti tutti gli altri ingredienti dallo zucchero alle uova. Albume perchè? Perchè questo impasto è già molto ricco in grassi e la presenza di tuorli aumenterebbe la quota presente. Liquidi aggiunti con gli albumi, quindi.

Ma ecco cosa ho fatto, infine!

300 g di farina 00
200 g di farina di mandorle
100 g di fecola
2 albumi (circa 60 g)
un pizzico di sale
1/2 bacca di vaniglia
300 g di burro freddo ma plastico
200 g di zucchero al velo

Setacciare la farina con la fecola e unire anche la polvere di mandorle. Tagliare a dadetti il burro e unirlo alle polveri. Amalgamare gli ingredienti fino ad avere una sorta di composto "sabbioso". Unire lo zucchero, la polpa della vaniglia e il sale sciolto in un cucchiaino d'acqua. Proseguire la lavorazione e ultimare con gli albumi. Ottenuto un impasto omogeneo, appiattirlo con le mani, coprirlo con la carta forno e conservarlo in frigo per un paio d'ore. Si rende necessario stendere la pasta in modo che la temperatura di +4°C sia raggiunta in tutti i punti dell'impasto in modo veloce ed uniforme. Rilavorare brevemente la pasta senza scaldarla ( a tale scopo, è meglio spezzarla in piu' blocchetti) e stenderla ad un'altezza di 1/2 cm. Con un coppapasta ritagliare le forme. In metà praticare un foro al centro. Infornare a 170°C per circa 15-20 minuti, fino a completa colorazione. Tenere le teglie in frigo man mano che vengono infornate per evitare che i frollini  si riscaldino eccessivamente nell'attesa. Far raffreddare. Spolverizzare i frollini "bucati" con abbondante zucchero vanigliato e accoppiare le due metà con confettura di albicocche.

Poichè avevo a disposizione un po' di panna fresca, ho preparato una ganache con :

150 ml di panna calda
150 g di cioccolato fondente fuso

Ho fatto raffreddare e ne ho colato una punta di cucchiaino sul foro dei biscotti.

E l'altra che avanza?
Niente paura. Si può prendere una fetta di pane e......

C'è sempre tempo per una Torta Paradiso....

in , , , , by I Dolci di Pinella, lunedì, novembre 14, 2011


Ci sono dei dolci che sono entrati, a pieno titolo, nel mito.
Uno di questi è la Torta Paradiso di cui, certamente, tutti noi abbiamo sentito parlare. E decantare.
A prima vista, a vederla cosi, uno puo' pensare che si tratti di una classica torta-asciutta-effetto asciugamano che ne mangi un boccone e pensi che non potrai sopportare il secondo. Ed in effetti, a mal lavorarla, non credo possa rimanere nella memoria di alcuno.

Ma ...se si ha la pazienza di coccolare il burro come si conviene, dargli il tempo che gli occorre per vestirsi a spuma soffice e leggera, incontrare lo zucchero e accogliere un po' per volta le uova, senza aver fretta alcuna e  sempre con calma consentire che facciano conoscenza e amicizia, beh! devo dire che, se tutto questo è rispettato, non sarà per un fortuito caso che ci si sentirà travolti dalla bontà di questa torta.
Come se, in fin dei conti, il suo nome fosse stato scelto per caso.

Che se ne tagli una fetta e la si gusti con una buona tazza di the oppure la si combini in matrimonio con una fresca chantilly....sarà sempre un imperdibile viaggio.

Io, stavolta, le ho fatto conoscere il morbido sapore di un cremoso al mascarpone che, come scrisse tempo fa qualcuno non so piu' dove, quando si decide di regalarsi un buon dolce, si deve avere lo spirito di percorrere la strada del gustoso piacere fino all'ultimo....

Tanto il tempo di una corsetta doppia nel freddo della sera, il lunedi, lo si trova sempre....


Pasta Paradiso
( estratta da Pasticceria-Le mie ricette di base di Maurizio Santin)




300 g di burro morbido
300 g di zucchero semolato
200 g di tuorli
120 g di albumi
scorza di limone
150 g di farina 00
150 g di fecola

Lavorare con una frusta  il burro morbido tagliato in piccoli pezzi fino ad ottenere un composto soffice e spumoso. Mescolare con una frusta i tuorli e aggiungerli gradualmente all'impasto, senza procedere oltre finché la parte aggiunta non è stata assorbita. A fine lavorazione, cominciare ad aggiungere 250 g di zucchero e continuare la lavorazione. Aggiungere la scorza grattugiata di un limone. Montare gli albumi con i restanti 50 g di zucchero fino ad ottenere una meringa soda e lucida. Setacciare la farina con la fecola e cominciare a versarla sull'impasto lavorando con una frusta dall'alto verso il basso. Fluidificare l'impasto con una cucchiaiata di albumi e, quindi, versarlo sulla meringa, sempre lavorando dall'alto verso il basso.
Accendere il forno e portarlo ad una T di 170°C.
Imburrare ed infarinare una tortiera da 26-28 cm di diametro. Versare il composto ed infornare per circa 40 minuti oppure finché il dolce si presenta asciutto con la classica prova dello stecco.
Estrarre il dolce dalla tortiera. Far raffreddare e cospargere sulla superficie con abbondante zucchero al velo.


Per il Cremoso al mascarpone
( estratta da Pasticceria-Le mie ricette di base di Maurizio Santin)





250 g di crema inglese
250 g di mascarpone

Far raffreddare la crema inglese in un bagno di ghiaccio. Con un cucchiaio di legno, ammorbidire il mascarpone fino a ridurlo a crema. Aggiungere in più riprese la crema fino ad ottenere una salsa priva di grumi. Versare il tutto nel bicchiere del mixer ad immersione ed emulsionare senza incorporare aria. Passare al setaccio.  Conservare in frigo fino all'utilizzo oppure attendere 24 h e montare con le fruste elettriche.

Per la crema inglese

250 g di panna fresca liquida
55 g di tuorli
35 g di zucchero
1/2 bacca di vaniglia

Incidere per il lungo la bacca di vaniglia. Estrarre la polpa e aggiungerla ai tuorli . Far riscaldare la panna insieme alla scorza . Amalgamare i tuorli con lo zucchero senza montare. Versare la panna sulla crema di tuorli e portare alla T di 82-85°C. Setacciare la crema con un passino fine.

Se si ha la pazienza e la forza morale di attendere solo 24 ore, giuro che assaggerete il cremoso al mascarpone più buono che potete pensare di preparare.....



Presentazione

Per un dessert al piatto, tagliare alcune fettine di Torta Paradiso, sovrapporle e decorare con una generosa cucchiaiata di cremoso. Oppure, servire la salsa in piccole caraffine di porcellana.



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