Sino a pochissimi anni fa, sul finire dell'estate pensavo con dolore che, salvo imprevisti, arrivare alla successiva primavera con facilità sarebbe stato difficile.

Mi dicevo:
"Come faro' a sopravvivere al mese di novembre?"
" Non passerà mai, me lo sento. Siamo appena ad ottobre. Come farò ad arrivare a marzo?
Marzo? Come potrò mai pensare di  arrivare a gennaio?"

Avrei voluto vivere all'incontrario.

Ora, chissà che cosa é successo mai, ma sia quel che sia, da un pò di tempo vado incontro al mese di ottobre con calma.
Il sole si fa  più dolcemente e tiepidamente caldo. Si possono allungare le gambe ed esporre sfacciatamente il viso senza alcun timore.
E l'ansia della nuova stagione non è più cosi pesante.

Ciò non toglie che, man mano che le serate si accorciano brevemente...un pochino ogni giorno...quasi non ci si accorge finchè non torni a casa la sera, una sera, e sei presa alle spalle  da un tramonto che è quasi notte...non ti colga un che di malinconico.
 Il tempo che passa.
Che ti fa pensare a come sarebbe delizioso che l'indomani , svegliandoti, abbia l'impressione che sia di nuovo primavera. Come un balzo all'incontrario.

Facciamo finta che sia di nuovo primavera?

 


Uno strano fiore nel piatto
( da un mazzo di idee unite da un nastro di seta rosso)



Semifreddo allo zabaione
( da una ricetta di Donata Panciera e Gabriele Bozio)

600 g di panna semimontata
240 g di meringa all'italiana
160 g di crema zabaione

Versare la crema allo zabaione in una ciotola capiente. Fluidificare la crema con alcune cucchiaiate di meringa, senza eccessive attenzioni, in modo da ottenere un composto dalla consistenza simile alla meringa.
Completare aggiungendo la parte restante con delicatezza, dall'alto verso il basso, in modo da non smontare la crema. Versare il tutto dentro la panna semimontata continuando a rimescolare nell'identico modo. Inserire la crema all'interno di una sac à poche senza beccuccio. Riempire l'interno delle cavità di uno stampo in silicone  a semisfere. Abbattere di temperatura oppure conservare direttamente in freezer fino al consolidamento completo del semifreddo.

Quindi, mi servono la crema zabaione e la meringa all'italiana, no? Prepariamole.....

Per la crema zabaione

66 g di tuorli
60 g di zucchero semolato
7 g di destrosio*
5 g di farina 00
3 g di amido di mais
110 g di Marsala fine

Montare i tuorli con lo zucchero semolato fino ad ottenere un composto soffice e chiaro. Aggiungere con delicatezza circa la metà del Marsala a disposizione, quindi continuare la lavorazione unendo la farina setacciata con l'amido. Completare unendo la restante parte del vino. Cuocere finché la crema si addensa , togliere dal fuoco e far raffreddare velocemente in abbattitore oppure sistemando la casseruola in un bagno di ghiaccio. Conservare in frigo fino al momento dell'utilizzo.

* In alternativa, usare esclusivamente zucchero semolato

Per la meringa all'italiana

100 g di albumi
200 g di zucchero semolato
40 g d'acqua

Versare in una piccola casseruola 160 g di zucchero semolato, bagnarli con i 40 g d'acqua e portare a cottura fino alla T di 121°C. Quando la T ha raggiunto circa 110-112°C far schiumare gli albumi  insieme ai 40 g di zucchero residuo. Versare a filo lo sciroppo bollente di zucchero cotto e proseguire la lavorazione finché la meringa ha perso gran parte del suo calore ed é diventata soda e lucida.
Conservare in frigo fino al momento dell'utilizzo.


Per il croccante di pistacchi

120 g di zucchero semolato
100 g di pistacchi sgusciati
un cucchiaino di miele d'acacia

Tostare leggermente in pistacchi in forno alla T di circa 160°C. Frantumarli grossolanamente con l'aiuto di un mattarello. Sciogliere lo zucchero semolato in una casseruola dopo averlo bagnato con alcuni cucchiai d'acqua. Appena sciolto e sul punto dell'ebollizione, aggiungere il miele e portare allo stadio di caramello biondo. Versare i pistacchi in piu' riprese sul caramello rimestando con un cucchiaio di legno finché tutta la frutta ne é rivestita in modo uniforme. Bagnare un foglio di carta forno, strizzarlo tra le mani e poggiarlo sul piano di lavoro. Versare con attenzione il croccante e, aiutandosi con un bel limone biologico, stenderlo sul foglio in strato sottile. Ancora tiepido, ritagliare le forme desiderate con l'aiuto di un coltello affilato.
Triturare grossolanamente alcuni pezzi di croccante .

Allo stesso modo, si prepara il croccante di mandorle e di nocciole.

Per la pate cigarette

100 g di burro morbido
100 g di albumi
100 g di zucchero al velo
100 g di farina

Versare in planetaria il burro morbido e lo zucchero al velo setacciato. Senza montare, amalgamare il composto mediante la frusta kappa in modo da ottenere un impasto omogeneo. Aggiungere gli albumi alternandoli alla farina e completare la lavorazione. Conservare l'impasto in frigo per non meno di 6-8 ore. Spatolare la pasta su un silpat oppure una teglia unta di burro creando le forme desiderate. Infornare a 180°C fino ad ottenere una colorazione dorata leggermente piu' accentuata ai bordi.

Per il cremoso di cioccolato fondente
(da una ricetta di Loretta Fanella)




150 g di panna
50 g di latte
60 g di tuorli
40 di zucchero semolato
90 g di cioccolato fondente al 70%
un cucchiaino di caffè liofilizzato

Far scaldare il latte con la panna. Aggiungere il caffè. Far liquefare il cioccolato in una ciotola Mescolare i tuorli con lo zucchero, aggiungere il liquido caldo e cuocere fino a raggiungere la temperatura di 82-85°C. Togliere dal fuoco e passare al setaccio. Versare la crema sul cioccolato, mescolare con attenzione e far scendere di temperatura prima di versarla all’interno di uno stampo in silicone a semisfere di piccola dimensione. Riporre in freezer a solidificare.

Per il caffé gelatinato all'agar agar
( da un regalo di Marcello Valentino)


100 g di caffè espresso
0.5 g di agar agar
zucchero semolato qb

Mescolare lo zucchero con l'agar agar. Portare il caffè all'ebollizione, aggiungere le polveri e far bollire per circa 2 minuti. Far cadere leggermente di temperatura e procedere con l'utilizzo. In questo caso, colare mediante una pipetta di plastica delle minute gocce sopra un bicchiere colmo di olio di semi molto freddo. Conservare in frigo per circa 10 minuti, estrarre con un colino le perline di caffè e  sciacquarle con abbondante acqua fredda.


  Preparazione

Deporre su un piatto un fondo circolare di un biscuit. In questo caso, avevo a disposizione un fondo di biscuit fatto in una precedente ricetta e che avevo conservato in freezer. La spiegazione? Eccola ! Ma nulla vieta di utilizzare un disco di frolla friabile oppure un disco di biscuit al cioccolato profumato al caffé e.....Insomma, la fantasia puo' spaziare! Deporre la semisfera di semifreddo allo zabaione. Incollare con una goccina di cioccolato fondente fuso la semisfera di cremoso al cioccolato alla superficie della semisfera allo zabaione.  Procedere alla decorazione servendosi di tre petali  di pate cigarette appena spolverizzate di zucchero vanigliato. Un'idea di cacao amaro in polvere. 

E per il prato? Croccante di pistacchi, granella di mandorle caramellate, piccole gocce di miele, perline di cioccolato.....e piccole goccine di perle di caffè gelatinato.


Che bella cosa é la fantasia....
Alcune volte fare un dolce diventa veramente ed esclusivamente un gran divertimento.
Tutto perché diventa impossibile il sottrarsi all'acquisto di certi bellissimi stampi in silicone che ti consentono di provare a rifare quei gelati che ti piacciono cosi tanto. Sembra tutto cosi facile e...veramente! per una volta la facilità è reale.
Non immaginaria.

Non bastasse, puoi togliere i lacci alla tua fantasia e spaziare nel mondo incantato dei sapori e dei colori....
Limone, caffé, lampone, arancia, nocciola, pistacchio. Ad ogni gusto, un sapore.
E puoi anche procedere ad un ottimo rivestimento.
Come é mai possibile non tuffare ognuno di essi in un mare scuro di cioccolato fluido e lucente in modo che il guscio poi si possa spezzare  in un delizioso rumore ...adoro il  crac deciso  del cioccolato che si spacca!.....e faccia fuoriuscire un rivolo di crema densa e gustosa.
E come potrebbe non esserlo con tutta quella vaniglia Bourbon?


E dato che ormai il dado era tratto, perché non tirar fuori anche la gelatiera...comprata in un momento in cui sembrava impossibile vivere senza.....e sperimentare quel gelato visto fare da Luca Montersino?
Frugo in dispensa. Ho tutto. Posso lanciarmi. E posso anche sperimentare una nuova glassa al cioccolato ricevuta in dono dalla mia amica Rossanina Del Santo.....

Vado. Vado. Vado.

Stecco di gelato alla vaniglia con guscio di cioccolato fondente
(da una ricetta di Luca Montersino)



Per il gelato di crema e vaniglia:

500 g di latte intero fresco
150 g di tuorli
130 g di panna fresca
150 g di zucchero semolato
45 g di destrosio*
50 g di latte in polvere magro*
5 g di neutro per gelati*
una bacca di vaniglia Bourbon


Versare il latte in una casseruola e portarlo al bollore. Aggiungere la bacca di vaniglia, precedentemente aperta per il lungo, e privata della polpa che sarà mescolata ai tuorli. Mescolare in una ciotola tutte le polveri: lo zucchero semolato, il destrosio, il latte in polvere e il neutro. Sbattere leggermente i tuorli , profumare con la polpa di vaniglia e unirli alle polveri. Versare un terzo circa del latte caldo e stemperare bene per dissolvere tutti i granuli. Completare con il latte restante. Cuocere fino a raggiungere la T di 85°C. Passare la crema al setaccio e versarla nella gelatiera. Quando la crema é diventata fredda, aggiungere la panna e completare il ciclo di lavorazione.



Quando il gelato comincia a staccarsi dalle pareti della macchina, bloccare la lavorazione. Con una spatola, versare la crema all'interno degli stampini in silicone riempiendo bene tutti gli spazi. Livellare e riporre in freezer. Quando il gelato é diventato molto fermo e consistente, estrarre gli stecchi dal contenitore e adagiarli su un vassoio che andrà riposto di nuovo subito in freezer.


Guscio di cioccolato

150 g di cioccolato fondente al 70%
100 g di burro di cacao
Sciogliere il cioccolato nel forno a micro-onde. Sciogliere il burro di cacao, sempre nel micro-onde, ma in una ciotola separata. Unire i due composti e mescolare bene.

Preparazione
Versare la glassa in un recipiente alto e stretto. Uno alla volta, estrarre gli stecchi dal freezer, tuffarli nel cioccolato e scolarli molto bene. A contatto con il gelato ghiacciato, la glassa aderirà perfettamente in strato sottile.
Come decorazione, fare dei fili paralleli di cioccolato bianco sulla superficie del gelato  ma...qui, la fantasia è libera di spaziare!


* Note tecniche .....

Il latte in polvere :deve essere magro per non appesantire il gelato con altri grassi. Serve a dare struttura.
Il destrosio: Apporta cremosità e abbassa il punto di congelamento
Il neutro: miscela di addensanti naturali come carruba, carragenina. Danno viscosità al gelato e migliore tenuta.

Ma...questo è un gioco per noi blogger appassionati.. Se non si hanno tutti questi ingredienti, nulla vieta di eliminarli ottenendo comunque un buon prodotto. Tra tutti, credo che non faro' a mano del destrosio o, comunque, di zuccheri che possano intervenire sul punto di congelamento.
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