Il tempo intorno ad una mousse di fragole...

, by I Dolci di Pinella, domenica, aprile 22, 2012

Lunedi scorso ho avuto il privilegio di poter partecipare ad una gran bella lezione di pasticceria. 
E' stato tutto come lo immaginavo.

Il gruppo di persone con cui ho trascorso una manciata di velocissime ore.
La location prescelta per la lezione. Una sorta di loft estremamente funzionale e dotato di tutto cio' che serve per fare magnifiche lezioni.
E non solo. 

Di alcune cose mi sono perdutamente innamorata. L'abbattitore spaziale e ultra moderno. Il forno incantevole. I banconi in acciaio che ho accarezzato con le dita immaginando per un attimo di poterci spatolare del cioccolato.
Gran bel lavoro del bravo Chef Alessandro " Cicciolo"

E poi...beh, poi c'era naturalmente lui, Maurizio Santin.E ogni parola è inutile.

Il programma era molto attraente. E i dolci irresistibili. Tanto che ciascuna di noi, tornando a casa, ha pensato a cosa cercare di fare per prima cosa...Io, da parte mia, li avrei rifatti tutti o, per meglio dire, avrei cercato di rifarli tutti.

Lo Chef pasticciere Maurizio Santin ha, tra gli altri, fatto un dolce che ha chiamato Primavera. Uno scrigno di mousse di fragole con all'interno un disco di gelatina al matcha e uno di dacquoise alle fragole e  mandorla....Una meraviglia!

Io ....che con il matcha non ho mai avuto uno splendido rapporto...ecco io ho deciso che questo dolce l'avrei rifatto subito. E in testa giravano vorticosamente tante di quelle idee che.....Questo dolce lo vedevo in forma di piccole sfere tuffate nell'acqua di fragole, poggiate sulla gelée al matcha e circondate da uno streussel alle fragole, uno ai pistacchi e poi....

Insomma, mi ci sono divertita.
E questo è quello che ho combinato in questo insolito fine settimana che comincia a sapere d'estate.....


Per prima cosa, ho preparato .....

Acqua di fragole
(da una ricetta di Loretta Fanella)





Ho tagliato a pezzetti 500 g di fragole, ho unito 225 g di zucchero semolato e 50 g d'acqua. Ho mescolato e ho infilato la ciotola nel micro-onde, alla massima potenza, per 5 minuti. Poi ho rovesciato il tutto sopra un colino a maglie fini e ho fatto colare il liquido senza mescolare e premere la frutta per circa 3-4 ore. 
Ho recuperato tutto il liquido e ho utilizzato le fragole per altre preparazioni.


In altre parole, non potevo privarmi di questa insolita acqua di frutta perchè in testa avevo questo dolce....



Ma dato che le sfere le avevo fatte...alcune le ho tenute da parte e le ho spruzzate con una miscela di cioccolato e burro di cacao per dare un effetto velouté che a me continua a piacere tantissimo....


Ma torniamo alle nostre sfere....Cambia il contenitore e sembra che cambi il dolce. Che invece è sempre lo stesso...


Oggi sono un po' caotica. Dunque, ho fatto le sfere. Di mousse di fragole. Purea, gelatina, meringa italiana, panna montata. Colata nello stampo a semisfere. Messo in freezer. Unite le due metà cercando di eliminare con il calore delle dita il bordo di giunzione. 


Rimesso in freezer ma dopo aver infilato su ciascuna uno stecco in legno.Poi, ho preparato la gelatina di fragole....Come? Cosi.

Sfera di fragole in gelatina
(modificata da una ricetta di Loretta Fanella)

200 g di acqua di fragole
6 g di gelatina vegetale

Ho stemperato la gelatina nell'acqua di fragole. Ho fatto prendere il bollore. Poi ho fatto scendere di temperatura, fino a circa 70°C perché la gelatina vegetale solidifica a 60-65°C. Ho tuffato piu' veloce della luce una sfera di mousse e poi l'ho rimessa in freezer. Tutto qui....Cioè ci ho messo un po' a farne qualcuna decente ma ne è valsa la pena....

Ci siamo con le sfere? Seguito tutto?  Bene...passiamo ai contenitori in cioccolato bianco...






Per fare dei contenitori in cioccolato bianco abbastanza sottili e "mangiabili"...non c'è di meglio che sciogliere del buon cioccolato....intanto gonfiare i palloncini e pulirli alla base con dell'alcool per dolci....Si fanno asciugare e poi si bagnano nel cioccolato. Si fanno solidificare e...Punto cruciale! Si prende un ago da maglia. Si buca con attenzione la gomma vicino al nodo senza far uscire l'ago e si cerca di far sfiatare pianissimo l'aria. In modo che non scoppino! Si elimina il palloncino sgonfio e....voilà....



Abbiamo le sfere. Abbiamo la gelée che Santin ci ha insegnato a fare al corso e.....ma perché non preparare uno streussel? Perché non alle fragole?

Guardate che ho fatto!

Ho impastato 100 g di burro con 100 g di zucchero. Ho aggiunto subito 100 g di farina 00 e 100 g di farina di mandorle..Ho amalgamato e....
Intanto ho messo nel MO una ciotola con delle fragole a pezzetti. Ho fatto evaporare tuta l'acqua finché non si è formata una sorta di pasta densa. A questo punto ho bloccato la cottura e ho aggiunto questa pasta allo streussel.
Un profumo che non vi dico!!!

Ho fatto riposare in frigo per due ore...e....



Ho cotto a 150°C per circa 30 minuti. Il colore è rimasto bello intenso!




E questo verde? Semplice. Invece che 100 g di farina di mandorle ho messo 50 g di farina di mandorle e 50 g di farina di pistacchi. 



Queste micro-palline sono solo un avanzino di ganache dell'ultimo dolce...fatte rotolare nella granella di cioccolato frizzante....


Il dolce è finito.Una sfera di mousse di fragole che poggia su un disco di gelée al matcha. Un bordo di streussel al pistacchio, qualche granello di streussel alle fragole. Una goccia di gelatina di fragole. Una pallina di ganache al cioccolato frizzante...un alberello di cioccolato velato di cacao amaro....



Pane alle banane..per ben incominciare!

in , , , by I Dolci di Pinella, giovedì, aprile 19, 2012
Ho sempre amato tanto il momento della colazione.
Eravamo un bel po' di fratelli, in casa. E tutti molto golosi. Mamma non aveva mai tempo per fare la spesa in modo regolare e allora si era pensata una valida alternativa ai nostri attacchi di fame.
Sul doppio vetro della credenzina azzurra, nel ripiano che ospitava i bicchieri e le tazze, aveva infilato  un biglietto strappato velocemente da uno dei nostri quaderni di scuola. In grande, ci aveva scritto la data e con quello noi andavamo nel negozio della piazzetta, proprio quello di fronte a casa e lo consegnavamo alla sig.na Peppina che annotava tutte le nostre richieste.
Gallette. Cremalba. Crackers. Biscotti. Mortadella.Formaggio. 
Banane no. Erano troppo costose. 
Prosciutto crudo manco a parlarne.

Insomma, liberi si ma solo per un certo punto.

Poi, mamma passava a fine settimana e regolarizzava il debito.

Le cose presero una tale piega di anarchia che un biglietto non bastava che per due giorni e allora lei ci mise uno stop. Tirava una linea rossa e la sig.na Peppina scuoteva desolata il capo quando glielo allungavamo sfrontati.... 
" Ma guardi che mamma ha cambiato idea..."
" Dai, sig.na Peppina, che tanto mamma non dice nulla..."

Con i biscotti al minimo e conservati a chiave in dispensa, si presentò il dramma che chi faceva colazione per primo non si metteva tanti scrupoli se il pacco si afflosciava desolatamente vuoto alla vista degli ultimi arrivati.

Fu per questo che prendemmo l'abitudine di  alzarci a tutta velocità quando mamma ci diceva che la colazione era pronta...Giù per le scale a perdifiato, in pigiama, scalzi...tutti li a dividerci i biscotti in parti esattamente uguali....

Adesso che scrivo e che i ricordi mi invadono il petto, capisco perché tutte le mattine ho una strana sensazione nel cuore....

Pane alle banane
(liberamente estratta da una ricetta di Luca Montersino)





Per 3 cakes

500 g di banane mature pulite
350 g di zucchero semolato
150 g di zucchero vergeoise bruno
120 g di olio di semi d'arachide oppure di riso
55 g di latte intero (oppure semplice acqua)
240 g di uova
due cucchiai di vaniglia liquida oppure l'interno di una bacca
500 g di farina
20 g di bicarbonato di sodio
2 g di lievito per dolci
un paio di pizzichi di sale
200 g di cioccolato fondente in gocce

Per la farcitura

Ganache di cioccolato fondente


Setacciare la farina con il lievito, il bicarbonato ed il sale.
Versare le uova in una ciotola e sbatterle sommariamente con una forchetta. Versare il latte e l'olio in due bicchieri separati. Pelare le banane senza che le dita tocchino la polpa dopo aver toccato la buccia: in tal modo, la frutta rimane chiara. Versare le banane tagliate in rondelle all'interno di una ciotola e frullarle con i due tipi di zucchero fino ad avere un impasto uniforme. Aggiungere a filo il latte, l'olio e le uova lavorando a bassa velocità. Completare con la vaniglia. Aggiungere la farina a cucchiai e concludere la lavorazione unendo le gocce di cioccolato cercando di distribuirle in modo uniforme nella massa.

Tecnica del Cavaliere di Luca Montersino



Molto ingegnosa la tecnica di preparazione degli stampi. Basta tagliare un rettangolo di carta forno che copra la base dello stampo da plum cake e i cui lati sporgano dallo stampo. 
A questo punto non resta che velare di burro i due lati corti dello stampo (quelli dove non c'è la carta forno).
Si versa l'impasto fino a 3/4 d'altezza e si inforna a 170°C fino a quando, inserendo una lama, questa uscirà perfettamente asciutta.
Sarà facilissimo estrarre il cake. Non occorrerà altro che acchiappare i due lati di carta forno e sollevare il dolce che uscirà perfettamente.


E per la farcitura?



Ricordate che ho fatto di recente i Bicchierini con le amarene?
Bene. Mi era rimasta un minimo di ganache e allora...semplice.
L'ho montata con le fruste e, dopo aver tagliato il cake in due parti, con l'aiuto di una sac à poche ne ho spalmato un bello strato alto circa  1 cm. Ho chiuso il dolce senza premere troppo. Per la decorazione, mi sono limitata a spennellare di cioccolato fondente fuso la superficie e adagiarci una manciata di mandorle tostate in lamelle.
Un po' di zucchero al velo? Ma certo!
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