Parliamo di cup cakes?

in , , , , by I Dolci di Pinella, lunedì, ottobre 14, 2013
Ho sempre amato il 4/4.
Ricordo che scoprii questo tipo di impasto in seguito ad uno scritto della indimenticabile Alda.
Alda Muratore.
Che mi manca sempre cosi tanto....

Alda pubblicò la ricetta e io non aspettai tanto tempo al rifarla. Ne venne fuori un buonissimo cake ...certamente lo profumai al limone....che in seguito divenne un mio fedele compagno di viaggio.

Un classico impasto montato al burro....un impasto di pazienza....che richiede la mancanza di ogni tipo di fretta, giusto per dare il tempo al burro di incamerare le necessarie bolle d'aria, alle uova di unirsi, cucchiaio per cucchiaio, senza che questo possa creare alcun disturbo agli ingredienti già presenti, alla farina di volare leggere e vaporosa . 
Tanto limone, magari appena colto. Che quando lo porti al viso sia in grado di farti vacillare, per un momento...

E poi, il Maestro Maurizio Santin mi fa inciampare sul suo 4/4. Senza burro. Un altro tipo di lavorazione e...mascarpone. Quando ho letto il suo post è stato subito un botto di curiosità esplosiva. 
Il discorso era centrato sulle cup cakes...quei bellissimi e colorati piccoli dolci che, ahimè hanno sovente il difetto di essere quasi immangiabili per via della eccessiva quantità del frosting al burro.

Ed ecco che un nuovissimo 4/4 si manda a nozze con la più classica e straordinaria ganache montata...un sodalizio tutto da sperimentare anche con aromi e accostamenti di sapore tra i più vari: dal cioccolato fondente alla cannella, dal caffè all'arancia, dal cardamomo al cioccolato al latte e...

C'è da scommetterci che non si aspetterà il mattino per tuffarci gioiosamente  il viso ....


Cup Cakes alla maniera di Maurizio Santin



Per il 4/4 al mascarpone

180 g di uova intere
180 g di zucchero semolato
180 g di mascarpone
180 g di farina 00
4 g di lievito chimico*
scorza grattugiata di un limone

* L'aggiunta del lievito chimico, prevista in alcuni tipi di impasti montati al burro, è stata una mia personale aggiunta. Volevo ottenere un dolce che avesse maggiore porosità e sicura leggerezza. 

In una ciotola montare a spuma le uova con lo zucchero. Aggiungere la scorza del limone e proseguire con la lavorazione fino a quando il composto "scrive" cioè prendendo una cucchiaiata di montata questa, facendola ricadere, descrive una sorta di serpentina che rimane sulla superficie dell'impasto. Nel frattempo, ammorbidire il mascarpone e stacciare per 2 volte la farina con il lievito. Quindi, aggiungere le polveri all'impasto lavorando dall'alto verso il basso. Prelevare una discreta cucchiaiata di montata e unirla al mascarpone mescolando con delicatezza. Questo allo scopo di fluidificare il mascarpone e renderlo abbastanza simile alla consistenza dell'impasto montato. Unire i due composti con attenzione.
Accendere il forno a 170°C.
Disporre degli stampini in carta all'interno di uno stampo da muffins. Versare il composto fino a 3/4 dell'altezza totale e infornare fino a completa doratura.


Ganache montata

Da prepararsi il giorno prima!

70 g di panna liquida 
8 g di sciroppo di glucosio
8 g di zucchero invertito oppure miele d'acacia
96 g di cioccolato bianco
180 g di panna liquida
scorza di limone
1 cucchiaio di limoncello

Portare al bollore i 70 g di panna liquida alla quale sono stati aggiunti i due tipi di zucchero. Far fondere al micro-onde a bassa potenza  il cioccolato bianco. Unire la panna in tre volte in modo da realizzare una buona emulsione. Aggiungere la panna liquida restante, profumare con il limoncello e la scorza del limone. Far riposare in frigo tutta la notte. L'indomani, eliminare la scorza del limone e montare la ganache fino a renderla spumosa e leggera.

Decorazione

Una volta ben raffreddati, asportare con un coltellino affilatissimo la calotta superiore ai dolcetti. Inserire la ganache in una sac à poche con beccuccio sprizzato e disegnare una sorta di ciuffo in verticale. Profumare ancora con pochissima scorza di limone grattugiata finissima.
No. Stasera no.
Niente pulizie di casa. Niente riordino degli armadi, né controllo delle provviste in dispensa, né pulizia delle scale e della terrazza sconvolte da un improvviso passaggio di una pioggerellina sottile e da poche folate di un vento insolente carico di foglie secche.

No. Stasera no.
E' da giorni e giorni che la rivista ha le pagine dispiegate su quella mousse che ha catturato la mia attenzione facendomi solo sognare di regalarmi tre  ore...forse quattro...tutte per me..solo per me e null'altro.

Ci sono giorni che diventa indispensabile infrangere le regole dell'abitudine. Inventarsi un giorno fantastico, non previsto, non organizzato, libero di svolgersi e allungarsi senza alcuna possibilità di immaginare cosa mai potrà succedere l'ora successiva, il minuto successivo.
Il secondo successivo.

Cosi è nato questo dolce. Mentre riposava al freddo, la mousse non poteva sapere che di lì a poche ore, il suo breve letargo sarebbe stato interrotto dal profumo delle pere caramellate e dallo schioccare croccante delle tuiles alla nocciola...

Il tepore profumato della sera ci ha colto cosi,  la mousse ed io, sul tavolo di legno scurito dal sole cocente dell'estate, a sognare che questo caldo autunno stia ancora per un po' a farci compagnia...

Mousse leggera alle nocciole, pere caramellate e salsa alla panna fermentata
( da una ricetta di Olivier Nasti)


Per la mousse leggera alle nocciole

140 g di panna fresca liquida (+ ulteriore panna per riportare al peso originario)
85 g di nocciole 
6 g di gelatina granulare o in fogli da 2 g
30 g d'acqua
105 g di formaggio tipo Philadelphia
65 g di zucchero semolato
310 g di panna fresca 


Far prendere il bollore ai 140 g di panna e aggiungervi le nocciole ridotte in frammenti con un mixer. Lasciare in infusione per circa 30 m. Passare il liquido al setaccio, pesarlo e ricostituire il peso iniziale mediante l'aggiunta di altra panna tiepida. Nel frattempo , idratare la gelatina con i 30 g d'acqua e, quindi, riscaldare debolmente mediante il micro-onde in modo da consentirne il perfetto scioglimento. Con una frusta lavorare il formaggio in modo da ottenere una crema leggera. Versare la gelatina sul liquido tiepido, assicurarsi che la temperatura sia intorno ai 30°C e mescolare al tutto il formaggio. Semimontare la panna aggiungendo durante la lavorazione lo zucchero semolato reso finissimo con un breve passaggio al mixer. Versare sulla crema una cucchiaiata di panna, mescolare per rendere la crema ancora più soffice e, quindi, unire i due composti lavorando dall'alto verso il basso per non smontare la mousse.
Versare il composto nello stampo desiderato che, in questa caso, è uno stampo in silicone a cubi da circa 4 cm di lato. Livellare la crema e far raffreddare in freezer/abbattitore  fino al completo congelamento.



Per le pere pochèes

5 pere
500 g d'acqua
100 g di zucchero
5 g di zenzero fresco
1/2 bacca di vaniglia
una scorza di limone verde

caramello cotto a secco qb

Pelare le pere senza eliminare il torsolo, svuotarle dei semi lasciandole intere e tagliare una fetta dalla base per consentirne il perfetto appoggio nella casseruola. Preparare lo sciroppo inserendo gli ingredienti inclusi nella ricetta e portarlo al bollore. Spegnere la fiamma, far scendere la temperatura a 85°C e aggiungere le pere. Coprire con un coperchio e attendere 10-15 minuti. Passare al setaccio lo sciroppo mentre le pere andranno ridotte in piccole sfere mediante uno scavino. Preparare un caramello a secco e far dorare le sfere di frutta per qualche minuto.

Per le tuiles al praliné noisette

30 g di albume
30 g di zucchero al velo
30 g di farina
25 g di praliné noisette
qb di frammenti di feuillettine

Setacciare lo zucchero al velo. Aggiungerlo all'albume mescolando leggermente. Unire il pralinè e la farina ben setacciata. 
Stendere l'impasto su un foglio di carta da forno e infornare alla temperatura di 180°C.
Poco prima della fine della cottura, estrarre la teglia dal forno e, usando un coppapasta della forma desiderata, ritagliare la tuile. Rimettere tutto in forno e far dorare. 
Conservare le tuiles in un contenitore ermetico fino all'utilizzo.



Per la decorazione


* La ricetta prevedeva il latte fermentato Ribot...che naturalmente io non avevo. Ho pensato di sostituirlo con la panna fresca addizionata di yogurt intero. E giusto per dare una sensazione ancora piu' cremosa e vellutata ho inserito pochi grammi di xantana che non altera per nulla il sapore della salsa...

150 g di  panna fresca liquida
50 g di yogurt intero
50 g di sciroppo alle pere
2 g di xantana

Mescolare la panna con lo yogurt. Aggiungere lo sciroppo e la xantana. Passare tutto al minipimer e far riposare per un paio d'ore in frigorifero. 

Presentazione

Disporre un cucchiaio di salsa alla panna su un piatto fondo. Adagiare al centro un cubo di mousse alle nocciole. Decorare il dolce con dei frammenti di feuillettine e una piccola tuile. Completare la presentazione con le piccole sfere di pere pochées. 
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