Niente nasce per caso....

in , by I Dolci di Pinella, sabato, marzo 26, 2016

Non chiedetemi il motivo per cui io, quest'anno, abbia sentito il desiderio irresistibile di preparare una Pastiera....

Non che ci avessi pensato prima. Non mi aveva colpito nulla di particolare ...almeno che io potessi ricondurre a questa cosi chiara decisione di andare a comprare ricotta e grano e cercare arance e canditi. Di quelli buoni, intendo.

Non avevo l'aroma giusto. Ma in dispensa avevo ancora un paio di arance regalata dalla mia amica Emiliana e una confezione di  scorze  che avevo preso da Mauro Morandin sperando di usarle per il Panettone.

Quando ancora mi illudevo di riuscirci a farlo, il Panettone.

Avevo tutto pronto. E neppure una stanchezza irreale mi ha impedito ieri sera di tirar fuori la frolla dal frigo e combinarla con le creme. 
Ho fatto questa Pastiera impastando tutto il mio cuore e tutti i sentimenti dentro. Anche quelli che gocciolavano stanchi dalla testa, arrendevoli e soavi come fossero tramortiti e incapaci di opporsi al mio volere.

Non lo so il motivo. So solo che quest'anno, io ,questa Pastiera la volevo proprio fare.
 E quando il profumo ha inondato la casa, incapace di passare attraverso i muri e varcare le porte e le finestre, saturando l'ambiente e  permeando tutto intorno di dolcezza e fragranza ,ho solo sentito che nessun altro dolce poteva essere il nostro dolce di Pasqua.

E' con profonda emozione che poco fa, scorrendo il mio blog, ho visto che la stessa Pastiera l'avevo fatta il 22 marzo del 2008. 
Era un sabato.....e da lì a pochi giorni io non sarei più stata la stessa.

Nulla nasce veramente per caso....




Pastiera( da una ricetta di Elisabetta Cuomo)






Per la pasta frolla

400 g di farina 00
200 g di burro (o strutto)
130 g di zucchero Zefiro
3 tuorli 
30 g di latte
scorza d'arancia grattugiata
1 pizzico di sale


Montare il burro e lo zucchero con gli aromi e il sale. Aggiungere i tuorli e il latte,amalgamare e incorporare velocemente la farina ben setacciata. Raccogliere l'impasto e formare un panetto piatto cha andrà avvolto in carta forno e conservato in frigo fino al giorno dopo.



Crema di ricotta

500 g di ricotta asciutta ( metà di mucca e metà di pecora)
300g di zucchero semolato
3 uova da 70 gr  + 1 tuorlo

Mescolare bene la ricotta e zucchero. Tenere in frigo per 2 ore quindi passarla bene al setaccio. Unire, quindi, le uova e il tuorlo mescolati brevemente. 



Crema di grano

un barattolo di grano cotto da 560 g
150 g di latte
30 g di burro
scorza di 1 limone


Cuocere il grano con il latte, il burro e la scorza del limone mescolando spesso con un cucchiaio di legno perché' tende ad attaccare sul fondo. Far raffreddare prima di mescolarlo agli altri ingredienti. 



Crema pasticciera

300 g di latte
2 tuorli grossi
80 g di zucchero
35 g di farina
1/2 arancia
3 cucchiai di Cointreau

Preparare la crema pasticcera e farla raffreddare subito dopo la cottura.
Frullarla con il succo di mezza arancia e il liquore, fino a renderla fluida e senza grumi.



Preparazione


Mescolare tutte le creme, il grano e gli aromi, senza frullarli. Unire anche della scorza di arancia grattugiata, 1/2 cucchiaino di cannella. Aggiungere una grossa manciata di ottimi canditi d'arancia ( io ho usato dei canditi di Mauro Morandin) e un cucchiaio di confit d'orange di Philippe Conticini. Far raffreddare e riposare per circa 2 ore per evitare che la pastiera si gonfi in cottura  Stendere la frolla sottile (4 mm) e foderare una teglia di 28/30 cm in alluminio alta 4/5 cm con bordi svasati,imburrata,versarvi il ripieno e decorare con strisce di pasta frolla incrociate. Cuocere a metà altezza a 160° per 1 ora e 40 circa.
La pastiera è cotta quando diventa color caramello.


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Una Pasqua di cioccolato.....

in , , by I Dolci di Pinella, mercoledì, marzo 16, 2016

Non chiedetemi perché quest'anno sia invasa da una incontenibile voglia di preparare uova di Pasqua....

Sempre avuta la passione delle uova di cioccolato. Fin da piccola. 


Mio zio arrivava in paese il lunedi dell'Angelo...a bordo di una Giulietta rosso lacca .....mia zia a fianco, con gli occhiali a lunetta anni '50 e i capelli ricci raccolti in un foulard di seta morbida. Stavo ad aspettarli di primissima mattina, sul limitare della piazza di fronte a casa che si versava su una viuzza lastricata di pietre lucide, a serpentina.
" Ma guarda che prendi freddo....vieni dentro....tanto se arrivano senti il clacson..." suggeriva mia madre...

Ma non sentivo ragione. Ferma, un pò dritta su un piede, un pò sull'altro , a simulare una danza anti-freddo , stavo lì.
Cosi, potevo vedere i fari brillanti di acciaio e vetro sbucare dall'angolo della discesa ....e già saltavo e mi sbracciavo e ridevo e mi entusiasmavo.

Che, poi, non erano classiche uova. 
Erano campane. Campane di spesso cioccolato rivestite di carta oro frusciante e sottile che sulla sommità reggevano dei grossi fiocchi di raso rosso.

Crescendo, non le ho più ritrovate.
 Le ho istintivamente cercate in ogni vetrina ma non le ho mai più riavute.

Ed ora, eccomi qui.
Forse a cercare di riprovare quel batticuore. Quella felicità. Quel senso di attesa tipo "Sabato del villaggio"....come a immaginare una festa e un momento di infantile gioia e lievità.

E queste uova...queste piccole uova...lo sono. Sono quello che volevo risentire negli occhi dopo tanto tempo.

Aspettando la Pasqua sulla sommità della piazza di fronte a casa.... 





Uova di cioccolato( grazie di vero cuore a Emmanuele Forcone per la tecnica, la teoria, molte dritte e indicazioni)





Scelta del cioccolato

Poche informazioni in pillole sulla scelta del cioccolato.

Scegliere un prodotto che abbia un buon contenuto in burro di cacao. Stavolta, per questi gusci ho scelto un cioccolato fondente Barry-Callebaut.
In genere, nella confezione ci sono tutte le indicazioni necessarie a valutarne la composizione: % di pasta di cacao, % di burro di cacao e anche tutte le indicazioni per capire se la fluidità del cioccolato ( 1-2-3 gocce) e' quella adatta per la preparazione del prodotto prescelto. In questo caso, ho scelto un fondente al 54-55% con 3 gocce.


Preparazione degli stampi

Preferibilmente, da usare gli stampi in policarbonato. Io adoro quelli in policarbonato bianco ma si trovano difficilmente. Consigliabile lavare gli stampi in acqua calda una volta al mese usando una spugnetta morbida dal lato non abrasivo. Dopo il lavaggio, far asciugare e ripulire con le salviette struccanti in ovatta ( quelle in dischi ). Non usare il cotone in quanto i filamenti possono incastrarsi nelle leggerissime abrasioni dovute all'uso non corretto dello stampo.
Per la pulizia giornaliera, si raccomanda di eliminare l'eccesso di cioccolato dallo stampo mediante un soffio di aria calda della pistola termica ( potete tranquillamente acquistarla in un negozio di bricolage).
Tamponate l'eccesso e togliete ogni residuo con una salvietta imbevuta di alcool alimentare. 
Al momento dell'uso, volendo, per ottenere un maggior effetto lucido si può spruzzare del burro di cacao servendosi dell'aerografo. Non avendolo, si può sciogliere del burro di cacao e servendosi di una salvietta velare leggermente la cavità interna dello stampo. Quindi, far solidificare. In seguito, si può procedere alla preparazione delle uova.




Temperaggio del cioccolato

Ci sono tanti modi per temperare il cioccolato.
Qualsiasi sia il metodo prescelto, usatelo con attenzione e rigore. Io mi trovo benissimo con il metodo sul piano di marmo. 
Velo la superficie di una lastra di marmo con una spugnetta umida. Adagio un foglio di acetato. 
Sciolgo il cioccolato fondente al micro-onde alla T di 45-50°C.
Verso i 2/3 sul ripiano e spatolo servendomi di una spatola ad U e di una rigida fino a raggiungere la T di 29°C ( ci si può accorgere quando il cioccolato, fatto cadere dall'alto non si incorpora alla massa ma rimane in superficie. Misurare la T.
Travasare il cioccolato in una ciotola e aggiungere il cioccolato caldo fino a raggiungere la T di 31-32°C:


Preparazione dei gusci


Predisporre sul tavolo un foglio di carta da forno. Disporre due righelli di acciaio a sezione quadrata/rettangolare ( da comprare nei negozi di bricolage) a distanza tale da poter adagiare lo stampo alle estremità. Riempire lo stampo. Eliminare l'eccedenza in una ciotola e raschiare i bordi con una spatola. Picchiettare i bordi con una spatola e adagiare lo stampo sui righelli con la concavità rivolta verso il basso. Si creeranno dei fili di cioccolato che andranno eliminati quando il cioccolato comincerà a "cremare". Eventualmente, ripetere l'operazione in modo da formare uno strato consistente di cioccolato. Se il guscio dovesse servire per un altro dolce ( bonbon, corpo cavo, dolce al piatto ecc) , fermarsi al colaggio singolo.
Attendere che il cioccolato cristallizzi. Si può essere certi che il temperaggio e' ben eseguito quando si osserva che il guscio si restringe e si forma un'intercapedine d'aria tra il guscio e lo stampo.
A questo punto, riporre i pezzi su un vassoio evitando di toccarli con le mani nude che lasciano impronte e macchie opache.



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