Non chiedetemi il motivo per cui io, quest'anno, abbia sentito il desiderio irresistibile di preparare una Pastiera....
Non che ci avessi pensato prima. Non mi aveva colpito nulla di particolare ...almeno che io potessi ricondurre a questa cosi chiara decisione di andare a comprare ricotta e grano e cercare arance e canditi. Di quelli buoni, intendo.
Non avevo l'aroma giusto. Ma in dispensa avevo ancora un paio di arance regalata dalla mia amica Emiliana e una confezione di scorze che avevo preso da Mauro Morandin sperando di usarle per il Panettone.
Quando ancora mi illudevo di riuscirci a farlo, il Panettone.
Avevo tutto pronto. E neppure una stanchezza irreale mi ha impedito ieri sera di tirar fuori la frolla dal frigo e combinarla con le creme.
Ho fatto questa Pastiera impastando tutto il mio cuore e tutti i sentimenti dentro. Anche quelli che gocciolavano stanchi dalla testa, arrendevoli e soavi come fossero tramortiti e incapaci di opporsi al mio volere.
Non lo so il motivo. So solo che quest'anno, io ,questa Pastiera la volevo proprio fare.
E quando il profumo ha inondato la casa, incapace di passare attraverso i muri e varcare le porte e le finestre, saturando l'ambiente e permeando tutto intorno di dolcezza e fragranza ,ho solo sentito che nessun altro dolce poteva essere il nostro dolce di Pasqua.
E' con profonda emozione che poco fa, scorrendo il mio blog, ho visto che la stessa Pastiera l'avevo fatta il 22 marzo del 2008. Era un sabato.....e da lì a pochi giorni io non sarei piĂ¹ stata la stessa.
Per correttezza, ho riportato integralmente la ricetta di Elisabetta Cuomo cosi come da lei pubblicata. Io mi sono limitata ad eseguire una lavorazione classica burro+ zucchero e poi ho proseguito normalmente
Ma dov'è l'aroma di millefiori? A Napoli la pastiera è sacra e senza il profumo di arancia e millefiori non è pastiera, se davvero hai fatta la frolla anche con il latte la farina non ti è bastata. Anche lo zucchero nella ricotta è poco, lo zucchero deve esere di pari peso della ricotta e di uova ce ne vogliono, per mezzo chilo di grano, almeno 8;con questa dose la pastiera ne viene una molto grande oppure due con le teglie di 22/23cm. Ha dimenticavo anche un'ombra di cannella va nell'impasto, proprio un pizzichino. E' da anni che le faccio in tutti i mesi dell'anno e (non so se per cortesia) tutti mi dicono che sono buonissime.
Davanti a tanta perfezione, si nota una piccola svista:manca lo zucchero alla crema di ricotta, c'è solo la grammatura.
RispondiEliminaPerché in questa frolla, a differenza delle altre, bisogna montare il burro con lo zucchero e gli aromi?
RispondiEliminaGrazie e buona Pasqua...
Per correttezza, ho riportato integralmente la ricetta di Elisabetta Cuomo cosi come da lei pubblicata. Io mi sono limitata ad eseguire una lavorazione classica burro+ zucchero e poi ho proseguito normalmente
EliminaMa dov'è l'aroma di millefiori? A Napoli la pastiera è sacra e senza il profumo di arancia e millefiori non è pastiera, se davvero hai fatta la frolla anche con il latte la farina non ti è bastata. Anche lo zucchero nella ricotta è poco, lo zucchero deve esere di pari peso della ricotta e di uova ce ne vogliono, per mezzo chilo di grano, almeno 8;con questa dose la pastiera ne viene una molto grande oppure due con le teglie di 22/23cm. Ha dimenticavo anche un'ombra di cannella va nell'impasto, proprio un pizzichino. E' da anni che le faccio in tutti i mesi dell'anno e (non so se per cortesia) tutti mi dicono che sono buonissime.
RispondiEliminache dirti?
EliminaNon mi conosci bene, vero?
Questa è' la pastiera di Elisabetta Cuomo
Una straordinaria e inimitabile amica pasticcera
Ciao,Pinella se volessi omettere la crema pasticcera, il ripieno risulterebbe sbilanciato?
RispondiEliminaSarebbe un'altra pastiera. Ti consiglio di usare una preparazione che non la prefeda. Salutoni
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