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Les meilleurs macarons de Christophe Felder

in , , , by I Dolci di Pinella, lunedì, novembre 22, 2010
Nonostante sia una bella giornata di sole ho deciso di non uscire. Sto a casa.
Mi voglio proprio godere questo nuovo mobile a cassetti con i pomelli in ceramica smaltata che ho fatto sistemare in cucina. L'ho già da giorni, ormai, ma per un motivo o per l'altro l'unica cosa che sono riuscita a fare è stato unicamente sedemi sul bordo del tavolo......mi sembra di sentirlo mio padre quando da piccola e anche da grande mi ammoniva che quel vizio di appoggiarmi e sedermi sul tavolo dove si mangiava me lo dovevo proprio togliere..... e guardarlo con una sorta di commosso pugno in petto.
L'ho desiderato e voluto per mesi. E adesso che ce l'ho, non trovo il tempo di impastarci sopra qualcosa.

Ma forse è tutto veramente scritto. Ci voleva il compleanno di mia sorella per farlo. Ci voleva la mia frolla preferita. E finisce che sono contenta di aver aspettato. Perchè mi sono convinta che tutto l'affetto che sento nell'impastare si sia trasferito al marmo venato d'oro del ripiano. E che venga rilasciato pian piano durante i giorni a venire per farcire i dolci che ho in testa e nel cuore.

Certo che una ciambella cosi grande non si è mai vista.....



Ah, si. Naturalmente le dimensioni variano molto.....




Ma...forse riesco a trovare il tempo anche per un paio di macarons.....Continuo a stare in cucina, tanto adesso il cielo si è pure fatto livido e minaccioso e le nuvole gonfie d'acqua mi suggeriscono di stare lì, al caldo, che tanto il sole si è stancato e sta dormendo da qualche parte.
Colgo al volo l'invito e vedo di rifare la ricetta dei macarons di Felder, façon meringue italienne...direbbe lui.
In effetti è una gran bella ricetta.

Molti mi dicono: Ma quale ricetta preferisci? Santin o Felder?

Belle e ineccepibili entrambe. Si può iniziare con Felder perchè più "sicura"...non si corre il rischio di oltrepassare la linea del macarronage e far diventare l'impasto eccessivamente liquido. Si può proseguire con Santin, quando ormai la lavorazione esatta, i tempi di  macarronage, la consistenza dell'impasto sono entrati definitivamente nelle nostre cellule e da lì non andranno mica più via.

Ho riscritto la ricetta con tutto ciò che faccio.
Coraggio! Provateci...non fatevi intimidire.......
Che, poi, la soddisfazione di vedere due occhi socchiusi rivolti al cielo plumbeo come ci fosse il sole splendente non ve la toglie nessuno.

I macarons di Christophe Felder





200g di farina di mandorle
200g di zucchero a velo
150g di albumi vecchi di 2 giorni e a temperatura ambiente
200g di zucchero semolato
50ml di acqua


Far scaldare la farina di mandorle in forno per 10 minuti alla temperatura di 150°C. Far freddare e unirla allo zucchero al velo. Versare il TPT (tant pour tant= pari peso di zucchero e farina di frutta secca) in più riprese in un mixer ed azionarlo alla massima velocità per 5 secondi.
Setacciare le polveri mediante l'impiego di un setaccio in acciaio a maglie finissime ed eliminare i granuli più grossolani.
Versare lo zucchero semolato in una casseruola e bagnarlo con l'acqua. Far raggiungere la temperatura di  118 °C.Nel frattempo montare leggermente (solo schiumare)  75 gr di albumi e quando lo sciroppo ha raggiunto 114°C , diminuire la velocità dell'apparecchio e versare a filo sulla parete della ciotola lo sciroppo bollente. Continuare la lavorazione finché la meringa diventa tiepida. A questo punto, mediante adatti coloranti alimentari in pasta, colorare la meringa del colore desiderato.
Versare i 75 g di albumi rimasti sul TPT e amalgamare bene in modo da ottenere una massa omogenea e compatta.
Sacrificare due cucchiaiate di meringa aggiungendole all'impasto e amalgamare senza particolari precauzioni. Ciò serve a rendere l'impasto più fluido e a non smontare troppo la restante meringa al momento dell'inserimento.
Aggiungere la meringa restante e amalgamare on delicatezza dall'alto verso il basso. A questo punto, occorre procedere con il macarronage: cioè lavorare l'impasto con una spatola cercando di spatolare dall'avanti all'indietro raccogliendo bene il composto dalle pareti. La lavorazione deve interrompersi quando l'impasto, sollevato con la spatola, ricadrà sulla ciotola mediante la formazione di un "nastro" pesante  che cade con una certa difficoltà.
Rivestire di carta siliconata delle teglie per biscotti. Deporre agli angoli delle teglie un pò di impasto in modo da far aderire perfettamente la carta ed ottenere delle forme regolari. Versare l'impasto all'interno di una sac à poche con beccuccio liscio (da 8-10) e deporre dei bottoncini di pasta distanziandoli in quanto il macaron tende a diventare un pò piatto.
Far fare un croutage ( un'asciugatura) di circa 30 minuti.
Accendere il forno a 145°C verificando la temperatura con un termometro e infornare la teglia per circa 15 minuti.
Estrarre la teglia, togliere il foglio dei macarons e deporlo su un ripiano fino al completo raffreddamento.
Staccare i dolcetti e unirli a due a due con la farcitura prescelta.
Deporre i macarons su un vassoio, coprirli con della pellicola e sistemarli in frigo per 48 h. In alternativa, in freezer fino al momento della degustazione.

Ganache montata al cioccolato bianco e lamponi
( da Solutions macarons di Mercotte)

100 g di cioccolato bianco
50 g di panna liquida fresca
6 g di miele d'acacia
2 cucchiai di lamponi liofilizzati
150 g di panna liquida fresca


Far fondere il cioccolato. Riscaldare molto bene la panna con il miele e versarla in più riprese sul cioccolato cercando di creare un'emulsione molto liscia e brillante. Incorporare i lamponi liofilizzati e aggiungere la panna fresca ( i 150 g). Emulsionare con l'aiuto di un mixer ad immersione e conservare in frigo per circa 12 ore. L'indomani, montare la ganache con il frullino e inserirla in una sac à poche con beccuccio liscio per farcire i macarons.


Ganache montata al pistacchio
(da una ricetta di Mercotte)




100 g di cioccolato bianco
50 g di panna liquida fresca
6 g di miele d'acacia
40 g di pasta pistacchio oppure secondo gusto
150g di panna liquida fresca



Far fondere il cioccolato. Riscaldare molto bene la panna con il miele e versarla in più riprese sul cioccolato cercando di creare un'emulsione molto liscia e brillante. Incorporare la pasta pistacchio e aggiungere la panna fresca ( i 150 g) .Emulsionare con l'aiuto di un mixer ad immersione e conservare in frigo per circa 12 ore. L'indomani, montare la ganache con il frullino e inserirla in una sac à poche con beccuccio liscio per farcire i macarons.


Se si ha un rimasuglio di ganache al cioccolato e vaniglia, perchè perderlo?




Macarons....come fossero coriandoli

in , , by I Dolci di Pinella, sabato, novembre 13, 2010
La prima volta che ho visto dal vero i macarons è stata quella volta che andai a Parigi , mi pare fosse maggio. Ricordo il sole tiepido sul viso e l'andamento calmo del passeggiare, lì in Place de la Madeleine. Quel far cadere lo sguardo estasiato sulle vetrine credendo ogni volta di raggiungere l'acme nello stupore e constatare , invece, attonita che veramente, a volte, la meraviglia  è come un pozzo che cerca di raggiungere il centro della terra.  

E' stato allora che ho visto la vetrina di Fauchon. Ed è stato allora  che al centro della vetrina sono rimasta affascinata da un enorme cilindro fatto tutto di macarons: gialli, verdi, rosa, bianchi, fucsia, arancioni, grigi, bluette....Erano fantastici. E arrivata a casa sono corsa a documentarmi, a leggere, a confrontare, a cercare di inserirmi nel loro segreto e carpirne la magia.

Come spesso mi capita, credevo si trattasse di un  innamoramento passeggero. In effetti, mi succede che di fronte ad una preparazione mi ci butti senza posa, con tutta me stessa e finchè non riesco a vedermi il dolce davanti agli occhi...non ho pace. A volte...eh, si! mi capita che altrettanto facilmente  la voglia di sperimentare  mi allontani da quello che fino a pochi giorni prima era diventato il fulcro di tutto il mio interesse e mi sospinga verso qualcos'altro di sconosciuto, entusiasmante, inebriante.

Non è successo per i macarons.
Sarà che sono possibili infinite variazioni del loro colore e sapore per cui , ogni volta, sembra di preparare un nuovo dolce.E lo stupore della nuova farcitura è sempre una cosi bellissima sorpresa."Mi piace da morire questo gusto, più di quest'altro. No, a me no. Il contrario. Anche se... anche questo, capperi! è uno sveno. E questo, questo non te lo devi perdere. E' da urlo. Magico"

Sarà che rendono incolpevole il momento del dessert ..cosi piccoli....sembrano cosi innocui...che l'assaggiarne uno...due..forse tre....rende  serena la conclusione della giornata.

Sarà che il vederli mi riportano indietro a Parigi e tutte le emozioni, i ricordi, i profumi, le sensazioni riprendono vita come per un incanto.

Forse è per tutto questo insieme. Ma certamente la loro varietà di colori mi riportano al ricordo delle manciate di coriandoli  colorati che da bambina facevo volare con entusiasmo per aria, presa come in un ballo vorticoso e senza fine .
Quando tutto il futuro è ancora cosi lontano da venire. E magari non esiste neppure.. come quella principessa della storia che tua madre cerca di raccontarti tutte le sere e ci riuscisse una sola volta ad arrivare alla fine.....

Macarons al cioccolato e lamponi
( da "Les meilleurs macarons de C.Felder)



La ricetta base dei macarons è sempre quella del Magic Maurizio Santin. Da Christophe Felder ho attinto a piene mani per le splendide farciture che, tra l'altro si prestano benissimo ad essere utilizzate in una molteplicità di preparazioni.

Ganache di lamponi e cioccolato al latte


Ingr:

150 g di purea di lamponi
40 g di zucchero semolato
300 g di cioccolato al latte
50 g di burro


Versate la purea di lamponi in una casseruola. Aggiungete lo zucchero e portate all'ebollizione.Nel frattempo, spezzettate il cioccolato e fatelo fondere dolcemente al micro-onde oppure a bagnomaria. Versate la purea di frutta sul cioccolato in tre riprese e mescolando come per una maionese. Dal centro verso la periferia.Riducete il burro in pomata e quando la ganache ha raggiunto circa 40°C aggiungetelo in piccole quantità mescolando bene e con attenzione. Montate la ganache con un frullino e poi coprite con un velo di pellicola facendola aderire a contatto.Fate raffreddare per almeno un'ora.


Macarons façon Paris Brest



Farcitura  Paris-Brest

1 uovo intero
125 g di zucchero semolato
250 g di burro morbido
250 g di praliné maison


Preparate un bagno-maria. Prendete una ciotola e versateci l'uovo con lo zucchero semolato. Montate a spuma chiara con un frullino fino ad ottenere una montata chiara e leggera. Quando la temperatura della crema è tiepida, togliere la ciotola dal bagno-maria e continuare a lavorare finché la temperatura ritorna a quella ambiente. Controllate che il burro sia morbido, regolarmente a pomata e quindi incorporatelo alla crema in più riprese fino ad ottenere una crema untuosa morbida e aereata.Occorrerà lavorare per non meno di 10-15 minuti.Infine, incorporate il praliné maison lavorando dall'alto verso il basso.

Macarons al mango




Crema al mango


220 g di purea di mango
2 fogli di gelatina in fogli da 2 gr
2 uova intere
100 g di zucchero semolato
10 g di amido di mais
140 g di burro morbido in pomata

Fate idratare i fogli di gelatina in acqua ghiacciata. Versate le uova in una ciotola, aggiungete lo zucchero semolato e montate leggermente. Aggiungete la maizena, rimescolate e aggiungete la purea della frutta.Fate scaldare su fuoco dolce, portate alla cottura finché la crema  si ispessisce. Aggiungete la gelatina, rimescolate e setacciate.Aggiungete il burro in piccole quantità. Montate con un mixer ad immersione per circa 1 minuto finché la crema si presenta liscia, brillante ed omogenea. Coprite la crema con un velo di pellicola a contatto e conservare in frigorifero per almeno 2 ore.

Macarons al cioccolato e limone



Chocolat citron


300 g di panna fresca
40 g di zucchero
250 g di cioccolato al 50-60%
50 g di burro
1 limone

Versate la panna dentro una casseruola. Aggiungete lo zucchero e portate all'ebollizione. Tagliate a piccoli pezzi il cioccolato, grattugiate il limone e versate la scorza tritata finissima sul cioccolato fuso dolcemente al micro-onde. Versate la panna calda sul cioccolato in più riprese, al centro della ciotola e rimescolate emulsionando come per una maionese fino ad ottenere una crema liscia e brillante. Aggiungete il burro morbido in pezzetti.Coprite con un velo di pellicola e conservate a temperatura ambiente fino alla cottura dei macarons.

Macarons al cioccolato bianco , caramello, banana e aceto balsamico




Farcitura al caramello, banana e balsamico


280 g di cioccolato bianco
80 g di zucchero semolato
50 g di panna fresca
200 g di polpa di banane
3 cucchiai di aceto balsamico
40 g di burro morbido

Preparate il caramello. Versate lo zucchero in una padellina e fatelo caramellare dolcemente.Nel frattempo, fate prendere un leggero bollore alla panna e versatela a cucchiai sul caramello facendolo decuocere. Aggiungete le banane tagliatele a pezzetti e l'aceto balsamico. Rimescolate bene e passate tutto al minipimer.Aggiungete il burro morbido, rimescolate.Fate fondere il cioccolato nel micro-onde e aggiungete il caramello mescolando bene. Date un ultimo giro con il minipimer e poi coprite con un velo di pellicola . Conservate in frigo fino al totale consolidamento.
E non è finita qui.....mi mancano ancora un sacco di colori.....

Nel buio della notte, una madeleine

in , , by I Dolci di Pinella, martedì, agosto 31, 2010
Ed eccomi qui a cercare di riannodare i fili dei ricordi che, in quanto numerosi, durante lo svolgersi delle giornate, si sono annodati più e più volte su se stessi, a mo' di gomitolo ed adesso é una parola cercare di trovarne il capo iniziale. Non ho proprio tra le doti la pazienza....almeno in alcune cose....per cui faccio in modo che i ricordi escano fuori dalla testa da soli e si incolonnino lenti lungo il percorso tortuoso che li porta attraverso il cuore fino alle dita  e da li ai tasti e poi...e poi?

Ciascuno di noi ha un luogo dell'anima. Il mio, certamente, é a Parigi. Difficile trovare qualcosa di lei che non mi piaccia e non mi faccia sussultare per la meraviglia. Può essere un balcone rosso di gerani, un quadro di Antonello da Messina, un piatto di dorate e croccanti frites, può essere un libro ..ancora uno.....acquistato nella stupefacente librairie Gourmande oppure una anziana donna che in Place Colette,  segue trasognata degli accordi dei violini ,lì a lato del Palais Royal ....come un semplice the di Mariage Frères bevuto con insostenibile pigrizia proprio in quel bistrot di fronte alla Madeleine che avevi in testa già prima di partire....
Difficile scegliere tra chi e cosa. Oppure il quando.... 

E' come cercare di  ricordare il dolce più bello o quello più buono. Ma non si può  scegliere tra una religieuse au chocolat catturata in una boulangerie a MontMartre...

e una tarte normande...

E come resistere a non comprare tutte...quasi tutte....insomma molte....delle spezie in quel posto  fiabesco e quasi irrealmente magico che é il Lafayette gourmet ?


Devo scegliere ...é possibile scegliere tra il wasabi e la liquirizia? Tra il the all'ananas e quello ai lamponi? E' forse pensabile  rinunciare ad un sacchetto di boccioli di rosa in favore delle spezie per pain d'épices? Oppure ad un vasetto di pate à speculoos...ad una deliziosa confettura di petali di rosa?

Ah, le scelte.....fosse possibile farle.....

Cosi come è difficile pensare a quale dolce rifare una volta tornata a casa.
Il caso ha scelto per me. E' bastato immergere la mano all'interno della borsa , lì in aereo, nel buio assoluto della notte, alla ricerca di.....cosa? per andare a sbattere contro un minuscolo involucro con all'interno una semplice madeleine.
Ma....in effetti, é vero o no che non ho saputo resistere a quel delizioso librino li, a Saint Germain quella sera che.......
Madeleines sucrées
(tratta da Mini Madeleines de Sandra Mahut)




Ricetta base

150 g di farina 00
125 g di burro morbido
150 g di zucchero
2 uova grandi
2 cucchiai di latte
1 cucchiaino da caffè di lievito chimico

Montare a spuma soffice le uova con lo zucchero. Setacciare la farina insieme al lievito, aggiungerla al composto di uova a cucchiaiate mescolando bene dopo ogni aggiunta. Incorporare il burro molto morbido ed il latte. A questo punto, inserire l’ingrediente prescelto per aromatizzare l’impasto. Lasciar riposare l’impasto in frigorifero per almeno 30 minuti.
Imburrare ed infarinare uno stampo da madeleines oppure, in alternativa, utilizzare uno stampo in silicone che evita il progressivo rivestimento di burro dello stampo e non fa attaccare i dolci alla placca.

Versare un cucchiaino di impasto in ogni impronta . Infornare ad alta temperatura, 200-220°C a seconda del forno, per circa 3-4 minuti. Ciò crea uno shock termico che consente il rigonfiamento ottimale del dolcino. Tuttavia, dopo tale tempo occorre diminuire la temperatura fino a 170-180°C per continuare la cottura per altri 3-6 minuti. Ognuno, regoli temperature e tempi di cottura a seconda del proprio forno.
A cottura ultimata, estrarre le madeleines e farle raffreddare su una griglia.


Madeleines alla liquirizia

Aggiungere all’impasto base 1 cucchiaino di liquirizia in polvere oppure di più a seconda del gusto. Continuare con la lavorazione base.

Madeleines al the matcha

Aggiungere all’impasto 2 cucchiaini da caffè di estratto naturale di vaniglia, l’interno mezza bacca di vaniglia ed 1 cucchiaino da caffè di the matcha in polvere. Continuare con la lavorazione di base.

Madeleines al limone

Aggiungere all’impasto la scorza grattugiata di un limone ed il succo ben setacciato dello stesso. Continuare con la lavorazione di base.

Madeleines al caffé

Aggiungere all’impasto 1 cucchiaino di estratto di caffé oppure 1 cucchiaino di caffé liofilizzato sciolto in pochissima acqua calda. Continuare con la lavorazione di base.


Il segreto per avere madeleines fragranti ancora dopo tre giorni? Il riposo in frigo. Il gioco sulle temperature. tutto qui. e saranno i dolcetti più buoni che abbiate mai ultimamente preparato....E poi...ancora una cosa....
Perchè Madeleines sucrées? ma...esistono naturalmente anche le salées...e come non sperimentarle molto presto?

Nuovi macarons....ancora macarons!

in , by I Dolci di Pinella, mercoledì, giugno 16, 2010
Come scrivevo nella lettera precedente, il caramello al burro salato aveva un obiettivo: cercare di realizzare dei macarons che come bontà si avvicinassero a quelli degustati da Luigi Pomata sulla Croisette...almeno, io  immagino che il momento del morso al macaron sia avvenuto sul molo, all'ombra di  magnifici palmizi  mossi leggermente da un vento deliziosamente leggero con il rumore del mare a far da contrappunto.....e che anche per questo siano sembrati straordinariamente buoni...
cioè mi do una giustificazione plausibile nel caso i miei non siano proprio al top della squisitezza.... 

Senza questa location, saranno un pò accettabili al gusto i miei?
E chi lo può sapere....Intanto ogni occasione è buona per buttarmi a  unire mandorle e zucchero. Ogni volta mi dico" ancora questi e poi basta" , ma poi mi faccio tentare da nuovi colori, nuove farciture, nuovi sapori.

E' chiaro che non ho fatto solo quelli al caramello e burro salato, cioè questi:



...Ma ho pensato bene che dato che esiste anche una ganache montata al cioccolato bianco e caramello salato...perchè non provare la differenza...mi chiedo?

Fatto.


Oh, oh! Si vedono anche i miei preferiti.....quelli al frutto della passione....Li adoro!



Caspita....ho solo il tempo di sperimentare l'utilizzo del colorante bianco, il famoso biossido di titanio che mi ha fatto tanto leggere ed informare. Le maestre francesi...Mercotte...Amusesbouche....lo usano ormai da tempo ma io ero cosi restia...Per questo ne ho messo giusto una punta di cucchiaino...quasi timorosa...chissà che doveva succedere..ma uso cosi poco i coloranti che...




Non credo sia finita qui. Mi sono appena arrivata grazie a Rita Mezzini una serie di cose straordinarie....lamponi liofilizzati, passion fruit pure liofilizzato, polvere di liquerizia, gelatina vegetale, purea di lamponi e mango...insomma, li vogliamo sperimentare o no altri macarons e altre farciture. ?...

Sinchè Luigi Pomata si presta ad assaggiarli e giudicarli....

Intanto...vediamo di dire qualcosa su queste farciture. Quella al caramello e burro salato la trovate qui....un pò più giù....

Vediamo le altre....

Per la ganache al caramello e burro salato
( da Solution macarons de Mercotte)

100  g di cioccolato bianco
50 g di panna  liquida fresca
6 g di miele d'acacia
150 g di panna liquida fresca

Per il caramello salato:
80 g di zucchero
30 g di burro semi-salato
120 g di panna liquida fresca
4 g di sale di Maldon

Preparare il caramello: far fondere in una casseruola lo zucchero versandolo in più riprese sul fondo in modo da far sciogliere e caramellare il primo strato e quindi aggiungere altro zucchero ripetendo il processo finchè si ottiene un bel caramello biondo. Aggiungere il burro a dadini, la panna fresca precedentemente scaldata ed infine il sale. Sciogliere bene il caramello fino ad ottenere una crema liscia e densa.Conservare a temperatura ambiente.

Quindi, preparare la ganache montata:
Far fondere il cioccolato. Riscaldare molto bene la panna con il miele e versarla in più riprese sul cioccolato cercando di creare un'emulsione molto liscia e brillante. Incorporare la salsa al caramello e aggiungere la panna fresca ( i 150 g)  .Emulsionare con l'aiuto di un mixer ad immersione e conservare in frigo per circa 12 ore.L'indomani, montare la ganache con il frullino e inserirla in una sac à poche con beccuccio liscio per farcire i macarons.

Per la ganache montata al frutto della passione
( da Solution macarons de Mercotte)

100 g di cioccolato bianco
50 g di panna liquida fresca
6 g di miele d'acacia
40 g di succo di passion fruit
150 g di panna liquida fresca

Far fondere il cioccolato. Riscaldare molto bene la panna con il miele e versarla in più riprese sul cioccolato cercando di creare un'emulsione molto liscia e brillante. Incorporare il succo di passion fruit e aggiungere la panna fresca ( i 150 g) .Emulsionare con l'aiuto di un mixer ad immersione e conservare in frigo per circa 12 ore.L'indomani, montare la ganache con il frullino e inserirla in una sac à poche con beccuccio liscio per farcire i macarons.

Per farcire i macarons bianchi, ho utilizzato la meravigliosa Ganache al cioccolato di C.Felder a cui ho aggiunto un cucchiaino di pasta d'arancia e un cucchiaio di Grand Marnier...ma la trovate ben scritte e spiegata qui...

Oh...oh...Je me suis oubliée de vous dire que.....

I macarons scuri..quelli al caramello li ho colorati con un cucchiaino di caffè solubile messo sugli albumi alla fine della lavorazione...ma potete anche usare un nulla di colorante marron

Quelli al frutto della passione li ho colorati con un po' di colorante giallo e un nonnulla di rosso...
Et enfin...merci encore Mercotte......per quelli bianchi ho usato un mezzo cucchiaino di biossido di titanio alimentare....

Ci sono giorni che la frolla.....

in , , , by I Dolci di Pinella, sabato, giugno 05, 2010
Certo che ci vuole tutto il mio coraggio ad imbastire questi piccoli dolci proprio ora che il cielo si è fatto talmente azzurro che non si riesce neppure ad aprire le palpebre. Il sole poi ha deciso di farsi perdonare e finalmente è possibile  arrotolare le maniche della camicia, su fino ad oltre i gomiti. Ed aprire il finestrino della macchina e lasciare che il vento ti inondi i capelli.

Credo sia arrivata l'estate ma ho un certo timore nel dirlo. Come quando si spera che una tal cosa arrivi oppure un fatto succeda e si aspetta cosi a lungo che..."Oh, è successo? Ma sul serio? Ci si deve credere veramente?"

Forse non ci ho creduto sino alla fine se l'altro ieri ho deciso che quella fissa che covavo in testa da moltissimo tempo......di provare a far le Fiamme, intendo....doveva necessariamente trovare pace e soddisfazione.

Le Fiamme. Mica credo proprio che siano cosi, come le ho fatte io. Ma nelle mie fantasticherie da pasticciera in crisi ipoglicemica , le ho sempre immaginate cosi....su una base di frolla un ciuffo di ganache bagnato di cioccolato fuso...
E, caldo o non caldo, estate o non estate, bikini o non bikini, che Fiamme a modo mio siano.

Tanto, il costume intero è cosi tremendamente chic...N'est-ce pas?

 Fiamme al cioccolato, arancia e Grand Marnier



Beh...un attimo..... la glassa al cioccolato non è ancora pronta ma ci vuole, eccome se ci vuole!


Per la pasta frolla al cioccolato
(da Cioccolato di Trish Deseine)


500 g di farina
200 g di zucchero al velo
2 pizzichi di sale (ho usato il Maldon)
2 cucchiai di cacao in polvere
400 g di burro freddo
4 tuorli leggermente sbattuti con 2 cucchiai di acqua fredda.


Per farcire: marmellata d’arance

Nel libro è riportato un sistema di lavorazione differente da quello che, invece, ho deciso di fare.
La Deseine scrive di lavorare burro ,zucchero , cacao, sale e farina fino a formare un briciolame. Poi, di fare un incavo al centro e di metterci i tuorli. Impastare e fare una palla che andrà a riposare in frigo.
Io, invece, ho lavorato il burro con lo zucchero. Ho, quindi, aggiunto il sale di Maldon ed i tuorli. Non ho sciolto deliberatamente il sale nel cucchiaino dell’acqua perché mi piace sentire il sale non sciolto. Poi, ho setacciato la farina con il cacao e l'ho aggiunta all'impasto. Ho fatto riposare circa 6 ore. Ho steso la pasta, ritagliato i frollini. Metà frollini interi e metà con un foro al centro.Poichè l'impasto è molto burroso ho fatto riposare ancora i biscotti in frigo. Poi, ho infornato a 175°C per 15 minuti.
Li ho fatti raffreddare e poi li ho uniti a due a due con un velo di marmellata d’arance. Al centro del foro, ho sistemato un cubettino di arancia quasi candita perché la mia marmellata era piuttosto grossolana come taglio della frutta.

Ganache al cioccolato
(di C.Felder)

200 gr di panna calda
1 cucchiaio di zucchero
250 gr di cioccolato fondente al 60%
40 gr di burro
Un cucchiaino di pasta d’arancia(in alternativa la scorza grattugiata di 2 arance)
Un bicchierino di Grand Marnier

Mettere lo zucchero nella panna e portare ad ebollizione.Aggiungere la pasta d’arancia e scioglierla molto bene. In alternativa, aggiungere la scorza grattugiata.Far fondere il cioccolato e aggiungere la panna lavorando con una spatola in gomma con movimenti circolari. Aggiungere il burro a piccoli pezzi e il liquore. Far freddare e montare delicatamente con le fruste.

Preparazione:

Glassa al cioccolato per velare
Cacao amaro in polvere

Deporre un ciuffo di ganache montata al centro di ogni frollino. Decorare con alcuni chicchi di cioccolata frizzante oppure, non disponendone, alcuni pezzetti di cioccolato fondente. Riporre in frigo per dieci minuti. Scaldare della glassa al cioccolato acquistata al market e tuffare l’estremità della fiamma. Far asciugare e velare con un po’ di cacao in polvere . Riporre in frigo e prima di mangiarle tenerle 10 minuti a temperatura ambiente.

Ora....

E' verosimile che ad un certo punto si finisca la ganache...E' un evento spiacevole ma possibile....Magari vi sono pure avanzati dei frollini...Ma, per carità! che nessuno si perda d'animo...Tuffiamoli in un pò di glassa al cioccolato...ognuno di essi , vedrete!, vi regalerà 5 minuti di grande felicità.....Non ci si crede?...

Un dolce che parla di me

in , , , , by I Dolci di Pinella, giovedì, dicembre 31, 2009
Pensavo in questi giorni all'anno che sta per chiudersi. Anche se rifuggo dai bilanci di fine anno, credo sia quasi inevitabile che qualche considerazione cerchi di uscire dal silenzio dei pensieri. I ricordi emergono impetuosamente. I giorni trascorsi, prima che sbiadiscano, che vengano inghiottiti dal tempo nuovo che avanza, si allineano, pur un po' disordinatamente e diventa non difficilissimo vederli , scrutarli uno per uno.
Non difficilissimo….O quasi.
Pensavo anche ai miei dolci. A quelli che sono riuscita a far respirare durante tutti questi giorni. Alcuni li ho amati moltissimo. Altri, meno. Pur con dispiacere.
Qualcuno mi ha conquistata. Uno mi ha travolta.
I macarons.Si, i macarons hanno occupato molto del mio tempo, quest’anno. Mi hanno tenuta inchiodata sui libri a studiare, verificare, confrontare. Mi hanno costretta alla precisione più accurata. A sopportare i fallimenti, specialmente quelli arrivati dopo ore di intensa lavorazione. E ogni volta a ricominciare.
Dall’inizio. Senza demordere. Con pazienza.Sempre con immutata passione. Sono stati i dolci che mi hanno rivista seduta sul pavimento, le gambe incrociate, gli occhi fissi sul forno. Sono quelli che mi hanno regalato l’entusiasmo, la gioia infantile della meraviglia.
Sono loro, i miei dolci del cuore.

 Perchè, di essere bimbi, in fondo, è meglio non smettere mai.


macaronmoussemoscatoblog
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Gli ultimi nati. Sempre loro esteriormente ma con un’anima differente. Una mousse di moscato dolce regalo di Giuliana, la magica amica di Coquinaria, e una ganache montata ai frutti della passione nata dalla soave gentilezza di Mercotte.
La mia ricetta preferita? Ma quella di Maurizio Santin, senza alcun dubbio. Si, cosi simile a quella di Felder, a quella di Mercotte  ma…con 30 magici grammi di zucchero in piu’ che mi hanno regalato la gioia di alzarmi dal pavimento ancora incredula al vederli cosi gonfi. E, sopratutto, cosi finalmente morbidi …come li volevo esattissimamente……
Certo che senza di loro non sarebbero poi cosi magici. Le ganaches, intendo. Che sia una semplice marmellata oppure un ciuffo di crema alle nocciole poco importa. Certo che queste mi hanno fatto volare molti centimetri sopra la terra…..

Ganache al cioccolato
(di C.Felder)


200 g di panna calda
1 cucchiaio di zucchero
250 g di cioccolato fondente al 60%
40 g di burro


Mettere lo zucchero nella panna e portare ad ebollizione. Far fondere il cioccolato e aggiungere la panna lavorando con una spatola in gomma con movimenti circolari. Aggiungere il burro a piccoli pezzi. Far freddare e montare con le fruste.
Questa ganache puo’ essere profumata con. Peperoncino, cannella, vaniglia, cardamomo, rum, Cointreau ecc

Lemon Curd di Rossanina

Per n.2 barattoli da 250 gr
g. 100 burro
g. 225 di zucchero semolato
3 uova più un tuorlo
scorza grattugiata e succo di tre limoni


Sciogliere il burro a bagnomaria. Aggiungere lo zucchero semolato , le uova, e il succo e la scorza di limone rimescolando bene per amalgamare tutti gli ingredienti. Far cuocere lentamente mescolando con una frusta fino a quando la crema si addenserà e velerà il cucchiaio come per la crema inglese. Versare in vasetti sterilizzati e lasciate freddare. Conservate in frigo per un massimo di 15 giorni.


Ganache al limone e basilico
(di C.Felder)

140 g d’uova
135 g di zucchero semolato
130 g di succo di limone
½ foglio di colla di pesce in fogli da 2 g
10 foglie di basilico di medie dimensioni
175 g di burro
30 g di farina di mandorle


Far idratare la gelatina in acqua fredda. Mettere le uova in una ciotola e aggiungere lo zucchero. Rimescolare con una frusta ed incorporare il succo dei limoni, prima filtrato. Far scaldare la crema su fuoco medio sempre rimescolando e aggiungere le foglie di basilico stracciate con le mani. Far cuocere finchè la crema diventa spessa. Quindi, aggiungere la gelatina e passare tutto al setaccio. Versare la crema sulla ciotola contente il burro a pezzetti e rimescolare bene il tutto aiutandosi con un mixer ad immersione per circa 1 minuto. Incorporare la farina di mandorle e porre la crema in frigo per almeno due ore.

Ganache montata
( di Mercotte)

50 g di panna fresca
8 g di miele d'acacia oppure zucchero invertito
110 g di cioccolato bianco
125 di panna fresca fredda
Aromi: a piacere. Purea di frutta, paste insaporaitrici, caffè, caramello ecc ecc


Il giorno prima far bollire i 50 g di panna con il miele. Sciogliere il cioccolato bianco e versarci sopra la panna calda in 3 riprese facendo un'emulsione ben liscia e morbida. Profumare a scelta. In questo caso io ho usato 1 cucchiaio di un'ottima pasta zabaione già pronta e acquistata in un negozio all'ingrosso. Versare in una sola volta la panna fredda, rimescolare e riporre in frigo per un giorno intero. Al momento dell'uso montare con le fruste.

Ganache al cioccolato bianco ( Ganache Ringo-Ross)
(da una ricetta di P. Hermé)


150 g di burro morbido a pomata
160 g di cioccolato al 70%**
oppure 180 g di cioccolato al latte
oppure 200 g di cioccolato bianco
110 g di latte intero

Questa ganache puo’ essere profumata a piacere con: rum, Cointreau, cannella, caffè, cardamomo ecc ecc
Dovendo lavorare anche con il cioccolato bianco, ho deciso di di utilizzarne 200 g per raggiungere la consistenza del fondente. Far bollire il latte e sciogliere il cioccolato in due recipienti differenti. Versare il latte caldo ma non bollente (l'ho fatto un po' stemperare...) sul cioccolato rimestando dal centro lentamente.Come a fare dei cerchi concentrici. Poi una volta che la temperatura si è stabilizzata intorno ai 50°C occorre aggiungere a piccoli fiocchi il burro a pomata e rimescolare dolcemente.
Per la ganache alla vaniglia: profumare il latte con l’interno di mezza bacca di vaniglia.
Per la ganache alle amarene: aggiungere alla ganache un po' dello sciroppo delle amarene unito a piccoli pezzetti di alcuni frutti
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