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Il biscotto dell'affetto

in , by I Dolci di Pinella, lunedì, novembre 21, 2011


Dolce semplicissimo, oggi.
" Cosa vuoi come dolce per il tuo compleanno? Scegli. Un Cake al cioccolato....una Torta Marengo....Una Bavarese all'arancia.....Un Plum cake alla frutta candita, uvetta e cioccolato, sai devo fare un plum cake dal nuovo libro di Massari che credo sia una favola....Un..." 

 "Ciambelline con la marmellata. Ma tante."

" Uffa...ancora ciambelle? Ma è da anni che ti faccio le ciambelle. Secoli  che ti riempio di ciambelle con la confettura di albicocche. Un'infinità di giorni che ti preparo sempre la solita cosa, sempre ciambelline doppie. Ma non sarà ora di cambiare?"

" E' o non è il mio di compleanno? Mi hai chiesto o no di scegliere?"

Neppure fiato. Tanto è battaglia persa. Tiro fuori la farina, il burro, lo zucchero, le uova...poi....
Vuole ciambelle doppie anche quest'anno? Va bene, benissimo. Ma....almeno una ricetta differente la posso usare? Tanto, l'importante è che siano tonde, doppie e che abbiano la farcitura che vuole....
Una nuova preparazione, con fecola, farina di mandorle e....solo albume. Una nuova sablée che non ho mai sperimentato...Preparazione diversa con una sabbiatura di farine e burro e l'albume alla fine.... 
Aggiudicata!

Sino a quando non ho tolto i biscotti dal forno, farciti, spolverizzati di zucchero al velo e....assaggiati, avevo un tale patema d'animo....Ma perché ogni volta devo rischiare e non accontentarmi del certo?
Perchè?

Ciambelline di sablée con confettura di albicocche e ganache al cioccolato
( ricetta estrapolata da La Cucina Italiana)


Una pasta sablée, quindi. Difficile orientarsi tra tutte le tipologie di pasta frolla. Dopo un gran scartabellare, apprendo che la differenza con la pasta frolla, oltre al maggior quantitativo di burro rispetto allo zucchero, consiste nella tipologia di lavorazione. Contrariamente alla frolla, la sablée prevede che la farina, setacciata e ben aerata, sia  unita, fin dall'inizio della lavorazione, con il burro in modo che le particelle di grasso circondino le proteine della farina impedendo il  contatto con i liquidi. Ed evitare, quindi, lo sviluppo del glutine che darebbe eccessiva elasticità all'impasto. Che deve rimanere friabile garantendo quella piacevolissima sensazione dello "sciogliersi in bocca"....Dopo, possono essere inseriti tutti gli altri ingredienti dallo zucchero alle uova. Albume perchè? Perchè questo impasto è già molto ricco in grassi e la presenza di tuorli aumenterebbe la quota presente. Liquidi aggiunti con gli albumi, quindi.

Ma ecco cosa ho fatto, infine!

300 g di farina 00
200 g di farina di mandorle
100 g di fecola
2 albumi (circa 60 g)
un pizzico di sale
1/2 bacca di vaniglia
300 g di burro freddo ma plastico
200 g di zucchero al velo

Setacciare la farina con la fecola e unire anche la polvere di mandorle. Tagliare a dadetti il burro e unirlo alle polveri. Amalgamare gli ingredienti fino ad avere una sorta di composto "sabbioso". Unire lo zucchero, la polpa della vaniglia e il sale sciolto in un cucchiaino d'acqua. Proseguire la lavorazione e ultimare con gli albumi. Ottenuto un impasto omogeneo, appiattirlo con le mani, coprirlo con la carta forno e conservarlo in frigo per un paio d'ore. Si rende necessario stendere la pasta in modo che la temperatura di +4°C sia raggiunta in tutti i punti dell'impasto in modo veloce ed uniforme. Rilavorare brevemente la pasta senza scaldarla ( a tale scopo, è meglio spezzarla in piu' blocchetti) e stenderla ad un'altezza di 1/2 cm. Con un coppapasta ritagliare le forme. In metà praticare un foro al centro. Infornare a 170°C per circa 15-20 minuti, fino a completa colorazione. Tenere le teglie in frigo man mano che vengono infornate per evitare che i frollini  si riscaldino eccessivamente nell'attesa. Far raffreddare. Spolverizzare i frollini "bucati" con abbondante zucchero vanigliato e accoppiare le due metà con confettura di albicocche.

Poichè avevo a disposizione un po' di panna fresca, ho preparato una ganache con :

150 ml di panna calda
150 g di cioccolato fondente fuso

Ho fatto raffreddare e ne ho colato una punta di cucchiaino sul foro dei biscotti.

E l'altra che avanza?
Niente paura. Si può prendere una fetta di pane e......

Frollini al caramello Muscovado

in , , by I Dolci di Pinella, lunedì, novembre 07, 2011
Ogni venerdi, nel primo pomeriggio, mi ritrovo a camminare con il passo accelerato, all'uscita dal lavoro. Ho come la sensazione di innalzare un muro alto fino al cielo che mi isola da tutto ciò che non sappia di casa. E nonostante abbia la certezza che quel muro andrà a sgretolarsi da lì a due giorni, assaporo con serenità quei pochi metri che mi separano dal bozzolo in cui sto per andare a rinchiudermi.
Salgo lesta anche i pochi gradini. Apro la porta e mi faccio inghiottire dal silenzio. Dal tepore. Dalla sensazione di essere al sicuro.

Stavolta ho un motivo in più per essere "contenta". Una malinconica e serena contentezza.
Quel pacchetto appoggiato sul ripiano, lì in cucina, è tutto per me.
Un ragazzo si è fermato in una pasticciera, giorni fa. E' entrato e tra tutte le meraviglie esposte ha pensato a me. Chissà che ha pensato al momento di scegliere una confezione di  biscotti al caramello Muscovado.

Che io adoro. Senza sapere che io li adoro.
Io credo di averci messo meno di un sospiro a prendere la decisione di cercare di rifarli.

Frollini al caramello Muscovado
(da una ricetta di Luca Montersino)



180 g di zucchero grezzo di canna
50 g di panna liquida
350 g di burro morbido
50 g di zucchero Muscovado
550 g di farina 00

Preparare un caramello a secco con  i 180 g di zucchero grezzo. Per un risultato piu' dorato in cottura, optare per uno zucchero di canna  Demerara. Versare in una padella ben calda un paio di cucchiai di zucchero, far caramellare e continuare, pochi cucchiai alla volta, fino ad ottenere un caramello limpido ed uniforme. Nel frattempo, far bollire la panna. Decuocere lo zucchero con la panna calda facendo molta attenzione perché lo zucchero tende a formare grosse bolle. Togliere la padella dal fornello e cominciare a versarci dentro il burro, tagliato in piccoli dadi. Mescolare in continuazione con una frusta fino ad ottenere una crema untuosa e liscia. Far raffreddare. Setacciare la farina. Aggiungere lo zucchero Muscovado. quindi, la crema al caramello. Mescolare fino ad ottenere un composto ben omogeneo. Far riposare in frigo per 12 ore. Trascorso il tempo, spezzare il composto, rilavorarlo brevemente e formare dei cilindri del diametro di circa 3-4 cm. Far riposare ancora in frigo per 30'. Con un coltellino affilato ritagliare delle fette di circa 1-1.5 cm di spessore. Appoggiare il pollice sulla superficie di ognuno di essi in modo da creare un leggero avvallamento. Infornare a 180°C per 12-14 '.
Nota: In alternativa, si possono ritagliare i frollini dall'impasto steso ad un'altezza di circa 1cm e si possono spolverizzare di zucchero di canna.

La serenità in un biscotto al cioccolato

in , , , by I Dolci di Pinella, mercoledì, novembre 02, 2011
Certamente esistono diversi modi per inventarsi un po' di serenità.
Magari affacciarsi sul balcone, quello che da sul retro e stendere lo sguardo sui bimbi che vanno a scuola. Loro fanno tre passi veloci per ognuno della madre, con la mano stretta all'angolo del vestito, il collo voltato e gli occhi verso l'alto.

Li immagino sussurrare "Ti prego, ti prego, oggi non mi ci mandare a scuola, stiamo insieme in modo che sia ancora domenica"...

Sarà che io lo dicevo spesso a mia madre. Che non saltava mai un giorno di lavoro...."Ti prego, ti prego, almeno oggi non andarci". La volevo vedere inaspettamente e magicamente serena in un giorno feriale. Senza sentire, almeno per  una volta, i suoi passi veloci al mattino presto, cosi presto che l'alba era ancora un sogno a venire.
Ed io mi preparavo piano. Infilavo il grembiule. Acchiappavo la cartella. Un pezzo di pane in mano..." Questo te lo mangi quando ti alzi e questo mentre stai andando a scuola..." e infilavo la piccola discesa lastricata di ciottoli lisci e levigati dai passi degli anni. Avrei dovuto, poi, girare a sinistra e scendere ancora di pochi metri, fino al cortile della scuola. Invece, il cuore palpitante, prendevo a destra. Oltrepassavo il muro della casa della signora Annetta che dava sulla piazzetta della chiesa e infilavo il viso tra la sbarre della finestra dell'ufficio. Molto spesso non si accorgeva di me. E allora, le signore in fila la avvertivano, ridacchiando sommessamente..." Guardi che ha ospiti ...."
Ogni volta pensavo a quanto la amavo, mia madre. Ed era cosi incredibilmente bella e soffice al solo vederla.
Lei girava lo sguardo e mi bastava solo che mi sorridesse.
Ed io ci andavo, a scuola. Sognando l'uscita. Quando passavo a prenderla all'ora di pranzo. Le stringevo forte le prime tre dita della mano che mi pareva sprigionasse profumo di timbri e di ceralacca. Poi, me la passavo piano sulle gote, a farmi compagnia.

" ....Domani resti a casa?"...
"....Forse....."

Esistono certamente molti modi per darsi un po' di serenità. Spesso, ci sorreggono i ricordi.
E quando anche questi ci velano il cuore di malinconia, puo' essere sufficiente allungare una mano e chiudere le dita su un biscotto al cioccolato che ti inonda la gola ed il petto di profumi cosi intensi da sentire quasi come uno stordimento.

Ma con una ricetta di Maurizio Magic Santin  prendere la serenità per l'angolo della gonna puo' essere molto semplice e facile al farsi.

Biscotti al cioccolato
( da Pasticceria, le mie ricette di base di M.Santin)




270 g di Farina 00
45 g di Cacao amaro in polvere
20 g di Bicarbonato di sodio
240 g di Burro morbido
80 g di Zucchero semolato
180 g di Zucchero di canna
5 g di Sale  di Maldon
230 g di Gocce di cioccolato al 70%
essenza di vaniglia

Setacciare la farina con il cacao ed il bicarbonato. Impastare insieme tutti gli ingredienti e quando il composto si presenta uniforme aggiungere il cioccolato in gocce oppure ridotto in piccoli frammenti. Appiattire l'impasto con le mani, coprirlo con la carta forno e farlo riposare in frigo per almeno 6 ore. Trascorso il tempo indicato, riprendere l'impasto. Rilavorarlo brevemente e stenderlo ad un'altezza di circa 1/2 cm. Ritagliare dei dischi di circa 4 cm di diametro e allinearli su una teglia per biscotti lasciando abbastanza spazio tra un frollino e l'altro perché tendono ad allargarsi. Infornare a 180°C per circa 15 minuti. Farli, quindi, raffreddare e conservarli in una scatola di latta.

A' la recherche du sucre vergeoise brune....

in , , by I Dolci di Pinella, domenica, maggio 08, 2011
Peccato non averlo avuto sottomano solo una manciata di giorni prima, il Vergeoise brune...Dalla texture moelleuse et fondante...


Tanto di quel tempo a cercarlo. Cosi tanto che, negli anni, non ho potuto far altro che soccombere al destino e provvedere alla sostituzione con altri tipi di zucchero, quasi uguali.
Quasi.

E quando ormai la ciotola di cristallo era colma di fragranti speculoos, quando ormai il ciambellone era già accomodato su un piatto bianco e ricoperto di carta lucida e trasparente...ecco che arriva lei, la mia amica Savita.
Arriva per quella festa attesa per tutto un anno.Un lungo anno.
E, ancora lì, al momento di salire per i primi gradini  della scala, mi porge un pacco colorato. E' proprio lui.
Il mitico Vergeoise brune.
Lo rigiro incredula tra le mani con un istinto insopprimibile di ultimare la rampa di scale e precipitarmi in cucina , tirar fuori, farina, burro, cannella.....

Esistono talvolta delle combinazioni particolari. Cose che si concatenano come perle di una collana. E adesso sono qui a guardarlo, il Vergeoise, con un timore infantile che finisca..."Se lo uso poi finisce..." Come quando ero piccola e cercavo di custodire le tre monete d'argento ricevute in dono il giorno del mio compleanno...Per poi, esplodere e spenderle tutte insieme in una gioia irrefrenabile....
Credo che farò cosi anche con il Vergeoise......

Speculoos
(estratta da Il Cavoletto di Bruxelles)



550 g di farina 00
400 g zucchero vergeoise bruno (in alternativa zucchero scuro di canna)
225 g di burro
3 cucchiai di cannella ( oppure a piacere)
70 g di latte
15 g di bicarbonato di sodio

Versare nella ciotola il burro morbido a dadi. Aggiungere lo zucchero e rimescolare con la frusta K del Kenwood per ottenere un impasto omogeneo. Setacciare la farina con il bicarbonato e la cannella. Aggiungere tutto all'impasto e regolarne la consistenza unendo a poco a poco il latte. Avvolgere la pasta in un foglio di carta forno e conservarlo in frigo per alcune ore. Velare il ripiano dell'asse con un po' di farina. Stendere l'impasto ad un'altezza di 1/2 cm e ritagliarne dei biscotti usando coppapasta ovali, quadrati e tondi. Riporli sulle teglie rivestite di carta forno tenendoli ben distanziati perché crescono molto in cottura.  Imprimere la dicitura "Speculoos" sulla superficie dei biscotti.
Accendere il forno a 160°C. Infornare i biscotti per circa 15 minuti. Lasciar raffreddare e conservare in scatole di latta.

Certamente, non mancate di utilizzare questi biscotti per rifare la ormai collaudata Pate à speculoos che avete visto di recente....Ma, i deliziosi biscotti si prestano ad una molteplice varietà di utilizzi..
Girovagando in rete, mi sono imbattuta in un Fondant aux Pommes che non ho fatto giusto per un caso fortuito...Ma mi ha dato la possibilità di sperimentare una variante di ciambellone che ha ottenuto da un mio carissimo amico entusiastici commenti e....anche suggerimenti molto interessanti!

Insomma, il ciambellone allo yogurt di antica memoria è diventato...

Ciambellone allo yogurt, speculoos e mele caramellate




2 vasetti di yogurt
6 vasetti di farina
4 vasetti di zucchero
6 uova medie
2 vasetti di olio di arachide
2 bustine di lievito
6 mele golden medie
100 g di speculoos

Eliminare la buccia alle mele e tagliarle a dadetti piccoli. Versare la frutta in una padella insieme ad una noce di burro e qualche cucchiaio di zucchero. Far appassire le mele e proseguire la cottura finché i dadini di frutta sono dorati, quasi caramellati.
Versare lo yogurt nella ciotola della planetaria insieme allo zucchero. Aggiungere la farina setacciata in precedenza con il lievito, le uova, uno alla volta, quindi, l'olio. Passare i biscotti al mixer in modo da ridurli in polvere.
Versare l'impasto in uno stampo a ciambella imburrato ed infarinato. Infornare a 180°C finchè il ciambellone supera la prova dello stecco. Spolverare con abbondante zucchero vanigliato.

Sablés chocolat à la fleur de sel

in , , by I Dolci di Pinella, martedì, maggio 03, 2011
Arrivano delle amiche dalle mie parti.
Amiche speciali che anche quest'anno hanno deciso di infilarsi in un aereo e di respirare l'aria satura di profumo di lentischio che invade i luoghi della mia vita. Quell'aria che mi  prende alla gola e alla testa quando torno da un viaggio e si apre il portello a  far entrare le folate di vento che mi scompigliano i capelli e mi disorientano, per un attimo.

Un'aria che è aria di casa. Aria di ritorno a casa.

Prepariamo i dolci per le amiche. Dolci da gustare al mattino. Che predispongano alla giornata. Dolci semplici e buoni che ne prendi uno e poi magari anche un altro che tanto per la dieta ci possiamo pensare anche domani.

I nuovi speculoos con il nome impresso in superficie:ovali, tondi, quadrati. Che quando si solleva il coperchio di cristallo della boule ti danno uno stordimento con il loro profumo intenso di zucchero bruno e di cannella.

 I soliti occhi di bue alla confettura...soliti ma cosi irrinunciabili ....con mia sorella che dice" Se ti avanzano me li regali , per favore?"...e come fare a dirle che non ne ho più neppure uno?....

Un ciambellone allo yogurt . Cosi semplice che diventa squisito se arricchito con una manciata di speculoos sbriciolati e mele caramellate al Calvados....cosi fantasticamente moelleux e mai termine fu più adatto a definirlo. 

E poi...non può certamente mancare il Gateau au chocolat de Colette del patissier Pierre Hermé..che ogni volta che la faccio ci sarebbe solo da sedersi di fronte con una tazza di the e non alzarsi più se non.....

Ah...che sogno Pierre Hermè.
 Chissà mai se un domani riuscirò a frequentare un suo corso...
Difficile. Difficile da matti.
E allora non mi resta che aprire un suo libro....in questo caso Infiniment .....e mettere un segno da qualche parte. Il segno, stavolta, è caduto su una ricetta di biscotti al cioccolato e fleur de sel che non avevano neppure una foto che mi potesse condizionare e invitarmi al rifarli. Il fatto é  che, sotto la ricetta, era descritta una pate à tartiner, fatta con gli stessi biscotti ed è bastato questo a farmi bloccare e decidere di farli assaggiare a loro.
Alle mie stupendissime amiche.

Sono piaciuti? Hum....Io credo di si. Non per altro. Ognuna di loro è partita con un pacchetto profumato in valigia e sono certa che troveranno il modo di  sedersi pensierose in cucina con un piattino in mano a ricordare con piacevole malinconia i giorni trascorsi a respirare l'aria satura di vento e di lentischio.

Sablés chocolat à la Fleur de sel
( tratto da Infiniment de Pierre Hermé)


 

175 g di farina 00
30 g di cacao amaro in polvere
5 g di bicarbonato di sodio
150 g di burro in pomata
120 g di zucchero di canna
50 g di zucchero al velo
3 g di Fior di sale
Estratto di vaniglia liquido
150 g di cioccolato fondente al 70%





Tritare finemente il cioccolato con un coltello seghettato da pane e ridurlo in lamelle esilissime. Mescolare la farina, il cacao e il bicarbonato e setacciare ripetutamente in modo da amalgamare benissimo le polveri. Ridurre il burro in pomata, aggiungere lo zucchero di canna, quello al velo, il sale e la vaniglia. Mescolare e completare aggiungendo le polveri ed il cioccolato.  Impastare il meno possibile. Formare dei cilindri del diametro di  circa 4 cm.  Conservare in frigo per circa 2-3 ore. Con un coltello affilato, ritagliare dei dischi ad uno spessore di circa 1 cm. Infornare a 180°C in modalità ventilata. Lasciar cuocere per non più di 12 minuti in modo che rimangano "poco cotti" e farli raffreddare benissimo prima di conservarli in una scatola di latta.

Il profumo delle spezie

in , , , , , , by I Dolci di Pinella, mercoledì, marzo 16, 2011
Ma quanto mi piace la pate à spéculos! ...o speculoos, come si preferisce...
Sono assolutamente convinta che sia pressoché impossibile non entrare in un paradiso celestiale quando si ha la fortuna di addentare un frollino croccante appena uscito dal forno, quando tutto ti suggerisce di aspettare e farlo raffreddare che cosi il biscotto sprigiona tutto il suo aroma ed esplode nella sua bontà.
No, niente da fare. Il  far raffreddare tipico di ogni conclusione di ricetta di biscotti che si raccomandi è un optional per me e mi prendo praticamente sempre la libertà di non rispettarlo...

Quante pates à spéculos ho già fatto? ... Non lo so mica più...E quando le dita che sfogliavano ancora una volta Sensations di Philippe Conticini si sono fermate sulla ricetta, è diventato quasi obbligatorio non sottrarmi al desiderio di sperimentarla...
Non solo frollini, mi sono detta impastando. E come spesso capita, succede anche a me di improvvisare magari  delle forme differenti, immaginarne la riuscita, indovinarne la consistenza e provare ad associare alla semplice pasta quel ripieno di quella tarte che...

Ecco perché é diventato irresistibile il voler provare a vedere se quei Mikado visti giusto due giorni fa al market....
Ecco perché è diventato prorompente l'impulso di fare un paio di petites tartes per vedere se quella farcitura dell'altra ricetta é veramente cosi buona....

In fondo, c'è un sistema per sottrarsi al volere della fantasia?

Pate à spéculos
(da Sensations de Philippe Conticini)



100 g di burro
20 g di miele d'acacia
1 uovo piccolo ( oppure 40 g d'uovo sbattuto)
140 g di farina 00
80 g di zucchero semolato
20 g di zucchero di canna
1/2 bacca di vaniglia
1 g di  miscela 4 spezie (pepe, noce moscata, chiodi di garofano, cannella)
2 g di cannella in polvere
1 g di spezie per pan di spezie
1 g di fior di sale


Ammorbidire il burro in pomata. Aggiungere lo zucchero semolato e quello di canna, amalgamare bene e continuare la lavorazione unendo l'uovo ed il miele. A questo punto, profumare l'impasto con le spezie e l'interno della bacca di vaniglia. Mescolare e concludere la lavorazione con la farina e il fior di sale.
Conservare la pasta avvolta da pellicola oppure carta forno in frigo per almeno 2 ore.
Per le petites tartes: stendere la pasta ad un'altezza di 1/2 cm e foderare i cerchi da tartes. Coprire l'interno con un disco di carta forno, riempire di fagioli secchi e riporre in frigo ancora per 2 ore.
Per i bastoncini di pasta: tagliare dall'impasto delle piccole palline  che andranno allungate a formare una sorta di "grissino" sottile. Allineare i grissini sulla teglia e riporre anch'essi in frigo per alcune ore.
Accendere il forno a 160°C. Infornare le petites tartes per circa 20 minuti. La cottura dei "grissini" andrà  effettuata per pochi minuti.
Far raffreddare e conservare in scatola di latta.

Tarte douce au chocolat
( liberamente estratta da Sensations de Philippe Conticini)



Per la ganache au chocolat

170 g di cioccolato al 70%
30 g di cioccolato al latte
150 g di latte parzialmente scremato
150 g di panna fresca
1 uovo intero medio

Versare la panna ed il latte in una casseruola e portare fino al bollore. Ridurre in scaglie i due tipi di cioccolato e far fondere entramb nella medesima ciotola in micro-onde a media potenza. Versare il liquido caldo sul cioccolato liquefatto in tre volte amalgamando dal centro verso i bordi. Completata la lavorazione aggiungere l'uovo leggermente sbattuto alla ganache. Versare la crema sulla petite tarte ed infornare a 150°C per circa 15 minuti . La cottura è da ritenersi conclusa quando la ganache è ferma ma ancora tremolante. Far raffreddare.

Due biscotti come augurio di buon rientro....

in , , , by I Dolci di Pinella, lunedì, febbraio 07, 2011
Si, lo so. Un gran silenzio da queste parti, vero?
Ma mi sono ritagliata una fuga. Una bellissima fuga. Ed oggi, al mio rientro  leggendo i commenti che stavano li, al freddo e nel silenzio ovattato delle ore, mi sono resa conto di quanto mi siano mancati quei  minuti che strappo  ai giorni per picchiettare le dita rapidissima sui tasti . E scrivere delle cose che riesco, a fatica e non sempre cosi entusiasta, a togliere dal buio e dal sonno della memoria.

Questi biscotti li ho fatti prima di partire. Perché dovevano partire con me. Non posso finire la mia vacanza, quest'anno, senza augurare un felice compleanno alla splendida fanciulla che mi dispensa ore di magia e di serenità....parlo di Rossanina Del Santo.....parlo naturalmente di Coquinaria....e non posso, ovviamente, non portarle un pò di biscotti.

Io so che lei esce pazza per i viennesi. E di certo, altre volte, le ho fatto pervenire qualcosa su questo tema. E pur certa, anzi certissima, che c'è una ricetta per cui lei stravede, stavolta, vorrei dire, come sempre, cambio. Ne faccio un'altra differente. Come  fosse impossibile scappare al rischio delizioso di sperimentare una nuova ricetta....

Ma esiste un modo di sgattaiolare furtivamente dalla pagina dell'Encyclopedie du Chocolat che parla di una certa Pate sablée pochée...?..e di un'altra sablée...breton stavolta ma....?

No, io non posso sfuggire ad un richiamo di tal genere. E allora, coraggio, dolcezze , entrate nella scatola di latta che vi porto in vacanza!

Pate sablée pochée



150 g di burro morbido
100 g di zucchero al velo
1 uovo
15 g di panna fresca
200 g di farina 00
20 g di fecola di mais
1 pizzico di sale
mezza bacca di vaniglia

Per decorare:

Cioccolato fondente
Zucchero al velo

Sistemate il burro morbido tagliato a pezzetti dentro una ciotola e riducetelo in pomata con l'aiuto di un  cucchiaio di legno. A questo punto, aggiungete piano in più riprese lo zucchero a velo eseguendo la lavorazione con l'aiuto di un frullino oppure della frusta di una planetaria. Versate l'uovo, precedentemente sbattuto, a filo continuo senza interrompere la lavorazione e la panna fresca nella quale avrete avuto modo di sciogliere il pizzico di sale. Completate profumando   con la vaniglia. Setacciate la farina con la fecola e aggiungetela all'impasto ma senza prolungare troppo la lavorazione. Solo il tempo necessari per ottenere un amalgama perfetto. Introducete l'impasto, poco alla volta, all'interno di una sac à poche munita di un beccuccio sprizzato e deponete dei bastoncini sopra una teglia rivestita di carta da forno. Fate riposare in frigo per almeno tre ore.
Accendete il forno a 150-160°c in modalità ventilata e fate cuocere i biscotti per circa 15 minuti oppure finché appaiono dorati. Fateli raffreddare poi uniteli a due a due con della marmellata d'arancia oppure con della confettura di albicocche. Tuffate un'estremità nel cioccolato fondente e decorate l'altra metà con dello zucchero al velo.

Sablé Breton aux perles de chocolat



2 tuorli
80 g di zucchero semolato
80 g di burro
120 g di farina debole per frolla
4 g di lievito vanigliato
1 pizzico di sale
la scorza grattugiata di un'arancia
50 g di goccie di cioccolato fondente

Mescolare i tuorli con lo zucchero e un pizzico di sale e montateli delicatamente fino a renderli chiari e soffici. Portate il burro a temperatura ambiente e assicuratevi che abbia una consistenza a pomata prima di incorporarlo ai tuorli montati. Aggiungete la scorza dell'arancia e le goccie di cioccolato. Setacciate la farina con il lievito. Aggiungete la farina in due volte senza spingere troppo la lavorazione. Stendete la pasta tra due fogli di carta forno ad un'altezza di 1/2 cm e fatela riposare in frigo per un'intera notte. L'indomani, accendete il forno a 170°C. Togliete l'impasto dal frigo e ritagliate dei frollini con un coppapasta a bordi lisci. Infornate per circa 15 ' oppure finché i biscotti hanno assunto una colorazione dorata.

Biscottini da imitazione....Li chiamiamo "Les petits Kostèr?

in , by I Dolci di Pinella, mercoledì, gennaio 19, 2011
Koster è un carissimo amico che ho la fortuna di leggere su Coquinaria.
Koster con una  smisurata passione per dei biscotti al cioccolato. Esattamente questi.
Una vera, grandissima, irresistibile passione. Biscotti croccantissimi al cacao, che sanno pero' di nocciole a tratti e forse anche di qualcosa di cioccolatoso, di fondente.
Biscotti cult, ormai. Amati disperatamente da tantissimi che li ritengono favolosi.

"Che fai? Ci provi a farli?"
Basta questa frase innocente buttata lì per caso....pare.... ed io non mi faccio supplicare di più. Adoro imitare i biscotti commerciali. Mi entusiasmo a cercare di rifarli solo per sentirmi dire che....in effetti...un pò c'hai preso....!!!
A dire il vero ci sarebbe  solo un  piccolissimo dettaglio .

Io non li ho mai assaggiati. Mai.

Non ne conoscevo neppure l'esistenza sino ad un mese fa.E in aggiunta, non ne ho mai neppure visto uno dal vero, non ne ho mai  spezzato uno per sentire il rumore del taglio, non ne ho mai percepito l'aroma.

Si può cercare di fare un biscotto con questi presupposti?
Si può.Certo, ci vuole una certa dose di sfrontatezza...

Si legge, si valuta, si chiedono lumi. Poi ci si butta.
E....chi li assaggia ....e non conosce i veri....loro, gli originali....magari dice: " Ma quanto mi sono piaciuti quei biscottini rustici, al cacao, un pò bassetti....Buoni, buoni sul serio!"

Infine arriva una confezione  regalo da lei. La magica Rossanina.
E finalmente assaggio, confronto, valuto. Guardo, specialmente.
E  impasto ancora. E cambio qualcosa. E vario lo stampino. E....
Non credo che la storia finisca qui. So che andrà per le lunghe. Ma posso dirvi  con parca soddisfazione che finalmente annuncerò a Koster che....massi, ci siamo quasi.

Les Petits Kostèr sono nati, infine!

Les Petits Kostèr

Grazie a Paola Lazzari per gli spunti estrapolati da una sua ricetta. Ma, non posso che segnalare che questa ricetta è nata anche da un  delizioso scambio di informazioni tra la Rossanina Del Santo e me. E forse, questa è la parte più piacevole di tutta la preparazione.....




400 g di farina 00
50 g di amido di mais
50 g di cacao amaro
1/2 di cucchiaino di bicarbonato di sodio
1/2 di cucchiaino di ammoniaca per dolci
un pizzico di sale
360 g di zucchero semolato
190 g di burro morbido
4 cucchiaini di miele d'acacia
2 cucchiai abbondanti di pasta di nocciole biologica
70 g d'acqua

Impastare il burro morbido con lo zucchero semolato usando la foglia della planetaria.
Setacciare la farina con l'amido, il cacao, il bicarbonato. Sciogliere l'ammoniaca in 50 g d'acqua ed il sale nei restanti 20 g. Aggiungere al composto di burro e zucchero il miele e la pasta di nocciole. Mescolare bene e versare la metà delle polveri. Appena il composto comincia ad assemblarsi versare l'ammoniaca disciolta , ancora farina. Quindi, aggiungere il sale nella restante acqua e completare con le restanti polveri. Amalgamare bene e rovesciare l'impasto su un foglio di carta forno. Dare una forma rettangolare e farlo riposare in frigo per un'ora. Stendere l'impasto sull'asse infarinato leggermente ad  un'altezza di 1/2 cm. Ritagliare con un coppapasta ovale di piccole dimensioni dato che, in cottura, i biscotti crescono decisamente. Poggiare sulla superficie i rebbi di una forchetta in modo da imprimere delle righe. Far riposare i biscotti pre-formati in frigo per almeno 8 ore. Infornare a 190°c per circa 15 minuti. Far freddare e conservare in scatole di latta per preservarne la croccantezza.



E' finita qui? Ma no...adesso voglio vedere se grattugiandoci un pò di cioccolato fondente.....


Eccomi, Eccomi!!!!

Non era, naturalmente, finita qui!!!
Variazione interessante nella ricetta: ho aggiunto 50 g di cioccolato fondente grattugiato e 2 cucchiai di ottima pasta spalmabile, una Majani straordinaria!!
I biscotti erano ancora più saporiti, friabili e .....

Fortissimamente biscotti.....

in , by I Dolci di Pinella, sabato, gennaio 08, 2011
Mi è ripresa incontenibile la voglia di fare biscotti.
Ma....mi era forse mai passata? Non credo. Ho avuto dei periodi di cedimento, forse. Ma non succede forse cosi quasi sempre anche nella vita reale? Il lavoro che non ti acchiappa più, un golfino di cui eri pazzamente entusiasta che adesso giace in fondo ai cassetti, un paio di orecchini che ti saresti svenata pur di averli e che ora metti a stento, con grandissima ritrosia. Succede, altro che succede.

Ma poi, scatta un qualcosa e impasti, impasti e non la finiresti più.
Che meraviglia, i biscotti.

Ne ho cosi tanti dentro la testa che mi sono resa conto solo stamattina che non posso proprio farli tutti....Si, lo so. C'è da fare qualche pacco e metterli nella pancia di un aereo ma se non ci metto un fine, non partiranno mai e sarà tutto inutile.

Va bene, solo questi ultimi con la frolla e la sfoglia insieme e poi, lo giuro! dico basta.

Per ora.

Tra i miei preferiti ci sono i frollini montati. Che siano viennesi, che si chiamino assabesi, che vengano definiti esse di frolla...poco importa. Ciò che conta è che ci sia tanto buon burro reso soffice come una spuma e unito con pazienza allo zucchero al velo e alle uova. Infine, quando arriva la farina il gioco è fatto. E poi, vaniglia, tanta vaniglia. Oppure, limone, tanto limone. Ma anche l'arancia ci sta bene da matti.

Quanto sono buoni, poi, farciti di confettura all'albicocca e intinti nel cioccolato?
Divini.

Come questi.


Assabesi alla confettura di albicocche
( da La Pasticceria da forno- Etoile)



300 g di burro
200 g di zucchero al velo
15 g di miele
1 uovo intero
1 tuorlo
360 g di farina 0 debole per biscotti
40 g di cacao amaro
vaniglia in bacche
un pizzico di sale

Tenere il burro per qualche ora a temperatura ambiente finché è morbido abbastanza da poterlo lavorare a spuma dentro il cestello della planetaria (in alternativa, con le normali fruste di un mixer). Interrompere la lavorazione per inserire, in più riprese,  lo zucchero ed il miele e continuare la lavorazione facendo attenzione ad utilizzare la minima velocità per non farlo fuoriuscire dal cestello. Quando il composto si presenta ben montato come una crema, aggiungere l'interno di una bacca di vaniglia oppure la scorza grattugiata di un limone. Aggiungere l'uovo intero nel quale è stato sciolto il pizzico di sale, farlo assorbire e poi il tuorlo. Ottenuta una crema omogenea, aggiungere la farina ben setacciata con il cacao avendo cura di sostituire la frusta con la foglia se si sta usando la planetaria oppure a mano con una spatola, dall'alto verso il basso, se si sta eseguendo la lavorazione a mano. L'impasto deve essere utilizzato subito e spremuto su fogli di carta forno mediante l'uso di una sac à poche dotata di un beccuccio rigato. I biscotti devono assolutamente riposare in frigo per alcune ore in modo da non far perdere la rigatura una volta inseriti in forno.
Far cuocere a forno alto, circa 190-200°C con lo sportello del forno ben chiuso per circa 10-15 minuti.


Far freddare completamenti i biscotti prima di velare la superficie liscia con della confettura di albicocche oppure della marmellata d'arancia. Unirli a due a due e intingere un'estremità con del cioccolato fuso temperato oppure, in alternativa, della glassa pronta al cacao.
Come ulteriore decorazione, in questo caso, ho utilizzato dei granelli di cioccolato frizzante.

Mentre li facevo mi è scattata un'idea.

Poiché la frolla montata si presta ad essere utilizzata per la formazione di piccole crostatine farcite, ho pensato che.......



Sempre con la medesima sac à poche e solito beccuccio rigato, ho sprizzato sulla carta forno delle rosette piatte. Ho deposto al centro un mezzo cucchiaino di confettura e ho sprizzato sopra un'altra rosetta. Sempre il solito passaggio in frigo e solita cottura in forno.

Beh! Non erano niente male questi frollini inventati...Tagliati in due hanno rivelato il loro succulento e profumato tesoro.....




Altri biscotti stanno facendo una lunga e paziente fila ,lì fuori dalla stanza. Tenetemi d'occhio.....

Buon Natale....sognando la neve......

in , by I Dolci di Pinella, giovedì, dicembre 23, 2010
Molti, molti anni fa in questo periodo, quando mi alzavo la mattina per andare a scuola, non riuscivo, nonostante il freddo intenso e pungente, a non aprire la porta della terrazza e appoggiare le dita su una bacinella di plastica che, la notte prima, non mancavo di riempire d'acqua, sino al bordo.Non mi si chieda il perchè ma mi piaceva enormemente controllare che durante la notte si fosse formata una lastra di ghiaccio.Mi dava, forse, l'idea che più freddo piombasse durante l'oscurità, più fosse Natale. Spesso, non trovavo null'altro che acqua fredda e, colma di delusione, me ne andavo a scuola mangiando la fetta di pane che mia madre mi dava perchè la consumassi durante il percorso.
"E, ricordati che l'altra ....è per lo spuntino di mezza mattina. Non fare come sempre che hai l'occhio più grande della pancia"

Altre volte, invece, la punta delle dita picchiava con un rumore sordo sul ghiaccio e, come una furia, facevo i gradini a due a due per scendere in cucina e annunciare che " C'è un freddo incredibile, si, si, certamente domani nevica. Dici che nevica, mamma? E se dovesse nevicare, ti prego, non mi far andare a scuola...E tu non andare al lavoro, dai ti prego, ti prego, ti prego..."

L'attesa della neve.....L'avevo vista solo una volta nella mia vita  fino ad allora. Noi bambini avevamo passato la mattina a giocare nei cortili innevati ridendo a più non posso e cercando di acchiappare con la bocca i fiocchi candidi che planavano leggeri e silenziosi sulle nostre teste. Ci sembrava anche buona ...come sapesse di zucchero.

Come sarebbe stato bello se fosse scesa la neve durante la notte di Natale.
Come succedeva nelle fiabe.
Come capitava sempre nei racconti che mia madre ci regalava la sera tardi, seduti intorno ad un braciere, i piedi poggiati in verticale sull'asse di legno a catturare le fiamme......Allontanati dal fuoco! o vuoi finire come Pinocchio ?.....muti ed insaziabili, smaniosi che le storie non avessero mai fine.
Come visto nelle vere città, quando loro..... i bambini di città... cosi diversi da noi...bambini dei paesi .... si svegliavano la mattina e, ancora in pigiama, aprivano i  regali mentre la neve alta e spessa come una coltre era solo da sbirciare dietro i vetri appannati delle  finestre.

Sarebbe bello se quest'anno ci fosse la neve.
Ma, seduta nel silenzio a cercare di far riposare il cuore, sento che il  tepore intorno mi invita a smettere di sognare.
Sarà sicuramente, anche quest'anno, un Natale senza neve.
E solo ora mi rendo conto che da troppi anni, ormai, non metto più neppure la bacinella piena d'acqua sulla terrazza.

Sarà per tutto questo che anche quest'anno non ho potuto sottrarmi al mio gioco preferito. Quello di fare case, cortili, alberi, porte, stelle....tutto di frolla. E farci volare sopra dell'impalpabile zucchero, come fosse la neve. Certa che se fossi una bimba ne sarei cosi assurdamente entusiasta di riceverli da qualcuno.
Probabilmente, una parte di me la sogna ancora,  la neve.

Buon Natale!


Il paese dei miei sogni



Per la pasta frolla


500 g di farina 00
300 g di burro morbido
200 gr di zucchero a velo
80 gr di tuorli
una bacca di vaniglia

Impastare il burro con lo zucchero a velo e l'interno di una bacca di vaniglia. Aggiungere un pizzico di sale sciolto in mezzo cucchiaino d’acqua ed i tuorli. Setacciare molto bene la farina e versarne metà nell’impasto cercando di amalgamarla bene  servendosi della frusta K della planetaria. Naturalmente, lo stesso risultato si ottiene con un mixer oppure semplicemente impastando a mano. Completare con la farina restante. Far riposare la frolla in frigo per circa un’ora. Stendere l’impasto sull’asse lievemente infarinato ead un’altezza di 1 cm.. Con un coppa pasta quadrato ritagliare dei frollini e sistemarli su teglie rivestite di carta forno. Fare lo stesso con coppapasta a forma di stelle di differenti dimensioni. Servendosi di una fascia per semifreddi ritagliare una base di frolla di circa 28-30 cm di diametro.Ritagliare Far riposare in frigo per 30 minuti ed infornare a 175°C per circa 10-15 minuti.

 
Costruzione delle casette
 
Gelatina o confettura di albicocche
Pasta di zucchero di differenti colori
Marshmallows
Confettini colorati
Cioccolato bianco
 
Stendere la pasta di zucchero in uno strato di pochi mm di spessore.Ritagliare le sagome dei biscotti servendosi degli stessi coppapasta usati in precedenza. Deporre un marshmallow sul biscotto che fungerà da base per la casetta e farlo aderire con un pò di cioccolato bianco.Sul davanti incollare un cuoricino argentato. Velare altri due quadrati con la gelatina di albicocche e incollare la pasta di zucchero.Usando un pennellino, prendere del cioccolato bianco e far combaciare i due quadrati ( saranno i due pezzi di tetto) al centro e sui bordi della base.Decorare a piacere con confettini e zucchero al velo.
 
Costruzione degli alberelli
 
Costruire gli alberelli servendosi delle stelle di diverse dimensioni. Ricoprire i singoli pezzi con la pasta di zucchero e incollarli con il cioccolato bianco. Per ottenere un effetto ad abete, sfalsare le diverse stelle fra loro.Decorare deponendo un confettino argentato ad ogni  punta delle stelle.
 
Costruzione del villaggio
 
Sistemare la base tonda di frolla su un vassoio piatto. Disporre le casette e gli alberi a proprio gusto e fissare tutto con un pò di cioccolato bianco. Con l'aiuto della pasta di zucchero, fare i tappettini per le case e spolverizzarli di zucchero brillante. allo stesso modo, con la pasta di zucchero rossa fare delle piccole sferette a mò di bacche.  Infine, spolverizzare con abbondante zucchero al velo.
 

Nota: Lo stesso villaggio può essere poggiato su una base di pasta paradiso. In questo caso, fare i tetti con pasta di zucchero colorata per far risaltare il candore ......della neve!


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