Da troppo tempo non mi siedo qui a scrivere. 

No, sto scrivendo e anche tanto. Ma ogni volta mi dico...Devo scrivere sul mio posto preferito.

Poi la giornata ha fine e tutto si rimanda al giorno dopo. E poi a quello ancora dopo... Ma stasera sono qui...Anche se solo per un piccolo dolce. Anche se sono del parere che i piccoli dolci sono proprio un toccasana per l'umore. Ne basta un pezzetto e le cose cominciano ad avere un altro colore. Le si vedono in una angolazione diversa.

Basta davvero un pezzo di dolce? no. Non basta. Ma in quei 5 secondi, il cervello non pensa che alla bontà del cioccolato, della pasta di mandorle, del limone. Pochissimo davvero. Ma io sono entrata da molto tempo nel mood #megliopococheniente.

Ho moltissimo da dirvi ...diverse cose in costruzione...ma ogni cosa...( ne sono certa) ha bisogno del proprio tempo. Della giusta cornice. Della situazione ideale per poterla esprimere.

Cosa facciamo? andiamo con la ricetta?


Snacks alla mandorla tostata e frolla ricomposta




Per questo dolce ho utilizzato:

Cioccolato Ivoire al 35%
Cioccolato Jivara al 40%
Cioccolato fondente Equatoriale nero al 55%
Nibs di cacao caramellato

Potete trovare il cioccolato al seguente link:

https://www.valrhona-collection.it/it

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Cremino alla mandorla tostata


250 g di cioccolato bianco Ivoire al 35%
125 g di pasta di mandorla tostata
scorza grattugiata di un limone bio

Fondere il cioccolato bianco. Unire la pasta pdi mandorle tostate e mescolare per rendere tutto omogeneo. Unire anche la scorza grattugiata del limone bio.Spatolare la pasta su un piano in marmo per far scendere la T fino a 24°C ( in alternativa, precristallizzare in bagno di ghiaccio). Colare subito il cremino all'interno di uno stampo in silicone con impronte rettangolari. Conservare in ambiente fresco per consentire la cristallizzazione. 


Pâte  sucrée
( da una ricetta di Cédric Grolet)

150 g di burro
95 g di zucchero al velo
30 g di farina di mandorle
58 g di uova
250 g di farina 00 debole
un pizzico di sale
1/2 bacca di vaniglia


Versare il burro morbido, lo zucchero, la farina di mandorle, il sale e la vaniglia in una ciotola da planetaria. Mescolare usando lo scudo. Aggiungere le uova leggermente sbattute e poi la farina ben setacciata. Fare un rettangolo alto 1 cm da far raffreddare in frigo. L'indomani, stendere la pate sucrée ad un'altezza di 3.4 mm per fare dei fogli di frolla da congelare. Un pezzo di impasto, deve essere messo 15 minuti in congelatore in modo che sia possibile farlo passare attraverso una griglia a fori medio-larghi. Ottenuto il briciolame, spargelo su un silpat microforato e infornare a 160°C fino a raggiungere una colorazione dorata.


Frolla ricomposta

50 g di frolla ricostituita in piccole briciole
100 g di cioccolato Jivara al 40%

Versare il briciolame in una ciotola. Unire il cioccolato fuso a 45°C e mescolare. Con un cucchiaino versare l'impasto all'interno delle cavità dello stampo, sopra il cremino. Compattare bene usando una paletta e mettere in congelatore.

Glassa rocher

300 g di cioccolato Equatoriale nero al 55%
200 g di burro di cacao
70 g di nibs di cacao caramellati

Fondere separatamente il cioccolato  e il burro di cacao; quindi, unirli mescolando bene. Unire i nibs caramellati. Conservare  in frigo fino all'utilizzo


Presentazione

Scaldare la glassa rocher fino a 40 °C. Estrarre le barrette dallo stampo. Inserire due stecchi ai lati della barretta e tuffare i dolci nella glassa. Scolare. Ultimare con pochi nibs caramellati, piccoli frammenti di carta oro alimentare e qualche pezzetto di frolla sbriciolata.

Dischi di shortbread e frutto della passione

in , , , , by I Dolci di Pinella, martedì, maggio 09, 2023


Ho sempre avuto una fortissima passione per la pasticceria da tè... certamente avrà influito la considerazione che entrare in una sala da tè per ritagliarsi una tazza di ottimo tè e gustarsi un piattino di pasticcini significa davvero farsi un regalo.

Ma l'abitudine del tè l'ho da anni e anni e anni....anche a casa non c'è giorno che non me lo prepari tirando fuori una delle innumerevoli confezioni di cui faccio man bassa quando incappo nei negozi specializzati...

Questi biscotti li ho catturati ...come forma ....da un libro di Eric Ortuno che si intitola Break.
Ed è stata l'occasione per sperimentare un'altra base di pasticceria che appartiene al mondo delle paste friabili.
Ho modificato alche cose.....come spesso mi accade....e sono venuti fuori questi biscotti.
Spero piacciano anche a voi!



Dischi di shortbread e frutto della passione




Per questo dolce ho utilizzato:

Cioccolato Inspiration passion

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Per la pate shortbread

225 g di burro in pomata
100 g di zucchero di canna extra-fine
350 g di farina 00 debole
1 g di cannella in polvere
scorza di un limone grattugiato
un pizzico di sale

Versate il burro nella ciotola della planetaria e aggiungete lo zucchero mescolando con lo scudo. Ottenuto un impasto omogeneo, continuate la lavorazione con la farina ben setacciata, la scorza del limone, la cannella ed il sale. Stendete la pasta tra due fogli di carta da forno e tiratela ad uno spessore di circa 3 mm. Fatela raffreddare in frigo fino all'indomani .
Trascorso il tempo indicato, coppate dei dischi con un coppapasta smerlato e adagiateli su un silpat microforato coprendo tutti i biscotti con un altro uguale.
Infornate a 160°C fino ad ottenere un bel colore dorato.


Ganache al cioccolato e frutto della passione

260 g di cioccolato Inspiration Passion
125 g di panna al 35% di grassi
25 g di zucchero invertito ( oppure miele d'acacia)
60 g di burro
una bacca di vaniglia
un pizzico di fior di sale

Scaldate  la panna con lo zucchero invertito facendolo ben sciogliere. Fate fondere il cioccolato a 45°C , unitev la vaniglia e il sale. Aggiungete la panna e mixate con un minipimer. Attendete che la temperatura raggiunga 35-40°C e aggiungete il burro in dadi. Mixate ancora. Versate la ganache in una ciotola e fatela cristallizzare fino all'indomani.


Decorazioni con Inspiration Passion

Precristallizzate l'Inspiration Passion seguendo la curva di cristallizzazione riportata nella confezione. Versatene una parte adeguata alle dimensioni su un foglio di acetato morbido, coprite con un altro foglio uguale e stendete il cioccolato in stato sottile. Attendete il momento giusto e coppate dei dischi a bordo smerlato. Fate cristallizzate a temperatura controllata fino all'indomani.


Presentazione

Accoppiate i biscotti di shortbread mediante una sfera di ganache . Con cura , staccate i dischi di cioccolato e servendovi di una puntina di ganache, fate aderire i dischi alla parte superiore dei biscotti. Decorate a piacere con fiori eduli secchi e qualche frammento di carta oro alimentare.






 Sono appena tornata da 4 giorni a Parigi.
Pochi? Si, certamente..ma in questi 3 lunghi anni ne ho immaginato ogni secondo. 
Ogni singolo passo. Ogni impercettibile folata di vento. Ogni respiro.

Parti che sei in un modo. e torni che sei in un altro diverso.
Come se Parigi ....in modo silenzioso...calmo...tranquillo...avesse guardato dentro la mia testa e avesse trovato una vecchia soffitta colma di cose inutili.
Che occupavano solo spazio prezioso.
Ci ha messo 4 giorni a fare lo spazio sufficiente a svuotare casse e bauli e quando tutto è stato impacchettato e mandato via....sono rimasta sorpresa dal sentore di leggerezza che avvertivo.

Quante cose inutilmente contorte. Quante sensazioni e paure e scoraggiamenti inutili.
Ce li costruiamo dentro la testa senza accorgerci che non hanno senso, significato.

E se tutto, domani, avrà da  essere...e se tutto concorrerà a che il "vuoto"  di oggi cosi confortevole faccia posto ad altri bauli ed altre casse...a orpelli e dettagli cosi inutili e senza significato....e che sia.
Ma oggi, oggi, il ricordo di sole 96 ore, mi consente di far partire il desiderio irresistibile di provarci a costruire una tarte che sia almeno un flebile trait d'union con la magnifica tarte Nid de Mad Poule ideata da Francois Perret per la Pasqua 2023...un tripudio di bellezza e meraviglia che ha meritato quella passeggiata fino al n.38 di rue Cambon ...Au Ritz Paris le Comptoir.

Io ho cercato di fare un dolce come meglio ho potuto. Che, sopratutto, facesse pensare ad una Pasqua di Resurrezione, di Rinascita, di nuovo Respiro.

In attesa di nuovi venti di Parigi...da sognare....da sperare e pensare di sentire sul viso.




Come fosse un nido....










Per l'idea, grazie a François Perret e al suo unico e magnifico Nid de Mad Poule
A Gianluca Fusto per la Namelaka e la gelatina di cioccolato
A Christophe Michalak e François Daubinet per la pâte sucrée e le biscuit Marigny


Per questo dolce ho utilizzato:

Cioccolato Andoa al latte 39%
Cioccolato bianco Ivoire al 35%
Cioccolato Oriado al 60%
Cioccolato Inspiration Framboise
Cacao in polvere
Pralinato mandorle/nocciola al 50%
Nibs di cacao caramellizzato Sosa


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Pate sablée chocolat

90 g di burro morbido
35 g di zucchero al velo
60 g di farina debole
20 g di cacao in polvere
un pizzico di fior di sale


Mescolare il burro pomata con lo zucchero al velo e il fior di sale. Setacciare ripetutamente la farina con il cacao e aggiungerla al composto. Stendere l'impasto tra due fogli di carta forno e conservarlo in frigorifero fino a quando prende consistenza. Quindi, ritagliare un disco con uno stampo da crostata di 12  cm di diametro e alto 3.5 cm . Imburrate ed infarinare lo stampo. Rivestire con il disco di sablée e congelare prima di  infornare a 170°C per 8 minuti.


Biscuit chocolat Marigny

70 g di albumi
15 g di cacao in polvere
15 g di fecola di patate
15 g di farina debole
70 g di zucchero semolato
65 g di tuorli
30 g di burro

qb di nibs di cacao caramellizzato

Montare gli albumi con lo zucchero versandolo in tre volte. Versare sulla meringa i tuorli a filo.Setacciare  il cacao con la fecola e la farina.  Poi, a mano aggiungere le polveri e il burro fuso mescolato con una cucchiaiata di montata.Versare l'impasto sul fondo di sablée fino a raggiungere un i 2/3 dell'altezza dello stampo. Cospargere di nibs di cacao caramellato e infornare a 170 °C per circa 10 minuti.


Namelaka al cioccolato al latte

100 g di latte intero
5 g di sciroppo di glucosio
2 g di gelatina in polvere 160-180 Bloom
10 g di acqua di idratazione
200 g di panna al 35% di grassi
160 g di cioccolato al latte al 39%
1 bacca di vaniglia Boubon

Idratare la gelatina con l'acqua indicata. 
Fondere il cioccolato al latte in una caraffa alta e stretta. Scaldare il latte con lo sciroppo di glucosio . Aggiungere la gelatina e mescolare. Profumare con l'interno della bacca di vaniglia.
Versare sul cioccolato e mixare con l'ausilio di un mixer ad immersione.
Accertarsi che la crema abbia una temperatura maggiore di 35°C e versare a filo la panna fredda continuando a mixare per realizzare una perfetta emulsione.
Coprire con pellicola a contatto e riporre in frigo per almeno 6-12 ore.

Gelatina al pralinato 

100 g di latte intero
10 g di pasta nocciola
42 g di pralinato mandorle/nocciole al 50%
1.5 g di pectina x58
3.5 g di zucchero semolato

Mescolare lo zucchero semolato e la pectina. Scaldare il latte e versare la miscela di zucchero e pectina mescolando con una piccola frusta. Raggiunto il bollore, versare in tre volte sul pralinato e la pasta nocciola mescolando energicamente per realizzare una perfetta emulsione. Mixare con l'aiuto di un mixer ad immersione. Versare all'interno di una piccola pirofila , coprire con pellicola a contatto e conservare in frigo per circa 6-12 ore. Al momento dell'utilizzo, può essere riscaldata a 60°C se necessario. Questa preparazione non  può essere congelata.

Preparazione degli ovetti di cioccolato

Preparare gli ovetti di cioccolato utilizzando lo stampo specifico di policarbonato e precristallizzando i 4 diversi tipi di cioccolato: fondente, al latte, bianco e Inspiration Framboise.
Seguire tutte le curve esatte di precristallizzazione indicate in confezione e versare il cioccolato negli stampi.
Far cristallizzare per circa 6 -12 ore
Unire gli ovetti a coppia. 

Per le pagliuzze di cioccolato fondente, ricoprire un rettangolo di acetato con uno strato sottile di cioccolato precristallizzato.Quando comincia a cremare leggermente, far scorrere un pettinino a righe sottile da un lato all'altro. Coprire con un secondo rettangolo di acetato, poggiare sopra un peso e conservare a temperatura controllata.

Presentazione

Adagiare la tarte sul ripiano di lavoro. Eliminare le eccedenze di impasto dai bordi in modo che sia regolare ed uniforme. Velare leggermente la superficie con la gelatina al pralinato. Montare leggermente la Namelaka e inserirla in una poche con beccuccio liscio da 10 mm. Dressare un anello intorno al bordo esterno del dolce e colmare la cavità centrale con la gelatina al pralinato. Decorare tutta la superficie con le pagliuzze di cioccolato. Disporre in bell'ordine gli ovetti di cioccolato sistemando quello al lampone al centro della tarte. Ultimare con qualche fiore edule essiccatoe pochi frammenti di carta oro alimentare.

Bonbons al caffé...e al caramello

in , , , , by I Dolci di Pinella, venerdì, marzo 24, 2023
 Che io ami il cioccolato...è  fortemente risaputo sopratutto in famiglia.
E ho per lui tante di quelle cure...lo conservo bene, controllo la temperatura...sto attenta anche a non finirlo troppo in fretta ...
Mi piace mangiarlo. Adoro lavorarlo. E ho per gli stampi in policarbonato una cura certosina...perché alla fine so già che se mi distraggo oppure sono troppo di fretta non avrò il risultato che desidero.
Non che sia cosi matematico che prendendo tutte le precauzioni ...ma, almeno, dirò a me stessa che mi sono impegnata.

Come in questo caso.
Il risultato è stato che a casa sono spariti in un attimo....avevo visto la preparazione nel sito online di Lana Orlova Bauer.....che vi invito a visitare perchè lei è davvero brava. Ho fatto con lei un corso online e, quando posso, non manco di regalarmene qualcuno...Se pensate che mi somo iscritta anche ad un corso di  inglese per poterla seguire meglio...vi ho detto tutto.

Quando li ho preparati non avevo a disposizione alcuni ingredienti che lei suggerisce ma..pazienza! i bonbons non hanno avuto una vita lunga per cui la ridotta shelf life , in questo caso, non mi ha impedito di farli.

Vado subito a dirvi ciò che ho fatto!


Bonbons al caffè e caramello











Per questo dolce ho utilizzato:

Cioccolato Oriado al 60%
Cioccolato Millot al 74%

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Per prima cosa, preparate gli stampi in policarbonato. 
Devono essere pulitissimi, esenti da polvere oppure da segni delle dita, macchie etc.
Poi, precristallizzate il cioccolato Oriado seguendo la curva delle temperature riportate nella confezione.
Cercate di fare la camicia molto sottile e regolare e poi riponete gli stampi in un ambiente tra 14-18 °C e con scarsissima umidità. Riponete gli stampi in verticale su un piano in modo che il raffreddamento sia regolare su entrambi i lati.
Fate precristallizzare per almeno 12 ore controllando se, durante il tempo, il cioccolato si stacca dallo stampo ( tende a formarsi una camera tra cioccolato e stampo ad indicare la riduzione di spazio dovuta alla contrazione del cioccolato)

 Caramello al caffé

80 g di zucchero semolato
20 g di sciroppo di glucosio
7.5 g di zucchero semolato ( seconda quantità)
100 g di panna al 35% di grassi
12.5 di chicchi di caffé in grani
37.5 g di latte intero
12.5 g di burro

Frantumare grossolanamente i chicchi di caffè e versarli nel latte. Scaldare fino a 80°C e coprire con pellicola. Lasciare in infusione per 30 minuti, quindi filtrare e riportare il latte al peso originario. Mescolare il latte con la panna, la seconda quantità di zucchero semolato e riportare sempre a 80°C. Versare lo sciroppo di glucosio in una casseruola, farlo sciogliere e unire a cucchiai lo zucchero semolato ( 80 g) facendolo caramellare fino ad ottenere un color ambra chiaro. Con attenzione e non velocemente, decuocere con il liquido caldo mescolando sempre dopo ogni aggiunta. Far salire la temperatura a 110°C. Aggiungere il burro e proseguire la cottura fino a 115°C.Mixare bene con il mixer ad immersione e lasciar scendere di temperatura. 
Quando la temperatura raggiunge 28-30°C., inserire il caramello in una piccola poche. Colare fino a raggiungere 1/3 d'altezza dello stampo e far completamente stabilizzare almeno per un paio d'ore sempre tra 14-18 °C. 

Nota: Nella ricetta originale, tutto era bilanciato per un cioccolato al latte. Ho operato alcune modifiche in quanto ho usato un fondente al 74%. Come scritto, ho dovuto modificare la tipologia dello zucchero saccarosio in quanto non avevo ancora reperito il sorbitolo ( né avevo lecitina...). Questa ricetta è stata proprio una sperimentazione, ma direi che i bonbons hanno retto la prova empirica molto bene...


Ganache al caffé e cioccolato Millot

130 g di panna al 35% di grassi
12.5 g di caffé in grani
15 g di sciroppo di glucosio
15 g di destrosio
12.5 g di saccarosio
125 g di Millot al 74%
2.5 g di burro di cacao ( con questa grammatura totale, si può omettere)


Mettere in infusione la panna tiepida con i chicchi di caffé macinati grossolanamente in una ciotola coperta da pellicola per circa 30 minuti. Quindi, filtrare e riportare a 130 g con ulteriore panna. Aggiungere lo sciroppo di glucosio, il destrosio, lo zucchero semolato e riportare a circa 80 °C. Far fondere il cioccolato con il burro di cacao, versare il liquido caldo e realizzare una emulsione con l'ausilio di un mixer ad immersione. 
Colare la ganache nelle cavità degli stampi sullo strato di caramello solo quando raggiunge 27-28°C. Risistemare gli stampi in ambiente tra 14-18 °C e far cristallizzare.

Presentazione

Procedere a chiudere gli stampi con l'utilizzo di ulteriore cioccolato Millot previa precristallizzazione. Far ancora cristallizzare in condizioni stabili di temperatura e umidità; quindi, estrarre i bonbons e conservarli a temperatura controllata.



 Sono in pieno periodo di creme spalmabili, quelle che i Francesi chiamano pâtes à tartiner...la cui sola parola evoca cucchiaini affondati in creme intense e goduriose.

Dopo il tentativo di replicare la crema Lotus....tentativo direi ben riuscito a sentire i commenti degli assaggiatori...ho replicato dato che avevo tra le mani ottimi ingredienti di base.
Devo dire che l'idea di abbinarci dei piccoli bastoncini di buona frolla alle nocciole è stata una ottima idea...ho impastato la frolla con uno zucchero fatto un paio di settimane fa grattugiando dei limoni bio veramente freschi, appena colti.
Lo zucchero l'ho fatto asciugare in forno a bassa temperatura e per non più di 30 minuti..poi l'ho frullato per far mescolare bene tutte le scorze e ridurre la granulometria.
Adesso è nella mia dispensa in barattolo ermetico e non posso farvi sentire il profumo quando lo apro...Sublime.

Ah! con la frolla ho preparato dei bastoncini sottili e croccanti che si accompagnano  benissimo alla crema spalmabile per un break improvviso e impellente....

Alcune cose nella preparazione sono nuove. E ho osato.Ma è andata molto bene per cui eccomi a scriverne...


Pâte à tartiner noisette-fruit de la passion et.....petits batons de pate sablée aux noisettes










Per questo dolce ho utilizzato:

Cioccolato al latte Jivara 40%
Pralinato di nocciole e mandorle

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Per due barattoli da 250 g

Per la pâte à tartiner di base

315 g di pralinato di nocciole e mandorle
70 g di cioccolato Jivara al 40%
30 g di burro liquido chiarificato* 

* in assenza di burro  liquido chiarificato potete utilizzare burro chiarificato oppure, come ho fatto io, 30 g di olio di riso / oppure olio di vinaccioli

Fondete il cioccolato a 45°C. Mescolatelo con il pralinato e l'olio della ricetta. Mescolate bene e poi scaldate fino a 45°C.
La crema va precristallizzata in quanto contenente cioccolato per cui fate scendere la temperatura tra 24-26 °C.

A questa base va unita un'altra preparazione: 

Polvere di nocciole e frutto della passione

185 g di succo di frutto della passione
135 g di polvere di nocciole

Mescolate il succo del frutto della passione con la polvere di nocciole. Con l'aiuto di una spatola a gomito, stendete in strato sottile su carta da forno e infornate a 80°C per 2 ore. Oppure, lasciate in essiccatore a 40-50 °C per più ore.Una volta asciugati e resi croccante, estraete i fogli e frantumateli con un mixer riducendoli in polvere sottile. Sarebbe meglio anche setacciarli.
Pesate la polvere e utilizzatene 160 g  per 400 g di pâte à tartiner da ricetta base.
Una volta mescolato tutto, io suggerisco di mixare la crema con un cutter tipo Bimby per renderla ancora più sottile. Conservate in frigo a +4°C.


Pâte sablée alle nocciole

240 g di burro in pomata
90 g di zucchero al velo con scorze di limone
90 g di zucchero di canna
un pizzico di sale
60 g di polvere di nocciole
100 g di uova intere
120 g di farina  debole ( prima parte)
350 g di farina debole ( seconda parte)

+ una decina di grammi di Eclats d'or Valrhona

Impastate in planetaria con lo scudo tutti gli ingredienti della ricetta tranne la seconda parte di farina. Quindi, ottenuto un impasto omogeneo, completate con la seconda parte di farina ma lavorando molto brevemente.
Dividete la pasta in diversi pezzi più piccoli e stendete ognuno tra due fogli di carta da forno ad uno spessore di 7-8 mm.
Fate raffreddare e riposare in frigo per tutta la notte.
L'indomani, ritagliate dei bastoncini della lunghezza che preferite. Disponeteli su teglia rivestita di forosil , coprire con un secondo foglio sempre di forosil e stabilizzate in congelatore per mezz'ora.
Se volete, un pezzo di sablée la cospargete di éclats d'or prima di tagliare i bastoncini e con un mattarello fate in modo di affondare delicatemente gli éclats sulla pasta. Poi, continuate come sempre.
Infornate a 165 °C fino a completa doratura: ci vorranno circa 20 minuti.
Conservate i bastoncini in scatola ermetica.
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