Chiacchiere è un bel nome da dare ad un dolce.
Noi bambine, in paese, le chiamavamo frappe.
Con questo nome ce le aveva fatte conoscere la professoressa di Economia Domestica. La stessa che ci insegnò a fare la maionese a mano e poi l'insalata russa e poi il Calcestruzzo..un dolce-biscotto con tanto di quel burro e zucchero e cioccolato...
Insomma, da allora le frappe sono diventate il nostro dolce di carnevale.
Piacevano a mio padre, rendevano felice mia madre, entusiasmavano i fratelli piccoli specialmente per quell'aria di festa che saturava la nostra casa.
Come quando, da piccole, in paese si facevano i ravioli e per una volta riuscivo ad intenerire mia madre e non farmi andare a scuola...
C'è forse qualcosa di più meraviglioso di un giorno di assenza durante la settimana mentre tutta la vita restante ti gira intorno allo stesso modo di sempre?
E cosi, anche se il tempo è passato... molto, troppo in fretta....e tutto è cambiato e i visi non sono più gli stessi e tu non puoi più intenerire tua madre...può comunque succedere che tu riesca a prenderti un giorno di ferie e a versare farina, zucchero, uova e a prepararti la macchinetta per tirare la sfoglia.
Se chiudi gli occhi, il profumo delle frappe ti può indurre a pensare che il tempo non sia mai trascorso...
Chiacchiere o Lattughe
( da Non solo zucchero vol.2 di Iginio Massari)
500 g di farina 00
60 g di zucchero semolato
60 g di burro morbido
175 g di uova intere
4 g di sale
scorza di un limone
50 g di Marsala
Olio di semi di arachide oppure buon strutto per friggere
Setacciare la farina. Versarla all'interno di una ciotola e unire lo zucchero e il burro. Aggiungere il sale alle uova e sbatterle pochissimo con una frusta per amalgamare il tuorlo all'albume. Unire la scorza grattugiata del limone e il Marsala. Mescolare e impastare con il gancio se si possiede una planetaria. In alternativa, eseguire la lavorazione a mano impastando il necessario ad ottenere una pasta soda e liscia. Volendo, si fa riposare la pasta ben coperta con pellicola per evitare che la superficie possa asciugarsi. A questo punto, tirare la sfoglia con il mattarello oppure con la sfogliatrice per la pasta passando i pezzi di impasto progressivamente attraverso i rulli sempre meno distanziati. La sfoglia deve essere sottilissima, quasi una sorta di velo. Ritagliare dei rettangoli, dei rombi oppure altre forme desiderate e friggere le chiacchiere in olio caldo ma non troppo ( circa 175-180°C). La sfoglia è cosi sottile che basteranno pochi secondi per ottenere un bel colore dorato. Scolarle con un mestolo forato e farle scolare su una gratella. quindi, spolverizzarle delicatamente con dello zucchero al velo leggermente vanigliato.