Molto spesso succede che le persone piu' care mi chiedano di fare tripli salti mortali con avvitamento carpiato all'indietro. Tipo allestire un mini-buffet nello spazio di poche ore. Del genere che la sera sul tardi lo so per esattamente il giorno dopo. Nulla di travolgente se nel bel mezzo non ci fosse una mattina lunga-lunga di lavoro.
Pero', non facciamoci prendere dal panico e vediamo come possiamo fare.

Naturale che in casa deve esserci quasi tutto: farina, latte, panna, zucchero, lievito per torte salate, salumi, formaggi, spezie. Ma la mia mini-dispensa non mi molla mai in casi come questi. E poi, lasciamo per altre sere meno roventi tutte quelle belle preparazioni molto complicate che ci tentano dal profondo.
No, no. Cose semplici. Piccole. Veloci. Ma un po' d'effetto. Un po' particolari nel senso che dovete essere assolutamente certi che finora "loro" (i destinatari) non le abbiano mangiate mai. Cosi, l'effetto sorpresa è assicurato e contribuirà alla felicità della serata.

In genere, "loro" (i miei destinatari) sono di bocca buona e io parto sul sicuro.

Infine, e dettaglio non meno importante, occorre convincere il compagno della nostra vita a fare un salto per le cose proprio non quotidiane, stile "trovare delle ciliegie fresche assolutamente fuori stagione", ma se contemporaneamente gli promettete che l'indomani a cena avrà il suo piatto preferito il gioco è fatto ( in genere, quando io prometto la trippa, non ho impedimenti di nessun genere...) .

Se la cosa dovesse rivelarsi impossibile a farsi, ripiegate su cose piu' "normali". Al limite sostituite le ciliegie con altra frutta rossa, tanto un gambetto di cioccolato si puo' sempre inventare e magari viene pure meglio di quello vero...
Siamo intorno alle 7 della sera. Partiamo? Ovvio che si vada di frolla.

Cestini alle ciliegie
( da una ricetta di A.Ducasse)

Pasta frolla

500 g di farina
300 g di burro
200 g di zucchero semolato
2 uova
1 baccello di vaniglia

Impastare lil burro con lo zucchero. Aggiungere le uova, la vaniglia e impastare ancora ma velocemente.Setacciare la farina e aggiungerla all’impasto lavorando solo il tempo necessario per amalgamare il tutto. Far riposare per 30 minuti.
Stendere la pasta ad un’altezza di ½ cm e rivestire delle mini cartellette molto profonde.Coprire con carta forno ciascuna di esse oppure poggiare un pirottino di carta. Riempire con fagioli oppure pesetti di alluminio e infornare per circa 10 minuti. Togliere la carta.

Crema pasticciera alla panna

4 uova intere
100 g di zucchero
50 g di farina ( 40 g di amido di mais)
250 g di panna
250 g di latte intero

Far cuocere la crema. Deporre all’interno una ciliegia snocciolata munita di gambo e ricoprire con crema. Cuocere per circa 10-15 minuti a 160°C.
Quando la tartelette è fredda, velare la superficie con un po’ di gelatina neutra a freddo.


Claro che la frolla vi sarà avanzata. Fermi! Vi serve per il prossimo dolcino......Questo!Con la stessa frolla, ecco un'idea per gli amanti del cioccolato che sono sempre piu' numerosi.

Barchette di frolla con crema di cioccolato e panna
( da una ricetta di M.Santin)

Preparazione:

Rivestire con della frolla piccoli stampini ovali, prima imburrati ed infarinati. Coprire con carta forno, riempire con i fagioli e cuocere per 10 minuti a 180°C. Togliere dal forno, eliminare la carta ed i fagioli e riempirli con la crema al cioccolato.

Farcitura al cioccolato

200 g di cioccolato fondente al 55%
150 g di panna liquida fresca
50 g di latte
1 uovo

Far bollire la panna con il latte e versare il tutto sul cioccolato leggermente fuso. Mescolare bene con la frusta e aggiungere un uovo intero amalgamando bene il tutto.Versare la crema nel fondo di frolla ed infornare a 110°C per circa 5-10 minuti. La crema deve essere tremolante come quella di un budino perché, poi, freddandosi si rassoderà.

Due ore in tutto. Provare per credere. Se avete a vostra portata di mano yogurt alle ciliegie, alle albicocche, panna fresca, amarene sciroppate, un paio di albicocche residuate dall'ultimo Natale ( avete visto che ora vi servono?) e del crumble di mandorle che non puo' mancare nella vostra dispensa....il gioco è fatto. Un centinaio di bicchierini saranno pronti per essere serviti...Un po' di fantasia e...Fatto!

La ricetta è questa. Deponete un cucchiaino di crumble sul fondo del bicchierino, poi un cucchiaio di mousse alle ciliegie. Tutto in frigo e quindi un cucchiaino di sciroppo a velare e un'amarena invitante come decorazione.
Stessa ricetta per la mousse allo yogurt di albicocche.

Una generosa cucchiaiata di mousse. Passaggio in frigo (nel frattempo voi potrete sciogliere il cioccolato per l'altro dessert...) e quindi una semplice decorazione con le albicocche secche che dormono in dispensa dalle ultime feste. Mettetele in un po' d'acqua calda aromatizzata con del brandy. Quindi, scolatele, tritatele con il mixer e deponetene un cucchiaino sulla mousse. Certamente vi sarà avanzato del crumble. Ecco! Finitelo decorando un po' questi bicchierini. Ci sta benissimo una spolverata di zucchero al velo.
Enfin....le chocolat! Non si puo' non fare qualcosa con il cioccolato. E' sempre il dessert piu' atteso, fosse anche una semplicissima mousse come questa:

Non c'e' tempo, non c'e' tempo per una mousse aux trois chocolats...Pero' almeno lo strato al fondente...Ce la faccio, ce la faccio. come la decoro? Un po' di crumble, un po' di cioccolato spezzettato in briciole, un mezzo triangolino di cioccolato avanzato e ....zucchero al velo che fa sempre un po' di scena.
Il buffet dei dolci è pronto. I vassoi con la carta pizzo attendono di essere collocati in macchina all'interno di bianche scatole di polistirolo. Tutto è pronto. Una piccola auto rossa sfreccia nel buio della sera.
"Loro" sono li sulla porta ad aspettare. Appena mi vedono spengono le sigarette, si guardano tra loro come bimbi al momento di una inaspettata e deliziosa merenda.
Datemi un dolce e vi sollevero' il mondo.....

In un sabato mattina, magari pieno di sole

in , , , by I Dolci di Pinella, domenica, maggio 17, 2009
In mattine cosi, lucide per il sole e splendenti d'azzurro, è bello arrivare da un amico con un vassoio di piccoli dolci. Assemblati cosi, un po' di corsa, aprendo le ante della credenza e frugando in cerca di idee. Una mattina d'ozio, lenta e dolce da assaporare con la fretta lasciata in cantina.


Una volta tanto.....
Sono nati cosi , questi piccoli dolci del sabato.
Dei piccoli biscotti Breton con un velo di zucchero vanigliato. .... La ricetta la potete trovare facilmente quando parlo dei cremini....



Delle piccole semisfere di mousse al caramello-caffè, nate da un po' di Grenoble in avanzo... Questi li ho fatti con un rimasuglino di cremeux ,a nulla vieta di usare la mousse caramello-caffé. Ricordatevi di mettere una goccia di cioccolato tra il biscotto e la semisfera , altrimenti si corre il rischio di vederla pattinare su e giù per il vassoio.....


Ah! Dimenticavo....Vi dovesse avanzare abbastanza mousse, alcune cucchiaiate di tutto, imbastite dei piccoli bicchierini. congelateli e quando avrete degli ospiti inaspettati, tirateli fuori ....Non farete una brutta figura di certo.
Non ci credete?



Piccolissimi savarin di mousse al cioccolato e arancia....


Attenzione, attenzione!

Ricetta nuova estratta da "Le chocolat de C.Felder " ...uno schianto di pasticciere .....Ricette tutte perfette, affidabili, da "noncorroilrischiodisbagliare"!

Eccola per voi:

Mousse chocolat-orange
Ingr:

60 gr di succo d'arancia
40 gr di zucchero
2 arance
100 gr di cioccolato al 70%
170 gr di cioccolato al latte
400 gr di panna fresca
1 tuorlo
85 gr di burro
1 cucchiaio di Grand Marnier


Fare uno sciroppo con lo zucchero ed il succo d'arancia e la scorza grattugiata delle due arance. Far fondere i due tipi di cioccolato, incorporare 200 gr di panna liquida e mescolare bene. Montare la restante panna. versare lo sciroppo sulla crema di cioccolato. Incorporare il tuorlo, il burro reso cremoso (in pomata) ed il Grand Marnier. ultimare aggiungendo la panna montata. Versare la crema all'interno di piccoli stampi da savarin in silicone e congelare.
Al momento dell'uso, prendere dei frollini e adagiarvi il savarin. decorare con un po' di fantasia. In questo caso, ho usato dei pezzetti di cialde al cioccolato che si trovano facilmente nei supermercati.





I miei consigli


  • Raramente, utilizzo nei dolci i tuorli crudi. In questo caso, non ho potuto fare altrimenti perchè con lo zucchero ho fatto lo sciroppo. Un'alternativa potrebbe essere quella di rimescolare il tuorlo con una frusta e quando lo sciroppo raggiunge circa 85°C versarlo sul tuorlo. Ma lo devo sperimentare......

  • Ho fatto questa mousse per un buffet, servendola all'interno di bicchierini....Quindi, le dosi sono eccessive per i soli savarin. Dimezzatele pure.....

Non poteva mancare qualcosa con panna e vaniglia da far sposare con delle deliziose amarene....



Questa preparazione è diventata tra le mie preferite...Ricordate la chantilly di panna cotta? Aggiungete della vaniglia e.....Un po' di amarene in sciroppo....Direi che si tratta di un buon matrimonio, non credete?
Insomma, si sono fatti compagnia tutti stretti vicini su un vassoio dorato .....ad una bimba dalla pelle di luna e gli occhi d'incanto sono piaciuti tanto i frollini Breton.

Bimba, lo ricordero' io alla tua mamma..........

Ci sono dettagli che mi entrano dentro.
Nella testa e nel cuore. Non necessariamente in quest'ordine.

E' bastato vedere e rivedere un video che World Pastry Stars ha pubblicato di recente sulla preparazione di una Foret Noire in monoporzione eseguita da William Curley per scatenarmi un impeto irrefrenabile.

Quello di rifarla. Cioè, cercare di rifarla, sarebbe meglio dire.
Ho costruito le preparazioni un po' alla volta.

All'inizio ho recuperato una ricetta di crème brulée. Poi, e' stata la volta di un biscotto al cacao. Per la mousse sabayon è stato facile...
Ma la glassa...la glassa.....
Mi danno sempre cosi tanto di quel filo da torcere, le glasse.

Il dolce di William Curley è certamente notevole. E glassato alla perfezione..
Ecco. Il dettaglio della glassa brillante mi ha colpito come un fulmine. 
Ne ho fatte tante glasse brillanti. E ,tranne poche volte, devo dire che il risultato non era poi cosi male.

Ma...diciamo che non raggiungevo mai il livello di soddisfazione che mi costruivo , che cercavo di ottenere.


Solo che stavolta....certamente complice il caso.....l'arrivo della confezione di Absolu Cristal Valrhona....una rivista aperta per leggere e informarmi...inciampo sopra la ricetta con cui Francesco Boccia ha glassato il dolce al cioccolato in occasione della Coppa del Mondo di Pasticceria del 2013.

Si, stavolta sono proprio contenta. Il dessert era quello che volevo fare...la glassa è esattamente quella che desideravo realizzare....i bagliori di luce dati dalla polvere d'oro erano quelli che volevo mi colpissero gli occhi.....e ...
Si. C'era gran soddisfazione a tavola, ieri.


Foret Noire( da una preparazione di William Curley et al.....)


Per 12 monoporzioni da 7 cm e un entremet da 14 cm di diametro

Per la mousse sabayon au chocolat
( da una ricetta di Nicolas Cloiseau)

120 g di  zucchero semolato
21 g d'acqua
178 g  di tuorli
500 g di panna fresca al 35% di grassi
328 g di cioccolato Guanaja (70%)


Bagnare lo zucchero semolato con l'acqua e cuocere fino a 118°C. Nel frattempo, rompere i tuorli e versarli nella ciotola della planetaria. Versare lo sciroppo a filo e montare fino ad ottenere un composto spumoso e soffice. Far fondere il cioccolato fondente. Aggiungerlo, poco per volta, alla pate à bombe mescolando con attenzione ma con decisione, dall'alto verso il basso. Semimontare la panna. Sacrificarne una cucchiaiata e aggiungerla alla crema per renderla più fluida. Ultimare la lavorazione con la restante panna.


Per la créme brulée au kirsch
( liberamente interpretata da una ricetta di Nicolas Cloiseau)


250 g di panna fresca al 35% di grassi
60 g di latte intero
60 g di tuorli d'uovo
57 g di zucchero semolato
3 cucchiai di kirsch

Riscaldare la panna ed il latte fino a 50°C. Rompere i tuorli con una frusta, aggiungere lo zucchero, mescolare. Versare il liquido tiepido sui tuorli e amalgamare. Ultimare la preparazione con il kirsch. Versare la crema all'interno di stampi in silicone a semisfera di 4 cm di diametro. Preparare un bagno-maria che vada in forno. Poggiare lo stampo e infornare a 90°C per circa 1 ora e 15 minuti. Far raffreddare e congelare in abbattitore/freezer. 


Per il biscotto al cacao
( liberamente estratta da una ricetta di Mathieu Blandin)

Metà dose di quella indicata. Riporto le dosi come esattamente riportate dalla fonte.

245 g di zucchero semolato
281.25 di tuorli
141 g di farina debole
37.5 g di cacao amaro
85 g di burro chiarificato
12.5 g di cioccolato al 90%
85 g di zucchero
281.25 g di albumi


Montare  i 245 g di zucchero con i tuorli. Se possibile, riscaldare a bagno-maria fino a 40°C e poi montare. Setacciare la farina con il cacao. Fondere il burro con il cioccolato. Montare gli 85 g di zucchero restante con gli albumi fino ad ottenere una montata sostenuta. Versare una cucchiaiata di tuorli montati sul burro e cioccolato mescolando bene per ottenere un composto omogeneo. Versare un po' di polveri sulla montata di tuorli, quindi il composto di burro e mescolar dall'alto verso il basso. Completare con le polveri restanti e infine gli albumi montati. Stendere il composto su una teglia ad un'altezza di 1/2 cm e infornare a 160°C fino a completa cottura. 

Per lo sciroppo al kirsch

100 g di zucchero semolato
100 g di acqua
kirsch qb

Scaldare lo zucchero bagnato con l'acqua fino al primo bollore. Spegnere e far raffreddare. Unire il kirsch nella quantità preferita. 

Amarene sciroppate

Tritare in piccoli pezzi delle amarene sciroppate e scolate dal liquido di conservazione. Tenere da parte.



Per la glassa al cacao
( da una preparazione di Francesco Boccia)

Metà dose di quella indicata. Riporto le dosi come esattamente riportate dalla fonte.

50 g d'acqua
376 g di zucchero semolato
416 g di panna al 35% di grassi
32 g di gelatina 150 Bloom*
160 g d'acqua*
135 g di cacao amaro Valrhona
500 g di Absolu Cristal Valrhona
un pizzico di colorante rosso
un pizzico di polvere oro

* 25.6 g di gelatina 200 Bloom + 128 g d'acqua

Scaldare la gelatina Absolu Cristal con i 50 g d'acqua e portare fino al bollore. Aggiungere la panna e riportare al bollore. In ebollizione, versare lo zucchero, il cacao ben setacciato e mescolare benissimo. Infine, la gelatina idratata con 5 volte il suo peso in acqua; per esempio, 128 g come indicato se si ha a disposizione la gelatina da 200 Bloom. Aggiungere i coloranti. Mixare per 2 minuti. Filtrare, mettere sotto vuoto  e conservare in frigo per almeno 24 h. Estrarre la glassa dal frigo, prelevarne la parte che interessa e scaldarla fino alla T di 35°C. Setacciarla ancora e tenere da parte.


Preparazione

Inserire una cucchiaiata di mousse sabayon all'interno di uno stampo a semisfera di 7 cm di diametro. Cercare di spalmare la mousse verso le pareti in modo da non creare dei vuoti. Inserire una semisfera congelata di crème brulée con la convessità verso il fondo dello stampo. Poggiare un disco di biscotto opportunamente bagnato di sciroppo al kirsch. Coprire il disco con le amarene tritate. Infine, rivestire completamente con la mousse sabayon livellando bene. Adagiare un secondo disco di biscotto bagnato. Congelare immediatamente.
Sistemare la semisfera su una griglia. Colare velocemente la glassa. Scuotere con attenzione per far cadere l'eccedenza. Riporre il dolce in frigo. Procedere, infine, alla decorazione prescelta. In questo caso, sono stati necessari piccoli frammenti di cioccolato fondente temperato, un frammento di carta oro alimentare e una esilissima spolveratina di polvere oro. 


Stampa la ricetta

Un dolce che parla di me

in , , , , by I Dolci di Pinella, giovedì, dicembre 31, 2009
Pensavo in questi giorni all'anno che sta per chiudersi. Anche se rifuggo dai bilanci di fine anno, credo sia quasi inevitabile che qualche considerazione cerchi di uscire dal silenzio dei pensieri. I ricordi emergono impetuosamente. I giorni trascorsi, prima che sbiadiscano, che vengano inghiottiti dal tempo nuovo che avanza, si allineano, pur un po' disordinatamente e diventa non difficilissimo vederli , scrutarli uno per uno.
Non difficilissimo….O quasi.
Pensavo anche ai miei dolci. A quelli che sono riuscita a far respirare durante tutti questi giorni. Alcuni li ho amati moltissimo. Altri, meno. Pur con dispiacere.
Qualcuno mi ha conquistata. Uno mi ha travolta.
I macarons.Si, i macarons hanno occupato molto del mio tempo, quest’anno. Mi hanno tenuta inchiodata sui libri a studiare, verificare, confrontare. Mi hanno costretta alla precisione più accurata. A sopportare i fallimenti, specialmente quelli arrivati dopo ore di intensa lavorazione. E ogni volta a ricominciare.
Dall’inizio. Senza demordere. Con pazienza.Sempre con immutata passione. Sono stati i dolci che mi hanno rivista seduta sul pavimento, le gambe incrociate, gli occhi fissi sul forno. Sono quelli che mi hanno regalato l’entusiasmo, la gioia infantile della meraviglia.
Sono loro, i miei dolci del cuore.

 Perchè, di essere bimbi, in fondo, è meglio non smettere mai.


macaronmoussemoscatoblog
macaronpassioneblog

Gli ultimi nati. Sempre loro esteriormente ma con un’anima differente. Una mousse di moscato dolce regalo di Giuliana, la magica amica di Coquinaria, e una ganache montata ai frutti della passione nata dalla soave gentilezza di Mercotte.
La mia ricetta preferita? Ma quella di Maurizio Santin, senza alcun dubbio. Si, cosi simile a quella di Felder, a quella di Mercotte  ma…con 30 magici grammi di zucchero in piu’ che mi hanno regalato la gioia di alzarmi dal pavimento ancora incredula al vederli cosi gonfi. E, sopratutto, cosi finalmente morbidi …come li volevo esattissimamente……
Certo che senza di loro non sarebbero poi cosi magici. Le ganaches, intendo. Che sia una semplice marmellata oppure un ciuffo di crema alle nocciole poco importa. Certo che queste mi hanno fatto volare molti centimetri sopra la terra…..

Ganache al cioccolato
(di C.Felder)


200 g di panna calda
1 cucchiaio di zucchero
250 g di cioccolato fondente al 60%
40 g di burro


Mettere lo zucchero nella panna e portare ad ebollizione. Far fondere il cioccolato e aggiungere la panna lavorando con una spatola in gomma con movimenti circolari. Aggiungere il burro a piccoli pezzi. Far freddare e montare con le fruste.
Questa ganache puo’ essere profumata con. Peperoncino, cannella, vaniglia, cardamomo, rum, Cointreau ecc

Lemon Curd di Rossanina

Per n.2 barattoli da 250 gr
g. 100 burro
g. 225 di zucchero semolato
3 uova più un tuorlo
scorza grattugiata e succo di tre limoni


Sciogliere il burro a bagnomaria. Aggiungere lo zucchero semolato , le uova, e il succo e la scorza di limone rimescolando bene per amalgamare tutti gli ingredienti. Far cuocere lentamente mescolando con una frusta fino a quando la crema si addenserà e velerà il cucchiaio come per la crema inglese. Versare in vasetti sterilizzati e lasciate freddare. Conservate in frigo per un massimo di 15 giorni.


Ganache al limone e basilico
(di C.Felder)

140 g d’uova
135 g di zucchero semolato
130 g di succo di limone
½ foglio di colla di pesce in fogli da 2 g
10 foglie di basilico di medie dimensioni
175 g di burro
30 g di farina di mandorle


Far idratare la gelatina in acqua fredda. Mettere le uova in una ciotola e aggiungere lo zucchero. Rimescolare con una frusta ed incorporare il succo dei limoni, prima filtrato. Far scaldare la crema su fuoco medio sempre rimescolando e aggiungere le foglie di basilico stracciate con le mani. Far cuocere finchè la crema diventa spessa. Quindi, aggiungere la gelatina e passare tutto al setaccio. Versare la crema sulla ciotola contente il burro a pezzetti e rimescolare bene il tutto aiutandosi con un mixer ad immersione per circa 1 minuto. Incorporare la farina di mandorle e porre la crema in frigo per almeno due ore.

Ganache montata
( di Mercotte)

50 g di panna fresca
8 g di miele d'acacia oppure zucchero invertito
110 g di cioccolato bianco
125 di panna fresca fredda
Aromi: a piacere. Purea di frutta, paste insaporaitrici, caffè, caramello ecc ecc


Il giorno prima far bollire i 50 g di panna con il miele. Sciogliere il cioccolato bianco e versarci sopra la panna calda in 3 riprese facendo un'emulsione ben liscia e morbida. Profumare a scelta. In questo caso io ho usato 1 cucchiaio di un'ottima pasta zabaione già pronta e acquistata in un negozio all'ingrosso. Versare in una sola volta la panna fredda, rimescolare e riporre in frigo per un giorno intero. Al momento dell'uso montare con le fruste.

Ganache al cioccolato bianco ( Ganache Ringo-Ross)
(da una ricetta di P. Hermé)


150 g di burro morbido a pomata
160 g di cioccolato al 70%**
oppure 180 g di cioccolato al latte
oppure 200 g di cioccolato bianco
110 g di latte intero

Questa ganache puo’ essere profumata a piacere con: rum, Cointreau, cannella, caffè, cardamomo ecc ecc
Dovendo lavorare anche con il cioccolato bianco, ho deciso di di utilizzarne 200 g per raggiungere la consistenza del fondente. Far bollire il latte e sciogliere il cioccolato in due recipienti differenti. Versare il latte caldo ma non bollente (l'ho fatto un po' stemperare...) sul cioccolato rimestando dal centro lentamente.Come a fare dei cerchi concentrici. Poi una volta che la temperatura si è stabilizzata intorno ai 50°C occorre aggiungere a piccoli fiocchi il burro a pomata e rimescolare dolcemente.
Per la ganache alla vaniglia: profumare il latte con l’interno di mezza bacca di vaniglia.
Per la ganache alle amarene: aggiungere alla ganache un po' dello sciroppo delle amarene unito a piccoli pezzetti di alcuni frutti
" Créer un dessert, c'est un peu comme un acte d'amour, il faut laisser vagabonder son imagination, ouvrir son coeur et etre à l'écoute de ses sens. Une création réussie est la concrétisation basée sur un souvenir d'enfance, une èmotion, une oder, une couleur, une forme"

Da L' Encyclopédie du chocolat




Poche parole come queste ed, in particolare, l'espressione il faut vagabonder riescono a definire esattamente, come fa una  cornice con un quadro, la sensazione che invade all'idea di fare un dolce. E' proprio vero che non si possono mettere dei lacci all'immaginazione o pensare di dar vita ad un qualcosa che non sia legato ad una libertà dell'anima.

I dolci nascono cosi, da soli. Vengono fuori con meccanismi oscuri e misteriosi per un improvviso battito di ciglia.  Non occorre far altro che allungare le mani e prenderli.
Senza fretta.
Che, tanto, una volta apparsi non scompaiono più come  folate di nebbia al mattino.
E dopo, dopo la felicità del  guardarlo, osservarlo e quindi  dell'assaggiarlo, il dolce rimane lì per molto tempo.
Quasi per sempre, direi. Specie se associato a ricordi da rispolverare piano nelle sere d'inverno.

Foret- Noire
( da un dessert di Frédéric Cassel)



Per il biscuit au chocolat

8 uova ( 4 intere e 4 separate in tuorli ed albumi)
150 g di zucchero semolato
60 g di zucchero di canna
50 g di farina
40 g di cacao amaro

Setacciare per almeno 2 volte la farina con il cacao. Montare le uova intere ed i tuorli in una ciotola con lo zucchero semolato fino ad ottenere un composto soffice e chiaro. Gli albumi devono essere montati a parte con lo zucchero di canna. Mescolare con grande attenzione i due composti, preferibilmente versando la montata di tuorli nella montata di albumi e rimescolando dall'alto verso il basso. Con gli stessi movimenti, aggiungere le polveri.
Versare l'impasto su teglie rivestite di carta forno ad un'altezza di circa 1 cm ed infornare alla temperatura di 180°C per circa 8-9 minuti.

Con una fascia da 24 cm di diametro ritagliare tre dischi e metterli da parte.

Per la crema leggera

400 g di panna fresca
30 g di zucchero semolato
1 bacca di vaniglia morbida e profumata
4 g di gelatina in fogli da 2 g

Far idratare la gelatina in acqua ghiacciata. Tagliare in due la bacca di vaniglia ed estrarre la polpa che si aggiungerà alla panna fresca, resa dolce dallo zucchero semolato. Togliere un paio di cucchiai di panna e scaldarla in modo da far sciogliere i fogli di gelatina, precedentemente strizzati e tamponati. Montare la restante panna e quando diventa simile ad una mousse, versare a filo la gelatina continuando la lavorazione con attenzione in modo da lasciare la panna moussosa e non troppo ferma.

Per la bagna

1 confezione di amarene sciroppate (sgocciolate, circa 300 g )
lo sciroppo di conservazione
mezzo bicchiere di liquore Sangue Morlacco Luxardo
in alternativa, dell'ottimo Kirsch

Estrarre le amarene dallo sciroppo e tenerle da parte. Aggiungere il liquore allo sciroppo nella quantità ottimale secondo il proprio gusto.

Composizione del dolce

Sistemare una fascia da 24 cm di diametro su un vassoio adatto ad andare in freezer. Disponete all'interno una striscia di acetato in modo da avere i bordi del dessert perfettamente lisci. Inserire il primo disco di biscuit e , con un pennello, velare la superficie con la bagna. Versare  la crema leggera in una sac à poche con beccuccio liscio e stendere sul biscotto in cerchi omogenei e concentrici. Allineare le amarene sulla crema in modo regolare. Ricoprire con un altro disco di biscuit e ripete l'operazione concludendo la lavorazione con l'ultimo disco. Bagnare con lo sciroppo, stendere un velo di crema leggera e riporre in freezer per un'intera notte o, comunque, fino al consolidamento del dolce.

Ganache al cioccolato

270 g di cioccolato fondente al 60%
300 g di panna fresca

Far fondere il cioccolato. Riscaldare fin quasi al bollore la panna e versarla, in tre volte, sul cioccolato. Fare l'emulsione rimescolando dal centro in piccoli cerchi fino ad ottenere una crema liscia, elastica e brillante. Far freddare. 

Decorazione del dolce



Estrarre il dolce dal freezer. Sistemarlo sopra una ciotola capovolta alla cui base si è provveduto di sistemare un foglio di carta forno in modo da raccogliere l'eccedenza della glassa. Far scendere la ganache tutta insieme al centro del dolce e, velocemente, con una spatola distribuirla sul dolce in modo che le pareti ne siano rivestite in modo uniforme. Raccogliere la ganache rimasta e conservarla. Lasciare che la glassa si indurisca poi, con delicatezza, trasferire il dolce su un piatto da portata adatto ad essere conservato in frigo.

Decorare con tuiles di cioccolato fondente e poche amarene ben sgocciolate dallo sciroppo.
Al momento del servizio, scaldare la lama di un coltello e tagliare il dessert.


.....e dopo settimane di lievitati dolci e salati.....eccomi a riprendere il mio filo quotidiano.

La cara e brava Lorenza Dalla Pozza ha organizzato un corso in Puglia con il MOF Guillaume Mabilleau. il prossimo marzo. Per me sara' molto ma molto difficile esserci ma non stento ad immaginare che quei 5 giorni trascorsi a vedere Mabilleau lavorare saranno un vero tesoro da custodire per chi potrà e vorrà esserci.

A me sono bastate due ore lo scorso novembre , in città.
Grazie ad un regalo di Lorenza e Gianluca Aresu ho potuto star li per 120 minuti e in quel piccolo lasso di tempo ho avuto modo di verificare quante magie sia in grado di creare.

Di una di queste, sto oggi a scrivere.

Per la prima volta ho avuto modo di assistere dal vivo a questa tecnica che mi ha conquistato. Si tratta di fare un anello di pate sablée da inserire all'interno di un cerchio microforato e inserire all'interno dello chou cosi cotto una base dolce...una mousse...una ganache montata...un cremoso...e in associazione un confit pi'.....quello che detta la fantasia e la conoscenza degli ingredienti e delle basi della Pasticceria.

Tarte  Chouquette ...
( da una idea e ricetta di Guillaume Mabilleau)










Per pate sucrée
( da una ricetta di Cédric Grolet)

150 g di burro
95 g di zucchero al velo
30 g di farina di mandorle
58 g di uova
250 g di farina 00 debole
un pizzico di sale
1/2 bacca di vaniglia


* questa dose è naturalmente eccessiva ma consiglio di congelare in panetti l'eccedenza.


Versare il burro morbido, lo zucchero, la farina di mandorle, il sale e la vaniglia in una ciotola da planetaria. Mescolare usando lo scudo. Aggiungere le uova leggermente sbattute e poi la farina ben setacciata. Fare un rettangolo alto 1 cm da far raffreddare in frigo. L'indomani, stendere la pate sucrée ad un'altezza di 2 mm. Far raffreddare ancora. Ritagliare i fondi degli stampi da tartes e i bordi . Ungere di burro gli stampi microforati. Far aderire il bordo. Adagiare i fondi sul silpat. Ritagliare l'eccedenza dei bordi con un coltellino affilato.
Conservare in frogorifero per due ore. Quindi, infornare i fondi circolari a 165°C per 15 minuti. Gli anelli andranno in forno al momento della farcitura con la pate à choux.


Confit di amarene

150 g di purea di amarene
100 g di pezzetti di amarene
40 g di zucchero invertito
80 g di zucchero semolato
5 g di pectina NH

Mescolare lo zucchero semolato con la pectina NH. Versare in una casseruola la polpa e i pezzetti di frutta. Aggiungere lo zucchero invertito e scaldare a circa 60°C. Aggiungere a pioggia lo zucchero mescolato alla pectina. Far prendere il bollore e continuare la cottura per 3 minuti. Versare in ciotola e far raffreddare.


Ganache montata alla vaniglia e fave di Tonka

115 g di panna al 35% di grassi
una bacca di vaniglia
una spolverata di fave di Tonka grattate
2.5 g di gelatina 160-180 Bloom
12.5 di acqua d'idratazione
115 g di cioccolato bianco Ivoire Valrhona
250 g di panna fredda al 35% di grassi

Scaldare la prima parte di panna con la vaniglia e le fave di Tonka. Versare sul cioccolato fuso a 45 °C , aggiungere la gelatina idratata e mixare con un minipimer ad immersione. Aggiungere la seconda parte di panna fredda. Mixare ancora. Coprire con pellicola a contatto e far maturare in frigo per 12 ore.


Per la pate a' choux "Chouquettes"

75 g di latte
75 g d'acqua
6 g di sale
4 g di zucchero semolato
75 g di burro
100 g di farina con W 280-300
175 g di uova intere

Scaldare i liquidi con il sale, lo zucchero ed il burro. Al primo bollore , aggiungere la farina e farlo asciugare in casseruola. Toglierlo e metterlo in planetaria con lo scudo. Far girare per eliminare il calore in eccesso.  Versare le uova con attenzione e controllare con cura lo stato della pasta. Con sac a' poche e beccuccio liscio dressare una noce di impasto al centro del cerchio microforato arrivando a circa 1.5 cm d'altezza. Distribuire dello zucchero in granella e infornare a bassa ventilazione ( meglio statico) a circa 175°C fino a completa cottura. 
Far raffreddare.


Preparazione

Montare la ganache montata a morbida mousse. Amalgamare con un cucchiaio il confit.
Capovolgere le chouquettes. Incidere leggermente il centro dello choux nella sua base e farcire con la gaache montata e successivamente con il confit. Velare di zucchero a velo e servire.
E se avanza un po' di crema e un cucchiaio di confit? nessun problema. Facciamoci due bicchierini.....

E............facciamo un vademecum di attrezzature necessarie in cucina?


Alcune amiche mi hanno chiesto di elencare alcune attrezzature necessarie per far si che la nostra cucina sia quasi in grado di reggere un normale di Pasticceria. Il numero di cose è cosi lungo che ci vorrebbe un post apposito ma.....io ci provo! Almeno, io elenco le cose che negli anni ho scelto di avere in casa....ma ripeto! ci sono voluti anni ed anni!


Attrezzature per cominciare....

1. Planetaria ( Kenwood o Kitchen Aid)
2. Una impastatrice a spirale e tuffante per i grandi e medi lievitati/pane
3. Una cella di lievitazione home made
4. Un abbattitore
5. Un frullino a mano
6. Un mixer ad immersione (Bamix /Dynamics)
6. Marise
7. Tarocchi tondi e a base piatta
8. Mattarelli di varia forma e materiale
9. Spatole a gomito di varia dimensione
10. Bimby o mixer di potenza simile
11. Microplanes di varia forma
12. Rifrattometro
13. Bilace (  0.1 g di limite di determinazione)
14. Cucchiaio dosatore da pesata
15. Ciotole di varia forma e materiale
16. Fornetto a microonde
17. Buon forno domestico
18. Termometri a sonda, infrarossi ecc 
19. Teglie microforate e normali
20. Silpat microforati
21. Beccucci di ogni tipo
22. Sac à poches usa e getta








Sinfonia di Foret Noire

in , by I Dolci di Pinella, martedì, gennaio 24, 2017

La fantasia è quella cosa che fai alcune basi per un dolce e ti scappano via dalla memoria fili interminabili di modi di vederlo....

Mi scrivono spesso per chiedermi  le quantità esatte delle basi da utilizzare per fare quel dolce...
Credetemi.
Non lo so. Mi succede sempre di fare piu' quantità del previsto.

Ma per un semplice motivo.

Quando ho decido le basi e la forma da dare....aumento sempre le quantità. Velocemente rifaccio i calcoli...aumento almeno di un quarto...a volte della metà...spesso raddoppio....perchè penso che lo stesso dolce potrebbe avere una diversa interpretazione...una differente composizione degli strati...una diversa decorazione.

Per cui, alla fine....invece di pesare tutte le basi usate per quel dolce...non ho piu' tempo....
Eh, si.

La professionalità con me sta a zero...ma a volte bisogna anche accettarsi per cio' che si è e perdonarsi per cio' che non si riesce a fare.

Essere teneri con se stessi, infine, e si! impegnarsi sempre al meglio, sia chiaro! ma anche guardarsi dentro con serenità e comprendere cio' che si desidera veramente e non indossare un modello di altri, non infilarsi un vestito che non è nostro, che non entrerà mai nè infilandolo dalla testa nè facendolo passare dai piedi.

Tutto questo per dire che....mi impegnero' a calcolare tutto esattamente ma ho paura di non riuscire a garantirlo...
E quando sta per assalirmi il fastidio di non averlo fatto, penso che ...fossi stata professionale, questo dolce non sarebbe mai nato.

E mi assolvo....






Sinfonia di Foret Noire








Tutte le basi che ho utilizzato per questo dessert sono le stesse di questo dolce.
 E' diverso lo stampo usato. In questo caso si tratta del Symphony, uno dei nuovi kit di Silikomart.

Il disco centrale è stato fatto con la mousse leggera al cioccolato bianco con un inserto di confit di amarena e un disco di cremoso al cioccolato fondente. Ancora, un disco di biscotto e a finire il disco di frolla.
La parte superiore è stata costruita con il cremoso al cioccolato fondente con un inserto di confit di amarene.


Le due parti sono state congelate e poi spruzzate con degli spray bellissimi di Pavoni che ho acquistato online da Peroni
Seguite fedelmente le indicazioni riportate nell'etichetta e vi ritroverete un effetto velluto mai visto fino ad ora nell'uso di questa tipologia di prodotti.

Le due parti vanno poggiate una sull'altra e poi decorate.

La decorazione è semplice.
Si prende una tavoletta di cioccolato fondente, si scioglie al micro-onde senza che la T superi i 32°C e poi si stende su un foglio di acetato morbido. Con un coltellino affilato ( meglio un bisturino) si incide la superficie creando dei triangoli appuntiti. Si copre il tutto con un secondo foglio di acetato e il tutto si arrotola ben stretto su un mattarello di circa 3-4 cm di diametro. Potete usare anche il cilindro di cartone che residua dalle confezioni di carta da forno....
il tutto a bassa temperatura per un paio d'ore e poi si decora come si preferisce.


Stampa la ricetta
COPYRIGHT © I Dolci di Pinella · THEME BY WATDESIGNEXPRESS