Eccomi a parlare di uno dei dolci che pensavo di fare da tanto tempo e ogni volta restava lì in attesa...
Poi, sono andata ad un suo corso a Bologna da La Cucina di Babette della mia amica Silvia " Babette" Bassi e mi è sembrato un segno che ritrovassi questo dolce in programma. Ho seguito con attenzione tutta la preparazione...inclusa la preparazione della gelatina d'ananas che puo' riservare sorprese se non si sta attenti ad inattivare gli enzimi che ne impediscono la corretta gelificazione.....e quindi niente mi poteva impedire di riprovarci.
Nel frattempo mi era arrivata la purea di ananas e anche uno stranissimo stampo in silicone che mi faceva venire qualche idea in testa su come utilizzarlo.
Il dolce è buonissimo. Fresco. Accattivante. Cremoso. Croccante il giusto e con un buon biscotto e solo per esaltare il gusto fruttato ho pensato di bagnare con sciroppo d'ananas.
Alla fine, lo stampo e' stato proprio adatto. In modo da esaltare il giallo della frutta e il bianco della crema. Una spruzzata di scorza di lime aggiunge una nota quasi tropicale e il profumo è inebriante.
Il dolce è andato via in un amen. In un amen e battito di ciglia anche le monoporzioni per utilizzare cio' che restava dalle basi preparate...( mai perdere un grammo di cibo...) e devo dire che questa forma a goccia non poteva che venire da un'idea del super Christophe Michalak che a Parigi fa delle stupende monoporzioni con questa forma.
A voi scegliere come. Stampo, forma, decorazione. Ma questo dolce ha da essere replicato perchè i dolci buonissimi non possono essere ripresentati ancora e ancora e ancora.....
Pina Colada
( da una creazione di Maurizio Santin)
Basi di pasticceria
Gelatina di ananas
500 g di purea di ananas
50 g di zucchero semolato
9 g di gelatina + 45 g d'acqua
Occorre far bollire per alcuni minuti tutta la purea di ananas allo scopo di inattivare gli enzimi che andrebbero ad impedire altrimenti la gelificazione. In assenza di purea di ananas pronta, si puo' frullare l'ananas in scatola ma ricalibrando gli zuccheri della ricetta.
Far bollire la purea con lo zucchero. Sciogliervi la gelatina idratata con l'acqua indicata e versare nello stampo prescelto in strato da 5 mm. Refrigerare a +4°C e poi conservare in freezer.
Biscotto morbido al cocco
150 g di burro
250 g di zucchero semolato
180 g di uova intere
160 g di farina debole 00
7 g di lievito chimico
75 g di amido di mais
120 g di farina di cocco
100 g di yogurt greco
scorza di lime
Rendere il burro morbido quasi a pomata e montarlo in planetaria con lo zucchero fino ad avere un composto soffice. Uno alla volta, aggiungere le uova e verificare che il precedente sia stato inserito perfettamente. aggiungere lo yogurt. Setacciare la farina 00, l'amido ed il lievito e incorporarle alla montata preparata usando la spatola. In ultimo, la farina di cocco e la scorza di lime.Stendere il composto a 1/2 cm di altezza su placca foderata e infornare a 180°C per alcuni minuti; poi abbassare a 160°C e cuocere fino a doratura.
Raffreddare subito il biscotto. Coprire con pellicola e tenere da parte.
Crema inglese per bavaresi
350 g di panna al 35% di grassi
150 g di latte
110 g di tuorli
65 g di zucchero semolato
* in questa ricetta ho sostituito 75 g di latte con 75 g di succo di yuzu ma in mancanza di yuzu potete usare 75 g di succo composta da lime, mandarino, limone; oppure, semplicemente seguite la ricetta originale
Scaldare la panna con il latte. Rompere i tuorli, aggiungere lo zucchero, mescolare senza montare e unire il liquido caldo. Se usate il succo di frutta, unirlo da freddo dopo l'unione dei liquidi ai tuorli. Fare la crema inglese sino a 82°C.
Nel frattempo, preparare la:
Bavarese al cioccolato bianco
350 g di crema inglese
210 g di cioccolato bianco
7 g di gelatina 160 Bloom + 35 g d'acqua di idratazione
450 g di panna montata lucida
scorza di 2 lime
Ancora calda, unire alla crema inglese la gelatina in precedenza idratata con l'acqua indicata. Versare il tutto sul cioccolato ridotto in scaglie, attendere due minuti, quindi mixare benissimo con un mixer ad immersione. Verificare la temperatura (circa 30°C) e aggiungere la panna. Profumare con la scorza del lime.
Sciroppo di rum e ananas
Prepare uno sciroppo con pari peso di acqua e zucchero. Aggiungere il rum a gusto e la purea di ananas q.b.
Preparazione del dolce
La Pina colada puo' essere montata in qualsiasi stampo. Con questo della foto , è sufficiente versare la bavarese all'interno fino a circa 1/3 dello stampo, far raffreddare pochi minuti e inserire la gelatina che sarà stata coppata circolare e bucata al centro in modo da inserirla all'interno . Versare un secondo strato di bavarese dello stesso peso del primo e raffreddare ancora. Adagiare sulla bavarese un disco di biscotto inumidito con lo sciroppo preparato. Affondare bene e lisciare con un velo di bavarese.
Congelare subito il dolce.
Al momento, estrarre il dolce dal freezer e decorare in due modi. Un lato del dolce con della miscela cioccolato/ burro di cacao e l'altra metà con glassa bianca.
Il glassaggio è molto facile da fare in quanto lo stampo è corredato di un separatore in plastica che facilita la preparazione.
In caso d'uso con altro stampo, si deciderà se usare il velour oppure il glassaggio con glassa bianca oppure ancora con gelatina neutra spruzzata.
Ultimare con scorza di lime e frammenti d'oro alimentare.
In questo caso, ho poggiato il dolce su un disco di sablée ma non è previsto in ricetta originale.
NOTA: Lo stampo usato si chiama Incontro ed è della Silikomart professional. Mi è piaciuto per la forma insolita e la possibilità di poter effettuare un doppio glassaggio. Bello anche lo stampo a goccia che si chiama appunto Goutte e che permette di essere utilizzato sia come monoporzione che come struttura su base inferiore, alla Michalak. Infatti, è in corso la sperimentazione....
Naturalmente, li potete trovare anche da Peroni snc a Roma e online...
16 commenti
Questo ultimo mese è trascorso veloce quanto un batter di ciglia....
Prima l'influenza che ha costretto moltissimi di noi a stare in piedi faticosamente e ad arrancare giorno dopo giorno....e non passava mai....poi una sosta di due settimane lontana da casa....E adesso pian piano si è ritornati ad una normalità fatta di levatacce che e' ancora buio, di serate troppo corte e impossibili da rallentare, di fine settimana a cercare di fare quel dolce a cui si pensa da troppo tempo.
Stavolta, il dolce è nato grazie ad una piccola confezione di straordinari datteri Bateel .
E dire che per i datteri non ho mai avuto una gran passione ma questi sono incredibilmente buoni e morbidi. Una vera scoperta del tutto casuale!
Ricordavo che Maurizio Santin nel suo magnifico primo libro " I dolci di Maurizio Santin" scrive di un "Cake tiepido di banana e Bavarese ai datteri e mandorle" e stavolta non mi sono lasciata sfuggire l'occasione per provarci.
I datteri non erano freschi come da ricetta e la cosa mi ha costretto ad apportare una variazione. Ho diminuito il peso dei datteri, ho inserito l'arancia per dare una nota lievemente profumata e acidula, ho aumentato la quantità di gelatina allo scopo di provare a realizzare una presentazione che ho trovato su Diversions Sucrées, il bellissimo libro di Yann Duytsche...
Ne è venuta fuori una sorta di millefoglie che mi ha riconciliato con il temperaggio e mi spinge , data la stagione, a riprovarci ancora....
E dato che scrivo di temperaggio......ma credetemi ! prima o poi avrei scritto di lei anche senza il filo del cioccolato che in questi giorni ci unisce ancor piu'....permettetemi di scrivere di Valentina Loi.
Una mia cara amica. Nonostante la significativa differenza d'età che quando si e' unite anche da medesime passioni e' un dettaglio irrilevante.... Non sempre ma quanto basta a condividere bei momenti insieme.....
Lei non ha un blog. Non ha una pagina Facebook. A dispetto dei miei incoraggiamenti e inviti.
E' brava.
Molto brava. Ma, sopratutto, è forte. Entusiasta. Determinata. Volitiva. Appassionata. Coraggiosa.
E' forte, insomma. Di quelle che non si arrendono. Che partono da zero e ce la fanno. Ma non senza fatica, anzi.
Faticando, sperimentando, provando, ma mai gettando la spugna.
Vi scrivo di lei perchè da oggi qui a lato cliccando sulla sua foto potete andare a vedere cosa riesce a fare con la sua passione verso la Pasticceria e la Cucina.
Tra poche settimane , saro' da lei per partecipare ad un corso sul Cioccolato con il Maestro Omar Busi. Cliccate sulla foto. Andate a darci un'occhiata. Scrivetele. E invogliatela ad aprire un blog in modo che sia possibile condividere le sue preziose ricette.
Molti di voi la conoscono già. Ma magari, altri non hanno ancora avuto l'occasione di "incontrarla".
Se poi volete, provate a fare questo dolce. Ve ne tagliate una fetta. Lo assaporate davanti al PC e chissà.....sono certa che sui tasti comincerete a digitare.." Cara Valentina...."
Millefoglie di bavarese ai datteri , arancia e cake tiepido alla banana
( estratto da I Dolci di Maurizio Santin)
Per il cake alla banana
100 g di burro morbido
200 g di zucchero semolato
15 g di lievito chimico
200 g di farina debole 00
300 g di polpa di banane mature
20 g di rhum
2 uova medie
150 g di albumi
1/ 2 limone
Frullare le banane con il rhum e il limone. Ammorbidire il burro a pomata aggiungendo piano 100 g di zucchero. Reso il burro una crema, unire un uovo per volta non unendo il secondo finchè il composto non si presenta liscio e uniforme. Setacciare la farina con il lievito. Unire al burro e uova pochi cucchiai alla volta continuando a montare a media velocità. Unire le banane frullate e gli albumi montati a neve con i secondi 100 g di zucchero. Versare l'impasto in uno stampo in silicone alto 1 cm e livellare bene. Infornare a 170 °C fino a completa decorazione. Una volta raffreddato ritagliare il biscotto della dimensione desiderata. Io ho usato una fascia quadrata di 24 x 24 cm x 2 cm . Coprire con pellicola e conservare a temperatura ambiente.
Per la bavarese ai datteri e arancia
500 g di crema inglese*
8 g di gelatina 160 Bloom
40 g di acqua di idratazione
200 g di panna semimontata al 35% di grassi
20 g di acqua di fior d'arancio
150 g di datteri morbidi
un'arancia biologica
Preparare la crema inglese con le dosi sottoindicate. Idratare la gelatina con l'acqua prevista e poi scaldarla leggermente al microonde. Unire alla crema la gelatina, l'acqua di fior d'arancio e i datteri tagliati a pezzetti. Frullare con un mixer ad immersione. Completare con la panna e la scorza grattugiata dell'arancia. Versare la bavarese sopra il biscotto inserito nel quadro in acciaio fino a circa 2 mm dal bordo e riporre in frigo per circa 2 ore.
*Per la crema inglese
300 g di panna al 35% di grassi
125 g di latte intero
80 g di tuorli
40 g di zucchero semolato
Per la gelatina d'arancia
250 g di succo d'arancia filtrato
25 g di zucchero semolato
2 g di agar agar
4 g di gelatina 160 Bloom
20 g d'acqua di idratazione
Idratare la gelatina e poi scaldarla brevemente al microonde. Unire l'agar agar allo zucchero. Scaldare il succo d'arancia fino a 40°C, quindi unire lo zucchero con l'agar agar a pioggia e mescolando con cura. Raggiunto il bollore, tenere sul fornello per 2 minuti. Quindi, fuori dal fuoco, unire la gelatina. Far scendere leggermente di temperatura quindi stratificare sopra la bavarese fino al bordo del quadro. Riporre in frigo e poi congelare.
8 lamine sottili di cioccolato al latte di 3x 7 cm
Presentazione
Estrarre il quadro dal congelatore e con cura coppare dei rettangoli di 3x6 cm di lato. I rettangoli dopo tagliati vanno conservati in congelatore. Al momento della preparazione, deporre sul piatto i rettangoli in verticali partendo da: lamina di cioccolato-rettangolo-lamina di cioccolato ripetendo la lavorazione per due volte. Decorare con briciole di datteri, carta oro alimentare e una lamina di cioccolato disposta in orizzontale.
Lo stesso dolce puo' essere presentato in vari modi. Anche come semplice cake moderno facendo combaciare due porzioni di dolce e decorando con una lamina di gelatina d'arancia stesa su un silpat in rilievo.
Per i silpat Silikomart a quadretti, i quadri in acciaio e i silpat da biscotto.....Credo che Eleonora Peroni possa eservi d'aiuto come sempre!
Si. Lo so.
Lo so chi sei.
Ti conoscevo da molto prima che tu mi chiamassi cosi inaspettatamente da Tokio quel venerdi sera per spiegarmi come fare le onde di cioccolato.
Sapevo dove e con chi lavoravi. E che dolci facessi.
Ma eri irraggiungibile. Come tutti quelli che fanno dolci belli e buoni e che stanno in un'altra galassia.
Fa eccezione Maurizio Santin. Ma si sa che le eccezioni esistono e sono li a documentare che le magie sono possibili. A volte, succedono.
Da quel venerdi non ti ho perso di vista.
E mi fai regali...che prendo a piene mani senza remore..come il cioccolato bianco mescolato con cannella che mi hai allungato parlando delle tue preparazioni...
Hai lavorato nei luoghi che contano e non so neppure come tu abbia fatto, dato che hai 29 anni (sei sicuro?...) e adesso sei li al Bulgari di Tokio...
Sei sempre sicuro di avere 29 anni?
Hai la testa e le mani e le dita cosi stracolmi di idee e di entusiasmo che forse non hai un'età. Non puoi averla. La Pasticceria....anche lei una signora senza età....l'hai incontrata... chissà in che giorno...chissà a che ora...e ti ha fatto una magia. Ti ha instillato come una Passione senza ...senza....un Entusiasmo come se....una Curiosità di ...
Hey....ti ho detto stamattina....e da te era sera che poi me le hai fatte vedere sul telefono le luci accese e i bagliori della città....me lo dici come hai iniziato? Come ti è successa questa cosa?
E tu...che parli cosi tante lingue....che conosci persone e visi e mani tutte diverse e cosi lontane...che lavori in posti fatati e meravigliosi...che sei cosi incredibilmente attento ai dettagli...della vita....delle parole...dei dolci....delle decorazioni....per un attimo... solo un attimo.... sei stato un fiume senza argini né pietre ai lati. Né parapetti.
Il cuore non hai fatto in tempo a bloccarlo. E l'hai fatto parlare a dire che....
" Piné...ma sai 'na cosa?!..Io, a frequentà tutti quei posti... me so' ingolosito..."
Ritengo che alla Pasticceria, molti , abbiano già scritto bellissime lettere d'amore. E se non le hanno scritte, davanti ad un dolce bello e buono e meraviglioso alla vista, si siano certamente fermati a sussurrarle tenere parole di incontenibile ringraziamento.
Ma quel " Io mè so' ingolosito..."detto come non ci fossero più steccati né barriere né ostacoli da frapporre tra il cuore e la testa, mi ha colpito all'altezza dello stomaco incapace di dargli un che di razionale.
Andate a vedere chi è .
Si chiama Fabrizio Fiorani.
Ho avuto l'impudicizia di fargli assaggiare un mio dolce. Ma, per fortuna, era di Maurizio Santin. E sono andata liscia come le nuvole.
Di lui, sentirete ancor più parlare. Ne vedrete scrivere. Ne ascolterete dettagli e ne vedrete meraviglie.
Perché non è vero che ha 29 anni.
Non ha età.
Come non ne ha la Pasticceria. Per questo, lei, la Pasticceria, a sentirlo dire che si è ingolosito, si è messa a sedere e ha sorriso lentamente.
Stampa la ricetta
Alcuni giorni fa, il postino ha bussato alla mia porta.
E quando ho visto il contenuto del pacco, ho sentito l'entusiasmo invadermi e assorbire ogni mio pensiero.
Era il pacco che attendevo impaziente.
Dalla Silikomart.
Apro sempre i pacchi in un modo cosi convulso e impaziente....e l'altra metà del mio Cielo ride e mi blocca le mani" Piano, piano....cosi sfasci tutto...magari ti serve la scatola!"
Non c'è niente da fare.
Apro, strappo, frugo, libero con impazienza i tesori come avessi paura di vederli volar via verso altre destinazioni.
E poi, prendo gli stampi. Li guardo. E vedo già come potrei utilizzarli.
Come se le idee , fino a quel momento, imbrigliate e bloccate, si liberassero dalla testa come un fiume in piena.
Calma. Calma. Piano.
Vorrei star li a pensarci....a fare ordine. Ma l'idea primitiva è lì.
Sa di avere la meglio. E poco importa se altre idee sono altrettanto meravigliose. "Lei" ..la prima..sa di essere in prima posizione.
Mi è successo cosi con lo stampo Zen.
Un sasso.
Volevo fare proprio un sasso.Bianco. Come spruzzato dei piccolissimi semini scuri di vaniglia.
In un piatto che sembrasse un prato in campagna. Ornato di piccoli fiori colorati, di arbustelli di cioccolato e di granella di biscotto.
Si vede tanto che la fiaba per me più bella era quella della casetta di pan di spezie con le porte di cioccolato e le finestre di zucchero?
Stampa la ricetta
Iscriviti a:
Post (Atom)