No. Non era cosi il dolce fatto da Marie Meunier alla Masterclass.
Al posto del mango c'era il cocco e...mica ha usato il "quasi Yuzu" come ho dovuto fare io.
No, no. Lei ha usato proprio lo Yuzu vero e io lo sapevo che al rientro a casa mi sarei dovuta arrangiare...E poi, leggi che rileggi, ho visto che lo yuzu sa un po' di mandarino..un po' di lime...forse limone....e allora ..ecco! che ho dato vita al "quasi Yuzu".
Frutto strano che cresce solo nelle cucine delle Appassionate Disperate dei fine settimana.....
E allora...non ho neppure la purea di cocco...Che faccio?
Desisto ? Non lo faccio piu'? Faccio un altro dolce?
Non se ne parla neppure. Dopotutto ho del mango, della farina di cocco, del "quasi yuzu".
Non sarà la stessa cosa ma forse che da una ricetta non possono nascere centomila e una variante?
E come quando capita per le cose che si vogliono fortissimamente fare, ecco che il dolce è nato.
Appena l'ho visto tra le mie mani, ho pensato al Sole. Al sole caldo e luminoso dei mari lontani. Il profumo del mango mi ha spalancato la porta dei ricordi e il sapore del cocco mi ha preso per mano e fatto volare oltre il tempo.
Un dolce può essere veramente come una magia...e il quasi Yuzu forse esiste davvero.
Magari nel giardino incantato delle pasticcere dei fine settimana....
Stampa la ricetta