Per riunire tutta la famiglia qui in zona sono bastati tre messaggi. L'esca è stata del tipo..." Volete venire a mangiare maialino alla brace a casa mia?".... ma il vero motivo è che avevo proprio voglia di rivederli.Mio padre diceva sempre che non c'era assolutamente cosa più importante della famiglia e mi rendo conto, andando avanti negli anni, quanto le sue parole....cosi misteriose e un pò incomprensibili a quel tempo....siano in realtà cosi semplici e cosi vere.
E sono bastati tre secondi per farli aderire, divertiti ed entusiasti.
Sono rimasta la sola ad avere in casa un caminetto. Diciamo una sorta di incrocio tra un caminetto ed un barbecue ma, comunque sia, ritengo di avere tra le mani un tesoro. Durante gli anni, ci ho arrostito piccoli maialini da latte, intensi agnellini e capretti, dorate ali di pollo...."che abbiano anche il pezzo di petto, mi raccomando"-ammoniva mia madre, lunghe spirali di salsiccia al finocchietto, pezzi succulenti di carne di maiale macerata per giorni nell'acqua calda, aceto e aglio....la faceva cosi in maniera irripetibile mia zia diddina....e tanto, tanto altro ancora.
Ogni volta, quando poi distribuivo l'arrosto era tutto un fiorire di esclamazioni..." Meraviglioso....eccezionale.....straordinario.....se ti avanza mettilo da parte e portalo che è buono pure freddo"
Credo, in effetti, che la vera ragione dell'entusiasmo familiare risiedesse nella capacità che quell'arrosto aveva di farci ritornare al passato. Cosi bello, adesso, ammantato da una densa e protettiva coltre di teneri ricordi. E' come se gli altri...quelli difficili, sofferenti, spinosi fossero scesi sul fondo del fiume della mia infanzia, trascinati da pietre pesanti e liscie e intrappolati dalle reti che tessevano i pescatori di anguille. Gli altri ricordi, quelli leggeri, protetti da malinconici sospiri, densi di dolci sorrisi , sono rimasti a galla sull'acqua trasparente e calma, come fossero fiori e nastri di alghe.
Quando, poi, ho aggiunto che avrei certamente preparato una torta al cioccolato speciale....da parte di qualcuno di loro, è salito fragoroso ed incontenibile l'entusiasmo.
Sarà per questo, sarà per tutto questo e molto altro ancora, che ho deciso che la torta al cioccolato più indicata fosse la Torta ebrea della mia cara sorella di cuore se non di nascita, Fiorella.
Certamente, di torte simili se ne vedono in tanti altri posti. Ma ritengo che questa sia speciale perchè i dolci non nascono, vivono e crescono per i soli ingredienti . Cioccolato, burro, uova, zucchero.
Certi dolci hanno la fortuna, per come vengono concepiti e messi a respirare appena nascono, di assorbire umori e sentimenti e battiti del cuore dalle persone che li desiderano.
In fin dei conti, si può essere intensamente emozionati se qualcuno, al primo boccone, ti guarda con gli occhi sereni e ti dice che buona come quella torta non se ne è mangiata mai.
Torta ebrea di Fiorella
200 g di cioccolato fondente al 60%
150 g di burro
3 uova medie
5 cucchiai di zucchero* ( 3 nella ricetta originale)
1 tazzina di caffé ristretto
2 cucchiaini di caffè liofilizzato (assenti nella ricetta originale)
1 cucchiaio di fecola di patate
cacao amaro e burro per la teglia
Sciogliere il burro dolcemente anche al microonde e tenerlo da parte. Far liquefare il cioccolato. Preparare il caffé e scioglierci il caffé liofilizzato. Montare i tuorli a spuma gonfia con i 3 cucchiai di zucchero. Montare a neve gli albumi versando, nel momento cui si cominciano a formare le bolle della schiuma ulteriori 2 cucchiai di zucchero che renderanno la meringa più stabile. Versare il cioccolato nei tuorli montati, aggiungere a filo il burro fuso e amalgamare con attenzione. Ultimare con il cucchiaio di fecola ed il caffé. Versare la crema sugli albumi mescolando dall'alto verso il basso.
Accendere il forno a 180°C.
Imburrare una teglia da 20 c. Spolverizzare del cacao amaro in polvere e travasare la crema.Infornare per circa 30 minuti.
Nota: La torta non crescerà molto essendo senza farina e senza lievito. Io ho preferito ottenere una sorta di tarte ma volendo si puo' utilizzare uno stampo da 16 cm. per raggiungere uno spessore più grande.
La presenza del caffé nella torta e la disponibilità di un cartoccio di panna fresca in attesa di un urgente utilizzo mi ha spinto ad accompagnare la Torta ebrea con una spuma al caffé...che , devo dire, ha dato il braccio alla torta con grande comunione dei sensi.....
Spuma al caffé
500 g di panna fresca
2 tazzine di caffé
2 cucchiaini di caffé liofilizzato
mezzo bicchierino di liquore al caffé
2 cucchiai di zucchero
Setacciare al passino la panna. Preparare le 2 tazzine di caffé, aggiungere quello liofilizzato e lo zucchero mescolando bene. Versarlo sulla panna. Passare al setaccio per la seconda volta e versare nel sifone. Chiudere e passare in frigo per alcune ore. Al momento del servizio, caricare il sifone con una cartuccia di gas, agitare e servire.
Mi piace proprio l'idea di questa spuma al caffè di accompagnamento...ci va proprio a nozze; quanto ai ritrovi familiari...sono una vera linfa vitale, ti capisco; ci tengo tanto anch'io. Saluti cara
RispondiEliminaIl tuo barbecue, caminetto, lo conosco!!!
RispondiEliminaCome conosco bene la poesia dei tuoi ricordi.
Ciao Pinella,
RispondiEliminabellissimo racconto di un ritrovo familiare, devo dire che mi ci ritrovo tanto... anche per la bontà della carne di maiale all'aceto che mi evoca dei ricordi e dei sapori che mi riempiono il cuore. Appena ho letto il tuo post ho subito chiamato mamma per dirle che in queste vacanze mi deve far vedere come si prepara ;-)
Grazie per tutto
Ester
Faccio una torta al cioccolato molto simile, se non fosse per la presenza del caffè, ed è divina.
RispondiEliminaApprofitto della spuma al caffè, sarà un successone tra i miei ospiti!
Sulla famiglia non parlo...chi ha la fortuna di averla vicina, dovrebbe godersela come il più prezioso dei doni :-)
Che buono deve essere questo dolce! caffè e cioccolato insieme, mhh!
RispondiEliminaSe pur diverso, gli ingredienti mi hanno fatto pensare subito al gateau au chocolat de colette che ho provato e trovato meraviglioso.
RispondiEliminaNon mi resta che provare questo e vedere se lo sorpassa in bontà....forse sarà difficile scegliere....non so. Lo provo.....
Un abbraccio cara Pinella e a presto
Fantastiche!
RispondiEliminaLa torta,la spuma ,ma soprattutto tu!
Ciao.
Rita
Maddai, la faccio spessissimo!!! La amo, anche se non è una mia ricetta: a me la diede un'amica, tanto tempo fa, e quindi ha una carica umana tutta sua. Mi capisci, no?!!
RispondiEliminaIo utilizzo un cucchiaino di caffè in polvere normale anzichè liofilizzato.........