Sono felice di conoscere Alda Muratore.
Ci siamo incontrate tanti anni fa nell'aria. Mi pare fosse dicembre e quasi con stupore, seduta davanti al PC nuovo fiammante, mi scaraventai in un mondo fino ad allora sconosciuto. Come per un incantesimo, riuscii ad aprire timidamente una porta e mi resi conto che, da quel momento, la mia vita non sarebbe stata più la stessa.
Erano i tempi in cui usavo vanillina e margarina.I savoiardi, inevitabilmente, si gonfiavano nel forno come nuvole e altrettanto velocemente si appiattivano come cialde a fine cottura. Bruciavo la frolla per il troppo lavorarla. Non sapevo esattamente cosa significasse" il composto deve scrivere, deve scrivere!" quando si discuteva del pan di spagna e il riuscire a decifrare il movimento sui giri da dare alla sfoglia era un evento lontano in maniera inimmaginabile.
Per fortuna c'era Alda. E non sbagliavo più. E tutto diventava assolutamente...facile al farsi...alla mia portata...
Per fortuna c'è Alda.
Di recente, ad un incontro tra care e sognevoli amiche, la mia Silco ha preparato dei dolcetti ...al cioccolato, con dello streusel sulla superficie, che al taglio rivelavano un ripieno candido e cremoso.
" Cosa sono queste meraviglie-le ho chiesto incantata"
"Petersburgerstreuselkuchen di Alda-ha detto velocissimamente."
" Cosa sono queste meraviglie-le ho chiesto incantata"
"Petersburgerstreuselkuchen di Alda-ha detto velocissimamente."
Un'autentica goduria che soltanto gli affanni di ogni giorno mi hanno impedito di rifare velocemente. Ma oggi, complice una serena serata di inizio estate, è li...sul ripiano della cucina.
L'ho fatta rigorosamente secondo le indicazioni originali di Alda. Perchè le sue ricette non si cambiano neppure di un battito di ciglia.
Cosi come ho riportato fedelmente le sue righe.Perchè le sue indicazioni sono impossibili da modificare.
L'ho fatta rigorosamente secondo le indicazioni originali di Alda. Perchè le sue ricette non si cambiano neppure di un battito di ciglia.
Cosi come ho riportato fedelmente le sue righe.Perchè le sue indicazioni sono impossibili da modificare.
Guardo il dolce. Mi pare abbia come un respiro. Forse c'è un cuore generoso che misteriosamente gli gira intorno.
Petersburger Streuselkuchen
(di Alda Muratore)
Per la frolla: 250 g farina, 125 g zucchero, 1 uovo, 1cucchiaio colmo di cacao di qualità superiore, 1 cucchiaino scarso di lievito, 150 g di burro.
Per il ripieno: 100 g di burro, 150 g zucchero (o meno, o più, a gusto: assaggiare!), 5 uova a temperatura ambiente, 500 g di ricotta.
Per lo Streusel: 75 g zucchero, 75 g burro, 150 g farina, 1 cucchiaio colmo di cacao.
Preparare la pasta frolla come d'abitudine (io l'ho preparata nel robot); mentre la pasta riposa al fresco (non in frigo) preparare il ripieno: battere il burro a crema con lo zucchero,aggiungere le uova una ad una.È importante che le uova siano a temperatura ambiente: se sono fredde di frigo, al loro contatto il burro, che è morbido quindi meno freddo, si rapprende in mille grumini,assumendo l'aspetto di una crema impazzita. Se capita, niente paura: si riempie una ciotola d'acqua calda ma non bollente, vi si immerge la ciotola con il burro e le uova e si continua a battere: i grumi spariranno come per incanto. Incorporate le uova, si aggiunge la ricotta.
Preparare lo Streusel: fondere il burro senza friggerlo, lasciarlo raffreddare; mettere tutti gli ingredienti in una ciotola, aggiungere il burro fuso e impastare brevemente con i 'ganci' dell'apparecchio, fino a che si raggiunge lo stadio di grossi grumi; a mano, strofinare i grossi grumi fra le mani, per farli più piccoli.Imburrare una forma (diametro 24) a bordi alti, possibilmente a fondo amovibile, stendere la frolla, ritagliare una striscia alta e foderare il bordo; ritagliare un disco grande quanto il fondo e saldarlo al bordo. Versare il ripieno e cospargere la superficie con lo Streusel. Forse i pezzi più grossi sprofonderanno, ma va bene così.Mettere in forno a 180°; la cottura è lunga, ci vuole almeno un'ora (nel mio forno ha richiesto di più); la lama di un coltellino, infilata nel centro, deve uscire senza resti di impasto. Fate comunque questa prova solo dopo che la torta si è sollevata anche al centro. Lasciare raffreddare nella forma e poi sformare con precauzione. Inevitabilmente, raffreddando si abbasserà nel centro, anche se il ripieno è cotto, ma è normale che i bordi restino un po' più alti.
Si, Alda. L'avevi chiesto ed ora posso risponderti.....dopo tanti anni. Mi è piaciuta tantissimo!!!!!
Si, Alda. L'avevi chiesto ed ora posso risponderti.....dopo tanti anni. Mi è piaciuta tantissimo!!!!!