Si, solo un paio. Ne faccio solo alcune. Vediamo un po’ che riesco a tirar fuori da questa ricetta. Mai riuscita a fare le cialde che albergano nella mia immaginazione. Ma,stavolta, non posso sbagliare. E lo sanno in molti che con questa ricetta non si sbaglia. Almeno, tutti quelli che un giorno sono riusciti ad entrare lesti in libreria ed acchiappare al volo il primo e magico libro di Santin.
I dolci di Maurizio Santin. Certe volte lo guardo e penso che avrei dovuto essere piu’ attenta a…non sporcarlo con ditate di cioccolato, ombre di cacao in polvere, segni di burro, strisce di albumi….Ma quando penso di comprarmene un altro….inciampo nella dedica sul fondo dell’ultima pagina scritta d’impeto in una giornata di novembre e….non posso proprio.
Che dicevo? Ah, si. Ho proprio voglia di sperimentare questa ricetta. Assolutamente facile, con pochi ingredienti, nulla di esoticamente particolare. Magari, invece di farci semplici cialde, le arrotolo intorno a dei cannelli di latta …Verranno fuori dei cilindri croccanti, mi auguro. Cosi, puo’ succedere che mi rilassi pure un po’ e….si farà tiepido in cucina, con il forno acceso e il temporale di fuori.
Allora, andiamo a prendere albumi e burro e……
Tegoline e cannoli croccanti al cacao
(da I dolci di Maurizio Santin)

50 g di albumi
50 g di zucchero50 g di burro
40 g di farina 00
10 g di cacao amaro
Far fondere dolcemente il burro. Setacciare almeno un paio di volte la farina con il cacao. Mescolare gli albumi con lo zucchero con una frusta senza lavorare troppo il composto e senza far incorporare aria.Sempre lavorando con la frusta, unire poco per volta le polveri e, alla fine, lentamente, il burro.A questo punto, porre il composto in frigorifero per circa 6 ore. Trascorso questo tempo, mettere su una teglia un quadro di silpat e stendere con il dorso del cucchiaio un po’ di impasto. Se non si dispone di un silpat, io consiglio di usare della carta forno ma imburrata lievemente in modo che l’impasto tenda ad appiattirsi.Infornare a 170°C per pochissimi minuti e…occhio! che la tegolina non cuocia troppo.
Ancora caldissima, arrotolare la cialda su un cannello di latta e far freddare. Quindi, sfilare il cannolo e ….servire!!!
aspettami che arrivo con gelato....mmm...
RispondiEliminaNon comprare un libro nuovo ... non sarebbe piu' lo stesso!!
RispondiEliminaBellissime le tue tegole!!!
sei assolutamente unica, nel preparare, nel raccontare, nel trasmettere quello che provi quando cucini...un abbraccio pinella!
RispondiEliminaC'e' cosi feddo, fuori, stanotte. Una cialda magari aiuta....
RispondiEliminaChe belle!!!!! col gelato? una libidine! grazie. paola
RispondiEliminaChe buone!!
RispondiEliminaciao,penso di riuscire a postare qualcosa questa volta
RispondiEliminasiii i libri con le ditate un classico,non li cambierei per niente al mondo,anche io ogni tanto sbircio la dedichina,anche se non sul libro
spero di provare anche queste molto presto
cari saluti
buone buonissime queste cialde e soprattutto estremamente versatili!
RispondiEliminaUn bacione
fra
Hai delle doti da comunicatrice indiscusse... mi piacerebbe poterne leggere uno tuo di libro, un giorno... e dico sul serio! :)
RispondiEliminaBuone ed utili queste cialde! Io adoro tutto quello che abbia un che di 'scrocchiarello' del resto...
Un abbraccio e buon weekend... :)
Ele
Chissà Ele...la vita è strana e riserva anche percorsi non previsti.....
RispondiEliminaComplimenti per il blog!
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