Come vi ho scritto giusto una manciata di giorni fa, la mia Professoressa alla Scuola Media, la Sig.a Zita F., ci fece inaugurare il nostro personale ricettario con una ricetta facilissima. Di quelle che potevano essere eseguite anche all'interno dell'aula, servendoci dei banchi di legno come piani da lavoro e veramente pochi gingilli.
Giusto una spatola, un cucchiaio, un fornellino per sciogliere il cioccolato. Solo poche cose.
Giusto una spatola, un cucchiaio, un fornellino per sciogliere il cioccolato. Solo poche cose.
Anche perché, in paese, nessuno possedeva certamente di più.
Lo amammo subito quel dolce da tagliare a fette.
Buono. Semplice. Di facile esecuzione.
Buono. Semplice. Di facile esecuzione.
E, dettaglio non da trascurare, anche economico. Che le nostre madri già all'idea di comprare il cioccolato si facevano venire il batticuore.
Non l'ho fatto più per lunghissimi anni. Presa da nuove ricette, nuove diavolerie, nuovi ingredienti.
Finché..non me lo chiedete, non lo so...poco prima di incontrarmi con le amiche di Coquinaria, mi è balzato in mente. E quando Giuliana Fabris ha portato in tavola un delizioso salame di cioccolato bianco e amaretti, ecco...!....non c'è stata più storia.
Dal libro di Maurizio Santin, il primo bellissimo libro, ho staccato l'adesivo giallo che da anni mi riportava alla pagina della ricetta del Salame al Cioccolato.
Cosi simile al Calcestruzzo della prof.ssa Zita F.
Cosi simile al Calcestruzzo della prof.ssa Zita F.
Non ho esitato. Ho tirato fuori gli ingredienti e.....non crederete che mi sia fermata alla dose indicata?!
Certo che no.
I dolci di Maurizio Santin vanno sempre eseguiti senza parsimonia. Come minimo, moltiplicando le doi per 2....
Che, altrimenti, poi ci si pente......
Che, altrimenti, poi ci si pente......
Salame al Cioccolato
Ingredienti
320 g di biscotti secchi oppure ritagli di frolla
220 g di zucchero semolato tipo Zefiro
220 g di burro
160 g di cioccolato fondente al 55%
2 uova
Ammorbidire il burro a temperatura ambiente. tagliarlo a dadi e sistemarlo in una ciotola. Lavorare con un cucchiaio di legno e poi con un frullino elettrico. Unire, un cucchiaio alla volta, metà dello zucchero semolato e montare fino ad ottenere una crema molto soffice. Versare nel Thermomix le due uova intere con la seconda parte di zucchero. Mescolare e cuocere alla T di 70°C per 15 minuti a velocità 3. In alternativa, eseguire la stessa operazione su un bagno-maria caldo ma non bollente. Una volta che lo zabaione si è formato, aggiungerlo alla crema al burro lavorando sempre con il frullino. Completare versando il cioccolato fondente, in precedenza fuso a bagno-maria oppure al micro-onde, e i due cucchiai di liquore. Sbriciolare sommariamente i biscotti oppure gli avanzi di frolla. Unirli alla crema e amalgamare con un cucchiaio. qualora il composto fosse molto morbido, farlo riposare poche decine di minuti in frigorifero. Stendere sul piano da lavoro della pellicola fino a sovrapporne tre strati. Adagiare la crema su un lato del rettangolo di pellicola, sagomare il salame aiutandosi con le mani inumidite con un po' di rum e avvolgerlo con la pellicola stringendolo bene alle estremità. Annodare i due lati, farlo rotolare sul piano per renderlo il più cilindrico possibile e conservarlo in frigo per almeno 3-4 ore.
Trascorso il tempo indicato, svolgere la pellicola dal dolce e spolverizzare tutta la superficie con abbondante zucchero a velo. Con un coltello affilato, tagliare delle fette di 1 cm di spessore cercando di non sbriciolarle.
Lo Adoro! è semplice e delizioso!! mi fa sorridere il paragone con il calcestruzzo, sono architetto! :)
RispondiEliminahttp://traveloguewithlove.blogspot.com/
grazie pinella: è bello riscoprire i sapori di qualche annetto fa. mi fa proprio venire voglia. Domani compro gli oro saiwa e mi metto all'opera.
RispondiEliminaIl thermomix è il bimby?
Grazie. anna
Si, Anna. Ho sempre detestato il nome Bimby. Lo trovo veramente lezioso e fa sottostimare le proprietà di uno strumento che certamente offre un sacco di possibilità. Bene fanno i francesi a chiamarlo Thermomix che gli si adatta molto di piu'. Piu' tecnico. Per cui, dopo molte orticarie al chiamarlo Bimby, l'ho volutamente chiamato diversamente...
RispondiEliminaPinella cosa mi hai riportato alla mente... mi hai catapultata all'età di 10 anni, quando la mamma di una una nostra ex-vicina di casa preparava per natale il salame del papa (che poi è il salame al cioccolato, ma da noi viene chiamato anche così) ed era uno dei dolci più buoni che avessi mai mangiato! Ora a distanza di anni mi sono fatta dare la ricetta, adesso è scritta su un foglietto nel mio quaderno delle ricette, mi hai fatto venire voglia di tirare fuori quel fogliettino e prepararlo per ritornare indietro nel tempo.... Cosa può fare una ricetta!
RispondiEliminaGrazie!
Chissà se anche i miei ex bimbi della scuola materna si ricordano del salame di cioccolato e delle crostate fatte assieme!
RispondiEliminaA differenza della ricetta di Santin in quella della cuoca della scuola materna che ho sempre usato io, non ci sono le uova e c'è del marsala.
Quasi quasi lo faccio per le mie amiche del corso di teatro :O))
golosissimo, e mi piace l'idea di partire da uno zabaione.
RispondiEliminaConfesso che non è fra i miei dolci preferiti, tu lo sai, ma è uno di quelli che più è legato alla memoria, ha il sapore dei ricordi..
Anche a casa mia si faceva, ma solo quando avanzavano briciole di biscotti o di panettone o roba simile....
mi pare di vederti, con la professoressa Zita..
Bru: mi dici le tue dosi? Giuli: eh, lo so, cherie! ma a metà mattina, con una tazza di caffè in laboratorio, mi ha aiutato e non poco a ritrovare il morale....
RispondiEliminaadoro quel libro, fare ricette antiche e di base con la sua guida... è una goduria già fin dall'inizio. Bellissimo dolce!
RispondiEliminaCiao, volevo invitarti alla mia raccolta sui dolci che si preparano a Pasqua in tutti gli angoli del mondo :)
RispondiEliminaSpero vi parteciperai
A presto
Paola
http://fairieskitchen.blogspot.it/2012/03/tutta-la-dolce-pasqua-del-mondo-il-mio.html