Non vivo di se.....Se io.... Se tu...Se....
A voler seguire il percorso dei "se", può succedere di imbattersi all'entrata di un misterioso e silenzioso labirinto. Con tutto ciò che la scelta può comportare....
Ma ci sono certe situazioni in cui diventa entusiasmante seguirne il percorso. Individuare le orme. Chinarsi a spiarne i contorni, la forma, capire perchè si è deciso di prendere una direzione invece che un'altra.
Proviamo?
Se...una mattina della scorsa settimana non avessi risposto ad una deliziosa mail di Francine Segan....Francine Segan....Yes, Francine Segan.....Ho ricevuto le sue mail da una città che non conosco, al di la del mare più grande della terra, una città che non ha contorni conosciuti, cosi come non ne ha la casa in cui abita, la cucina in cui vive, le stanze in cui respira.
Deliziosa Francine. Che vuole scrivere un libro e ha sentito parlare di una certa torta cò becchi, di Lucca. E ...la ricetta? Chissà come si inventa una torta cò becchi?
Se....non avessi Coquinaria...Non riesco a pensarci. Come togliere il fiato ad una voglia improvvisa d'aria.Oh...ho delle amiche speciali su Coquinaria...cosi particolari che non fai in tempo a scrivere che già ti dicono che...ci vuole la farina di mandorle ma specialmente ci vogliono gli spinaci.....Io ci metto i pinoli...Io no, io ci metto il cedro candito....Poi arriva lui, il Marco e dice che no, ci vogliono le bietole...roba da ricchi metterci gli spinaci...
Se.....mai piaciuti i dolci con le verdure...tranne le tortine di carote, ma...un dolce con gli spinaci? Non credo proprio che l'avrei fatto se Francine non mi avesse scritto che quel dolce in effetti ...ma....non so.....
Se....Non ci fosse stata Francine Segan io, questo dolce, in una afosissima serata di un terribilmente caldo giovedi di luglio , no! di certo non l'avrei mai fatto. E se non l'avessi fatto, mi sarei persa una torta cosi buona che durante il giorno sono li, a inventarmi momenti per tagliarmene un piccolo pezzetto e gustarmelo, cosi, in silenzio.
Che strani i se......Non avessi risposto a quella mail , in una mattina di un giorno qualunque, un ragazzo dalla faccia sconosciuta , in una sconosciuta mattina di luglio , non avrebbe mai detto a sua madre:
"Which of Pinella's recipes are we having today?"
Torta dolce agli spinaci di M.Grazia & friends
Per la pasta frolla:
500 g di farina 00
260 g di burro
200 g di zucchero semolato
4 tuorli
2 cucchiaini da the di lievito in polvere per dolci
scorza grattugiata di limone
oppure
interno di mezza bacca di vaniglia
un pizzico di sale
Setacciare la farina con il lievito. Amalgamare il burro morbido con lo zucchero. Aggiungere i tuorli e lavorare l’impasto fino a renderlo omogeneo. Profumare con la scorza del limone oppure con la vaniglia. Sciogliere il sale in un cucchiaino d’acqua e unirlo al resto degli ingredienti. Versare la farina a pioggia e velocemente farla incorporare al composto. Riporre la frolla in luogo fresco per 30’.Imburrare ed infarinare uno stampo da crostata di 26 cm di diametro e di circa 3-4 cm d’altezza. Stendere la frolla ad un’altezza di ½ cm e rivestire la tortiera. Riporre ancora la teglia e la pasta frolla rimanente in frigo.
Per il ripieno:
200 g di spinaci lessati in poca acqua salata
200 g di mandorle tritate non finissime
150 g di zucchero
4 tuorli
4 albumi
70 g di cedro candito
50 g di Maraschino
Accendere il forno a 170°C.
Far scolare e strizzare gli spinaci perfettamente in modo da eliminare l’acqua di cottura. Frullarli con il mixer. Montare a spuma i tuorli con 100 g di zucchero, unire le mandorle tritate, il cedro candito e il liquore. Amalgamare bene. Montare gli albumi e appena compare la schiuma incorporare i restanti 50 g di zucchero continuando la lavorazione fino ad ottenere una meringa soda e lucida. Aggiungere a cucchiaiate la meringa al composto di spinaci lavorando dal basso verso l’alto, con delicatezza. Versare la crema nel guscio di frolla e livellare.
Stendere la frolla rimasta e ritagliare delle strisce che andranno adagiate in trasversale sulla crostata. Con un coppapasta da 2 cm di diametro forare la frolla in modo da ottenere dei dischetti che con i polpastrelli andranno sagomati ad un’estremità a formare una punta. Sovrapporre parzialmente questi “becchi” saldamente intorno alla crostata.
Infornare per circa un’ora.
è davvero originale cara, anche se non se avrò mai il coraggio di farla....questo per tornare al discorso dei se!!!! comunque ti è uscita davvero bene!!! buon inizio settimana, un bacione
RispondiEliminaOps....prova funzionamento...
RispondiEliminaEssendo toscano conoscevo questa torta, è davvero deliziosa.
RispondiEliminaP.S.: Ti ringrazio per avermi inserito nel blog-roll, il tuo blog è uno di quelli che più spesso mi lascia a bocca aperta ;-D
Ciao!
Una nuova torta, non conoscevo questa ricetta .
RispondiEliminaGrazie e buona settimana
Cara Pinella, che ricetta particolare.
RispondiEliminaE' strano se ci pensi, come una cosa tanto apprezzata in qualche luogo, sia assolutamente sconosciuta in un altro peraltro vicino!
Ricetta Interessante....
Un abbraccio carissima e a presto
Molto interessante !!
RispondiEliminaIo ho una ricetta simile però è una strudel con spinacci ed uvetta...
forse per Pasqua potrà andare bene !Complimenti!
Ciao
Aniko
ricetta originale e molto stuzzicante, mi ricorda che di questi tempi si possono anche mangiare le melanzane col cioccolato. La segno subito!
RispondiEliminaFrancescaV
Bella!!!Mi ricorda la Tourte de blettes Niçoise che adoro,la faro'!!Non sara' cosi' bella ma pazienza;-(
RispondiEliminaChe dici? Vado alla ricerca della Tourte de blettes?????
RispondiEliminaSalve, sono Letizia, volevo complimentarmi con Lei per il suo blog...è bellissimo...e poi le spiegazioni sono chiarissime, sembra di vederne i gesti....Complimenti ancora
RispondiEliminaHai un nome a me caro, Letizia.....e ti ringrazio per il commento. E' il complimento piu' bello che avessi potuto farmi
RispondiEliminaciao Pinella
RispondiEliminasono arrivato a questa tua ricetta dal libro di Francine (anche se conosco il tuo blog da moltissimo e lo bazzico ogni tanto). io questa torta la conosco da anni, o meglio conosco la versione nizzarda che usa le biete ma di fatto stessa cosa + questa tua versione mi ha incuriosito per l'uso della meringa, che non ho visto da nessun altra parte. e qui ti chiedo: è una tua rielaborazione oppure deriva da qualche altra fonte (libro, ricetta orale ecc...)? inoltre: quei 200 g di spinaci.. intendi cotti suppongo? in ogni caso: io ho provato a fare questa tua ieri sera: buona ma voglio rifare dato che ho cotto troppo la frolla e alla fine un pochino secca + comunque gran bel dolce (nel libro di claudia rode sulla cucina ebraica esiste la stessa cosa, lei dice specialità di firenze, ma senza pasta: di fatto uno sformato dolce di spinaci e uvetta e pinoli...) ciao e grazie, stefano
Si, si,,,spinaci lessati come dice la ricetta. Questo dolce è nato su indicazione di un'amica del sito Coquinaria...ne parlammo e io rifeci questo dolce in base alle indicazioni.
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