Non c'è nulla da fare...
Per quanto mi piaccia immensamente tutta la pasticceria, ho una predilizione per i piccoli dolci.
Le monoporzioni.
I dolcetti. Quelli che in pocchi bocconi hanno tutto ciò che desideri e ti fanno toccare il Cielo con un dito.
Questo è un esempio. E' stato costruito con le basi dell'ormai celeberrima Gianduja di Maurizio Santin.
Non so più neppure quante volte l'ho fatta.....In Entremet, in bicchiere, in stecco, in monoporzione....
E ieri l'altro è bastato questo nuovo stampo Pavoni per farmi correre ad utilizzare le rimanenze di un Entremet e costruirci un piccolo dolce al piatto.
Quando l'ho visto lucido e splendente rivestito di una glassa morbida e setosa...il cuore ha fatto un gran balzo in petto.
Mi da sempre una forte emozione il colare le glasse....non le prendo mai sottogamba....come per i macarons. Mi punirebbero, altrimenti. Lo so.
Ma non ci penso neppure a farlo.
Mi da cosi gioia far tutto con movimenti lenti, silenziosi. Mi pregusto già il momento in cui una colata brillante avvolgerà il dolce e rimarrà li, adesa alle pareti per poi bloccarsi in una goccia morbida, tra il dolce e la gratella....
Ogni volta è uguale. E ogni volta è diverso.
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Pinella mi chiedevo ma il pralinato di nocciole non e lisscissimo ..ma questa è uno specchio..è quello che si compera ..e non fatto in casa..? un abbraccio e un dolcissimo anno ..!!
RispondiEliminaFatto con il Bimby!!!e poi tutto emulsionato con il Bamix!!
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