In questo periodo...più che in altri....sento prepotente il desiderio di andare a Parigi.
Forse sarebbe più esatto scrivere...ritornare...in considerazione del significativo numero di volte che ci sono stata.

Ma non credo che stavolta sia possibile. E non ho neppure il coraggio di dar corpo a questi pensieri come fosse già troppo il pensarci.

Nulla è mai detto. Ma credo che questa primavera sarà difficile che respiri l'aria profumata dei fiori che già certamente saranno sbocciati in quel piccolo giardino sulla rive gauche, a due passi da Boulevard Saint Michel, dove in genere mi riposo dopo le lunghe passeggiate  intorno all'Ile de la Citè.

E allora Parigi la invento. La costruisco nella mia testa, le faccio prendere vita nei miei sogni e nei miei pensieri, cerco di farla uscire dalle dita. 

Mi basta un disco di frolla. Come fosse una tarte.

Mi accontento di un cremoso  a cui aggiungo poche gocce di quell'estratto di caffè  comprato in rue Montmartre durante una mattina di pioggia fine e di corse verso le insegne dei Metro.

Mi sazio di piccoli rettangoli di cioccolato che sovrappongo come fosse la millefoglie che ho ammirato con il naso schiacciato sulla vetrina in rue du  Faubourg Saint Honorè senza avere il coraggio di entrare.



Mi perdo in una onda sinuosa di una chantilly come volessi rivivere quella corsa verso rue de Bac con la paura di non vedere la porta della pasticceria tanto sognata..

E quindi, sono qui. Settimana dopo settimana. A pensare che...ma si. In fin dei conti mi è ancora sufficiente fare un dolce e pensare di esserci veramente, a Parigi.

E se lo chiamassi Dessert Parisien?






Dessert Parisien( grazie a Maurizio Santin- L'Ecole du Grand Chocolat Valrhona-Pierre Hermé)


Per la frolla sbriciolata( da una ricetta di Maurizio Santin)

400 g di farina debole

250 g di burro morbido
150 g di zucchero semolato
4 g di lievito chimico
50 g di uova intere
un pizzico di sale Maldon
scorza grattugiata di un limone
un cucchiaio di grué di cacao

Setacciare 250 g di farina con il lievito. Versarla nella ciotola della planetarie e aggiungere lo zucchero, il burro a pezzetti, le uova, il sale  e la scorza del limone. Impastare a bassa velocità in modo da ottenere un impasto omogeneo a cui verrà aggiunta la restante parte della farina, cioè 150 g. Formare un panetto basso e farlo riposare in frigo per almeno 4-6 ore. Grattugiare la frolla all'interno di uno stampo a cerchiodi 20 cm di diametro. Compattare la frolla in modo da formare una sorta di disco di circa 1/2 cm di spessore. Distribuire sulla superficie un cucchiaio di grué di cacao.Infornare a 160°C fino a quando la superficie è ben colorata. Far raffreddare completamente.

Per il cremoso al Nyangbo e caffè

( estratto liberamente da E'ncyclopedie du chocolat)

4 tuorli

40 g di zucchero semolato
200 g di latte intero
200 g di panna fresca
190 g di cioccolato Nyangbo al 68%
2 cucchiaini colmi di caffè liofilizzato

In aggiunta: un disco sottile di cioccolato fondente di 16 cm di diametro

Far scaldare la panna con il latte. Aggiungere il caffè liofilizzato. Mescolare i tuorli con lo zucchero.Versare su di essi il liquido caldo e mescolare. Portare alla temperatura di 85°C. Pesarne 500 g e tenere da parte. Intanto, far fondere il cioccolato. Realizzare con la crema inglese una buona emulsione versando il liquido in 3 volte e mescolando sempre con cura e attenzione. Mixare il cremoso con l'aiuto di un minipimer evitando la formazione di bolle d'aria. Coprire con pellicola a contatto e far riposare in frigo tutta la notte.L'indomani montare la crema a bassa velocità per pochissimo tempo in modo da lasciarla morbida e setosa. Inserire il cremoso all'interno di una 
sac à poche con beccuccio liscio. Deporre un fiocco di cremoso al centro del piatto di servizio. Collocare il disco di frolla. Disegnare lungo tutto il bordo del disco delle sfere di cremoso e poi riempire tutto il disco facendo un movimento a spirale.


Foto: Beh...al Santin non gli dedico mai un dolce ma oggi un po' di cioccolato se lo merita...


Adagiare al centro il disco di cioccolato. Riporre il dessert in frigo.

Per il caramello per la mousse
( da Infiniment di Pierre Hermé)

150 g di zucchero semolato
95 g di sciroppo di glucosio
25 g di burro semi-salato
250 g di panna fresca al 35% di grassi

Far bollire la panna. Far fondere in una casseruola lo sciroppo di glucosio senza pero' farlo bollire. Aggiungere lo zucchero semolato e cuocere fino ad ottenere un caramello biondo. Aggiungere il burro. Mescolare molto bene quindi versare la panna bollente e decuocere il caramello arrivando fino a 106°C. Versare in un barattolo di vetro e conservare in frigo.

Per la Chantilly al caramello

250 g di panna fresca al 35% di grassi
80 g di caramello per mousse
1/2 bacca di vaniglia
Ammorbidire leggermente il caramello per mousse al micro-onde. Raschiare l'interno della bacca di vaniglia e aggiungere i semini alla panna. Versare la panna sul caramello e mescolare. Far raffreddare ancora in frigo per alcune ore quindi montare la chantilly. Inserire la panna in una sac à poche con beccuccio da Saint Honoré e disegnare delle onde.

Presentazione

In questa occasione, il dessert è stato congelato in modo che fosse possibile spruzzare il cioccolato addizionato di burro di cacao. La decorazione è stata eseguita con fili di caramello colati da un cornetto. Un che di pagliuzze di carta oro alimentare, qualche frammento di gruè di cacao e....
Basta poco e Parigi è di fronte a me.... 

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  1. Un animo poetico e doti da artista, i tuoi dolci unici e meravigliosi! Tutta la mia stima,buona domenica :))

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  2. A meravigliosi dolci e belle immagini. Grazie per la condivisione della ricetta.
    Avere una bella Domenica!
    saluti,
    Ymme

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  3. Non ho mai visto Parigi...quindi non so assolutamente cosa mi sono persa...ma con le tue parole me la stai facendo sognare e desiderare!

    la visione dei tuoi dolci invece, mi fa sognare e desiderare di arrivare anch'io a così splendida poesia di gusti e consistenze.
    Sento in bocca la frolla croccante (quanto la amo) e la pienezza soffice delle creme montate...
    mamma mia Pinella, passare di qua mi fa così bene!!!

    ciao, buona domenica

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  4. Plus que de simples gâteaux, tes réalisations sont des oeuvres d'art.BRAVO!!!!!
    Peut-être nous rencontrerons-nous un jour sur le bd St-Michel!!!!
    A bientôt.

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  5. Ah, Parigi, Parigi, mia cara Eleonora....

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  6. Pinella, tu sei una pasticcera!! Ogni volta che voglio sognare sbircio nel tuo blog ed è sempre una piacevole sorpresa ammirare le tue creazioni. Sei bravissima!

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  7. Parigi, mon amour: che dire della tua creazione, semplicemente sublime!!!!

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  8. Ti leggo sempre, certe volte mi sembra anche superfluo lasciare qualche commento,giusto per non apparire melensa! La tua generosità e la professionalità che hai raggiunto in tutto ciò che fai mi lascia basita...sempre con immutato affetto e stima :-)
    Rossella

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  9. i tuoi dolci sono sempre opere d'arte!!!!
    http://duecuoriinpadella.blogspot.it/

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  10. Caramello fatto! :-)
    ...nella "chantilly al caramello" la panna va riscaldata prima di inserirla nel caramello?
    GRAZIE, lilli

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  11. No, scalda pochissimo solo il caramello per mousse....

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  12. Questa è arte....dispiace pure tagliarne una fetta!Complimenti è bellissima e sicuramente sarà anche buonissima. un saluto,Peppe.

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  13. degna di una vetrina delle più belle pasticcerie di Parigi! ;) ciao

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  14. Parigi e pasticceria per me è tutt'uno! che poesia e che artista sei :-)

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  15. Stavolta mi faccio coraggio e ti lascio un saluto.Per le tue splendide creazioni resto senza parole :)

    Alla prossima :)

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  16. Che bello questo dessert !!! E come si presenta bene !!!!!! Molto carino davvero !!!!!!!
    COMPLIMENTI !
    Mi sono iscritta tra le tue lettrici ! 
    Ti mando anche i link ai miei Blog se ti fa piacere vederli !
    http://foodwineculture.blogspot.it/
    e questo di Ricette dei Bimbi
    http://aboutcookingandmore.blogspot.it/
    Ciao e complimenti ancora !!!

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  17. Ciao grande Pinella, ti dedico questo premio: http://ladolcecucinadipaola.blogspot.it/2014/03/un-premio-per-me.html

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  18. Grazie mille cara pinella !!! Oltre ad essere una fantastica pasticcera sei una superba poetessa !!!!! Parigi sarebbe proprio la tua città!!!! Questa delizia sara il mio prossimo impegno !!! Ancora grazie mille !!! :-)

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