A volte, mi capita di guardare la foto di un dolce e di restarne incantata.
La bellezza mi appare cosi intensa da provocarmi un tuffo al cuore. E penso che mai e poi mai sarei in grado di rifarlo.
Le mani mi si bloccano anche al solo accarezzare la foto. E i pensieri si rifiutano anche solo per un istante di prendere in considerazione l'idea di provarci.
In quel momento mi rendo pienamente conto che un bel e buon dolce richiede veramente tanti anni di studio alle spalle. Che nulla si improvvisa. Che nulla può essere lasciato al caso e alla fortuna.
Stavolta...forse l'unica volta...non è andata cosi. L'ho trovato il coraggio di provarci anche se questa mela è distante anni-luce dall'originale. Per la forma, per i colori, per la nitidezza della lavorazione, per la pulizia delle forme.
Il mio Maestro mi dice sempre di non aver paura ma....
Ma è stata un'occasione per non dimenticare quanto si debba essere coscienti delle proprie possibilità. Quanto sia importante riconoscere e osservare i confini del proprio agire.
Osare ma essendo consapevoli che il volo è necessariamente breve, non di ampio respiro. Ancora una volta, liberare le dita dal tremore verso l'esecuzione di un dolce perfetto di suo mi rende consapevole che la Maestria non nasce per caso. Non si improvvisa.
La mia Mela Rossa è come un cartello alzato di fronte ai miei occhi.
A ricordarmi che la Pasticceria e' una montagna meravigliosa e io, la mia tenda, l'ho piantata lì, alla base, e posso solo alzare ogni tanto lo sguardo e sentire meraviglia.
e' davvero meravigliosa , non ci sono parole per descrivere questo capolavoro.............felice serata
RispondiEliminaMa che dici ...... La tua tenda e in cima alla montagna !!!!
RispondiEliminaLa tua mela e' perfetta bravissima e immagino la bontà proverò anch'io a scalare la montagna .....
Un abbraccio :-)))
Pinella cara, la pasticceria, come dici tu, non si improvvisa. e infatti tu sei tra quelli che si può permettere di volare..
RispondiEliminai tuoi dolci sono geometria, pulizia, forma, sostanza.
Guarda quanto splendore in una sola pallina.
posso solo sognarlo, un capolavoro così.
mi inchino alla tua bravura :)
potrei copiare parola per parola non la ricetta ma i primi paragrafi di questo post.
RispondiEliminami sembra incredibile leggere e qui da te gli stessi pensieri che faccio di fronte all'Arte pasticcera...
mentre, di fronte alla tua mela, mi sento come Biancaneve: tentazione irresistibile!
Splendido aspetto. Particolare nell'abbinamento di sapori.
chissà...se mai riuscirò a replicare questo tuo (piccolo????) volo...intanto guardo, con un tuffo al cuore.
ciao!!!! :-)
che meraviglia!!
RispondiEliminaPinella, quanto ti capisco. La metafora della montagna è perfetta, quante volte mi sento così, di fronte a piatti e dessert dei Grandi.
RispondiEliminaTu per me sei una grande fonte d'ispirazione e anche una sorta di piccola enciclopedia: ogni volta che cerco un dolce, una tecnica, una preparazione particolare mi metto a sfogliare questo blog.
L'altro giorno ho preparato la tua namelaka al limone, perfetta.
Grazie di condividere tutto questo!
incredibilmente perfetta
RispondiEliminaBrava Bravissima!!!!
RispondiEliminaÉ una meraviglia!!!
Semplicemente un capolavoro. Pinella, non trovo le parole per farti i complimenti adeguati alla tua bravura... sei un'ispirazione per tutte noi! E questa mela è qualcosa di... unico, arte pura.
RispondiEliminaAdesso, a distanza di giorni, saprei come rifarla questa mela rossa.
RispondiEliminaMa i sentimenti che l'anno vista nascere li ho tutti nel cuore
complimenti. Ogni tanto passo da questo tuo bellissimo blog e non rimango mai delusa. Indubbiamente i vertici dell'arte pasticciera possono sembrare irraggiungibili .. ma non per tutti e forse sei più in alto di quanto non pensi. Per pura e semplice curiosità accademica mi chiedevo quale fosse la temperatura di servizio di questa splendida mela, naturalmente è una mera curiosità visto che un dolce simile posso solo sognarlo venendo qui nel tuo splendido blog, non certo farlo io!Dalla foto, il taglio è così netto che pare un semifreddo ma ... non penso che i semifreddi contengano gelatina, o sbaglio?!
RispondiEliminaHo tagliato il dolce ancora freddo e non completamente scongelato per avere piu' pulizia.
RispondiEliminaMa il dessert va servito alla normale temperatura di 10-12°C. Non è un semifreddo data la sua composizione.
Grazie a te per tutto il resto!
La recherche de la perfection... Cara amica tu hai raggiunto la tempo la perfezione!! Chapeaux!
RispondiEliminaCe n'est pas vrai, ma bonne amie mais.....Bisous
RispondiEliminaciao pinella! i tuoi dolci sono meravigliosi =) ma la gelatina granulare sarebbe l' agar agar ?? grazie un bacio =)=)
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