Ho scordato l'anno.
E che età avessi quando con un semplice e titubante click sulla tastiera del computer ho cominciato a volare sopra e intorno al mondo incantato della Pasticceria.
So solo che ero cosi incredibilmente giovane. Cosi troppo giovane....
Senza i segni del tempo intorno agli occhi .
Senza i solchi intorno alle labbra. Senza quella sorta di patina polverosa sul viso che nessuna nota di leggera vaghezza riesce a dissolvere.
Mi pare...forse ne sono certa....fosse dicembre.
Mi pare avessi il viso proteso verso lo schermo.E le spalle curve e strette a sconfiggere l'umido ed il freddo.
Mi pare avessi il viso proteso verso lo schermo.E le spalle curve e strette a sconfiggere l'umido ed il freddo.
Indecisa. Timorosa.Con una insolita e febbrile ansia. Come quando preparo le valigie per un viaggio e mi coglie una sottile angoscia di non tornare mai più.
Cosi attratta dal nuovo ma con già, forte e inspiegabile, la nostalgia del passato.
Mi pare....forse ne sono certa.....di aver mosso piano un dito e di essermi inoltrata in un mondo completamente nuovo.
Erano i tempi della margarina. Del sapore strano del burro. E della vanillina. Delle ricette stampate con tutte le note scritte a penna. Da far rilegare in una cartellina lucida e trasparente. Dei libri non comprati. Degli stampi sognati e non avuti. Dei corsi di pasticceria vagheggiati e non fatti. Delle carte di credito solo immaginate.
Erano o, per meglio dire, cominciavano i tempi dei dolci da preparare per dire" Ti voglio bene" con la bocca sigillata e muta sulle parole e sui suoni.Erano i tempi delle ore strappate alla fatica per incrociare le gambe, sul pavimento davanti al forno, a spiare in silenzio l'esplosione e il successivo flop dei savoiardi.
Dei fallimenti e delle prove.
Dei fallimenti e delle prove.
" Dai, ho tempo per ritentare prima di cena?Non posso aspettare domani. E' troppo tardi domani...""
E' stato allora che ho conosciuto Porzia Losacco Boccasino.
Una delle prime ad aver conosciuto sul Forum de La Cucina Italiana. Ad aver apprezzato e stimato e ammirato ancor prima di sentirne la voce cristallina e gioiosa, gli occhi affettuosi, il viso acuto e gentile.La risata argentina.
Ho sempre pensato che potevo non incontrarla mai. E come lei, altri amici, altre amiche .....Stefania....Elisabetta...Alberto...Flavia....Mariella......Daniela....con cui ho condiviso entusiasmi e passioni. Percorsi di vita e tratti di strada talvolta irregolari, discontinui ma....ancora oggi...c'è sempre un momento in cui ...
" Come stai, Porzia?"
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buongiorno Pinella.
RispondiEliminaieri sera ho letto questo tuo post, ma non sono riuscita subito a scriverti (pc vecchissimo che ogni tanto si blocca!). ma...come me lo sono gustato il racconto dei tuoi primi passi in pasticceria!
dolcemente, mi sono ritrovata a ricordare i miei primi dolci. Fatti senza consapevolezza, leggendo ricette su riviste e libri di mamma e nonna...le prime frolle dure, qualche plumcake con l'interno crudo, ...ma anche qualche torta ben riuscita, e la gioia di donarla o di sentire l'apprezzamento delle persone cui voglio bene.
Qualcosa col tempo è cambiato...ho fatto un po' di strada, e tanta ce n'è da fare.
ma resta, intatto, il piacere di realizzare un dolce per qualcuno, come gesto di affetto...
e resta, immutato in me, il fascino della frolla: croccante, friabile, dolce, burrosa...
mille possibili ricette diverse, unica bontà.
non mi stancherò mai di ammirare le tue ciambelline.
certi ricordi non spariscono, hanno solo bisogno di una rispolverata. grazie Pinella.
Bellissimo il tuo post e golosissimi i biscotti!
RispondiEliminaTi auguro un' estate serena e rigenerante
Buone vacanze
Alice
Come sempre con te si entra in un sogno...chissà se hai voglia di entrare nel mio, nato da poco: insideyourtravelbag.blogspot.it
RispondiEliminaChe buoni questi biscottoni! Devo solo capire come farli entrare nel mio frigo che strasborda di roba!!
RispondiEliminaRicetta perfetta nella sua semplicità. Mi spieghi come mai dopo il riposo in frigo bisogna impastare nuovamente, non si rischia di formare il glutine a discapito della "frollosità?"
RispondiEliminaNo, Vincenzo. Dopo il riposo in frigo la pasta è un blocco duro, difficile da stendere. Occorre tagliare la pasta in pezzi e molto velocemente reimpastare. Molto velocemente!
RispondiEliminascusa Pinella, dove trovi da comprare il silpain...?
RispondiEliminaL'ho comprato in un sito francese....lo trovi anche su www.meilleurduchef.com
RispondiEliminaBuonasera Pinella ho da farti una domanda quando cucino ii biscotti seguendo tutte le regole della pasta frolla con riposo della stessa formo i biscotti metto in frigo e poi in forno ma non vengono mai perfettamente tondi e sottili come vorrei dove sbaglio?
RispondiEliminaLa lavorazione...la ricetta....le dosi...il tempo di riposo....la lasci in frigo mezza giornata prima di stenderla?
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