Frolla.....frolla...fortissimamente frolla!
Se ne è parlato tanto a Sweety of Milano. Nelle Masterclass a cui ho potuto essere presente, sono andata in brodo di giuggiole al sentire Denis Dianin illustrare il suo metodo di preparazione della base di uova e zucchero da far riposare 24 ore prima di unirla agli altri ingredienti.
E poi Gino Fabbri e le sue stratosferiche ciotoline di frolla, confettura di lamponi e crema leggera.
Ovviamente il cioccolato ha fatto capolino con il mio Maestro Maurizio Santin e la sua tarte di cremoso al cioccolato e chantilly alle castagne.
E poi spunta Stella Ricci con i suoi dischi di sablée e cremoso al cioccolato bianco e mascarpone. Per arrivare a Gianluca Fusto e le sue geometriche crostate con purea di arance candite e ganache al cioccolato.
Naturalmente, di ognuno di loro non ho perso una virgola.
E non vedevo l'ora, tornata a casa, di frugare febbrilmente in dispensa per dare spazio e aria a tutto quello che in testa faceva a botte per uscire.
L'occasione di sperimentare il matrimonio tra nocciole e pesche non ha avuto un momento migliore. Ho estratto fuori dalla mia borsa "marypoppins" il foglietto con la foto e la ricetta e.....via!
Mi direte che potevo diminuire le dosi per una semplice tarte rettangolare senza neppure i bordi ma....perché fermarsi a pochi frollini quando il desiderio di provare una tarte, un bicchierino, un piccolo dolcino è cosi impellente?
E allora la cucina si riempie di vassoi tutti coperti da carta argentata come fossero bei sogni tempestati di gemme e pietre preziose e frammenti di stelle....
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ooohhhhh....cosa mi sono persa..."fortissimamente frolla"!!!!! Non so perchè ho questa passione per la frolla. Forse per la dolce burrosità che riempie la mia bocca golosa, o per il piacere di mordere qualcosa di friabile e assieme croccante...forse, per le mille e più sfumature di gusto e consistenza e forma che questo impasto può assumere. Ogni volta, è una scoperta.
RispondiEliminaPer fortuna...hai annotato tutto tu! e qui troverò le tue bellissime interpretazioni delle masterclass cui hai assistito.
come questa di oggi. Una sablè "in due tempi". E un dessert con un tale equilibrio di forme e colori che è da ammirare.
grazie Pinella! e buon weekend!
E vado di frolla di Servida anche oggi....
RispondiEliminaio ho un pan brioche in lievitazione, per tenere vivo il mio lievito madre, che tra pochi mesi dovrà lavorare sodo per i panettoni!
Eliminae ora provo una frolla "morbida", con lievito, per fare una semplice crostata-torta di mele.
Attendo di vedere anche la frolla di Servida, allora! ciao Pinella!!! :-)
A breve la tarte au citron con la crema favolosa di Servida!
EliminaCiao Pinella! E' stato bellissimo conoscerti dal vivo e vederti così emozionata davanti alle creazioni che nascevano davanti ai nostri occhi (io sono il ragazzo letteralmente sotto il bancone durante la masterclass di Santin, non so se ricordi). Sei stata bravissima!!!
RispondiEliminaIo mi sono dato subito alla Saint Honoré di Massari... che magia!
Ah ah ah certo!
RispondiEliminaSappi che la Saint Honorè ce l'ho anche io in elenco!!!
Certo che s'ingrassa solo a guardare le foto *_____*
RispondiEliminaSalve..complimenti? Ho appena messo a riposare questa frolla in frigo.. ma la pasta sablèe non prevede sabbiare burro e farina e in ultimi zucchero e uovo?
RispondiEliminaLa discussione sull'uso della parola sablée interessa sia la procedura di lavorazione che il quantitativo di burro presente nell'impasto. In aggiunta i francesi usano ancora in modo differente la parola sablée e sucrée.E tu hai ragione nella tua osservazione . In questo caso ho riportato fedelmente la dicitura sablée riportata dai Pasticceri da cui ho preso la ricetta.
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