Sono certa che fosse proprio una domenica pomeriggio, quella di alcuni anni fa. Era una giornata freddissima ma con un bel sole luminoso, proprio come si presenta la giornata di oggi. Il periodo era piu' o meno questo. Lo ricordo benissimo. Eravamo andati a pranzo in un bel ristorante a Bologna, tutti insieme. E che pranzo! Tortellini, lasagne verdi con quel magnifico ragù, lesso sontuoso in carrelli d'acciaio fiammeggiante, crema fritta.
Un pranzo da re e regine.
Certamente non avrei potuto immaginare che in capo a neppure due ore mi sarei ritrovata nella cucina di una pasticceria, regno indiscusso di uno dei miei amici, di fronte ad uno spettacolo magnifico.
Vassoi e vassoi di impalpabili sfrappole. Cosi leggere da sembrare nuvole, cosi aeree da rassomigliare a batuffoli di cotone.
Il mio amico le rivestii di fragrante zucchero al velo e io iniziai a gustarle, incapace di fermarmi. Per una che ne mangiavo, due ne mettevo un mano. E intanto, mi dicevo "basta, basta" e quel basta non arrivava mai
Ricordo pure che ne ricevetti in dono un vassoio ma in pratica giunse quasi vuoto a casa, al rientro. Sono certa che in aereoporto restai nella memoria di qualcuno al vedermi seduta, una sfrappola dopo l'altra, immersa nello zucchero vanigliato.....
Rientrata casa le ho subito rifatte. Ma, ogni volta, non mi sembravano mai buone come quelle del mio amico. Adesso, solo dopo tanti tentativi, direi che mi posso ritenere soddisfatta ma...le sfrapppole di Bologna, mamma mia se erano divine!
Ci sarebbe da tornarci solo per questo....
Le sfrappole di Ivo
1 kg di farina 00
8 uova intere
50 g di burro
50 g di zucchero
10 g di sale
Marsala secco
scorza di limone oppure arancia
Impastare bene il tutto fino ad ottenere un impasto liscio ed elastico. Far riposare la pasta per un’ora sotto un panno. Passare la pasta con la macchinetta fino all’ultimo foro, poi stenderla sul tavolo e stenderla ancora con il mattarello. Cosi mi raccomanda di fare il mio carissimo amico. Certe volte, per fare un po’ svelta io ho ripassato due volte la sfoglia nell’ultima tacca della macchinetta Imperia. Friggere ( io per i dolci uso un buon olio di semi di arachide ) poche per volta perché cuociono veramente in fretta dato che sono cosi sottili, scolarle e velarle con zucchero al velo vanigliato .
A tale proposito, io raccomando di utilizzare un buon zucchero al velo profumato per giorni con una mezza bacca di vaniglia aperta per il lungo. Io lo metto dentro un barattolo a chiusura ermetica con la bacca e mano mano aggiungo lo zucchero che si consuma.