Dopo innumerevoli ricette e tecniche e note, scritte a mano su fogli a quadretti, infilate in cartelline trasparenti oppure incollate su quadernoni dalla copertina a fiori... non avrei, di certo, mai creduto che oggi sarebbe stata ultimata la stampa di un mio lavoro.
Ma, neppure per un momento, ho pensato che non ne avrei scritto qui per la prima volta.
La parola Libro, nella mia testa, è ancora legata ad un concetto molto elevato dello scrivere. Per cui, preferisco definirlo un Blog-Ricettario.
Meglio ancora, è il mio modo di scrivere di Pasticceria, di quella che mi piace, che cerco di conoscere per poi replicare a casa, nella mia cucina. È il mio modo di condividere una ricetta, una preparazione, una tecnica, con le mie parole, il mio modo di essere.
È quello che cercavo di spiegare per lungo tempo ad Antonella Provetti di Italian Gourmet. Cioè, l'essere impossibilitata a scrivere secondo i canoni e le regole della Pasticceria Professionale. Proprio perché, io non sono una Pasticcera Professionista.
E lei non solo l’ha compreso, ma l’ha assorbito come proprio.
E mai avrei pensato che la richiesta di mettere per iscritto le mie idee sarebbe sfociata in un benestare a 360 gradi. Tutto accettato.
Tipologia di ricette.
Foto dal cellulare.
Modalità di scrittura.
Nessun limite al numero di pagine necessarie per la descrizione di ciò che mi pareva necessario. Ho quasi (il quasi rende il tutto meno assoluto) potuto scrivere tutto ciò che nella mia cucina io faccio per la realizzazione della preparazione.
È come se io avessi avuto di fronte una di quelle persone che mi chiedono “me lo dici come hai fatto a fare quel dolce di cui hai fatto vedere la foto su Instagram?”.
Per scrivere, ho usato proprio questo linguaggio. Per cui, è pure normale che siano presenti certe ripetizioni, come fossi sicura di essere abbastanza chiara. Avete presente quando dobbiamo descrivere come facciamo un macaron e insistiamo sui minimi dettagli? Oppure quando vogliamo sottolineare l'importanza della temperatura nello stendere una frolla? Ecco.
Il linguaggio parlato che diventa scritto.
Denise Frigerio, l'Editor che mi ha preso per mano in questo periodo, mi ha detto al telefono che leggendo quello che scrivo e come lo scrivo, ha sentito subito che, dopo tante paure, stesse rinascendo il desiderio di rimettersi a fare Pasticceria nella sua cucina. Mi è parso il senso di ciò che volevo fare.
Una sorta di Invito al Viaggio. Mai intrapreso oppure interrotto. O magari, facendo tappe a singhiozzo.
Scelto il linguaggio (ma era semplice farlo...è sempre stato il mio, in fondo...) si andava avanti sul "Come".
Ogni ricetta prende spunto da qualcosa che ho letto. Una base che ho salvato. Una preparazione che ho modificato in base alle mie esigenze. Come sempre, difficile io ripeta per intero un dolce di un Maestro perché difficile superarne la maestria. Lascio che la fantasia faccia la sua strada. Ma ho voluto a tutti i costi che ogni ricetta avesse il ringraziamento specifico per chi me l'aveva ispirata.
Professionista oppure Amatoriale.
Perché io non sono in grado di inventare: solo di utilizzare pescando dal deposito di notizie incamerate nella memoria e vestirle con i miei occhi.
Non vi stupisca, pertanto, quella sorta di bibliografia in apertura. Sono i miei "grazie”, note fondamentali per spingere il lettore ad ulteriori approfondimenti: un link, un sito online dove acquistare un corso formativo, un libro da comperare, un "nome" da scoprire.
E le ricette? Alcune sono estrapolate dal blog, da quello che negli anni (ormai quasi 16) è diventato un mare magnum in cui, inevitabilmente, le cose nuotano a volte indistinte.
Riprese. Riscritte. Riviste. Meglio specificate in base alle nuove conoscenze.
Altre, invece, completamente nuove. Quelle che più mi hanno attratto e colpito.
Come sempre, non ho scritto forme di stampi e numero di porzioni. Credo che conoscere il peso totale sia la base che ci permette veramente di spaziare e toglierci i lacci degli obblighi. E, come sempre, anche stavolta, ci ho tenuto a dimostrare che nella nostra cucina, da una sola ricetta con 4 basi, possiamo fare molteplici presentazioni liberando la nostra fantasia.
E, poi, le note. Le cose che durante la spiegazione richiedono di fermarsi e specificare. E se Denise Frigerio mi ha assistito per le parole, il grafico Luca Ballirò ha interpretato le cose esattamente come le volevo. Dalla forma ai colori.
Antonella Provetti ha diviso la giornata in tre settori dolci ma, come specificato, qui si tratta di un modo di fare e assaporare la Pasticceria come meglio si ritiene possibile fare. Liberi da recinti e steccati, unicamente padroni dei propri desideri e necessità alimentari.
E se la giornata al lavoro è cominciata alle 4 del mattino, cosa impedisce di ritagliarsi un break alle 10 con una millefoglie alla crema?
Mi ritroverete di certo tra le pagine. Nel voler riportare anche a pagina 100, una cosa scritta già a pagina 4, per esempio. Sarà che io faccio fatica quando leggo un libro a memorizzare tutto... stento a ripescare ‘dove sarà quella nota? Dove ritrovo quell’indicazione sulla temperatura che mi serve?’… E allora, la riscrivo velocemente.
Ho detto o no che si tratta di un ricettario fatto da un’appassionata?
Spero vi piaccia.
Ci ho messo davvero quasi tutta me stessa. E molto spesso, più di tutta me stessa.
Ci sono io per intero in tutte le pagine.
Sono qui ad ascoltarvi. A darvi spiegazioni se sono stata poco chiara. A prendere nota di eventuali correzioni di forma... tanto ne troverete perché volevo fare il libro perfetto per ringraziare la Provetti ma ho dubbi di esserci riuscita...
Dato che siamo quasi a Natale e che l’attesa delle feste coincide anche con il lancio del Ricettario, ho avuto un codice sconto promozionale che spero possa essere utile… e non posso che ringraziare Italian Gourmet per questo regalo per me...
Lo potete utilizzare sullo shop di italian gourmet. Porta lo sconto al 30% ed è valido fino al 31 dicembre. Non dimenticate di utilizzarlo.
Ci sarà tempo e modo di scrivere altro su questo Ricettario. Ma per ora…
Ringrazio tutto il team. Antonella, Denise, Luca.
E Carlo Casella per l'onore ricevuto nel prendere in visione le mie foto dal cellulare...
Grazie ad Arianna Giuntini, per aver realizzato lo scatto di copertina prendendo la maglia rossa dal mio armadio e scegliendo la mia cucina come sfondo.
Grazie a tutte le persone di Italian Gourmet che hanno reso possibile la realizzazione di un sogno irreale solo immaginato.
Grazie alle mie amiche e amici che negli anni hanno assaggiato i miei dolci e dato coraggio al progetto. Valentina, Silvana, Stefania, Sonia, Alessandro, Maria Grazia, Daniela, Roberta, Giacomo, Emiliana, Dani, Lilli, Donata, Raffaella, Silvia.
E grazie a lui: Maurizio Santin. Per essere capitato nella mia vita e averla riempita d'affetto.
Ma, non ultimi, voi. Che dal 2008 e i savoiardi , la mia prima ricetta, non mancate di seguirmi. Di essere presenti e affettuosi. Spero che la vita mi conceda numerose oasi di serenità perché ognuna di queste sarà sempre accompagnata da un nuovo dolce. Da studiare, replicare, reinventare e poi condividere.