I Dolci di Pinella...é nato il mio Blog- Ricettario 2023

in , by I Dolci di Pinella, lunedì, novembre 13, 2023




Dopo innumerevoli ricette e tecniche e note, scritte a mano su fogli a quadretti, infilate in cartelline trasparenti oppure incollate su quadernoni dalla copertina a fiori... non avrei, di certo, mai creduto che oggi sarebbe stata ultimata la stampa di un mio lavoro.
 
Ma, neppure per un momento, ho pensato che non ne avrei scritto qui per la prima volta.
 
La parola Libro, nella mia testa, è ancora legata ad un concetto molto elevato dello scrivere. Per cui, preferisco definirlo un Blog-Ricettario.
Meglio ancora, è il mio modo di scrivere di Pasticceria, di quella che mi piace, che cerco di conoscere per poi replicare a casa, nella mia cucina. È il mio modo di condividere una ricetta, una preparazione, una tecnica, con le mie parole, il mio modo di essere.
 
È quello che cercavo di spiegare per lungo tempo ad Antonella Provetti di Italian Gourmet. Cioè, l'essere impossibilitata a scrivere secondo i canoni e le regole della Pasticceria Professionale. Proprio perché, io non sono una Pasticcera Professionista.
E lei non solo l’ha compreso, ma l’ha assorbito come proprio.
E mai avrei pensato che la richiesta di mettere per iscritto le mie idee sarebbe sfociata in un benestare a 360 gradi. Tutto accettato. 
Tipologia di ricette. 
Foto dal cellulare. 
Modalità di scrittura. 
Nessun limite al numero di pagine necessarie per la descrizione di ciò che mi pareva necessario. Ho quasi (il quasi rende il tutto meno assoluto) potuto scrivere tutto ciò che nella mia cucina io faccio per la realizzazione della preparazione.
 
È come se io avessi avuto di fronte una di quelle persone che mi chiedono “me lo dici come hai fatto a fare quel dolce di cui hai fatto vedere la foto su Instagram?”.
 
Per scrivere, ho usato proprio questo linguaggio. Per cui, è pure normale che siano presenti certe ripetizioni, come fossi sicura di essere abbastanza chiara. Avete presente quando dobbiamo descrivere come facciamo un macaron e insistiamo sui minimi dettagli? Oppure quando vogliamo sottolineare l'importanza della temperatura nello stendere una frolla? Ecco. 
Il linguaggio parlato che diventa scritto. 
 
Denise Frigerio, l'Editor che mi ha preso per mano in questo periodo, mi ha detto al telefono che leggendo quello che scrivo e come lo scrivo, ha sentito subito che, dopo tante paure, stesse rinascendo  il desiderio di rimettersi a fare Pasticceria nella sua cucina. Mi è parso il senso di ciò che volevo fare. 
Una sorta di Invito al Viaggio. Mai intrapreso oppure interrotto. O magari, facendo tappe a singhiozzo.
 
Scelto il linguaggio (ma era semplice farlo...è sempre stato il mio, in fondo...) si andava avanti sul "Come".
 
Ogni ricetta prende spunto da qualcosa che ho letto. Una base che ho salvato. Una preparazione che ho modificato in base alle mie esigenze. Come sempre, difficile io ripeta per intero un dolce di un Maestro perché difficile superarne la maestria. Lascio che la fantasia faccia la sua strada. Ma ho voluto a tutti i costi che ogni ricetta avesse il ringraziamento specifico per chi me l'aveva ispirata. 
Professionista oppure Amatoriale. 
Perché io non sono in grado di inventare: solo di utilizzare pescando dal deposito di notizie incamerate nella memoria e vestirle con i miei occhi.
Non vi stupisca, pertanto, quella sorta di bibliografia in apertura. Sono i miei "grazie”, note fondamentali per spingere il lettore ad ulteriori approfondimenti: un link, un sito online dove acquistare un corso formativo, un libro da comperare, un "nome" da scoprire.
 
E le ricette? Alcune sono estrapolate dal blog, da quello che negli anni (ormai quasi 16) è diventato un mare magnum in cui, inevitabilmente, le cose nuotano a volte indistinte. 
Riprese. Riscritte. Riviste. Meglio specificate in base alle nuove conoscenze.
Altre, invece, completamente nuove. Quelle che più mi hanno attratto e colpito. 
 
Come sempre, non ho scritto forme di stampi e numero di porzioni. Credo che conoscere il peso totale sia la base che ci permette veramente di spaziare e toglierci i lacci degli obblighi. E, come sempre, anche stavolta, ci ho tenuto a dimostrare che nella nostra cucina, da una sola ricetta con 4 basi, possiamo fare molteplici presentazioni liberando la nostra fantasia. 
 
E, poi, le note. Le cose che durante la spiegazione richiedono di fermarsi e specificare. E se Denise Frigerio mi ha assistito per le parole, il grafico Luca Ballirò ha interpretato le cose esattamente come le volevo. Dalla forma ai colori.
 
Antonella Provetti ha diviso la giornata in tre settori dolci ma, come specificato, qui si tratta di un modo di fare e assaporare la Pasticceria come meglio si ritiene possibile fare. Liberi da recinti e steccati, unicamente padroni dei propri desideri e necessità alimentari. 
E se la giornata al lavoro è cominciata alle 4 del mattino, cosa impedisce di ritagliarsi un break alle 10 con una millefoglie alla crema?
 
Mi ritroverete di certo tra le pagine. Nel voler riportare anche a pagina 100, una cosa scritta già a pagina 4, per esempio. Sarà che io faccio fatica quando leggo un libro a memorizzare tutto... stento a ripescare ‘dove sarà quella nota? Dove ritrovo quell’indicazione sulla temperatura che mi serve?’… E allora, la riscrivo velocemente.
 
Ho detto o no che si tratta di un ricettario fatto da un’appassionata?
 
Spero vi piaccia. 
Ci ho messo davvero quasi tutta me stessa. E molto spesso, più di tutta me stessa.
Ci sono io per intero in tutte le pagine.
Sono qui ad ascoltarvi. A darvi spiegazioni se sono stata poco chiara. A prendere nota di eventuali correzioni di forma... tanto ne troverete perché volevo fare il libro perfetto per ringraziare la Provetti ma ho dubbi di esserci riuscita...

Dato che siamo quasi a Natale e che l’attesa delle feste coincide anche con il lancio del Ricettario, ho avuto un codice sconto promozionale che spero possa essere utile… e non posso che ringraziare Italian Gourmet per questo regalo per me...


Lo potete utilizzare sullo shop di italian gourmet. Porta lo sconto al 30% ed è valido fino al 31 dicembre. Non dimenticate di utilizzarlo.




 
Ci sarà tempo e modo di scrivere altro su questo Ricettario. Ma per ora…

Ringrazio tutto il team. Antonella, Denise, Luca. 
E Carlo Casella per l'onore ricevuto nel prendere in visione le mie foto dal cellulare...
Grazie ad Arianna Giuntini, per aver realizzato lo scatto di copertina prendendo la maglia rossa dal mio armadio e scegliendo la mia cucina come sfondo.
Grazie a tutte le persone di Italian Gourmet che hanno reso possibile la realizzazione di un sogno irreale solo immaginato.
 
Grazie alle mie amiche e amici che negli anni hanno assaggiato i miei dolci e dato coraggio al progetto. Valentina, Silvana, Stefania, Sonia, Alessandro, Maria Grazia, Daniela, Roberta, Giacomo, Emiliana, Dani, Lilli, Donata, Raffaella, Silvia.
 
E grazie a lui: Maurizio Santin. Per essere capitato nella mia vita e averla riempita d'affetto.
 
Ma, non ultimi, voi. Che dal 2008 e i savoiardi , la mia prima ricetta, non mancate di seguirmi. Di essere presenti e affettuosi. Spero che la vita mi conceda numerose oasi di serenità perché ognuna di queste sarà sempre accompagnata da un nuovo dolce. Da studiare, replicare, reinventare e poi condividere. 

Cake Sacher di Maurizio Santin

in , , , by I Dolci di Pinella, domenica, ottobre 29, 2023


Ancora un cake? Si, ancora uno.

 A dire il vero, Maurizio Santin aveva dato , pochi giorni prima, la ricetta di un Cake ricotta, madorle, limone...( se non lo avete già salvato nel vostro data base, correte a farlo dopo averlo visto sui canali social...) ed ero molto indecisa.

Ma poi, l'idea di un cake al cioccolato e rum ha preso il sopravvento. Quello alla ricotta è in elenco subito dopo.
L'idea dei cakes è sempre molto intrigante e negli ultimi anni si è sviluppata questa possibilità di tramutarli in quelli che i Francesi chiamano Gateaux de voyage. Cakes molto curati, dalle presentazioni insuali, molto ricercate ma, comunque, sempre strutturati e confezionati in modo da essere trasportati senza eccessive difficoltà. 

Io penso che quando si ha tra le mani una ottima base di impasto, la fantasia deve essere lasciata a briglia sciolta. Il nostro cervello, a furia di osservare, guardare, studiare una infinità di dolci, riesce davvero, nel momento della lavorazione, a tirar fuori una discreta quantità di idee. Certamente quelle che ci hanno colpito di più, che abbiamo guardato con più attenzione, il dettaglio più intrigante, la stratificazione più interessante.

A noi sembra di aver scordato ma non è cosi.
Della possibilità di preparare un dolce e con quelle stesse basi dar vita ad una miriade di dolci diversi....ne avro' occasione di scriverne molto ma molto presto! Intanto, a mò di esempio, vi lascio alcune idee in quelle che io chiamo Varianti.......
Grazie a Maurizio Santin per il cake!


Cake Sacher





 

Per questo dolce ho utilizzato:

Cioccolato Guanaja al 70%
Cacao in polvere 

Potete trovare il cioccolato al seguente link:

https://www.valrhona-collection.it/it

E se volete, potete utilizzare un codice sconto"PINELLACOLLECTION20"

Per il cake


100 g di zucchero semolato
200 g di uova intere (senza guscio)
60 g di zucchero invertito oppure miele d'acacia
60 g di polvere di mandorle
96 g di farina 00 debole
20 g di cacao in polvere
6 g di lievito chimico
96 g di panna al 35% di grassi
60 g di burro liquido oppure chiarificato
38 g di cioccolato fondente al 70%
60 g di albicocche candite*

Peso totale: 796 g 


Procedimento

Come vedrete, il procedimento di lavorazione si basa sul metodo cutter classico, cioè si inseriscono tutti gli ingredienti nel cutter e le lame provvedono a realizzare una buona emulsione dei grassi presenti concorrendo ad ottenere una struttura vellutata. Il cake puo' essere versato subito in stampo e cotto. Oppure, l'impasto può essere conservato in frigo per una notte. In tal modo, la quantità di zuccheri presenti può sciogliersi nella massa, le proteine creano una struttura più viscosa e in grado di intrappolare le sospensioni presenti in maniera più efficace. I grassi possono cristallizzarsi in modo adeguato. 

Dobbiamo pero' stare attenti alle temperature: le uova rigorosamente a temperatura ambiente, il burro ( se chiarificato) sciolto a 60°C.  Anche se la lavorazione è eseguita in cutter, io preferisco comunque setacciare benissimo il cacao con la farina ed il lievito. E infine, il cioccolato fondente, prima tritato e poi  aggiunto al burro sciolto e caldo. Mescolatelo bene.  La quantità di albicocche candite* è del 7.5%. Ho deciso di aumentarla a 120 g ( 15%) . 

Possiamo iniziare!

Intanto, scegliete lo stampo che vi pare il più adatto. Come vedete, ho scritto il peso totale degli ingredienti in modo che voi possiate ridurlo ( ma non lo consiglio) oppure aumentarlo in base alle vostre esigenze. Io ho usato questa grammatura perché mi permette di utilizzare circa 450 g di impasto in uno stampo da cake che mi piace molto  mentre  il resto sarà versato in uno stampo in silicone che ho comprato e usato pochissimo.


Inserite nel cutter tutti gli ingredienti tranne le albicocche. Se usate il Bimby, cercate di portarlo ad una  velocità pari a 5-5.5 progressivamente. Non continuate a lungo la lavorazione: controllate la struttura dell'impasto. Quando lo vedrete vellutato, bloccatevi. 
Trasferite l'impasto in una ciotola e conservatolo in frigo per un minimo di 6 ore. Io ho deciso di lasciarlo a riposo per tutta la notte.
Tagliate a cubetti le albicocche candite. Cercate di sgranare i cubetti e infarinateli. Dopo il periodo di riposo, unite alla massa le albicocche, mescolate bene.
Imburrate e infarinate lo stampo. Accendete il forno e portatelo a 160°C.
Versate l'impasto fino a 3/4 di altezza. Infornate fino a cottura. Con il mio forno circa 40 minuti.

Nel frattempo, preparate la bagna .

Bagna al rum

152 g d'acqua
50 g di zucchero semolato
17  g di destrosio
50 g di zucchero invertito oppure miele d'acacia
48 g  di rum *

Peso totale: 317 g

* La quantità del rum da aggiungere dipende dal tipo di rum che avete. Vi consiglio di aggiungerne una quantità minima, assaggiare e poi modificare.

Unite tutti gli ingredienti, tranne il rum, in una casseruola. Portate al bollore e spegnete. Fate intiepidire e poi unite il rum. 


QB di confettura di albicocche

Preparazione

Una volta cotto, lasciate il cake dentro lo stampo per circa 10 minuti. Poi, estraetelo per capovolgimento e mettetelo di lato sopra una gratella. Versate lo sciroppo in uno spruzzino riservato alle bagne e spruzzate su tutti i lati. Ripetete l'operazione per 3-5 volte. Versate la confettura in una ciotola e scaldatela al forno a  microonde. Passatela al setaccio e spennellatela sui lati del cake e sulla base superiore. Decorate il cake con qualche listarella di albicocca candita e pochi frammenti di carta oro alimentare.. 

Varianti

Questo cake si presta ad alcune varianti.

1) potete preparare una glassa rocher ( ne trovate alcune qui sul blog) con granella di mandorle tostate e versarla su tutto il cake

2) potete preparare una ganache al cioccolato da dressare sulla superficie superiore , far raffreddare e poi glassare con una glassa pinguino

3) potete tagliare il cake in 3  fette da 1 cm , molto regolari , in senso longitudinale e dressare al di sopra la ganache al cioccolato. Stringere bene le fette , avvolgere il cake in pellicola e far compattare. Poi glassare con una glassa pinguino o rocher. Il resto del cake potrà certamente essere congelato e tenuto in serbo per un'altra occasione.



Quattro quarti alle mele , vaniglia e...

in , , by I Dolci di Pinella, venerdì, ottobre 20, 2023

Molti mesi così assente dal blog . L'ultimo post reca la data del 3 luglio.

Stavo già male , allora, ma non immaginavo certo che la mia " lunga estate calda" sarebbe trascorsa chiusa in casa immaginando il momento in cui sarei stata bene.

E cosi sono trascorsi 3 mesi e 18 giorni. Adesso sono qui a battere sui tasti e mi sembra un buon segno che torni alla " vita" con un dolce di Maurizio Santin. Non era programmato. Nè pensato. Nè immaginato nelle lunghe sere bollenti di un'estate impensabile. 

Questo cake è sublime. E mi dovete credere sulla parola. 

Ho cercato anche di scrivere con ancora più attenzione perché sicuramente mi verrà a trovare qui un'amica carissima che ha trascorso con me gli ultimi due mesi...pur a distanza. E non posso fare brutta figura.

Chi sia Denise. Cosa abbiamo fatto lei e io in questo tempo si saprà molto presto. E certamente sarà qui sul blog che andrò a scriverne la prima volta. 

Il blog fa parte di me. Cosi com'è. Nella sua interezza e costruzione. É un compagno affettuoso e silenzioso a cui comunicare le novità, le incertezze, le gioie, le delusioni. Anche i cambiamenti , le scelte, le decisioni . Il blog è il posto ideale per dire che l'ho capito che la perfezione non esiste. Che la si deve cercare ma accettare comunque di non riuscire a raggiungerla. Che si può ugualmente sedersi da qualche parte e sorridere della consapevolezza che, in fin dei conti, è una bella cosa essere unici comunque si sia.

Cosa c'entra tutto questo con un cake alle mele? Solo per dire che le strade percorse e da percorrere sono tante ma quella che mi riporta qui...quella non la perderò mai.

Questo cake merita. Fatelo.....


Quattro quarti alle mele , vaniglia e..

Liberamente estratto da " I dolci di casa mia" di Maurizio Santin





Cominciate a preparare le mele!

Per le mele caramellate

500 g di mele renette
30 g di zucchero semolato
30 g di burro
mezzo cucchiaino da caffè di cannella in polvere*

* Per Denise: non si può sempre pesare tutto, sei d'accordo?

Peso totale: 560 g 

Preparazione 

Predisponete una ciotola con acqua acidulata e  succo di limone in modo che le mele tagliate non anneriscano. Sbucciatele e tagliatele a quarti. Immergetele man mano nell'acqua. Quindi, tagliatele a tocchetti regolari cosi che  la loro cottura sia uniforme e regolare. Prendete una casseruola e ponetela sul fuoco a media intensità. Fate caramellare lo  zucchero fino ad arrivare ad un caramello biondo. Decuocete con una noce di burro e fate saltare le mele opportunamente sgocciolate e tamponate. Fatele saltare in padella per pochi minuti . Profumatele con una spolverata di cannella. Non oltrepassate il grado di cottura. Lasciatele croccanti  perché devono continuare la cottura in forno. Scolatele dalla padella e conservatele fino all'utilizzo.
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Per l'impasto 4/4

180 g di uova intere
180 g di zucchero semolato
1 baccello di vaniglia
1 g di spezie per pan di spezie
180 g di farina 00 debole
5 g di lievito chimico
180 g di burro
20 g di limoncello
0.5 g di sale in polvere

Peso totale: 746.5 g 

3 cucchiai di zucchero semolato per velare la superficie

Note: per quanto riguarda la vaniglia, potete utilizzare anche la polvere delle bacche di vaniglia che avete essiccato; oppure quella acquistata. Come anche lo sciroppo di vaniglia. Se poi, non doveste proprio aver nulla, utilizzate la scorza di un limone biologico che con le mele ci sta d'incanto.

Procedimento

Portate le uova  a temperatura ambiente circa 30 minuti prima. Fate leggermente fondere il burro senza scaldarlo troppo. Al momento dell'uso deve essere una sorta di liquido denso e cremoso a temperatura ambiente. 
Sgusciate le uova e versatele nella ciotola della planetaria. Fate schiumare un paio di minuti poi aggiungete lo zucchero a cucchiaiate facendolo sciogliere bene. Il composto deve diventare bianco e spumoso prima di aggiungere la vaniglia, le spezie e il sale. Setacciate la farina con il lievito e aggiungetela a mano alla montata usando una marisa per lavorare dall'alto verso il basso e ruotando la ciotola in senso antiorario.
Versate due cucchiaiate di impasto nel  burro e amalgamate con cura in modo da ottenere un composto soffice.
Incorporatelo alla montata principale lavorando con cura sempre con il metodo sopra descritto. Sopratutto, non  dovete smontare  il composto. Unite le mele evitando di far colare il poco sciroppo formato durante la cottura, mescolate con una marisa e profumate con circa 20 g di limoncello
Imburrate e infarinate uno stampo. Sceglietelo in base ai vostri desideri. Io ho scelto uno stampo da plum cake rettangolare  di recente acquisto. Molto particolare: dimensioni 19.5 cm di lunghezza, 10.5 cm  di altezza e 12 cm di larghezza. Ma voi usate lo stampo che preferite cercando di versare il composto a circa 3/4 di altezza. 
Accendete il forno a 170°C.
Spolverizzate la superficie con lo zucchero semolato e infornate per circa 45-50 minuti o finché il cake sarà asciutto alla prova dello stecco.
Fatelo intiepidire lasciandolo nello stampo.
Estraetelo dallo stampo ma facendolo uscire di lato e poggiandolo su una griglia. 
Servitelo leggermente tiepido.



 Da troppo tempo non mi siedo qui a scrivere. 

No, sto scrivendo e anche tanto. Ma ogni volta mi dico...Devo scrivere sul mio posto preferito.

Poi la giornata ha fine e tutto si rimanda al giorno dopo. E poi a quello ancora dopo... Ma stasera sono qui...Anche se solo per un piccolo dolce. Anche se sono del parere che i piccoli dolci sono proprio un toccasana per l'umore. Ne basta un pezzetto e le cose cominciano ad avere un altro colore. Le si vedono in una angolazione diversa.

Basta davvero un pezzo di dolce? no. Non basta. Ma in quei 5 secondi, il cervello non pensa che alla bontà del cioccolato, della pasta di mandorle, del limone. Pochissimo davvero. Ma io sono entrata da molto tempo nel mood #megliopococheniente.

Ho moltissimo da dirvi ...diverse cose in costruzione...ma ogni cosa...( ne sono certa) ha bisogno del proprio tempo. Della giusta cornice. Della situazione ideale per poterla esprimere.

Cosa facciamo? andiamo con la ricetta?


Snacks alla mandorla tostata e frolla ricomposta




Per questo dolce ho utilizzato:

Cioccolato Ivoire al 35%
Cioccolato Jivara al 40%
Cioccolato fondente Equatoriale nero al 55%
Nibs di cacao caramellato

Potete trovare il cioccolato al seguente link:

https://www.valrhona-collection.it/it

E se volete, potete utilizzare un codice sconto"PINELLACOLLECTION20"

Cremino alla mandorla tostata


250 g di cioccolato bianco Ivoire al 35%
125 g di pasta di mandorla tostata
scorza grattugiata di un limone bio

Fondere il cioccolato bianco. Unire la pasta pdi mandorle tostate e mescolare per rendere tutto omogeneo. Unire anche la scorza grattugiata del limone bio.Spatolare la pasta su un piano in marmo per far scendere la T fino a 24°C ( in alternativa, precristallizzare in bagno di ghiaccio). Colare subito il cremino all'interno di uno stampo in silicone con impronte rettangolari. Conservare in ambiente fresco per consentire la cristallizzazione. 


Pâte  sucrée
( da una ricetta di Cédric Grolet)

150 g di burro
95 g di zucchero al velo
30 g di farina di mandorle
58 g di uova
250 g di farina 00 debole
un pizzico di sale
1/2 bacca di vaniglia


Versare il burro morbido, lo zucchero, la farina di mandorle, il sale e la vaniglia in una ciotola da planetaria. Mescolare usando lo scudo. Aggiungere le uova leggermente sbattute e poi la farina ben setacciata. Fare un rettangolo alto 1 cm da far raffreddare in frigo. L'indomani, stendere la pate sucrée ad un'altezza di 3.4 mm per fare dei fogli di frolla da congelare. Un pezzo di impasto, deve essere messo 15 minuti in congelatore in modo che sia possibile farlo passare attraverso una griglia a fori medio-larghi. Ottenuto il briciolame, spargelo su un silpat microforato e infornare a 160°C fino a raggiungere una colorazione dorata.


Frolla ricomposta

50 g di frolla ricostituita in piccole briciole
100 g di cioccolato Jivara al 40%

Versare il briciolame in una ciotola. Unire il cioccolato fuso a 45°C e mescolare. Con un cucchiaino versare l'impasto all'interno delle cavità dello stampo, sopra il cremino. Compattare bene usando una paletta e mettere in congelatore.

Glassa rocher

300 g di cioccolato Equatoriale nero al 55%
200 g di burro di cacao
70 g di nibs di cacao caramellati

Fondere separatamente il cioccolato  e il burro di cacao; quindi, unirli mescolando bene. Unire i nibs caramellati. Conservare  in frigo fino all'utilizzo


Presentazione

Scaldare la glassa rocher fino a 40 °C. Estrarre le barrette dallo stampo. Inserire due stecchi ai lati della barretta e tuffare i dolci nella glassa. Scolare. Ultimare con pochi nibs caramellati, piccoli frammenti di carta oro alimentare e qualche pezzetto di frolla sbriciolata.

Dischi di shortbread e frutto della passione

in , , , , by I Dolci di Pinella, martedì, maggio 09, 2023


Ho sempre avuto una fortissima passione per la pasticceria da tè... certamente avrà influito la considerazione che entrare in una sala da tè per ritagliarsi una tazza di ottimo tè e gustarsi un piattino di pasticcini significa davvero farsi un regalo.

Ma l'abitudine del tè l'ho da anni e anni e anni....anche a casa non c'è giorno che non me lo prepari tirando fuori una delle innumerevoli confezioni di cui faccio man bassa quando incappo nei negozi specializzati...

Questi biscotti li ho catturati ...come forma ....da un libro di Eric Ortuno che si intitola Break.
Ed è stata l'occasione per sperimentare un'altra base di pasticceria che appartiene al mondo delle paste friabili.
Ho modificato alche cose.....come spesso mi accade....e sono venuti fuori questi biscotti.
Spero piacciano anche a voi!



Dischi di shortbread e frutto della passione




Per questo dolce ho utilizzato:

Cioccolato Inspiration passion

Potete trovare il cioccolato al seguente link:

https://www.valrhona-collection.it/it

E se volete, potete utilizzare un codice sconto"PINELLACOLLECTION20"



Per la pate shortbread

225 g di burro in pomata
100 g di zucchero di canna extra-fine
350 g di farina 00 debole
1 g di cannella in polvere
scorza di un limone grattugiato
un pizzico di sale

Versate il burro nella ciotola della planetaria e aggiungete lo zucchero mescolando con lo scudo. Ottenuto un impasto omogeneo, continuate la lavorazione con la farina ben setacciata, la scorza del limone, la cannella ed il sale. Stendete la pasta tra due fogli di carta da forno e tiratela ad uno spessore di circa 3 mm. Fatela raffreddare in frigo fino all'indomani .
Trascorso il tempo indicato, coppate dei dischi con un coppapasta smerlato e adagiateli su un silpat microforato coprendo tutti i biscotti con un altro uguale.
Infornate a 160°C fino ad ottenere un bel colore dorato.


Ganache al cioccolato e frutto della passione

260 g di cioccolato Inspiration Passion
125 g di panna al 35% di grassi
25 g di zucchero invertito ( oppure miele d'acacia)
60 g di burro
una bacca di vaniglia
un pizzico di fior di sale

Scaldate  la panna con lo zucchero invertito facendolo ben sciogliere. Fate fondere il cioccolato a 45°C , unitev la vaniglia e il sale. Aggiungete la panna e mixate con un minipimer. Attendete che la temperatura raggiunga 35-40°C e aggiungete il burro in dadi. Mixate ancora. Versate la ganache in una ciotola e fatela cristallizzare fino all'indomani.


Decorazioni con Inspiration Passion

Precristallizzate l'Inspiration Passion seguendo la curva di cristallizzazione riportata nella confezione. Versatene una parte adeguata alle dimensioni su un foglio di acetato morbido, coprite con un altro foglio uguale e stendete il cioccolato in stato sottile. Attendete il momento giusto e coppate dei dischi a bordo smerlato. Fate cristallizzate a temperatura controllata fino all'indomani.


Presentazione

Accoppiate i biscotti di shortbread mediante una sfera di ganache . Con cura , staccate i dischi di cioccolato e servendovi di una puntina di ganache, fate aderire i dischi alla parte superiore dei biscotti. Decorate a piacere con fiori eduli secchi e qualche frammento di carta oro alimentare.






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