Faccio tutto io: macino le mandorle, stacco i limoni dall'albero, impasto, inforno, glasso, mi scotto le dita spennellando ripetutamente, decoro. Dovrei aspettare a mangiarli finchè la glassa li ammorbidisce e i sapori si riuniscono tutti insieme.
Invece, proprio no.
Comincio a mangiarli già come escono dal forno...
Meravigliosi. Saranno lunghetti al farsi ma direi che valgono tutto il tempo che si dedica alla loro nascita.
Naturale che si chiamino mustazzoleddus. Piccoli mostaccioli. Forma classica a rombo.
Si possono fare con albumi nell'impasto e allora si decorano in bianco , con i ghirigori di glassa reale. Oppure, si mettono i tuorli e allora si "incappano" con cacao e zucchero cotto "a puntu". Io ho variato facendo la glassa bianca e i piccoli decori con il cacao.
Ma facciamoli come vogliamo che tanto sono buonissimi sempre.
Mustazzoleddus de mendula
125 gr di zucchero
4-5 tuorli
scorza di limone grattugiata
un goccio di Sambuca
un pizzico di cannella
Mescolare le mandorle con lo zucchero, la scorza del limone e la cannella. Aggiungere i tuorli uno alla volta e mescolare. La quantità esatta dei tuorli dipende dalla qualità e grado di secchezza delle mandorle. Occorre ottenere un impasto molle ma non troppo. Se fosse troppo molle, aggiungere pochissima farina. Far riposare l'impasto per circa 30 minuti. Aiutandosi con la farina stendere l'impasto e formare come dei grossi cilindri, circa 3 cm di diametro. Fare dei rombi tagliando di sbieco con un coltello infarinato e ripulito ad ogni taglio. Arrotondare un po' i bordi dando loro una forma aggraziata. Potete anche stendere l'impasto un po' alto e ritagliare i dolcetti con una formina romboidale. Cuocere a 150°C per circa 15-20 minuti. Devono rimanere bianchi.
Decorarli con la glassa di zucchero cotto, detta “ A puntu”
Glassa a puntu
Ho messo dello zucchero in un pentolino, es. 300 g.Ho ricoperto d'acqua fino a mezzo cm dal bordo dello zucchero, ho aggiunto 2 cucchiai d'acqua di fior d'arancio e fatto arrivare a circa 116-118°C- Ho messo il gas al minimo-minimo-minimo e contemporaneamente ho messo su un altro fornello un pentolino con dell'acqua a bollire. Ho preso un dolcino in mano e con molta attenzione ho spennellato avanti-indietro con un pennello intinto nello sciroppo. Ogni tanto il pennello va "lavato" nell'acqua che bolle e asciugato su carta scottex.Poi si riprende. Se lo sciroppo si consuma, aggiungere zucchero e acqua e riportare a temperatura. Alla fine i dolcini sono candidi e lo strato di zucchero sottilissimo.
Pensare che non mi piacevano, da ragazzina, non amavo la glassa. Però per questi tuoi potrei fare anche io follie!! Un bacione.
RispondiEliminaBuongiorno Pinella!!!!
RispondiEliminaSono davvero buoni... sei bravissima!!!!!
Ma quanto dovrò ringraziarti per questa dettagliatissima descrizione? Per me la glassatura è sempre stato un momento così critico, ma così critico...da aver sempre rinunciato in partenza. Grazie!
RispondiEliminaE' proprio perchè ho buttato glassa fatta male per anni che mi sono ripromessa di essere cosi certosina nella spiegazione...
RispondiEliminaCiao Pinella,ti chiedo un consiglio
RispondiEliminami capita spesso di leggere negli
ingredienti vaniglia, o vanglia in polvere,oppure bacello di vaniglia,
mi potresti spiegare se sono diversi tra loro e se si possono trovare in qualsiasi supermercato?
grazie dell'aiuto
La vaniglia naturale si trova sotto forma di baccelli all'interno dei quali ci sono dei semini neri che contengono proprio la vaniglia.
RispondiEliminaQuindi, per vaniglia o baccello di vaniglia si intende la stessa cosa.
Vaniglia in polvere è un ibrido, mi pare. Perchè la vaniglia naturale non è polvere. Potrebbe trattarsi di vanillina che pero' e' sintetica, non viene dal baccello.
Credo comunque che dal baccello con vari procedimenti possa essere ottenuta la vaniglia liquida ma qui mi fermo....
grazie Pinella per la risposta alle mie domande,un abbraccio.
RispondiEliminaCiao
Tutti i dolci con le mandorle mi "fanno uscire pazza", che belli!
RispondiElimina...ho paura per la glassa, chissà!
Scarico la ricettina, grazie.
baci
PS
RispondiEliminache differenza c'è tra la tua glassa e quella che si prepara con lo zucchero a velo ed albumi?
La glassa con zucchero e albumi è glassa reale. questa è piu' leggera, molto sottile e meno stucchevole.
RispondiEliminapin non ho capito bene il taglio che fai sul cilindro di pasta me lo rispieghi?
RispondiEliminaAllora! Fai un cilindro con l'impasto. Infarina la lama di un coltello e fai tei tagli in diagonale. Cerca con le mani di arrotondare bene i lati, dagli una bella forma e...continua cosi, infarinando il coltello ad ogni taglio.
RispondiEliminache chicca goduriosa buon fine settimana
RispondiEliminada sarda..non posso dirti altro che..S T R E P I T O S A!:)
RispondiEliminaDa sarda?
RispondiEliminaGrazie. Solo grazie.
Posso sapere, se nell'impasto ci vuole il lievito?
RispondiEliminaSi sono sarda
RispondiEliminaNella ricetta non c'è.
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