Ma, stavolta, non avrei proprio parole diverse per dirlo.
Era sempre una giornata bellissima quella del 2 novembre. Io mi alzavo presto, carica di una elettrica felicità ed una impazzita impazienza.
Mamma non era come tutte le altre.Non aveva mai molto tempo per tutti i manicaretti e i pranzi che le altre mamme facevano per i loro figli.
Ma trovava sempre il tempo per delle stranissime cose.
Farci sedere sul banchetto di legna contenente il carbone e raccontarci delle storie terribili che non ci facevano dormire la notte. Come l'amavo quando raccontava infinitesime volte la stessa storia, la stessa notte e sempre cosi bella da sembrare ogni volta diversa.Oppure, farci mangiare tanto di quel pane fritto "indorau" da tenerci la pancia con le mani. A volontà.
Ancora, lasciarci un biglietto sullo specchio della credenza celeste con cui potevamo comprarci tutta la Cremalba che volevamo dalla signorina Peppina.E la mattina del 2 di ogni novembre , io avevo pronta la mia federa di cotone bianco da appoggiare sulla spalla e portare in giro per il paese.
L'avrei amata alla follia solo per quello.
Is animeddas. Le piccole anime.
Per primo, di corsa, tutti dal prete per le gallette. Poi, dalle mogli degli immigrati, per i cioccolati. E quindi dalle anziane del paese con le loro casette di fate con i pavimenti in fango pressato che si potevano lavare e le scale di legno e l'odore di mela e di arance. A prendere fichi secchi, noci, qualche ciambella, i piu' fortunati. E monetine da spendere in caramelle e mentine e zuccherini. Che fosse una giornata particolare, mamma lo sapeva.Tanto che, diventati grandi e ormai senza federe da appendere sulle spalle, non aveva perso l'abitudine di vivere quel giorno e c'era sempre una bustina con un po' di soldini.
Is animeddas, diceva.
Che bella che era.
Questo è il primo anno senza le anime.
Ieri sera ho preparato una torta. E' per il compleanno della figlia di un'amica. Non mi è mai capitato di preparare una torta con tanta ...tanta...non so dirlo.Non trovo le parole.
Pensavo alle anime.
Pensavo alla felicità di una madre che ha una figlia che compie gli anni.
Pensavo a tante cose.
E non è parsa strana la commozione che ci ha unite, stamattina.
Tre donne, tre storie, tre vite.
E' la mia torta delle anime.
Il fiore , fatemelo lanciare in aria.
Torta Lola
Pan di Spagna di Rucoletta
9 uova
300 g di farina
300 g di zucchero semolato fine
scorza di limone
Due cucchiai di limoncello
Lavorare i 1 uovo intero e 8 tuorli con 6 cucchiai di zucchero. Aggiungere 6 cucchiai di farina, il limoncello, la scorza di limone e continuare a montare con frusta per circa 15 minuti a velocità 5 del ken.Separatamente, montare gli albumi (8) a neve.A metà lavorazione, aggiungere gradatamente lo zucchero semolato restante. Quando i due composti sono pronti, versare la montata dei tuorli sulla montata di albumi albumi e mescolare con la mano dal basso verso l' alto. Versare la farina ben setacciata e continuare la lavorazione sempre a mano per non smontare il composto. Versare il composto in una teglia imburrata ed infarinata, infornare a 170 °C per 35 minuti, o finchè il pan di spagna è ben sodo al tatto. Lasciarlo nella teglia ad intiepidirsi per 5 minuti poi rovesciarlo su una gratella e farlo raffreddare.
Bagna al limone e limoncello
Bagna al limone e limoncello
200 g d’acqua
100 g di zucchero
Scorza di un limone
Mettere le scorze del limone nell’acqua con lo zucchero. Far prendere il bollore finchè lo zucchero è completamente sciolto.Poi profumare con il succo del mezzo limone prima filtrato.Togliere le scorze e far raffreddare completamente prima di aggiungere il limoncello.
Chantilly di crema al limone e panna
( da una ricetta di Luca Montersino)
1 kg di panna
500 g di crema pasticciera
6 g di gelatina
Per la crema pasticciera:
290 g di latte intero
70 g di panna
110 g di tuorli
110 g di zucchero
25 g di amido di mais
Scorza di limone
Un bicchierino di limoncello
Far prendere il bollore al latte con la panna. Unire la scorza del limone e lasciare in infusione per almeno 15 minuti.Montare i tuorli con lo zucchero, incorporare l’amido e versare il liquido caldo . Far cuocere fino ad addensarsi. Unire la gelatina idratata e tamponata e passare al setaccio.Unire il limoncello. Quando la crema ha perso buona parte del calore, toglierne dal totale 500 gr e unire la panna semimontata.
Panna montata gelatinata
200 g di panna fresca
1 foglio da 2 g di gelatina
Togliere dalla panna un paio di cucchiai di liquido e scaldarli. Unire la gelatina idratata e tamponata.Montare la restante panna e a quasi fine lavorazione unire la panna gelatinata a filo senza smettere di montare.
Mandorle tostate
Versare in un pentolino piatto caldo delle lamelle di mandorle. Tostarle finchè appaiono dorate.
Composizione
Predisporre un disco di cartone con la carta pizzo. Incorniciare con della carta forno in modo da non sporcare il pizzo durante la lavorazione. Sistemare al centro una fascia in alluminio e rivestire l’interno con un rotolo di carta acetato. Sistemare all’interno un disco di pan di spagna e inumidirlo molto bene con la bagna al limone. Versare circa la metà della chantilly. Sistemare un secondo disco e ripetere l’operazione. Terminare spalmando sulla superficie della chantilly. Porre in frigo per circa 8 ore. L’indomani, velare la superficie con la panna montata gelatinata stendendola molto bene con una spatola.Togliere la fascia, la carta acetato dai bordi e aiutandosi con una scatolina velare anche i bordi. Riporre in frigo per circa 30 minuti. Circondare la torta con una fascia in acetato e chiuderla con dell’adesivo. Aiutandosi con una spatolina , deporre sui bordi le lamelle di mandorla sbordando un po’ all’interno della torta. Mettere la panna montata residua in un cornetto e creare una decorazione . Sistemare ogni tanto delle piccolissime palline argentate . Circondare la torta con il nastro di seta chiudendolo con del nastro biadesivo. Proteggere i gambi dei fiori con della carta argentata e infilarli nella torta.
Buona giornata Pinella e grazie.
RispondiEliminache gran bella torta, tutti i miei complimenti
RispondiEliminaE' mesi che seguo il tuo blog, silenziosamente, ma questa volta, non mi fermo alla sola lettura, quel non so che, che descrivi l'ho nell'animo anch'io...Complimenti per tutto.. e in ogni caso buona domenica
RispondiEliminaAnch'io seguo silenziosamente il tuo blog da mesi e lo adoro. Per i dolci e per la poesia che c'è nei tuoi racconti. Ti abbraccio, sei una persona speciale.
RispondiEliminaGrazie per tutto ciò che condividi con noi, ricette, ricordi, emozioni.
Francesca
le tue torte sono uno più bello del altro sei troppo brava , baci !!
RispondiEliminaSei troppo brava complimenti, per farla bella come la tua torta per me ci vogliono ancora 100 anni
RispondiEliminaPinella, sei sempre bravissima...
RispondiEliminala tua e' una vera arte.
E poi, questa volta, mi sono pure commossa
meravigliosa torta complimenti,
RispondiEliminasicuramente è buonissima
salutoni imma
Ciao Pinella, complimenti per le tue creazioni, ti volevo chiedere dove si possono trovare la pasta zabaione, pistacchio, caffeè
RispondiEliminaGrazie
Pinella, la tua torta ha un'anima. E' così bella che sembra viva...
RispondiEliminaTi abbraccio, forte forte.
Laura
sono nuova qui e ti faccio tanti complimenti...
RispondiEliminaMamma mia, che bellezza, che bontà... Un abbraccio.
RispondiEliminaPinella, ti leggo da qualche tempo. quando ho voglia di deliziarmi gli occhi e il cuore, apro il tuo blog ed entro nel tuo mondo. Grazie.
RispondiEliminaLe paste? Nei negozi di roba all'ingrosso per pasticcerie.Ti raccomando quella allo zabaione e al caffè. Veramente ottime.
RispondiEliminatralascio i complimenti oramai ovvi:)
RispondiEliminami ha colpito la tecnica del PDS.
Perdona ma mi vengono un'infinità di domande.
Il risultato che ne viene che ha di diverso rispetto a quello con montata tuorli + montata meringa?
Perchè si unisce della farina alla montata tuorli? Non la smonta?
Che vantaggio c'è a mescolare con le mani, rispetto alla spatola di gomma? Ne avrei anche altre, ma per pudore mi fermo qui ;)
Carissimo Adriano
RispondiEliminaho preso questa ricetta da Rucoletta, la mia conterranea che scrive, come me, su Coquinaria.
Quando ho iniziato a lavorare e la montata dei tuorli con lo zucchero era bella gonfia, al momento di mettere i 6 cucchiai di farina (presi dal totale), ho avuto una perplessità notevole. Diciamo che quando ho visto il composto smontarsi un po', stavo per desistere.Ho deciso di continuare perchè Teresina-Rucoletta non dice le cose tanto per dirle. Il risultato è stato inaspettato. Ho potuto tagliare ben 4 fette di pan di spagna che presentava una buona alveolatura.
Mentre lavoravo il tutto avevo la sensazione di avere un impasto molto simile a quello dei savoiardi. Con la mano (aperta) e affondandola dall'alto verso il basso non smonti per nulla la montata e la amalgami in minor tempo rispetto all'uso della spatola.Il composto rimane assolutamente soffice e non si abbassa per nulla dopo la cottura.
Se vai su Coquinaria c'e' un bel post di Rucoletta e molti di noi hanno sperimentato la procedura con ottimi risultati
Carissimo! io sono qui.....a tua disposizione.E' il meno che posso fare con tutto quello che mi hai insegnato e continui ad insegnarmi.
Ciao Pinella
RispondiEliminaHo un premio per te nel mio blog di cucina.Se ti fa piacere passa a ritirarlo.
Ciao
Sabrina
Pinella sei bravissima,e questa e una torta bellisima me piache molto
RispondiEliminaGrazie a tutte/i per i commenti.Muchas gracias a Sabrina per il premio!!
RispondiEliminaio sogno un giorno di riuscire a fare una torta come questa, di quelle un po' a strati, con la panna, un po' da sposi, di quelle americane, alte... e mai ho provato perché poi, chi la mangerebbe in casa? che siamo solo 2.... però rimane lì, tra le cose da provare. ciao!
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