Non esattamente e semplicemente pane e cioccolato.....
Non quel pane morbido e bianco che mia madre farciva con 9 quadratini di cioccolato fondente e che rappresentava la mia merenda nei giorni delle vacanze. Nei giorni esclusivi delle vacanze di Natale in quanto quello era il periodo in cui gli uomini del mio paese, emigrati in Germania e Svizzera, tornavano a casa, dalle loro famiglie.
Le confezioni di cioccolato erano negli anni il regalo che loro riservavano a mia madre. In segno di ringraziamento per tutte quelle lettere che le loro mogli mandavano ai loro amati tramite lei.
Era molto brava, in questo.
Riusciva a leggere alle donne le righe frettolose dei loro amati, con intonazione affettuosa....come fossero li, davanti ai loro occhi. E le sue mani, in risposta, volavano come farfalle sulla carta bianca...descrivendo con minuzia e affetto, con attenzione e altruismo, i sentimenti e la vita di chi, invece, restava in paese ad aspettare.
E io lo aspettavo con loro, il Natale. Perché era l'unico momento dell'anno in cui potevo gustare a dismisura intere tavolette di cioccolato: fondenti, al gianduja con le nocciole, farcite alla crema d'arancia oppure di rossa fragola. E al pistacchio, al liquore, con la ciliegia oppure all'uvetta.
Ogni tavoletta rappresentava una lettera. Ogni quadratino un battito del cuore.
No, questo pain d'épices non è esattamente quel pane e cioccolato. Ma, anche nella sua diversità, per strani giri del destino e della vita, questo dolce è stato un momento di incredibile delizia per quello che tanti anni fa è stato un bambino.
E non lo so...veramente non lo so...perché questo bocconcino dolce di Christophe Michalak con questa decorazione di soffice crema fondente mi ha condotto cosi irresistibilmente ad un tempo passato che forse passato non è stato mai.
E credo, neppure, potrà mai diventarlo....
Stampa la ricetta
o mamma mia questo ricordo mi ha emozionata. Io non ho avuto conoscenza diretta di situazioni come quelle che tu hai vissuto ed hai raccontato nelle premesse di questo post, ma ho il ricordo dei racconti che me ne venivano fatti. La mia bisnonna era maestra in un paesino della Toscana e so che anche lei leggeva e scriveva lettere per chi non lo sapeva fare.Era lei stessa a raccontarmelo e le sue parole mi lasciavano attonita e stupita. L'abbondanza del cioccolato svizzero, invece, l'ho sperimentata per aver avuto uno zio che viveva, come vive tutt'ora, ai confini con la Svizzera. Anch'io ne godevo nelle feste di Natale e Pasqua, quando lui scendeva per il tradizionale pranzo (che poi divenivano pranzi) in famiglia.. L'unione di questi due ricordi ed....un "tuffo" al cuore. Bacio.
RispondiEliminaBello come i ricordi possano essere gli stessi...
EliminaIl cioccolato evoca sempre ricordi piacevoli. Il tuo è particolarmente toccante. Ricetta affascinante.
RispondiEliminaGrazie Flavia...era anche molto buono..
EliminaDelicioso con chocolate, me gusta.
RispondiEliminaUn saludo.
Gracias Irmina....
EliminaSempre raffinatissime le tue preparazioni,complimenti.
RispondiEliminaGrazie...
EliminaSpesso mi intimidiscono le tue preparazioni, sono davvero meravigliose, ma fuori dalla mia portata........però questa la faccio. Oggi.
RispondiEliminaCiao, franci
Ti seguiro'...
EliminaEcco, l'ho rifatto e oggi lo pubblico.......mi dici che ne pensi? La ganache mi è rimasta un pochino più liquida, quindi non sono riuscita a modellarla bene, però il tutto è buonissimo! grazie
EliminaChe meraviglia questa tua creazione, incredibile come tu abbia modificato il classico pane e cioccolato in qualcosa di delizioso... e mi rivedo nelle parole qui sopra di Franci e Vale, le tue creazioni intimidiscono spesso... questa in particolare, perchè è tradizione e qualcosa di più.
RispondiEliminaL’angolo della casalinga, ricette veloci e facili
Buonissima ricetta l' ho stampata e provata subito, sei bravissima, elisa
RispondiEliminaCiao Pinella! Vorrei esultare con te e tutti quelli che seguono il tuo blog per la vittoria al campionato Cook du monde tenutosi a Lione del grandissimo maestro - anche il mio - Gino Fabbri che, insieme alla squadra di cui faceva parte, ha onorato ancora una volta la pasticceria italiana. Non vedo l'ora di vederlo tra pochi giorni al corso sui bignè per complimentarmi di persona...!
RispondiElimina