Con questo dolce ho un ricordo speciale.
L'ho assaggiato a Parigi, alla Michalak Masterclass. A dirla tutta, l'avevo adocchiato subito su un libro del magico Christophe ma per un motivo o per l'altro e' rimasto bloccato tra la testa e le mani.
Dovevo proprio andare a lezione da lui per metterci mano. Ricordo che mi ero appena seduta quando è comparso un vassoio e....c'erano tante ordinatissime fette già tagliate e...non si può capire la bontà di questa squisitezza alle nocciole.
Mai lezione di pasticceria è stata più goduriosa.
E la presenza del cocco ..ingrediente che non ho mai amato alla follia....è resa magica e straordinaria dal modo di cottura...quasi "caramelisé"....poi, tutto è un tripudio di nocciola..Anche se questa base può essere utilizzata e modificata secondo i nostri gusti.
Voi dite che questo dolcino mi piace cosi tanto perché è collegato a Parigi?
Ah, Paris...Peut etre....
...ricordo bene quel dolce tagliato a fette, l'avevo notato nella foto del post dove avevi raccontato della masterclass. Era lì sul tavolo vicino ai tuoi appunti...ti vevo immaginata seduta a scrivere ogni piccolo dettaglio della lezione, mentre gustavi quella delizia al cioccolato!
RispondiEliminaed ora eccola qui per noi! E tutto sommato, ce la posso fare a riprodurla!!!
unica domanda: il burro di cacao che funzione ha? potrei fare la copertura omettendolo e temperando il cioccolato?
grazie! ciao e buona settimana
Ho usato il burro di cacao solo per rendere piu' fluida la copertura e ottenere uno strato di rivestimento piuttosto sottile. Per il temperaggio, ho semplicemente portato a 35 °C il cioccolato per ottenere un simil-temperaggio. Non avevo interesse ad ottenere un temperaggio perfetto, giusto quel che serve per evitare l'affioramento del grasso.
Eliminal'ho preso uguale, quei pois stimolano la fantasia! e i tuoi dolci le papille!!! :-P
RispondiEliminaQuesto modo di caramellare il cocco è davvero interessante, è la prima volta che lo vedo. Questi dolcetti devono essere superlativi
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