Si, certo. Con casa-dolce-casa, intendo anche quel girovagare lento per le stanze silenziose spillando con calma le ore delle pochissime giornate di ferie, affogata in un informe aggeggio felpato over size e comode e vecchie pantofole. Come i bambini quando si alzano il giorno dell’ Epifania rubando la vestaglia della madre e le ciabatte del padre per scapicollarsi lesti a strappare gli involucri dei regali che belli come quelli che porta la Befana non ce ne sono mica….
Bello girare per casa. Bello entrare nelle stanze e far girare piano lo sguardo a vedere cose di tutti i giorni che pero’ in effetti non si guardano mai cosi intensamente. Bello uscire in veranda, osservare le bimbe della casa di fronte…ma quanto son cresciute?….., fermarsi a scrutare il vecchio che attraversa incerto la strada con una sigaretta tra le dita.
Home sweet home.
Ma non solo in senso lato. In questo caso, l’espressione calza a pennello con una casetta di frolla che prende fiato già da ieri sera.Destinata a due bimbe che neppure conosco. Da esibire in una casa che non so neppure dove sia. Una casa di frolla per un’amica da destinare ad un’amica che ha…Un giro che non finisce piu’…
Se un’amica chiede, un’altra risponde. E cosi la casetta prende forma. Prima i ritagli sul cartoncino. Poi, la frolla da ritagliare. E poi i decori da drappeggiare. Finchè la casa è pronta. Eccola li, al centro della stanza. Ma cos’è questa commozione che mi assale al vederla?
Cari bimbi, da piccola, qualcuno mi aveva raccontato la fiaba dei bambini che si perdevano nella foresta. E che scoprivano una casa tutta da mangiare. Io non riuscivo a capire perchè loro, i bimbi, non fossero felici di restare per sempre in quella casa. Fosse successo a me, che meraviglia! Anche a voi, vero?
Dicevo che la casa era tutta da mangiare. Una casa tutta da mangiare, ma proprio tutta? Si. Anche con la porta da mangiare? Si, la porta era di cioccolato con una maniglia di confetto al torroncino argentato.E gli assi di legno? No, non di legno. Di cialda friabile e dolce.
E il vialetto? Tutto di cioccolatini e trucioli di cioccolato e pepite colorate con tanti alberi di pasta frolla e palline d’argento. Gli alberi di frolla? Ma come è possibile? E’ possibile, nelle fiabe tutto è possibile. Solo nelle fiabe? No, non solo….
Pero’ magari il tetto ha le tegole, vero? Si, certamente. Ma anch’esse di cioccolato e con cuori di frolla e i fiocchi di raso rosso per impedire che voli via….….
Pero’….non vediamo le finestre. Come puo’ una casa non averle? La casa dei sogni ha le finestre di zucchero e i fiori di palline colorate …
Da una parte ci sono due finestre….
… e dall’altro solo una….Si è dovuto mettere un po’ di legna sotto il vaso dei fiori..Legna vera? No, biscotti al cacao, croccanti e saporiti.
Tranquilli che dietro è ben chiusa. Vedete? Le finestre hanno le persiane ben accostate, legna in abbondanza e un grosso tronco da far bruciare nelle sere di freddo. Un tronco? Beh, un grande gianduiotto da sgranocchiare nei momenti di languore….
Insomma, bambini. Non crediate che i sogni non si possano realizzare. Non crediate che non ci siano bambini con cui giocare, animaletti da coccolare, befanine da aspettare. Non ci credete?
Pero’, non mangiateli tutti in un soffio….conservateli e regalatene un po’ ai vostri amichetti…magari in una busta con un gran fiocco rosso, non credete?
Buona Epifania a tutti!
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