In questi giorni, noi
che seguiamo Maurizio Santin nella Vita e nella Pasticceria,
siamo contenti.
Non oso dire felici ma solo perchè la parola felicità la utilizzo raramente.
Non oso dire felici ma solo perchè la parola felicità la utilizzo raramente.
Anche per una sorta di pudore.
Ho conosciuto Maurizio
Santin un bel po' di anni fa. A dire il vero, mi paiono piu' numerosi
di quanto effettivamente siano.
Sarà per l'intensità
del condividere. Forse per le interminabili chiaccherate al telefono.
Per le risate e le discussioni.
Se ci penso, mi dico che
è stato un bell'andare.
E quando le cose sono
messe cosi, si condivide anche la gioia del successo. La
soddisfazione della novità. La certezza che i passi da infilare uno
dopo l'altro nella strada che si intravvede daranno anche a me molti
momenti di entusiasmo.
Maurizio Santin è il
Pasticcere del Caffè Spinnato. A Palermo.
Palermo.....superficialmente e in prima battuta.....potrebbe sembrare anni luce distante da Milano.
Come se la Signora Pasticceria avesse deciso da sempre e per sempre di scegliere il Nord come sua prima casa e scendesse verso il Sud solo per trascorrere qualche breve momento di vacanza. Come se le Idee, le Novità, la Qualità, lo Stile, il Gusto chiudessero finestre e porte di stanze sconosciute a noi Meridionali e sigillassero segreti inaccessibili per sempre.
Pur con mille differenze e mille mila considerazioni, è invece vero che la Pasticceria non ha casa fissa. Magari ne preferisce alcune ...le piu' belle, le piu' stabili, le piu' organizzate...ma è prontissima a fermarsi e respirare in ogni luogo dove sia attesa e amata e rispettata. Con fatica ma anche con entusiasmante e febbrile gioia.
Maurizio Santin, è a Palermo che le ha dato un altro appuntamento.
Santin è pronto.
Atipico, difficilmente inquadrabile in schemi preordinati , pronto alla costruzione, rispettoso della storia e del passato di questa Dolce Signora, ......Santin è pronto.
Ha aperto la porta del Caffè Spinnato e si è reso conto che da tempo, dentro di sé, ha costruito un'anima siciliana.
Come se la Signora Pasticceria avesse deciso da sempre e per sempre di scegliere il Nord come sua prima casa e scendesse verso il Sud solo per trascorrere qualche breve momento di vacanza. Come se le Idee, le Novità, la Qualità, lo Stile, il Gusto chiudessero finestre e porte di stanze sconosciute a noi Meridionali e sigillassero segreti inaccessibili per sempre.
Pur con mille differenze e mille mila considerazioni, è invece vero che la Pasticceria non ha casa fissa. Magari ne preferisce alcune ...le piu' belle, le piu' stabili, le piu' organizzate...ma è prontissima a fermarsi e respirare in ogni luogo dove sia attesa e amata e rispettata. Con fatica ma anche con entusiasmante e febbrile gioia.
Maurizio Santin, è a Palermo che le ha dato un altro appuntamento.
Santin è pronto.
Atipico, difficilmente inquadrabile in schemi preordinati , pronto alla costruzione, rispettoso della storia e del passato di questa Dolce Signora, ......Santin è pronto.
Ha aperto la porta del Caffè Spinnato e si è reso conto che da tempo, dentro di sé, ha costruito un'anima siciliana.
Sono assolutamente certa
che riuscirà nell'intento di unire in matrimonio l'anima del sud e
quella settentrionale. E accanto ai cannoli e cassate e paste di
mandorla riuscirà a far posto ai suoi dessert al cioccolato, al
limone, al pistacchio, alla frutta in un trionfo di bellezza e bontà.
Lo seguiro' ancora.
Da qui. Seguiro' i suoi dolci, le sue glasse, la sua strada.
Lo seguiro' ancora.
Da qui. Seguiro' i suoi dolci, le sue glasse, la sua strada.
Ci saro' come sempre. Anche stavolta. Ma ho idea che ci saro' sempre.
Come fosse possibile fare diversamente.....
Buon futuro, Chef! E Buona Felicità!
Come fosse possibile fare diversamente.....
Buon futuro, Chef! E Buona Felicità!
Antico Caffè Spinnato
Via Principe di Belmonte, 111
Palermo
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6 commenti
Le cose strane della vita...
Anche che mi arrivi un regalo dagli Stati Uniti. Ma andiamo con ordine..
E diciamo ....che adoro tornare a casa e dirigermi verso la cassetta delle lettere. E il momento in cui apro e intravvedo una busta con le scritte in francese....sono cosi contenta!
È arrivata la mia rivista preferita!
E diciamo ....che adoro stare in casa e sentire il signore che viene a portarmi qualche pacco..li conosco tutti, ormai. Siamo diventati buoni conoscenti...Scendo di corsa e di corsa risalgo. Strappo tutto con mani febbrili...E' il momento piu' bello...
E diciamo ....che adoro tornare a casa e trovarlo sul ripiano della cucina, il pacco. Intatto. Pronto da scartare. Come quando da piccola conservavo i soldini per mesi e poi provvedevo a compilare un ordine a qualche catalogo cartaceo....Ci metteva cosi tanto ad arrivare in paese...che ormai quando sembrava andato perso, eccolo! Con gli angoli distrutti , macchiato, lacerato a tratti ma arrivato...Stanco come avesse fatto il tragitto a piedi valicando montagne e attraversando fiumi e mari e laghi.
Le cose strane della vita sono che conosca lei, Laura. Che ha portato sé stessa oltre l'oceano e mi fa volare indietro sorprese da togliere il fiato.
Una di queste è Chocolate.
Il libro di Antonio Bachour che già prima della stampa sognavo di sfogliare e assaporare.
Il regalo è magnifico. Il libro è magnifico.
Ogni pagina una immersione nel buono e nel bello.
Glasse lucide. Mousses. Spume. Arie e gelatine. Cremosi e basi di Pasticceria che sono in grado di farti preparare una distesa sterminata di bontà.
Per farvelo assaporare e immaginare e pensare di...eccovi la prima preparazione che ho estrapolato dal libro....
Ogni tanto un regalo si accetta, vero?
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Lo sapevo da giorni che per questa domenica avrei fatto un'altra glassa.
Magari, il dolce sarebbe stato proprio un piccolo dolce. Di quelli possibilmente da estrarre dal mio affettuoso congelatore e poi semplicemente glassare...
La volevo rossa.
Che questo colore mi accompagna fin da piccola... mia madre non si truccava mai...niente ombretti, niente mascara, niente fondo tinta...nulla di nulla.
Ma ci teneva in modo particolare alle mani. E tutte le sere della domenica, era questo che faceva. Un velo di crema sulle mani bianche. Tutti i piccoli attrezzi sul bordo del tavolo e poi arrivava il magico momento in cui stendeva lentamente una riga di smalto rosso brillante.
Sempre e solo rosso.
Che lei si ostinava a chiamare Rosso Carminio.
Le guardavo le mani e mi parevano bellissime.
Io, con le mani piccole e dalle unghie inesistenti, guardavo le sue e le immaginavo, l'indomani, redigere fogli e fogli di cifre e calcoli.
Sono certa che le persone allo sportello non potevano che esserne prese e rapite da quel colore cosi lucido e intenso.
Di tutto questo mi è rimasto il ricordo. E non sembri strano che su molte cose di cui mi circondo ci sia uno sbaffo di rosso: sulla planetaria bianca, sui quaderni di cucina, sugli appunti da prendere al volo...
Oggi, in questa giornata dedicata alle madri, non sembri strano che uno sbaffo di rosso l'abbia catturato in giorni di attesa e l'abbia fatto cadere cosi, dall'alto come se uno sguardo ...da chissà dove e chissà in che modo....possa posarsi su di esso.
E farmi arrivare uno svolazzare leggero di mani sorridenti.
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Che meraviglia di giornata....
Da anni, andavo a curiosare in tutto quello che succedeva in Francia grazie a quella strepitosa idea di Vincent Guerlais....
Solo un uomo dalla personalità cosi spiccata e unica e magica poteva inventarsi un Concorso del genere. Ci ha spiegato che i suoi negozi a Nantes ogni tanto aprivano le porte alle persone curiose di carpire i segreti di quel piccolo dolce cosi bello e cosi infinitamente buono nella sua capacità di vestirsi di abiti cosi molteplici e diversi...e a lui è subito balenata l'idea di metterli alla prova questi amatoriali cosi caparbi e appassionati!
Ma che tutto questo potesse trasferirsi in Italia ....no. Io non lo credevo possibile.
Forse ci voleva un team cosi unico e generoso come quello di Silikomart per realizzarlo....
E credetemi! ho trascorso un po' di tempo ad osservare tutta la perfetta e precisa organizzazione che mi ha lasciato assolutamente stupefatta....( ma lo sapete, tra l'altro, che la scuola di cucina in Hangar 78 ha ogni postazione dotata di forno, abbattitore e cassetti super accessoriati per ogni partecipante?...una cosa meravigliosa...)
La giuria era fantastica. Io, quella che forse doveva stare dall'altra parte, quella dei partecipanti. La commozione c'era tutta e tutta intera la mia vicinanza emotiva con loro.
Non capita tutti i giorni di chinare il capo ad ascoltare lui, in nostro Presidente AMPI.
Gino Fabbri.
E far tesoro dei suoi consigli, delle sue valutazioni e...del suo grande, grandissimo affetto e umanità.
E tutti li a valutare. Osservare. Controllare. Assaggiare.
Non è stato per nulla facile .....Gli aspetti da considerare erano tanti e forte la responsabilità di scegliere quello che , poi, sarebbe volato a Parigi.
E poi, alla fine, eccola.
Lei, la vincitrice.
Victoria Ferrari.
E del suo buonissimo Macaron Cioccolato-Armagnac-Pere che ha conquistato tutti!
Ma sarebbe riduttivo non far volare il pensiero agli altri macarons presentati. Alcuni veramente degni di arrivare ai massimi livelli. Molto ben eseguiti. Belli nella presentazione e gustosi all'assaggio.
Alla fine, rimane la mia personalissima felicità.
Di aver visto un sogno concretizzarsi e realizzarsi.
Di aver conosciuto Vincent Guerlais. Di aver riabbracciato il Maestro Gino Fabbri. E di aver salutato con affetto e simpatia tutti i giudici presenti che fanno parte da tempo della mia passione in Pasticceria.
E ora...ora....ora a fine maggio si va in Francia.
Le splendide Rita Mazzetto e Alice Zorzi guideranno con tutto il team Silikomart questo incredibile viaggio.
Auguro a Victoria di esserci con tutte le sue mani e il suo cuore. E di imprimersi nella mente questo straordinario momento perchè ,sono certa, lo ricorderà veramente per sempre!
Bonne chance, Victoria!!!!
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