Immaginando un bosco....

in , , , , by I Dolci di Pinella, lunedì, gennaio 06, 2020

Buona Epifania!

Una insolita Epifania, stavolta. 
In genere...tranne poche eccezioni.. nonostante il rotolarsi degli anni, il programma e' sempre lo stesso. Appena sveglia, si va alla ricerca dei piccoli regali nascosti nei meandri piu' impensati....come se la casa fosse una reggia stipata di nascondigli segreti. 
Lo facevo fino all'età adulta...ci pensava allora mia madre ad infilare un sacco di piccole cose dentro le classiche buste di plastica della spesa. Ognuna rigorosamente contrassegnata dal nostro nome e per un paio d'ore si era tutti impegnati ad ogni sorta di scambio e baratto.
Ma poi ho continuato..in modo diverso ....ma la caccia mattutina è andata avanti...
Saltando solo alcuni anni...per diversi motivi.

Anno saltato anche stavolta. E devo dire che mi è mancato tantissimo. Ma ci sono giorni che si dipanano in modo atipico e ci sta che la Befana non abbia imbroccato la strada giusta di casa mia...

In un certo senso, ho rimediato. Sono tornata piccola costruendo una sorta di bosco tutto fatto di cilindri di cake al cioccolato....A dire il vero ho deciso di partecipare ad un contest...non lo faccio quasi mai...solo perchè il dolce da rivedere era un cake di Emmanuele Forcone che faccio ripetutamente ormai da tempo in svariati modi diversi. Come forma, intendo. Perchè la sostanza è sempre la stessa dato che dei dolci perfetti ha poco senso variare ...
L'idea era quella di fare dei cilindri di cake. Ho tirato fuori i cilindri per i cannoli, li ho foderati di cara forno e ci ho infilato l'impasto da far andare in cottura. 
Avevo pensato di costruire una sorta di catata di tronchi..in orizzontale...ma per farli stare bene in forno li ho dovuti lasciare in verticale e....sono rimasti cosi anche dopo.
Ogni cilindro un glassaggio: un rocher, una glassa pinguino raschiata con un aggeggio metallico, un rivestimento in cioccolato temperato....un velo di cacao in polvere...insomma, qualcosa che assomigliasse ad un bosco da favola. 

La mattina è trascorsa in pace. In serenità. E quando l'ho visto finito ho capito perchè la mia fiaba preferita è quella della casa in cioccolato, con le finestre di torrone, le pareti di panpepato, il sentiero di caramelle e via discorrendo....

La serata è ormai silenziosa. L'albero con le luci accese ad accompagnarmi in queste ultime ore di Feste Natalizie ormai finite. Feste cosi intense, stavolta. Che forse non potevano che chiudersi cosi.

Con un nastro di cioccolato ed una scritta fatta su uno stencil di Raffa...una magica amica dalle mani da regina...ad indicare una strada verso un bosco fatato...















Cake cioccolato e nocciole
( di Emmanuele Forcone)


Cake 

230 g di burro morbido a T.A.
50 g di pasta d'arancia candita
75 g di sciroppo di glucosio
140 g di zucchero al velo setacciato
100 g di  di cioccolato al latte 36%
30 g di cacao amaro setacciato
200 g di uova intere a T.A.
150 g di farina 00 debole
80 g di fecola
120 g di farina di nocciole
10 g di lievito in polvere
65 g di succo d'arancia
250 g di amarene candite   in cubetti piccoli
un pizzico di sale

Versare in planetaria il burro con lo zucchero, lo sciroppo di glucosio, la pasta d'arancia. Mescolare con lo scudo senza inglobare troppa aria fino ad ottenere un composto ben omogeneo. Aggiungere il cioccolato fuso a 40-45°C e il cacao in polvere. Non montare ma solo amalgamare; quindi, aggiungere le uova uno per volta. Inserire la farina di nocciole e le polveri ( farina, fecola, lievito, il sale) ben setacciate. Unire il succo d'arancia e i cubetti di amarene candite
Inserire l'impasto all'interno dei cilindri fino a 3/4 di altezza . Coprire i cilindri con un silpat microforato e appoggiare sopra una teglia. Infornare a 175°C per circa 20 minuti. Far raffreddare. sfilare i cilindri di cake e congelarli.
Al momento, glassarli a piacere.

Chantilly au chocolat blanc di Cédric Grolet

in , , by I Dolci di Pinella, domenica, dicembre 22, 2019
Mai come quando mi siedo a scrivere qui ....come stasera....mi accorgo di come il tempo trascorra veloce.

In questi quasi due mesi molte cose sono cambiate. 
Fatti, accadimenti, situazioni, notizie si sono date il cambio  a inondare i giorni. E poi capita non si sia  più gli stessi. 
Cioè, ognuno di noi resta la stessa persona ma gli occhi cominciano a vedere in modo diverso. E il cuore si adatta al cambiamento palpitando anch'esso in modo diverso.
I pensieri del mattino non sono gli stessi del giorno prima. E quelli della sera...non sono più gli stessi della notte prima.

Si è cambiato pelle. Come da piccoli, quando si è incuranti del sole e la sera ci si ritrova arrossati e con la pelle lucida dal caldo che vola via  in piccole sottilissime nuvole.

Si fa fatica ad adattarsi al cambiamento. Avvertito all'inizio come una sorta di parziale disadattamento , una specie di terra di nessuno che unisce il prima al dopo. Che costa fatica ma che e' oltremodo necessario accettare . Forse il cambiare fa parte della strada che occorre percorrere , che ha da essere obbligatoriamente sempre nuova...che non può essere sempre uguale.

Altre cose , invece, non cambiano. Sono dentro di noi incollate in un mosaico , unite come piccole preziose tessere, impossibilitate al minimo distacco. Intrecciate al nostro cuore. 

Sono le persone e le cose.

Persone che fanno parte di noi e sono come e diverse da  noi e che  valgono piu' di noi. 
Il nostro respiro. Il nostro battito del cuore. 

E le cose. 
Per me, la Pasticceria. La compagna della mia vita. La passione del mio cuore. L'amica invisibile che fa i miei passi in silenzio. Ho idea che farà sempre parte delle pochissime cose che mi terranno sempre compagnia.

E sempre sarà lì, presente, la meraviglia delle preparazioni che mi piacciono, che mi fanno emozionare, che mi scatenano il desiderio di fermarmi, la domenica sera, a picchiare sui tasti e scrivere, scrivere, come a insufflare aria e respirare.

Come questa chantilly.....già incontrata nel mio cammino. Ma cosi incredibilmente nuova, ancora adesso....

Chantilly al cioccolato bianco
( estrapolata da Vanille et Caramel di Cédric Grolet)






Per la ganache montata al limone e  vaniglia

345 g di cioccolato bianco Yuzu Valrhona
14 g di gelatina 160 Bloom + 70 g di acqua per idratare
1050 g di panna fresca al 35% di grassi
3 bacche di vaniglia Bourbon
3 limoni biologici


Scaldare 550 g di panna ma senza farla bollire e mettere in infusione le bacche di vaniglia ( polpa e bacca) e le scorze di limone per 24 ore.Il giorno dopo,  eliminare le bacche e riportare il volume al peso iniziale di 550 g. Idratare la gelatina e scaldarla leggermente.

Riportare la panna sul fuoco e versarla  sul cioccolato ridotto in frammenti. Aggiungere la gelatina. Passare al mixer ad immersione aggiungere a filo la parte restante di panna (500 g). Coprire con pellicola e conservare in frigo per 12 ore. L'indomani montarla delicatamente e con attenzione.


Note:

Questa preparazione , per la struttura e le caratteristiche , si presta molto bene a diversi usi. Dressata in bicchiere ad accompagnare una fettina di pandoro; Sprizzata con beccuccio Saint Honoré su una piccola tarte; usata come decorazione su una torta di compleanno come nel mio ultimo lavoro. La vedo molto bene a rosa su un babà, per esempio. O come farcitura di una millefeuille.....Come interno di un cannolo. O a completare un dessert al piatto. 

Crème onctueuse au café et chocolat au lait

in , , , , by I Dolci di Pinella, domenica, ottobre 27, 2019
In questi giorni mi sono ritrovata tra le mani delle preparazioni fatte per dolci precedenti: ganaches al Guanaja, choux con craquelin conservati in scatole ermetiche in freezer e pronti da congelare, decorazioni di cioccolato sperimentate con il metodo Forcone, una scatola di glaçage al cacao...

Ho deciso di farci qualcosa per il dolce del fine settimana. Un brick di panna in frigo da consumare ed è venuta fuori una deliziosa crema al caffé estratta da un bel libro di Christophe Michalak: Michalak Masterbook, un libro che non mi stanco mai di aprire per realizzare preparazioni che non mi deludono mai.

Stavolta, è toccato alla Crème Onctueuse au café. Con questa ho realizzato due tipi di Choux: uno estratto da una mignardise di Johan Martin e l'altro una Religieuse per strizzare l'occhio alla Religieuse au caramel di Michalak, che ad oggi resta uno dei dolci piu' buoni mai mangiati.

Un piccolo dolce per rendere piu' lieve la prima domenica che segna veramente la fine dell'estate.....





Choux con crème onctueuse au café et chocolat au lait
( estratta da Michalak Masterbook)

Tutte le basi citate e qui non riscritte le trovate subito nei post precedenti.In particolare, le ganaches, le glaçage lo trovate qui. 
Per la pate à choux, utilizzate quella presente nel blog che più vi attira tanto sono testate tutte con ottimi risultati

Per la crema:

70 g di grani di caffé
7 g di gelatina 160-180 Bloom + 35 g d'acqua per idratarla
250 g di panna fresca al 35% di grassi
215 g di latte intero
71 g di tuorli
125 g di zucchero di canna
10 g di caffé solubile
1 g di fior di sale
214 g di cioccolato al latte ( ho usato Jivara di Valrhona)
140 g di burro

Il giorno prima: Far tostare in forno a 170°C il caffé in grani per circa 10 minuti. Estrarre i chicchi e metterli in infusione nella panna e latte portati quasi al primo bollore. Aggiungere il caffé solubile e coprire con pellicola. Far infondere per circa 30 minuti. Nel frattempo, idratare la gelatina con l'acqua indicata. Quindi, passare il liquido al setaccio e ripesare la quantità ottenuta; sarà certamente necessario riportare al peso iniziale dei liquidi, cioè 465 g , mediante l'aggiunta di altro latte.  A questo punto, riscaldare i liquidi. Versarli in due volte sui tuorli mescolati con lo zucchero e portare a cottura di 82°C. Aggiungere il sale e la gelatina. Mescolare. Versare la crema calda sul cioccolato. Attendere 5 minuti e poi mixare con un mixer ad immersione. Far scendere la T fino a circa 40°C, aggiungere il burro freddo in cubetti e mixare ancora. Coprire con pellicola e far raffreddare in frigo per l'intera notte.

L'indomani: estrarre la crema dal frigo. Versarla nella ciotola della planetaria, mescolare con lo scudo o frusta kappa fino ad ottenere una struttura liscia e vellutata. Farcire gli choux.



Cookies XXL di Cédric Grolet

in , , by I Dolci di Pinella, martedì, ottobre 22, 2019
Ancora una sperimentazione dal numero # 37 di Fou de Patisserie!

Questi li ho fatti il giorno stesso dell'arrivo della rivista...Già avevo sperimentato i Cookies al pistacchio di Cédric Grolet qualche tempo fa e la sua particolare tecnica di ruotarli in cottura servendosi di un coppapasta circolare che consente di mantenere la forma perfettamente circolare senza allargarsi troppo.

I suoi sono veramente molto molto gourmands. Li ha cominciati a fare durante il tea time all'Hotel Meurice, a Parigi. E comincio a constatare quanto la richiesta di assaggiarli andasse via via aumentando. Il discorso è che molto difficile rinunciare ad un biscotto " normale" di fronte ad una tazza di té....ma non assaggiare uno dei suoi cookies ha dell'impresa impossibile.

Da lì ha continuato a servirli in tanti gusti e consistenze....tanto che la preparazione non si esaurisce in una semplice base di frolla....in questo, per esempio, fanno capolino un bel po' di preparazioni a base di nocciola: praliné, pate noisette, nocciole tostate , caramellate, sabbiate. Io ho rinunciato a preparare anche il caramello onctueux.....mi sembrava di spingere troppo sul dolce....ma sarebbe comunque da sperimentare.

Vediamo come si preparano?



Cookies XXL
( da una ricetta di Cédric Grolet)




Pate à cookies

160 g di burro
200 g di zucchero di canna
40 g di zucchero Panela ( eventualmente da sostituire con un Vergeoise brune )
40 g di zucchero semolato
20 g di pasta nocciola
8 g di fior di sale
320 g di farina debole 00
3.2 g di bicarbonato di sodio
100 g di frammenti di nocciole tostate
75 g di uova intere


* Si scelgano gli zuccheri che meglio vi si adattano cercando di impiegare zuccheri grezzi,  di canna chesiano aromatici e sappiano di caramello, di liquerizia.


Mescolare in ciotola usando la foglia ( o scudo) il burro insieme agli zuccheri. Aggiungere la pasta nocciola e mescolare in modo da ottenere un impasto omogeneo. Completare con l'aggiunta delle uova, della farina setacciata con il bicarbonato e il fior di sae. Infine , le nocciole frantumate. Far raffreddare in frigo. Grolet fa dei cookies veramente XXL perchè hanno un diametro di 16 cm e un peso di 210 g. Io ho preferito rientrare in 10-12 cm di diametro. Fare delle palline tutte di uguale peso e schiacciarle sulla superficie. Infossare su di esse qualche piccola nocciola caramellat , sia intera che ridotta in frammenti. Far cuocere a 165 °C per circa 15 minuti. Dopo 5 minuti estrarre la teglia e far ruotare un coppapasta in senso orario in modo che il biscotto sia contenuto all'interno: cio' servirà a dar loro una forma circolare e regolare. Ripetere l'operazione altre 2 volte. Dopo la cottura, distribuite con un piccolo beccuccio dei punti di praliné noisette e se volete dei punti di caramello morbido. Io ho scelto di sostituire il caramello morbido con altrettanti punti di marmellata di limoni perchè adoro l'abbinamente dolce delle nocciole con l'acido del limone. Decorare come preferite.


Vi aggiungo anche le dosi usate da Cédric Grolet per le basi necessarie alla preparazione.

Praliné noisette

100 g di nocciole tostate 
40 g di zucchero
20 g di fior di sale

In questo praliné, la preparazione parte da un caramello a secco versato sulle nocciole tostate ancora calde. Un pizzico di fior di sale e poi mixare fino ad ottenere un praliné . Se lo si vuole all'ancien , lasciarlo appena piu' granuloso; altrimenti, continuare a mixare fino ad avere un composto molto fluido e liscio.


Pate noisette

120 g di nocciole tostate
9 g di zucchero al velo
0.3 g di fior di sale

Mixare tutto insieme fino ad ottenere una pasta fluida e molto vellutata.


Nocciole caramellate

200 g di nocciole
60 g di zucchero semolato
25 g d'acqua
0.1 g di acido tartarico

Scaldare e tostare le nocciole a 160°C. Cuocere lo zucchero, l'acqua e l'acido tartarico a 116°C. Aggiungere le nocciole e continuare la cottura fin quando le nocciole si presenteranno di un color marroncino chiaro se sezionate.


Religieuse briochée di Johan Martin

in , , , , , by I Dolci di Pinella, lunedì, ottobre 21, 2019

L'ultimo numero di Fou de Patisserie, il # 37, è bellissimo.
Ci sono una miriade di articoli e notizie e preparazioni strepitosamente interessanti.

Sono ormai abbonata fin dalla sua uscita e ogni due mesi sono li che aspetto di vederlo nella buca delle lettere. In questo numero ci sono preparazioni cosi belle che è stato veramente difficile scegliere.

Alla fine, ho optato per questa brioche di Johan Martin.
Proprio in questi giorni ho sentito da un amico Pasticcere che il corso con lui sulla viennoiserie è stato magnifico. Non ho mai pensato di farlo. Per vari motivi. Ma mentre impastavo questa brioche ho cominciato a pensare che deve valerne davvero la pena.

In pratica, data l'esiguità delle spiegazioni sulla rivista...in fin dei conti a questo dolce hanno dedicato ben 4 pagine.... ho deciso di procedere con l'inserimento di ingredienti e tecniche a modo mio, o meglio come mi hanno insegnato altri Maestri ed esperti di lievitati. 

Si tratta di una brioche a mo' di Religieuse. Quindi con il suo craquelin, il suo dischetto e la mezza sfera che in questo caso è una ganache  al cioccolato fondente. 
Brioche poco dolce che io ho profumato di vaniglia e confit d'orange di Philippe Conticini. Ma non è tanto dolce e due giorni fa ho constatato che si sposa benissimo con il pesce affumicato....
Una brioche che metterò nella mia cartellina delle preparazioni preferite.


Vi va di leggere il post?







Pate Brioche Chocolat

970 g di farina 320W-330W
30 g di cacao in polvere
150 g di latte
500 g di uova intere
35 g di lievito fresco
20 g di sale
120 g di zucchero semolato
400 g di burro


Ho aggiunto:

1 bacca di vaniglia
2 cucchiai di confit d'orange

Il giorno prima, setacciare la farina con il cacao. Io ho usato la tuffante per la lavorazione ma e' un impasto che puo' essere eseguito con qualsiasi macchina cercando di prestare attenzione all'inserimento degli ingredienti qualora si usi una planetaria da banco. A bassa velocità impastare la farina con il cacao unendo il latte a 28°C in cui è stato sciolto il lievito e circa metà delle uova intere. Mentre la lavorazione procede, aumentare progressivamente la velocità, unire la restante parte delle uova, sciogliendo in essa lo zucchero previsto dalla ricetta. Far incordare l'impasto fin quasi al velo poi unire il sale mescolato con un cucchiaio di burro morbido . Continuare la lavorazione unendo il burro restante e lasciandone da parte circa due cucchiai in cui mescolare gli aromi. Quando l'impasto è incordato unire il burro con gli aromi. Estrarre l'impasto dalla ciotola e sul piano di lavoro ribaltarlo piu' volte e dargli una sorta di pirlatura. Far riposare l'impasto in cella a 26°C per circa un'ora.
Sgonfiare l'impasto. Sistemarlo dentro una vaschetta per alimenti dotata di coperchio e conservarlo in frigo per tutta la notte.
L'indomani, togliere l'impasto dal frigo. Pezzarlo in pezzi di 110 g e arrotondarli con le mani per formare delle sfere che andranno a lievitare in stampi imburrati ed infarinati.
Far lievitare fino al raddoppio.
Quando la lievitazione è finita, coppare dei dischi di craquelin chocolat delle dimensioni della superficie della brioche. Infornare a 145-150°C in forno ventilato per circa25-30 minuti.
A fine cottura, sistemare le brioches su una griglia. Ancora tiepide, inserire al centro un levatorsoli e praticare un foro .

Craquelin Chocolat

150 g di burro
35 g di cacao in polvere
185 g di zucchero cassonade
150 g di farina 00 debole

Impastare tutti gli ingredienti. Stendere l'impasto in strato sottile ( circa 4 mm) tra due fogli di carta forno e congelare rapidamente. Per il craquelin della brioche coppare dischi grandi quanto il diametro della brioche mentre per il dischetto piu' piccolo su cui far poggiare il cremoso, regolarsi su un diametro di circa 5 -6 cm. Questi ultimi dischetti andranno infornati su silpain a 145°C per circa 15 minuti


Per la ganache al cioccolato

500 g di panna fresca al 35%di grassi
50 g di sciroppo di glucosio
300 g di cioccolato al 64% 
30 g di burro

Scaldare la panna con lo sciroppo di glucosio a 70 °C. Versare sul cioccolato all'interno di un bicchiere -cilindro e mixare con un minipimer. Quando la temperatura e' scesa, aggiungere il burro e mixare ancora. Versare la ganache all'interno di stampi in silicone di diametro 4.5 cm. Una buona metà conservarla in ciotola coperta da pellicola a contatto.Far rapprendere in frigo. Dopo circa 4 ore, congelare la ganache colata in stampo.

Glaçage au chocolat

140 g di acqua
350 g di zucchero semolato
110 g di sciroppo di glucosio
225 g di panna fresca al 35% di grassi
120 g di cacao in polvere
90 g di massa gelatina *

Preparare la massa gelatina, unendo a 15 g di gelatina 160-180 Bloom 5 volte il suo peso in acqua; quindi 15 g + 75 g. Io ho scelto di idratare 100 g di gelatina granulare con 500 g di acqua: una volta sciolta, ho fatto rapprendere e poi cubettato e conservato in freezer.Al momento, scongelo la quantità necessaria e la uso nel liquido caldo.

Versare l'acqua, lo zucchero semolato e lo sciroppo di glucosio in una casseruola e far cuocere a 112°C. Aggiungere la panna e il cacao ben setacciato riportando a bollore. Far scendere leggermente la temperatura e unire la massa gelatina. Mixare con mixer ad immersione. setacciare. Coprire con pellicola a contatto e conservare in frigo per una notte.

Preparazione

Farcire l'interno delle brioches con la ganache al cioccolato. Fosse diventata troppo consistente, ammorbidirla pochi secondi al micro-onde. Scaldare leggermente il glaçage e mixare con il minipimer. Estrarre le ganaches congelate dallo stampo e glassarle velocemente. Sistemare uno spuntone di ganache al centro della brioche, farvi aderire il disco di craquelin ; quindi, con una paletta adagiarvi la ganache glassata. Decorare con pochi frammenti di oro alimentare.


Nota: Per le ganaches ho usato lo stampo Globe di silikomart Professional senza riempirli completamente...qualche mm dal bordo. Potete trovarli anche da Peroni snc.
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