E' proprio vero.
Ormai da tanto tempo, ho un elenco mentale dei dolci da fare. Molto spesso, si accompagnano ad una moltitudine di fogli con la ricetta segnata, corretta, limata, adattata...che consulto in pausa caffè o ferma ai semafori rossi tornando a casa.
Il mio elenco ...ormai da qualche settimana......prevede:
il cake au chocolat di Thierry Bamas con relativa pate cigarette bicolore
la crostata Mandorlando-Albicoccando di Maurizio Black Santin
una tarte rossa ai lamponi.....un Fantastik alle amarene....i cilindri a nid d'abeilles di François Perret.....
Potrei anche andare avanti...
Questi dolci vivono con me. Mi accompagnano lungo lo svolgersi delle ore come amici affezionati e pazienti.
Ha ragione Santin. Che sostiene che non sono io a scegliere i dolci da fare ma i dolci a scegliere me.
Ci pensavo qualche giorno quando ....prontissima per il cake di Bamas....inciampo in un pacco strepitoso arrivato dalla Ditta Peroni di Roma.
Colmo di sorprese e gioie per gli occhi e il cuore....oltre ad alcuni stampi "nuovissimi" in silicone per imbastire degli stecchi che mi piacciono infinitamente e che mi hanno "obbligata" immediatamente a cambiare programma.
Il tempo di un cremoso .....il tempo di farli riposare come si conviene....il tempo di togliere una glassa e....quasi in un battito ho potuto aprire gli occhi su una lucentezza che ....
Forse non importa se sono io a scegliere i dolci da fare oppure loro a scegliere me.
Fino quando mi rendono cosi gioiosa.......sarà difficile che io mi opponga al loro abbraccio....
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