Si, ragazzo. Proprio ragazzo.
No, no. Lo so quanti anni compie domani l'altro. Oltre ad essere il mio Maestro, mi onora della sua amicizia e del suo affetto per cui lo so per certo che è ad un tiro di schioppo dai 50 anni.
Ma è un ragazzo.
E ho il sospetto fondato che sia dovuto alla Pasticceria.
A volte, immagino che un giorno la Pasticceria se lo sia trovato di fronte.
Testardo e determinato di certo lo era già allora. Non ci deve aver messo molto tempo a convincerla a sedersi con calma da qualche parte e farle assaggiare un suo dolce. Come a cercare di farle capire che lui, il Pasticcere, lo voleva fare proprio sul serio.
E per sempre.
Non durano, forse, per sempre gli amori veri?
Mica era un fuoco di paglia. Un'alzata di testa. Un voler rifiutare schemi e cammini già decisi giusto per un'intemperanza giovanile.
No, no. Quella smania di dolce e di zucchero e di cioccolato lo aveva preso al laccio che neppure si era accorto. Come una misteriosa malia. Una stregoneria.
E lei, la Pasticceria, riluttante e guardinga si ritrovo' a mangiarselo tutto quel dolce. E quando il cucchiaino non bastò più si vide usare le dita ...a raccogliere quelle scie dolci rimaste sul piatto...a pizzicare le briciole e a portarsele alle labbra.
Dopotutto, quel gesto antico non lo faceva anche mia madre?
Lui, Santin, non aspetto' neppure che la Pasticceria si esprimesse.
Non lo fa neppure ora, d'altronde. Tipico dei ragazzi, di certo.
Infilò la strada e andò.
Per questo, non si è accorto delle parole appena sussurrate che cercavano di raggiungerlo alle spalle.
La Pasticceria gli ha fatto un regalo.
Io l'ho proprio sentita che parlava di un regalo. Mi pare di aver capito ...anzi ne sono veramente certa....che gli avrebbe regalato la fanciullezza.
E l'entusiasmo. E la curiosità. E la possibilità di fare dolci sempre più buoni.
Di essere gioioso.
Di far cadere il silenzio e interrompergli il respiro al momento di far cadere dall'alto una glassa. Di battere le mani e ridere con divertimento per una nuova idea.
Di parlare per ore di un dettaglio. Di divertirsi tenendo un cuore rosso in mano.
Di mettere la mano destra sulla sommità della planetaria come stesse proteggendo un figlio.
Di.....di...di...
Il vento porta le parole in Cielo.
Prima o poi glielo dovro' dire che non ho fatto in tempo a sentirle tutte.
Ma credo che la Pasticceria abbia mantenuto la sua parola.
Lo è e lo sarà sempre, un ragazzo. I regali misteriosi rimangono per sempre.
Ed hanno la magica capacità di rendere felici anche chi ha la fortuna di passarci accanto....
Buon Compleanno, Maestro Santin!
PS....Il fatto che questo post abbia per tema una glassa e' una magica combinazione del Caso....
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