Ah, le amiche...
Come Valentina Loi.....che va al Sigep e....
" Vuoi degli stampi?"
No, Valentina. Devo stare a stecchetto. Sto spendendo tanti soldi e poi va a finire che non resisto...li provo una volta e...
" Ma nemmeno il nuovo stampo a cuore, quello monoporzione...sai, molto belli anche i piccoli e...li hai visti i truffles...e le quenelles...piccole, medie, grandi..."
Grazie, Valentina. Ti sono grata ..sto cercando da una vita di avere l'accesso a due siti italiani professionali e non c'è storia...ma meno male. Cosi resisto alla tentazione...
" Ok. Facciamo che quando sono li ti chiamo e poi decidi, va bene?..."
Ok. Valentina...D'accordo. Ma stai tranquilla. Sono decisa. Non mi serve nulla, davvero....
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" Ciao, sono Valentina. Sono qui agli stand. Ti ho preso lo stampo a cuore e quello per truffles. Ti scoccia se ti tolgo la scatola..?....ho paura che in aereo facciano storie per il peso del bagaglio...A questo punto, dimmi se aggiungo anche lo stampo per quenelles...tanto ci sta..."
No, Valentina. Credo basti cosi....
Queste sono le mie amiche.
Incredibilmente capaci di capire come sia strutturato il tuo cervello. E fino a che punto sia inflessibile la tua volontà di fronte ad un nuovo stampo.
La volontà? Debole e cedevole come un budino di crema.
" Ti sto mandando un catalogo aggiornato sui nuovi stampi da crostata. Ti puo' interessare? Non mi costa nulla aggiungere qualcosa che desideri...."
Grazie, Valentina. Ho idea che tu mi conosca piu' di quanto io conosca me stessa.....
Ah, le amiche....
22 commenti
Mi tremano le mani.
Non solo le mani. Preferisco pensare che questa incertezza che sento salire dalle mani e arrivare fino al centro della testa sia una conseguenza dell'influenza che quest'anno ha deciso di venire a farmi visita e si è trovata cosi bene da esitare ad andare via.
Sarà certamente l'influenza.
Altrimenti mi è difficile accettare l'idea che dopo tanti anni e tanti dolci mi colga come un'indecisione. Una sottile paura di sbagliare. Un'incertezza sottile e strisciante che mi fa pensare..." No. Questo dolce, stavolta, non ci riesco a farlo."
Poi, la sbaglio sul serio una pesata.
E allora, mi fermo.
Decido di appoggiarmi ai fornelli e di capire perché. Un po' rifletto sul fatto che basta uno stop di pochissime settimane e qualcosa si incrina. Gli automatismi si perdono. E' proprio vero che "dolci..piu' ne fai e meglio è...".. Ma possono bastare due settimane a incrinare le mie certezze?
No...no. Non può essere. Poi...come fosse un lampo....uno di quelli che non ti aspetti di vedere in certe sere rosse di sole e turchine di cielo.....
Una saetta.
Vedere dei Maestri al lavoro in Cast Alimenti mi ha reso ancora più consapevole dei limiti di cui un'appassionata come me è permeata. Le mani non hanno quella semplice scioltezza e naturalezza. I gesti non hanno quella fluidità e linearità. L'osservazione che i dolci prendono vita con semplicità mi fa ...per un attimo....solo per un attimo..pensare che tutto possa essere facile a ripetersi.
Per fortuna, è solo un attimo.
Seduta al tramonto nell'attesa del volo che attraverserà il cielo e il mare e mi riporterà a casa ho modo di pensare che, in un certo senso, adesso è come se dovessi ricominciare da zero. Strano come i Maestri Pasticceri ...quelli bravi davvero....e non sarebbero Maestri se non lo fossero....ti facciano raccogliere sul grembo tutto quello che sai sulla Pasticceria e metterlo in ordine dentro una scatola trasparente. Cosi che tu possa guardare il contenuto in ogni momento e pensare a tutto quello che manca. Che ancora non c'è. Che dovrai raccogliere e studiare nei dettagli. E ripetere, ancora e ancora nelle ore lente e lunghe delle sere e delle mattine.
Ma veramente ciò che so sta dentro una sola scatola? ...e mi coglie un leggero tremore...come un'incertezza sottile che sale dalle mani e arriva fino al centro della testa. Passando per il cuore.
Poi, succede che incappi in uno stop...
Una malattia di stagione. Come spesso capita..
A me non capitava da tanto tempo. Forse troppo tempo. E credo che nulla, neppure una malattia banale di stagione, sfugga alla regola che le cose non capitano casualmente.
Ci pensavo nei giorni scorsi, fiaccata dalla febbre e incapace di tutto che non fosse il semplice chiudere gli occhi e dormire.
Chiudevo gli occhi e pensavo che...
Chiudevo gli occhi e pensavo che...
Ecco! e' arrivato il momento che non posso far nulla.
Né leggere. Né cucinare. Né correre. Né stirare. Né spolverare. Neppure chiacchierare. O guardare un film in TV. Né adirarmi. Né combattere per le cose importanti o le sciocchezze.
Posso solo pensare. Anche con difficoltà ma....
Il viso rivolto al silenzio dei raggi di luce che filtrano dalle finestre con la speranza che oltre alle tempie mi possano scaldare il cuore... posso solo pensare.
Il viso rivolto al silenzio dei raggi di luce che filtrano dalle finestre con la speranza che oltre alle tempie mi possano scaldare il cuore... posso solo pensare.
Al passato. Ai giorni recenti. Alle cose che sono state e non saranno più.
Alla mia strada. Agli ostacoli. Alle difficoltà. Agli errori. Alle valutazioni. Alle simpatie e alle inimicizie. Al senso vacuo e inutile del rancore. Alla bellezza dell'affetto. Al calore della famiglia. Al conforto della tenerezza. Alle persone che incontro durante le mie giornate.
Posso solo pensare con lentezza a quei dettagli a cui difficilmente riesco a dedicare del tempo nei giorni della normalità.
Posso solo pensare con lentezza a quei dettagli a cui difficilmente riesco a dedicare del tempo nei giorni della normalità.
A volte....succede come si fosse su un'auto veloce e si sia costretti a rallentare per assaporare il panorama dal finestrino che altrimenti non si vedrebbe mai ...Come se....fosse indispensabile respirare dell'aria nuova, aria fresca, rigenerante. Che ti inondi il petto e ti allarghi il cuore.
Si, ogni tanto qualcosa dentro di noi perde la battaglia con un virus di stagione e il fermarsi diventa un modo per riprendere fiato .
Magari, succede che si trova anche il tempo di accorgersi di aver fatto un dolce tante settimane fa...di averlo scordato nella cartella delle cose in corso ....
Ah, che dire della pazienza dei dolci?
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Pronta!
Sono pronta...o almeno, lo sono solo parzialmente.
La valigia è li, in attesa. I quaderni e le penne , in ordine, nella cartellina. Le nuove scarpe bianche infilate in una busta di raso bianco....le scarpe per il Corso in Cast Alimenti, intendo..
Pronta e stirata anche la giacca.
Io, forse ,non sono pronta.
So già che saro' precisa e silenziosa. Attenta e puntigliosa negli appunti. So già che non mi perdero' una virgola, un commento, un'espressione del viso e degli occhi. Che seguiro' avidamente il movimento delle mani. Gli schemi e i particolari.
Ma, forse, io non sono pronta.
Ho accarezzato per anni l'idea di partecipare ad un corso con il maestro Iginio Massari. L'ho fatta crescere lungo giorni, mesi, anni nutrendola e ingrandendola.
E adesso è li. Ad aspettare che io esca di casa e ritorni con una valigia piena di tesori. E di magie.
E io, forse, non sono pronta.
Poi, penso, che sia sempre cosi. Quando sogni qualcosa cosi tanto a lungo che poi, quando la vedi dispiegarsi e realizzarsi, non ti sembra vero. Non credi che sia possibile che veramente stia accadendo.
Magari, lo saro', pronta intendo, solo domani. Quando apriro' il mio quaderno a quadretti e con la penna più bella che ho...scrivero'..
I dolci di Iginio Massari
Cast Alimenti, Lunedi 02 febbraio, h.9.00.....
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